Cuddles
Amy
sbatté con forza la porta dell’appartamento 4B,
furiosa più che mai.
Sheldon
l’afferrò per i fianchi e, dopo averla fatta
voltare, accostò le labbra alle sue, baciandola con calma,
lentezza e morbidezza,
facendola aderire al muro, premendo il corpo contro il suo.
Doveva essere
arrabbiato con lei.
Molto.
L’aveva
accusato di non capirci nulla di esperimenti
perché era un fisico teorico.
Di non
riconoscere un fattore di confondimento
neanche se gliene avessero sbattuti due in faccia.
Aveva dato per
ridicole le sue credenziali
sperimentali.
Anzi, peggio.
Aveva affermato
che non poteva prendersi gioco di
qualcosa di inesistente.
Per farla breve,
l’aveva umiliato pubblicamente
davanti ai suoi amici.
Se
l’avesse fatto qualcun altro, Kripke ad esempio,
avrebbe meditato sicuramente vendetta.
Si
ritirò da lei un attimo, con dolcezza e
delicatezza, per permettere ad entrambi di recuperare fiato.
Le
scostò una ciocca
di capelli dal viso, rivelando i suoi occhi verdi.
Il vederli
così lucidi e brillanti, lo fece
sorridere.
Erano quegli
occhi pieni di determinazione che
bloccavano ogni suo modo di ritorsione nei suoi confronti, trasformando
la
rabbia in eccitazione.
Con
l’indice le accarezzò la guancia calda e rossa,
passando
poi alla parte laterale del collo, diventato anch’esso
sensibile.
Iniziò
a stimolarlo con il solo tocco delle sue
labbra, aperte leggermente, tempestandola, con fare esperto e deciso,
di
minuscoli baci.
Quando la
sentì gemere, dopo averla baciata con più
pressione, perse ogni controllo, iniziando così a slacciarle
la vestaglia,
facendogliela scivolare lungo il corpo fremente, accarezzandone poi,
premurosamente,
ogni centimetro, nonostante la sottile stoffa della camicia da notte.
<<
Allora ti piacciono le coccole! >>
dichiarò Amy, ansante, con un sorrisetto malizioso.
<<
Cooosa!? No, non è vero! >> esclamò
Sheldon, staccandosi improvvisamente da lei.
<<
Davvero?! Allora possiamo dire che la
vestaglia mi sia “casualmente” scivolata di dosso e
sempre “casualmente” che le
tue mani stavano tastando smaniose ogni parte del mio corpo, giusto?
>>
gli chiese, con tono di sfida, incrociando le braccia al petto.
<<
Beh…no…ecco… >>
balbettò, cercando di
trovare una risposta logica a quella domanda.
Già.
Logica.
Come si poteva
parlare di razionalità quando istinto,
sentimenti e passione prendevano il sopravvento nella sua mente e nel
suo corpo
quando era con lei?
<<
F…forse mi piacciono le coccole >>
azzardò, incespicando nelle parole.
<<
Ma
solo darle! >> esclamò, di colpo.
Si.
Quella risposta
era perfetta.
Amy sarebbe
rimasta senza parole e…
<<
Allora fammi provare >>
<<
C...cosa hai intenzione di fare? >>
le chiese, preoccupato, indietreggiando, vedendola avanzare verso di
lui.
<<
Un esperimento >>
<<
Ah, già! Ma tu cosa nei sai visto che sei
un fisico teorico? >> gli domandò, poi,
provocandolo nuovamente.
Sheldon
andò di nuovo su tutte le furie.
<<
CHIUDI QUELLA BOCCA! >>
<<
ALLORA DOVRESTI CONTINUARE A BACIARMI!
>>
<<
ALLORA LO FARO’! >>
<<
VA BENE! >>
<<
OTTIMO! >>
Sheldon
guardò ancora una volta gli occhi di Amy,
ancora più irati.
Ancora
più bella ed seducente.
Le cinse la vita
con il braccio destro e la tirò a
sé, baciandola di nuovo, questa volta carezzandole le labbra
con la lingua, per
poi falla scivolare lentamente nella sua bocca.
Amy gli
appoggiò le mani sulle spalle, si alzò sulle
punte, nonostante le gambe tremanti, e aprì di
più la bocca per farsi baciare
più a fondo.
Istintivamente,
fece scorrere le mani lungo il suo
petto, fino ad arrivare alla cintura della vestaglia.
Voleva-e,
soprattutto, doveva-portare a termine il
suo esperimento.
Ci
armeggiò per slacciarla e quando gli tolse la
vestaglia senza nessun impedimento, sorrise compiaciuta.
<<
Avevo ragione. Ti piace anche ricevere le
coccole >> sussurrò tra le sue labbra.
<<
Non è vero >> mormorò, tra un bacio
ed un altro.
<<
Allora fermami >> lo sfidò, baciandolo
intensamente, prima di sfiorare ancora una volta il suo corpo caldo al
di sopra
della t-shirt bianca, saldamente e con calma.
Quando Amy si
staccò da lui, ancora ansimante,
iniziò a ridere.
<<
Perché ridi? >> le chiese, incuriosito.
<<
Se davvero non gradisci le coccole, perché
hai fatto in modo che continuassi? >>
Sheldon si morse
il labbro inferiore, abbassando lo
sguardo, colpevole.
Già.
Perché
non l’aveva bloccata?
La risposta
ovviamente era semplice.
Perché
le piacevano.
Ed era inutile
continuare a negarlo, soprattutto
alla sua ragazza.
<<
Va bene, hai ragione! Mi piacciono le
coccole! >> dichiarò, alzando le mani, in
segno di resa.
Amy sorrise e
istintivamente lo abbracciò.
<<
Comunque lo avevo già capito >>
mormorò con la guancia contro il suo petto.
Sheldon
sgranò gli occhi, allontanandola di colpo da
lui.
<<
Ma… come… >> farfugliò.
Amy
alzò gli occhi al cielo.
<<
Ovviamente grazie al linguaggio del corpo
>>
<<
Ah… giusto >> disse, infine, non
sapendo come controbattere.
Ancora una volta
aveva ragione.
Non poteva
ignorare i brividi lungo la schiena,
avuti nel momento esatto in cui le mani della sua ragazza
l’avevano sfiorata.
E, di certo, non
i gemiti di godimento, nonostante
fossero soffocati dai suoi baci.
<<
Mi fai arrabbiare ancora di più quando
riesci a non farmi avere l’ultima parola >>
disse, sospirando, con tono
tutt’altro che infuriato.
<<
Era quello che speravo >> gli rivelò,
prima di spingerlo sul divano, per poi buttarsi su di lui.
<<
Manipolatrice! >> le riferì, mettendole
le dita tra i capelli, per attirarla il più vicino possibile
a sè.
La
guardò intensamente prima in un occhio e poi
nell’altro.
Dopodiché
spostò la sua attenzione sulle sue labbra,
rosse e turgide, vogliose di essere ancora sfiorate.
Passò
delicatamente la punta della lingua sulle sue
labbra, per poi introdurla dolcemente nella sua bocca.
Amy, tra
sorpresa e audacia, iniziò a strusciarsi su
di lui, ricambiando, con una foga sempre più crescente, i
suoi baci.
Quando si rese
conto della reazione fisiologica che
aveva provocato nel suo ragazzo, si staccò di scatto da lui,
quasi senza fiato,
mettendosi a sedere per bene sul divano.
<<
Mi… mi dispiace. Non… non volevo >>
si scusò, aggiustandosi distrattamente gli occhiali e i
capelli.
<<
Perché ti stai scusando? Mi stava piacendo
>> le disse, non capendo, ancora sdraiato, mentre il
respiro cominciava a
farsi più regolare.
La ragazza
alzò un sopracciglio, sorpresa.
Davvero non se
ne era accorto?
<<
A quanto pare anche al tuo amico >>
<<
A Leonard? >>
Amy si
portò una mano sulla fronte, scuotendo la
testa.
Niente!
Proprio non ci
arrivava!
<<
Sto parlando del tuo pene, Sheldon!
>> dichiarò, esasperata, senza tanti giri di
parole.
<<
Che c’entra il mio… oh! >>
esclamò,
notando finalmente la sua erezione, aggiustandosi poi anche lui per
bene sul
divano e incrociando le gambe, per nasconderla, pieno di vergogna.
<<
Sai, hai ragione a chiamarmi manipolatrice.
Cerco di raggirarti quando voglio andare in un posto che tu odi o
quando voglio
essere baciata, ma non ti ingannerei mai per fare sesso
>> chiarì subito
Amy.
Sheldon era
molto ingenuo, nonostante fosse un
genio.
Era bastato poco
per fargli cambiare idea sulle
coccole.
Certo, aveva
provato più di una volta a stuzzicarlo
dopo la loro prima volta.
Ma non aveva mai
insistito.
L’amore
si fa in due!
<<
Quando ieri ti ho detto che, finché non ci
saremo sistemati, avremmo messo da parte il coito, dicevo sul serio.
Devi
credermi quando ti ho detto che per me non ci sono problemi
e… >>
<<
Ti credo! >> la bloccò Sheldon,
accarezzandole la mano, per tranquillizzarla.
Non era molto
bravo a capire le persone, ma sapeva
perfettamente che gli stava dicendo la verità.
Amy non gli
avrebbe mai mentito su degli argomenti
così importanti.
La ragazza gli
sorrise dolcemente, sentendosi così rassicurata.
Convivere con
Sheldon non sarebbe affatto stato
facile.
Avrebbero avuto
dei battibecchi.
Molti.
Anche sugli
argomenti più idioti.
Avrebbero
incontrato diversi ostacoli.
Ma
l’amore, quello vero, avrebbe salvato loro dalla
paura di non farcela.
Esattamente come
quella mattina.
<<
Ti amo >>
Sheldon gli
strinse ancora di più la mano.
Era come se
l’avesse letto nel pensiero.
<<
Ti amo anch’io >>
~
Salve.
Alzi la mano chi
non avrebbe voluto assistere alla
pomiciata degli Shamy dopo la 10.04.
Io sono la prima
ad alzarla.
Così
mi è venuta in mente questa One Shot.
Diciamo che, ad
ispirarmi maggiormente, è stata la
scena in cui Amy chiedeva a Sheldon cosa ne pensasse delle coccole e
lui ha
risposto di dividersi nel letto con i cuscini.
Si, come no!
Comunque questa
OS non è niente di speciale, ho solo
dato sfogo alla mia immaginazione e non li ho fatti andare oltre
perché voglio
attenermi a quello che hanno detto nella puntata, ossia che decideranno
di
avere un coito quando si saranno sistemati per bene.
Spero che vi
piaccia!
A presto e un grosso
bacio a tutti coloro che la
leggeranno <3