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Autore: BlackVanilla    20/10/2016    3 recensioni
...l'abilità speciale del Chirurgo della Morte riuscirà a salvare una giovane e bella ragazza da una misteriosa e sconosciuta malattia? A volte le emozioni non possono essere descritte con le parole, per quanto ci impegniamo per farlo, il risultato sarà sempre deludente.
Ma succede che in certi casi, diventi complicato anche solo capire cosa si stia provando esattamente, l’emozione stessa diventa fonte di confusione e sgomento...
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Pirati Heart, Trafalgar Law
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Il sottomarino era completamente silenzioso…il solo lieve rumore che fosse possibile sentire era il motore che lavorava lento in modo da mantenerli immersi in quel blu profondo.
Law sospirò.
Era sdraiato sul suo letto e fissava il soffitto, le mani dietro alla nuca, del tutto incapace di dormire: la situazione non era affatto buona, le condizioni di Gwennie sarebbero tra non molto peggiorate e la sua idea di trovare un frutto con proprietà antiveleno non gli sembrava più una trovata così brillante.
Tra l’altro non avevano tutto quel tempo che si sarebbe dimostrato certamente necessario per analizzare le varie tipologie di frutta e analizzarne le caratteristiche…no, lei sarebbe peggiorata molto prima.
Chiuse gli occhi lasciando che il nero della notte invadesse la sua mente e il suo cuore…sentiva di essere preoccupato e la cosa lo spaventava, era stata questa paura a bloccare i sentimenti che aveva iniziato a provare per Gweenie, era stata questa paura a spingerlo ad allontanarla da sé, almeno in un primo momento.
Quando aveva deciso di accogliere l’amore nella sua vita sapeva che si stava esponendo al pericolo di perdere la persona di cui si era innamorato…lo sapeva bene fino dalla prima visita che le aveva fatto, a bordo della strampalata nave di Bartolomeo in quella che sembrava una vita fa.
Aveva combattuto contro se stesso per lungo tempo, aveva cercato di sigillare la sua anima come era riuscito a fare molti anni addietro…ma stavolta non ci era riuscito.
Era stranamente buffo come il fatto di mettersi contro il Governo Mondiale non gli desse il minimo pensiero, la minima preoccupazione, quando invece solo immaginare di vedere morire Gwennie tra le sue braccia lo faceva soffrire in modo assurdo.
Perché lei sarebbe morta.
L’operazione e il trattamento le avevano dato altro tempo da vivere, altri giorni da trascorrere con lui, con loro e con i suoi compagni di avventura…ma la sabbia della sua clessidra stava esaurendosi e non sarebbe stato possibile capovolgerla di nuovo stavolta.
Sbuffò piano.
Sentirsi così impotente era assurdo.
Era orribile.
Era odioso.
Era…una vera tortura.
Lui, il chirurgo della morte messo spalle al muro in quel modo.
No, non si sarebbe arreso così…avrebbe lottato fino in fondo per vederla sorridere di nuovo, per ridarle la salute che aveva perso a Janvier sacrificandosi e decidendo di compiere un gesto tanto avventato quanto coraggioso.
Rotolò tra le lenzuola decidendo infine di alzarsi, non avrebbe dormito, lo sapeva bene.
Una passeggiata in salotto non gli avrebbe fatto male, anzi gli venne in mente il titolo di un libro che forse lo avrebbe potuto aiutare nella sua ricerca.
Dopo qualche passo notò che la luce era già accesa, qualcun altro non riusciva a prendere sonno quella notte e quel qualcuno era Kin’emon che se ne stava seduto a terra con le gambe incrociate intento a leggere un pesante tomo che reggeva con entrambe le mani.
“Law-dono…come mai qui?”, gli chiese poggiando il libro sul pavimento.
“Non riesco a prendere sonno…”, il medico usò il suo solito tono laconico.
Il samurai annuì.
“E’ per O-Gwennie, non è così?”, tenne lo sguardo fisso sul pavimento mentre parlava, la mano destra a reggere il mento.
Gli occhi glaciali del dottore lo scrutarono a fondo, il silenzio si era nuovamente impadronito del sottomarino.
“Starà di nuovo male…”, il guerriero sospirò chiudendo il libro che aveva letto fino a poco prima, dopo essersi alzato lo ripose sullo scaffale e si girò verso Law.
Lui annuì lentamente.
Silenzio.
“Potrebbe esserci una soluzione…ma è come cercare un ago in un pagliaio…”, il chirurgo si sorprese mentre sentiva la propria voce parlare, non era da lui condividere il suo pensiero.
Poco dopo spiegò rapidamente a Kin’emon l’idea del frutto antiveleno e l’uomo lo ascoltò con vivo interesse, non si perse una parola e gli fece diverse domande.
“Se il tuo problema è trovare un posto dove cercare informazioni, io posso aiutarti…a Wa abbiamo un’enorme biblioteca, i libri in essa contenuti sono antichi e preziosi…sono certo che potresti trovare qualcosa!”, Law continuò a fissare il suo interlocutore senza battere ciglio.
“L’accesso a questo luogo non è consentito a tutti, ma sono certo che Lord Momonosuke sarà lieto di darvi il suo permesso per consultare i testi antichi! Inoltre il saggio che funge da guardiano conosce benissimo ogni singolo tomo, certamente potrà esservi utile nella ricerca…”, completò la frase sospirando leggermente.
Il medico aveva assorbito ogni singola parola detta dal guerriero: a Wa sarebbe stato davvero possibile trovare la risposta alle sue domande?
Avrebbero scovato il nome un frutto dalle proprietà antiveleno così potenti da debellare il VDM-03 una volta per tutte?
“Se ciò che hai detto è vero…allora non abbiamo altro tempo da perdere, dobbiamo arrivare a Wa il prima possibile”, il giovane capitano fece per avviarsi verso il corridoio, ma Kin’emon lo fermò posandogli una mano sul braccio.
“Law-dono, in questo momento la biblioteca non è accessibile, Kaido l’ha sigillata e ha impedito a chiunque di entrarvi. Il suo scopo è di concentrare tutta l’attenzione degli abitanti del mio sfortunato paese nelle attività belliche che gli stano fornendo fama e ricchezza. A nessuno è permesso studiare o andare a scuola, i giovanotti sono obbligati a un duro addestramento militare, mentre alle ragazze è concesso di applicarsi nelle mansioni culinarie ed infermieristiche, per essere pronti in caso di attacco nemico”.
“Mi stai dicendo che se vogliamo accedere ai testi, dobbiamo sconfiggere Kaido…se non ci riusciamo non solo noi moriremo ma anche Gwennie lo farà…”, lasciò vagare lo sguardo nel vuoto, “…e tra atroci sofferenze…”.
Con gli occhi grigi del dottore puntati su di sé, il samurai era davvero a disagio: le cose stavano esattamente come aveva detto lui ma sentirle risuonare nelle proprie orecchie era stato piuttosto sgradevole.
Annuì silenzioso.
“Un motivo in più per cancellare Kaido dalla storia, non trovi?”, un sorrisetto sinistro si dipinse sul volto del ragazzo mentre voltava le spalle e tornava lentamente in camera sua.
 
Mentre stava percorrendo il corridoio, Law sentì il desiderio di passare per la camera di Gwennie e darle un’occhiata, non l’avrebbe svegliata ma aveva decisamente voglia di vederla.
Aprì piano la porta che non emise alcun rumore.
La ragazza stava dormendo placidamente sdraiata su di un fianco, appallottolata tra le lenzuola e stringendo tra i pugni un lembo del morbido guanciale che le sorreggeva la testa.
Il giovane si sedette piano sul letto e la osservò respirare ritmicamente, completamente addormentata, i capelli fini abbandonati sul cuscino e le folte ciglia che vibravano leggermente rispondendo ai delicati impulsi nervosi che il cervello mandava.
Stava per andarsene quando un rumore catturò la sua attenzione: era come un leggero scoppiettio e si sentiva alla fine di ogni respiro di Gwennie, segno che del liquido si stava formando nei polmoni.
Strinse i pugni con rabbia e lasciò la stanza rapidamente.
Una volta giunto in camera sua sospirò frustrato: il VDM-03 stava davvero tornando e a quanto sembrava in modo molto più veloce e aggressivo di quanto avesse mai potuto immaginare.
 
Durante la colazione Law studiò segretamente Gwennie: il suo aspetto era buono, il colorito della pelle roseo e le gote accese, i capelli lucenti e radiosi inoltre mangiava con appetito.
A vederla in quel modo sembrava sanissima, il ritratto migliore che la salute potesse vantare.
Ma lo scoppiettio sinistro che lui aveva udito la notte precedente non lasciva dubbio alcuno, tra non molto sarebbe peggiorata nuovamente.
Quando la giovane ebbe terminato il pasto, le chiese se poteva seguirlo sul ponte, quel mattino erano emersi per far prendere un po’ di aria all’equipaggio, ma soprattutto a Bepo che mal sopportava gli spazi chiusi e caldi per lungo tempo.
In quel momento il ponte era deserto, tutti erano occupati ad allenare le mascelle a tavola.
Il cielo era grigio, una sottile foschia avvolgeva il Polar Tang creando un’atmosfera decisamente spettrale e lugubre, perfino la temperatura era scesa di qualche grado.
“Devo parlarti”, esordì secco lui.
“Lo avevo intuito!”, lei sorrise, ma scrutando il viso del suo dottore si rabbuiò rapidamente, “dimmi tutto”.
Law appoggiò le braccia alla fredda ringhiera metallica raccogliendo i pensieri, cercò di non guardarla mentre le spiegava quello che Kin’emon le aveva detto la notte precedente.
Cercò di non immaginare la sua espressione delusa nello scoprire di non essere affatto guarita, ma di essere solo riuscita a guadagnare un po’ di tempo da vivere.
Cercò di non pensare al dolore che doveva essersi fatto strada nel suo cuore mentre realizzava che il famoso chirurgo della morte non era riuscito a compiere il miracolo, che i suoi poteri si erano dimostrati tanto inutili quanto traditori, avendo donato loro l’illusione di avere una marcia in più nella battaglia contro il virulento agente patogeno.
Quando il solo rumore delle onde che si infrangevano sulla parete metallica del sottomarino si impadronì di quel momento, il giovane trovò il coraggio di girare la testa verso di lei e di guardarne il viso: non c’era nessuna delusione dipinta sul volto della ragazza, nemmeno rabbia o angoscia…era…serena.
“Domande?”, chiese il medico tanto per rompere il silenzio.
Gwennie si strinse nel morbido scialle che la avvolgeva mentre scuoteva la testa, gli rivolse un piccolo sorriso mentre muoveva un passo verso di lui.
“Non capisco…non sei arrabbiata? Delusa? Spaventata? Ti avevo promesso la guarigione…ti ho sottoposta a trattamenti pesanti, operazioni lunghe e riabilitazioni dolorose…e non ho ottenuto nulla di tangibile”, puntò gli occhi grigi in quelli verdi di lei.
Si aspettava una reazione negativa, in fondo ne aveva tutto il diritto.
La giovane si avvicinò ancora fino a cingergli il petto con le braccia, posò la testa su di lui mentre chiudeva gli occhi felice, ascoltò il battito accelerato del cuore del suo chirurgo inspirando a pieni polmoni il suo profumo irresistibile.
“Perché mai dovrei esserlo? Tu hai promesso di aiutarmi e lo hai fatto…sarei già morta se non fosse per la tua abilità medica…non occorre che te lo dica io, lo sai benissimo”, fece una pausa durante la quale lo strinse più forte, “e poi…beh tu stai continuando a studiare il VDM-03 per me, per aiutarmi…hai avuto questa idea del frutto antiveleno…insomma, quello che voglio dire è che mi sembra di aver capito che non vuoi abbandonarmi anche se la mia situazione non è delle migliori, vero? E questo per me vuol dire tutto…”.
Senza parole.
Law rimase senza parole.
La abbracciò a sua volta, poi le prese il mento tra le dita e le fece sollevare la testa.
“Non ho nessuna intenzione di abbandonarti. Togliti questa idea dalla testa, è una cosa che non succederà mai…”.
Lei gli sorrise dolcemente, le gote rosse d’emozione.
Mentre una leggera brezza faceva danzare i capelli chiari della ragazza, le loro labbra si unirono in un dolce bacio carico d’amore.
Il loro futuro sarebbe stato incerto e difficile ma lo avrebbero affrontato insieme.
L’avventura che li aspettava al paese di Wa era pericolosa sotto diversi punti di vista tuttavia sapevano di poter contare l’uno sull’altro oltre che sui loro compagni e alleati.
Erano ancora vicini quando Bepo aprì la porta che conduceva all’interno del Polar Tang, per lui non era una sorpresa vederli in quel modo, anzi ne era davvero contento.
“Capitano, abbiamo terminato la colazione e siamo pronti per immergerci. Quale rotta devo seguire?”, l’orso aspettò compito.
Law si girò verso il suo navigatore con uno dei suoi migliori sorrisi sinistri stampati sul bel volto, il braccio ancora intorno alle spalle di lei.
“Immergiamoci subito, siamo diretti a Wa…e mi raccomando Bepo, alla massima velocità”, guardò Gwennie mentre aggiungeva, “non abbiamo un minuto da perdere”.
 
 
 
 
Carissimi lettori,
per prima cosa voglio scusarmi per la mia assenza purtroppo obbligata :<
Sono successi dei fatti sgradevoli che non mi hanno permesso di essere presente come desideravo, ma oggi sono qui per abbracciarvi tutti e chiedervi perdono.
Come avrete intuito, quello di oggi è l’ultimo capitolozzo...sniff sniff, sono un poco commossa è vero, ma non dispero perché conto di tornare molto presto con degli one shot sul passato di Gweenie e con un sequel ambientato completamente nel magico regno di Wa :D
Sono costretta a chiudere la storia un po’ prima di quanto immaginassi, principalmente per un motivo: One Piece si è “arenato” a Whole Cake Island e io non ho materiale su cui poggiare la mia trama D:
Vi spiego meglio: da quando ho iniziato a scrivere questo racconto, ho desiderato “inserire” Gwennie nella storia originale del manga, quindi ho sì inventato situazioni nuove ma ho anche cercato di rimanere fedele alla linea di Oda.
Quindi, per riassumere, attendendo la ricomparsa di Law e il suo arrivo a Wa, vi terrò compagnia con degli one shot e a questo proposito vi lancio un’idea: se vi va proponetemi voi degli argomenti che vi stuzzicano particolarmente, qualcosa che vi ha incuriosito nel mio racconto ma che magari non è stato approfondito!
Oppure qualsiasi altra cosa che vi passa per la testa! ;P
Voglio ringraziare tantissimo TUTTI quelli che hanno letto anche solo qualche riga dei miei scritti, in particolare:
 
Annabell93
Asra
Celaena Sardothien
Danymoonguardian
fior di loto
Kurama no yoko
LadyGwen92 :>
maricche
nellygoglia1997
SarettaDylan
SeaFire 17 :>
SpreadYourWings98
Tasynator
tenny_93
VeRoFuSa
Vio19
Yukiko_Kitamura
Zomimanganana
 
per aver inserito la mia storia tra le preferite.
E non dimentichiamoci di:
 
AkA GirL
Baby955
Ciryata
eldialice
Faith93
FantasyAnimeManga96
Guchan
Kate D Jennet
PawaVeggyRufy4E
Rika_Anne
robychan88
Sanjina99
Silver saiyan
TheLadyVampire97
valepassion95
WikiJoe
 
che l’hanno gentilmente messa nella seguite.
Un grazie particolare a chi ha deciso di onorarmi con una recensione, la cosa migliore che possa accadere a chi, come me, si applica con tutta se stessa per scrivere e capisce così di non aver fatto un cattivo lavoro.
Vi voglio bene, spero mi seguirete anche nel futuro!!!
 
Sempre Vostra
BlackVanilla
 
   
 
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