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Autore: alida    11/05/2009    5 recensioni
Severus riaprì gli occhi, nelle sue orecchie c'erano ancora le parole di Lily "Saremo amici per sempre, promesso!", e per un attimo non potè fare a meno di pensare che non era stato il solo a tradire la loro amicizia. I personaggi appartengono a J.K.Rowling, la ff non ha scopo di lucro. QUESTA FF è IL SEGUITO DI "VIVERE".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Severus Piton
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ho letto tante drabble, ff...ecc... riguardanti Severus Piton. Alcune molto belle.
Mi sono accorta, però, che troppo spesso finiscono con il lasciarmi l'amaro in bocca, perchè Sev è sempre condannato alla sofferenza.
Non per colpa di chi scrive, se non della Rowling!
Lui è fermamente convinto di essere la causa della morte di "Santa Lily"! (ovviamente il termine "santa" è usato in senso ironico e non vuol offendere nessuno, nè essere blasfemo, se a qualcuno dovesse dar fastidio, lo cancellerò).
Allora visto che in nessuna ff ho letto ciò che avrei voluto leggere, ho deciso di scrivere ciò che non ho mai letto e, considerate le richieste ricevuto, ho fatto di più: ho incastrato questa nuova idea nel continuo di "Vivere".
Fino a poche ore fa non sapevo cosa avrei scritto, poi è successo un avvenimento raro: mi sono messa a cucinare e da un sughetto di pomodori freschi è nata quest'idea.
Credo che questo sugo sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso che era pieno da molto tempo, ma è stato messo in bilico da "Almond" di Pervinca Potter 97.
Come sempre spero di non deludervi, di avere il tempo di aggiornare quotidianamente e di rispondere a tutte le vostre recensioni.
Ecco a voi: Vivere 2 ovvero amicizia vuol dire esserci.

Ho scritto OOC, perchè credo che un Severus IC non riuscirò mai a presentarvelo.


CAPITOLO 1
Giganti e strane creature

Erano trascorse poche settimane da quando il mondo magico aveva sconfitto Voldemort. La nube si era sciolta nelle profondità del Lago nero e  Hogwarts aveva riaperto i battenti. Harry, quell'anno, non avrebbe frequentato, ma comunque gli era stato consentito rimanere nella sua camera comunicante con l'infermeria. Del resto il bambino non aveva una casa e, anche trovando qualcuno che volesse ternerlo con sè, Harry non era pronto ad avere  fiducia nel prossimo. L'unica persona con cui aveva instaurato un rapporto umano di fiducia e rispetto era Severus Piton.

Il professore di Pozioni era completamente guarito dalle ferite riportate dopo l'incontro con il leoncino dei Grifondoro, ma Harry non potè fare a meno di notare come l'inizio del nuovo anno scolastico avesse reso l'uomo nervoso. Naturalmente il bambino non avrebbe chiesto niente, sia perchè non era certo di trovarsi nella posizione di poter chiedere, sia perchè sapeva che tutti avevano un segreto che qualche volta, a ripensarci, fa soffrire e lui non voleva che Severus stesse male.

Quello che dispiaceva maggiormente ad entrambi era che i sotterranei si trovavano molto distanti dall'infermeria e perciò Piton, andandoci,  non poteva fingere di trovarsi lì per un caso e Harry doveva affrontare tutte le sue paure per percorrere i lunghi corridoi, che ancora gli incutevano timore.

Silente, dopo lo Smistamento, aveva avvisato gli studenti che nella scuola era presente un bambino non frequentante le lezioni, che perciò non indossava nessuna divisa e non apparteneva a nessuna Casa, e chiedeva loro, qualora lo incontrassero, di non spaventarlo e di non parlargli con aggressività.

Ciò aveva suscitato molta curiosità tra gli studenti che si chiedevano chi fosse quel bambino.
Alcuni ipotizzavano fosse il parente, magari il figlio, di qualche insegnante, altri che fosse un bambino anormale e deforme, altri ancora che fosse un malato mentale e perciò non era opportuno provocarlo. I più curiosi erano quelli del settimo anno, i più intimoriti quelli del primo.

Le parole del preside, che sarebbero dovute servire per rendere la vita di Harry più tranquilla durante l'anno scolastico, avevano scatenato uno smisurato interesse nei suoi confronti.
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Una mattina Harry decise di uscire all'aperto a prendere un po' d'aria e leggere un nuovo libro regalatogli da Minerva. Parlava di "Animagus" cioè persone che si trasformano in animali. Le immagini erano bellissime si potevano vedere uomini grassi diventare scoiattoli dalle guance gonfie e donne magre prendere le sembianze di aristocratici gatti. Diventare Animagus era difficile e per lo più si nasceva con queste doti... il libro era interessante ma qualcosa lo distrasse.

Si alzò in piedi e, tenendo in mano il regalo, con gli occhi mise a fuoco l'immagine davanti a sè: un uomo enorme con la barba lunga avanzava seguito da piccole creature. Subito Harry cominciò a correre, attraverso il prato, poi il cortile, infine entrò a scuola e si ritrovò davanti alla porta dell'infermeria: chiusa!

Provò ad aprirla, ansimando per lo spavento, ma non ci fu niente da fare. Allora lasciò cadere a terra il libro e con tutte e due le mani spinse verso  il basso la maniglia, ma ancora niente. Le lacrime cominciarono a scendere lungo le guance arrossate mentre Harry continuava ad urlare: "Apriti! Apriti!".

Intanto le lezioni erano finite e gli studenti cominciavano ad uscire dalle aule. L'infermeria non era di passaggio ma qualche studente Corvonero sentì le urla e, memore dell'esperienza d'agosto, avvisò i professori. Minerva e Severus si precipitarono all'infermeria e trovarono Harry per terra, che stringeva a sè un libro, e piangendo continuava a ripetere "Apriti!".

Severus lo raggiunse. Prima che gli studenti potessero arrivare prese la bacchetta e con un "Alohomora!" aprì la porta e condusse il bambino dentro l'infermeria con l'aiuto di Minerva.

Harry tremava e singhiozzava ma in braccio a Severus, si tranquillizzò.
Il professore gli accarezzava i capelli e tenendolo stretto a sè gli chiese: "Harry, cosa è successo?".

"C'era un uomo gigante con strane creature, venivano tutti verso di me! Sono scappato, ma quando sono arrivato qui, la porta era chiusa!" rispose il bambino.

"Dov'erano quest'uomo e le creature, Harry?" domandò Minerva con un tono di voce dolce.

"Fuori!".

"Sei sicuro che non fosse Hagrid con dei ragazzini? Sai, quest'anno insegnerà Cura delle creature magiche" continuò Minerva.

Harry si zittì, e fece mente locale. Poi indicò a Severus la finestra e lui lo condusse vicino. In quel momento Hagrid e le strane creature dei Grifondoro e dei Serpeverde stavano attraversando il cortile!
Inutile dire che Harry si sentì terribilmente a disagio. Il professore sollevò una mano e, dandogli  una piccola pacca di consolazione sulle spalle, sentì il piccolo irrigidirsi.

"Ehi! Calmo, calmo. Non ti devi preoccupare, non ti farei mai del male. Lo sai che siamo amici, no?" disse l'uomo mentre Minerva li osservava compiaciuta.

"Saremo amici per sempre?" chiese Harry.

"Certo!" rispose Severus "E' una promessa!". Queste ultime parole gli gelarono il sangue nelle vene. Le aveva già dette a Lily e poi l'aveva tradita! Era diventato un Mangiamorte! Aveva rivelato la profezia a Voldemort! Chiuse gli occhi e inspirò profondamente.

Harry, nella sua ingenuità, pensò di aver ferito il professore non replicando e subito aggiunse: "Te lo prometto anch'io! Saremo amici per sempre".

Severus riaprì gli occhi, nelle sue orecchie c'erano ancora le parole di Lily "Saremo amici per sempre, promesso!", e per un attimo non potè fare a meno di pensare che non era stato il solo a tradire la loro amicizia.

La voce di Minerva lo riportò alla realtà: "..... perciò siamo d'accordo, Severus. Avviserò io Albus, che trascorrerai il resto della mattinata con Harry. Ci vediamo più tardi".

"A più tardi" ripetè lui, mentre Harry salutava con la mano.




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Per chi è inciampato in questa storia, sappia che è il seguito di "Vivere".
Primo capitolo, un po' breve. Serve a ri-immergerci nella storia. Cercherò di fare meglio domani!
Fatemi sapere cosa ne pensate!
Un bacio a chi è passato di qui!









  
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