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Autore: animedoro    21/10/2016    1 recensioni
Continuo di "TI ASPETTERÒ NEKO"
Coppie: BokuAka, LevYaku, KuroKen, SuguKen e KuroOC
Da un anno e mezzo era nata quell'unione tanto bramata e il tempo scorre inesorabile a forzare questo legame, che adesso è giunto a condividere l'università.
Nuovo ambiente, nuove persone, nuovi sentimenti saranno presenti in questo nuovo e ignoto anno, l'amore riuscirà a sopravvivervi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kozune Kenma, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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13
 

 
La mattina seguente non c’era  scuola , così Kenma con un forte mal di testa e dolori ovunque si svegliò mettendosi a sedere cercando di ricordare cosa  fosse successo la sera prima.
Al ricordo si girò verso l’altro lato del letto, ma non vide nessuno, tastò il materasso ed era freddo. Constatò che quindi Kuroo era ormai uscito da ore, si voltò a vedere l’orario erano le 12:15 e vicino vi era un piccolo promemoria di Kuroo che avvisava  che era andato a lavoro, ancora lavoro.
Non avendo appetito Kenma si alzò di malavoglia, andò in bagno, si fece una doccia veloce e si vestì, poi uscì con l’intento di prendere una boccata d’aria.
Nel tragitto visualizzò il suo telefono e vide tantissimi  messaggi e chiamate di Akaaashi e Yaku, all’inizio volle ignorali, ma decise di confidarsi con loro, ne aveva bisogno, così diede loro appuntamento in un bar vicino.
 
All’orario stabilito tutti i ragazzi si trovarono lì.
“Allora si può sapere che significa!?” urlò Yaku una volta che tutti e tre si misero a sedere con le loro bevande.
“Esattamente quello che ho detto… lui è tornato alle 6:30 di mattina e vedendo la sorpresa, se ancora si poteva chiamare così, non ha detto niente… niente di niente…”
“Ed è stata con Maruii tutta la sera?” domandò Akaashi serio.
“Si” annuì Kenma.
“Ma che gioco sta giocando quel rincitrullito di Kuroo!? Non si è degnato manco di presentarsi ieri! Ed ha pure usufruito del malessere di Kenma per fare i comodi suoi! Che lurido-“
“Basta Yaku!” l’ammonì Akaashi notando Kenma abbassare lo sguardo a quelle parole.
“Tsk non lo capisco proprio!” sputò fuori per poi mettere il broncio Yaku.
“Hai cercato di parlargli? Non solo di quella mattina ma anche dell’ultimo mese?” chiese Akaashi.
“Si l’ho fatto, ma lui dice  che non c’è  nulla  da  chiarire” disse Kenma alzando la testa e guardandoli uno a uno.
“Allora è proprio scemo!” iniziò Yaku, ma venne bloccato di nuovo da Akaashi.
“Yaku! Dobbiamo ragionare, so che la questione ti fa arrabbiare, ma desso dobbiamo essere concreti!”
“No! Lui è andato! Quella Maruii… è tutta colpa sua!” urlò alla fine Yaku battendo un pugno sul tavolo.
“Ovviamente!” sospirò Akaashi, “Hai avuto a che fare con lei ultimamente?” domandò poi.
“Si…” e così Kenma raccontò di ciò che accadde in corridoio qualche giorno fa e di cosa si dissero.
“Visto!? Allora è lei, ma anche Kuroo cacchio fa?!” sbotto Yaku.
“Sappiamo quindi ciò che Maruii pensa, adesso bisogna sapere cosa pensa Kuroo. Kenma degli parlargli ad ogni costo, che lui lo voglia o no, sennò  mi dispiace, ma… dovrai mollarlo” disse AKaashi guardando tristemente Kenma .
“Cosa?” quasi soffocò Kenma col suo succo.
“Kenma è ovvio che ti sta facendo del male e se non vuole ammetterlo vuol dire che o è ceco o davvero nasconde qualcosa! Ci saranno altri bei ragazzi più bravi di lui!” disse Yaku realista.
“Adesso Kenma non ti dico di lascialo, ma solo di essere preparato a ciò che andrai in contro. Secondo me lui ci tiene a te, ma non so cosa lo stia spingendo a fare ciò che sta facendo e spero di non sbagliarmi dicendo che vuole stare con te, ma sai che dovete chiarivi quindi fatelo a ogni costo, quel che verrà verrà, non puoi continuare così, fai del male a te stesso. Devi essere pronto a divenire forte ed essere in grado di dire addio a quel legame che ti lega a Kuroo se necessario e altrettanto a rafforzarlo se ne hai l’opportunità” concluse Akaashi guardando Kenma con un’intensità tale da leggergli l’anima e centrare le sue paure.
Seguì un attimo di silenzio, poi Kenma titubante annuì:
“Ho capito, grazie ragazzi e perdonatemi per avervi fatto perdere tempo con la cucina e i vestiti per niente”
“Non dirlo manco per scherzo!” sorrise Yaku.
“Ci siamo divertiti e poi ci siamo resi utili” sorrise anche Akaashi rincuorando il cuore di Kenma che si sentiva un po’ alleggerito per essersi tolto un peso.
 
Era ormai sera, Kenma vagava per le strade di Tokyo pensieroso, non volendo tornare a casa, sapendo comunque che Kuroo non vi era.
Ripensò e ripensò a tutto quello che era successo un mese  e a quella mattina, sapendo che continuando così non avrebbe risolto niente, ma allora perché non riusciva a fare il passo decisivo?
Forse per la paura di scoprire cosa vi si celava, per paura di dover dire addio a una delle poche persone a cui teneva tantissimo e che lo capiva, completandolo, oppure per paura di non riuscire a riamarlo più come prima, la paura era così tanta che non riusciva a decidersi.
Avevano ragione i suoi amici, ma lui la forza l’aveva per affrontare tutto ciò?
Già due anni prima aveva dovuto affrontare una situazione da cui rischiava di uscire ferito, non voleva ripeterlo, ma ormai le ferite c’erano, non restava altro che andare fino in fondo e o guarirle o approfondire il taglio, riaprendone  vecchie o creando nuove cicatrici.
Fermo a un semaforo rimuginando su ciò che sarebbe stato meglio fare e non fare, pronto o non pronto a vedere Kuroo mano nella mano con un'altra persona, iniziò ad attraversare la strada, non rendendosi conto che il semaforo ormai aveva ceduto il verde al rosso.
Una macchina lontana stava correndo evidentemente in ritardo per un affare e Kenma non avendola né sentita né vista non si accorse che ormai mancava poco all’impatto , quando a un tratto un urlo, dei fari abbaglianti e un clacson non lo riportarono alla realtà.
Non si rese conto di ciò che successe, avvenne tutto in secondo, vide la macchina venirgli incontro accecandolo e avvertendolo, ma lui non aveva trovato il coraggio di spostarsi. Una voce lo chiamò a se e traendolo all’indietro e portandolo da due grandi braccia forti adesso assisteva al passaggio di essa che ancora suonava rabbiosa.
 
“Si può sapere che diavolo combini idiota!?” urlò una voca familiare.
Kenma non rispose troppo scioccato così il salvatore lo girò verso di se e mettendogli le mai sulle braccia lo scosse in cerca di risposta.
“Allora? Rispondimi Kenma! Volevi farti uccidere!” continuò a urlare il salvatore che si identificò come Suguru che adesso aveva in viso una faccia preoccupata mista a scioccata.
“S-Suguru…” sussurrò solo Kenma non capendo ciò cose ci facesse lì e soprattutto dicendo.
“Kenma ti reni conto che stavi per essere investito!” urlò in fine la serpe scuotendolo ancora cercando di portarlo alla realtà.
Alla realizzazione  dell’accaduto Kenma smise di respirare, volse la testa al punto in cui sarebbe stato investito poi lo riportò a Suguru e dopo di che iniziò a piangere prima silenziosamente, poi sempre più forte andandosi a bittare tra le braccia del compagno che lo accolse senza una parola, ma stringendolo soltanto di più a se.
“Stai al sicuro, non è successo niente” sussurrò  lentamente Suguru accarezzandogli la testa, cercando di calmarlo, ma Kenma non volle sapere di calmarsi, pianse e pianse per la paura di ciò che sarebbe accaduto, di come aveva visto Kuroo sorridere in quei fari luccicanti con la paura di avere solo quell’ultimo ricordo di lui, per la paura di perdere quella mano che l’aveva stretta fin ad ora per cederla a un'altra ragazza e soprattutto per il dolore fisico e psicologico che avrebbe subito.
“Vuoi che ti accompagni a casa?” domandò poi Suguru, ma il setter fece no con la testa, proprio non se la sentiva di tornare in quell’appartamento solo senza la persona che più voleva vedere al mondo assente.
“Allora vieni a casa mia, è vicina!” e dopo aver avuto il consenso si avviarono piano tutti e due alla casa del maggiore, senza proferir parola.
 
Dentro casa Kenma aveva smesso di piangere, ma ancora tremava leggermente e fatto accomodare sul grande divano di pelle, Suguru gli portò una tazza di thè calda, sedendosi poi al suo fianco.
“Cos’è successo dunque?” domandò.
“Non avevo fatto attenzione” disse Kenma prendendo la tazza.
“Non mentirmi, non sono stupido! C’è dell’altro!” proclamò offeso Suguru.
“Hai ragione… si tratta di Kuroo…” detto ciò raccontò tutto alla serpe, come se leggesse automa.
Finito Suguru parlò:
“Capisco… da Kuroo non mi aspettavo che facesse una cosa del genere, bè si vede che non lo conoscevo abbastanza.
Ti consiglio di lasciarlo, Kenma!”
“Cosa?”
“Kenma stavi per morire a causa sua e poi come hai detto tu non vuoi soffrire, allora perché farlo? Mollalo comunque senza spiegazioni così non ne soffrirai sapendo ciò che ci cela, riuscendo ad andare avanti sapendo che hai fatto il giusto, non hai bisogno di spiegazioni, se ti fa male è già un motivo per mollarlo” detto questo gli si avvicinò ancora di più e prendendogli il viso con una mano lo guardò intensamente in quegli occhi rossi di lacrime.
“E poi c’è gente che farebbe molto di più per te dato che ti ama tanto da non riuscire a immaginarlo” sussurrò roco avvicinandosi ancora di più.
“Ci sono altri migliori di Kuroo?” domandò Kenma incantato da quegli occhi mandorla.
“Oh non sai quanti, io per esempio” qui soffiò sulle sue labbra così vicine, “Non ti farei del male, saresti la mia luce giorno e notte”
“Giorno… e notte?”
“Si” sussurrò per poi unire le loro labbra in un bacio dolce ma forte.
Kenma non capiva cosa stesse realmente accadendo, un attimo prima rischiava di morire, poi si ritrovò a confidarsi con Suguru e adesso si baciavano dopo che lui gli aveva promesso eterne fedeltà?
Perché no allora? Lui voleva questo, qualcuno che l’amasse e allora se Kuroo non lo faceva perché non poteva cercarne uno che invece lo compieva?
E mentre pensava ciò Suguru lo stese e scese a baciargli il collo per poi morderlo incominciando a far uscire un segno rosso sulla pelle chiara di Kenma che a un tratto sentendo il dolore dell’atto aprì gli occhi di scattò conscio di ciò che stava facendo non era giusto.
Non poteva lasciare Kuroo così, doveva ricevere delle spiegazioni per rispetto a se stesso e per lui e inoltre lui non voleva perderlo, certo si era comportato male, ma lui non aveva intenzione di rinunciarvi facilmente, era il suo ragazzo e da tale doveva comportarsi, risolvendo quindi questa difficoltà con l’aiuto del l’altro.
Spinse quindi Suguru lontano da se delicatamente e si rimise seduto.
“Mi dispiace, ma amo Kuroo e farò l’impossibile perché lui mi stia ancora vicino, poi se sentirò da lui steso che non mi vorrà allora era destino, ma per ora non posso e non voglio arrendermi” disse piano facendo entrare bene il concetto al compagno che capendo i un primo momento cercò di replicare, ma poi sbuffò e si alzò.
“Ah ecco cosa mi è sempre piaciuto di te, sei un ragazzo gentile  che che sa ciò che vuole e combatte per averlo, lo fai poi con una dolcezza e grinta che mi lasciano senza parole, come un vero e proprio gattino!” sorrise amareggiato rivolgendosi a Kenma che sorrise di rimando dispiaciuto.
“Perdonami se non posso accettare i tuoi sentimenti, ma sono legato a lui e poi tu meriti di più Suguru, sei troppo eccezionale per accontentarti di me” disse Kenma.
“Cosa? Ahahahah baka! Tu sei molto credimi e saremmo stati bene insieme, ma  non come tu e Kuroo questo e certo… aspetta stai dicendo che sono migliore di Kuroo?” domandò sorpreso.
“Sei riuscito a farmi ragionare e ti sei preso cura di me, hai fatto un sacco di concorsi nella tua vita e hai sempre vinto, tranne a pallavolo con noi, ma si direi che tieni un qualcosa che Kuroo non ha e sei in bravo in questo”
“Cioè?”
“A essere furbo, ingegnoso, bravo e allo stesso tempo cattivo ragazzo e queste sono ottime qualità per il mondo di fuori” finì Kenma guardando Suguru che rimase spiazzato.
“Hai letto il mio veleno… ahahahah bene bene sei uno dei pochi a riuscirci! Bè è tardi resta pure a dormire da  me, ti lascio il mio letto, io dormirò sul divano” detto questo posò le tazze e si avviò a prendere un cuscino e una coperta, lasciando Kenma  felice di aver trovato finalmente il migliore amico di banco che si possa avere.
 
 







 
 
Angolo autrice!
Eccoci con il 13 capitolo!
Il serpentino ha fatto la sua mossa, ma l’amore che Kenma nutre per Kuroo è troppo grande, già già u.u
Cosa ne pensate? Fatemelo sapere!
A presto!
By animedoro
 

 
 
  
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