Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Astrale20    22/10/2016    0 recensioni
e se una ragazza potesse viaggiare dal suo mondo a quello di naruto per evitare che la storia originale venga cambiata? come se la caverebbe con questo piccolo problema di non poter mai dire a nessuno ciò che gli succederà? da questo presupposto si creeranno un sacco di situazioni difficili o comico-imbarazzanti che tenterà di evitare, ma non ci riuscirà molto spesso...
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nessun contesto, Naruto Shippuuden
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

LA “SENSIBILITÀ” DI SASORI.

 

Continuando il viaggio, sulla stanchezza del momento, mi addormentai in piedi, sbattendo clamorosamente contro un albero... chissà perchè questa cosa mi ricordava un fatto... ah! Ecco! Mi è tornato in mente! La missione di Sasori e Deidara... mio Jashin come è stata emotivamente forte...

 

dopo la botta, decisi di fermarmi in una caverna per risanarmi e aspettare la notte, già che c'ero...

 

-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-

 

Il giorno dopo essere ritornati dal mio mondo... -Konan... tu per caso sai chi è quell'Elisa di cui si parlava nel suo mondo?- Sentì dire da Deidara, zittito immediatamente da Mei -IDIOTA!! Parla a bassa voce! Non hai visto come se la sono passata male quei cosplay vostri?!- Deidara e Konan si girarono piano verso di me, immobilizzata ad ascoltare le loro parole.

 

Tirarono un sospiro di sollievo quando ripresi tranquillamente a camminare.

 

Il pessimo tempismo di Tobi era, ed è, pazzesco. Pochi secondi dopo passò infatti la girella, tutta contenta e saltellante, che mi strillò in un orecchio -Tobi is a good boy! Tobi is a very very good good BOYYYYYY!!- Mi fermai di nuovo. La rabbia imperversò in me fino a raggiungere l'apice di sopportazione, esplodendo.

 

Il Mangekyu negli occhi, lo spirito della volpe nel corpo e la rabbia più pura per l'eliminazione inspiegabile di quella che era la mia migliore amica. Fluttuai in preda ad alcuni tic delle palpebre e delle dita.

 

Pochi secondi dopo mi risvegliai dentro lo spazio più oscuro della mia mente. -Buongiorno... tu devi essere Astrale... sei solo una ragazzina! Ed io che ti credevo un essere forse in grado di resistere al mio potere per più di cinque secondi...- Mi parlò in quell'antro di oscurità una figura talmente scura che spiccava in quel luogo nero come la pece ed il carbone messi insieme.

 

-Tu... tu sei...- Balbettai, con un mal di testa da elefante. -Spazio. Piacere. Spero che il mio fratellino Tempo ti abbia parlato di me...- Fratellino...?! Tempo era il fratello dell'essere malvagio difronte ai miei occhi? E non mi aveva detto niente! Poi avremmo parlato... ne ero sicura. Volevo chiedere spiegazione a Spazio stessa, dagli occhi stranamente viola, ma non feci in tempo, perchè mi svegliai veramente, facendo però attenzione alle sue ultime parole:

 

-Sappi che il tuo vero potere deriva dal male che è in te, e non te ne libererai così facilmente, mostro.-.

 

Uno spettacolo come post-apocalittico si parò alla mia vista: Itachi in una pozza di sangue insieme a Jonny che proteggeva Mei, Deidara che respirava a mala pena e con il terrore negli occhi, Pain e Konan ancora in piedi barcollanti e per miracolo, con le tuniche stracciate, Zetsu mezzo sciolto sul pavimento, con solo la parte nera integra, Sasori maneggiava con il legno del proprio braccio, semi distrutto, Kisame si appoggiava a Samehada per riuscire a zoppicare, Hidan totalmente a pezzi, ricucito nel frattempo da Kakuzu... e nelle mie mani... Tobi.

 

Lo tenevo stretto per la gola, con l'intenzione di strozzarlo, sollevato da terra e per una volta il suo terrore fu visto nel suo occhio in penombra.

 

Lo lasciai cadere a terra, terrorizzata a mia volta per ciò che ero inconsapevole di saper fare. Scappai il più lontano possibile, con il rimbombo delle parole di Spazio talmente forte da darmi la nausea.

 

Mi tappai le orecchie con le lacrime agli occhi. “Basta...

basta... basta!” Mi urlai dentro i miei pensieri, sentendo però ancora le ultime parole: non te ne libererai così facilmente, mostro.

 

Che fossi diventata il mostro di cui Spazio mi accusava di essere...? Che fossi diventata il mostro che non sono...?

 

Dei dubbi laceravano tutte le mie certezze i quel momento fatale. Uscì dalla caverna e mi diressi non si sa bene dove. Durante il tragitto, però, ci fu un risvolto comico: Sbattei la testa contro un enorme ramo. Cavolo. Non ci voleva proprio, non in quel momento. Mi rintanai in un angolo buio della foresta in cui mi trovavo, sotto un albero dalle enormi foglie rigogliose.

 

Passò un tempo indefinito, probabilmente intorno alle venti ore. Non riuscì in questo tempo a frenare le lacrime che si formavano per aver attaccato per il futile motivo della vendetta personale altre dieci persone che erano i miei compagni.

 

Al villaggio della Foglia mi avrebbero accolto come eroina, ma non mi piaceva, una delle morali che avevo imparato era quella che i propri compagni andavano difesi con la vita, non combattuti fino a che essi non perdessero la vita!!

 

Piano, mi addormentai fra il pianto. Mi svegliai con Deidara e Sasori davanti, intenti ad appunto svegliarmi. -Ehi! Astrale! ASTRALE! Sveglia! Dobbiamo tornare al covo! Il capo ci ha addirittura mandato in missione tutti per cercarti!- -C-Che cosa...? Pain... vuole ancora...?-

 

-Ti vuole ancora nell'organizzazione. Non capisco perchè. È la seconda volta che attenti alla nostra vita ed alla sua, non riesco a comprendere come mai ti voglia ancora dentro.- Rincarò la dose Sasori, come se non bastasse il mio già abbondate senso di colpa.

 

-Andiamo Danna! Lo sai che Astrale non lo fa apposta terrorizzarci tutti!- Mi sostenne Deidara, segno che non era più tanto scosso dal mio precedente attacco, e ciò mi faceva un piacere immenso. Tuttavia, Sasori non la pensava allo stesso modo -Pensala come vuoi, sino a prova contraria per me non fai parte dell'organizzazione, ne tanto meno di questo mondo.-

 

La frase era parecchio indelicata, e poiché non era che gradissi granché, risposi a tono, anzi... forse un po' troppo forte...

 

Mi fermai improvvisamente ed acchiappai per il colletto altissimo della cappa l'uomo dai capelli rossi


 

-Ascoltami bene, marionettista dei miei stivali, so bene di non fare realmente parte dell' Akatsuki e di questo mondo, ma mi adatto non ostante io sia circondata da idioti, gente che mi giudica da ciò che ha sentito o da qualunque altro fattore, o gente come te, che pone se stessa ed i propri problemi al centro del suo piccolo universo!! Ripeto, MA MI SONO ADATTATA. E sai perchè mi sono adattata...? Perché è già successo in passato tutto questo ed ho sopportato per anni questa tortura e dopo che mia nonna ed Elisa sono morte, le uniche persone che mi facevano provare conforto in quel mondo di conformisti, IO HO DOVUTO SOPPORTARE GENTE COME TE CHE MI ODIA A PRESCINDERE E CHE MI CAUSA SOLO DOLORE!!-


 

Esplosi letteralmente. Purtroppo le parole che dissi a Sasori erano vere: quando ero piccola, mi discriminavano perchè ero diversa dagli altri: Mi piaceva leggere, odiavo le bambole, avevo realizzato che le principesse vivevano alle spalle del popolo, odiavo il rosa, insomma, ogni cosa era buona per starmi lontano, anche la più piccola scemenza diventava motivo di discriminazione. Qualunque cosa. E faceva male.


 

Molto, molto male.


 

Speravo che almeno in quel mondo ciò non accadesse più.


 

Speravo che ci fossero altre persone oltre a Mei ed a Jonny che mi avrebbero accolto.


 

Ed infatti fu così: Hidan, Kakuzu, Pain, Konan, Kisame, Deidara, e fino a quel momento pensavo anche Sasori. Con Itachi non ci parlo spesso, ma non mi ha ancora incenerito, ed è qualcosa, e penso che fra me, Tobi ed i due Zetsu non scorra esattamente buon sangue. Specialmente dopo che ho praticamente sgozzato il primo e sciolto metà del secondo...


 

Ma dopo tutto, non si può essere simpatici a tutti. L'importante è non essere simpatica a nessuno.


 

Dopo mi recai più avanti degli altri due, con Deidara al centro stupito per questa mia azione, e Sasori ultimo, ancora più scosso del compagno, per mia immensa gioia.


 

Da quel giorno, Tobi non si spinse oltre i tre metri di vicinanza alla sottoscritta. Quando a tavola arrivava tardi ed era costretto a starmi affianco, preferiva non mangiare. Per immensa gioia di Deidara impressionato da come riuscisse a mangiare da quel buco della maschera che si allargava e restringeva a comando. A seconda di dove lo guardavi.


 


 


 

NOTE D'AUTORE:

YEEEEEEE!! GRANDE RITORNOOOOO!!! Scusate tanto, quattro cristiani in croce che leggono... mi dispiace per essere stata così assente, ma avevo un mucchio di roba da studiare ed oggi ho trovato per miracolo un buco libero per scrivere... comunque, Alatiel, si, è stato anche il tuo commento nell'altra mia storia a farmi ritornare la voglia di continuare! Per cui, grazie! Mi farebbe piacere se recensissi questo capitolo!

Cia-... VOLEVI. No, non ho ancora finito U.U.

Volevo dire che gli aggiornamenti arriveranno più tardi del previsto, per cui scusate, ma il tempo di studiare arriva anche a noi scrittori XD!

Ciau! (Si, per davvero sta volta. Forse...) :3

Astrale20 (Si, proprio davvero davvero.)

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Astrale20