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Autore: Trisha_Elric    25/10/2016    4 recensioni
-Perfetto, arrivo!-con qualche intoppo, il biondo riuscì a raggiungerla, sfiorandole da prima il braccio per poi afferrarla delicatamente. -Eccoti qui!- disse il ragazzo allegro, molto vicino alla ragazza...talmente vicino che ella per poco non svenne. Trattenne il respiro, il cuore a mille e cominciò a pregare:
''Ti prego signore, fa che Nino e Alya si perdano e non rovinino questo momento!''
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Alya, Gabriel Agreste, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THIS IS HALLOWEEN!

 

 

-Alya, ti prego p-preferirei qualcos'altro per questa sera..-

-Suvvia Marinette. Sarai fantastica!-

-Sei troppo gentile ma davvero, preferisco qualcosa di più..classico.-

-Ah-ah- la castana agitò un dito davanti agli occhi dell'amica sconsolata- Non accetto obbiezioni. E ora lasciami finire.-

Rassegnata, Marinette si lasciò truccare dalla sua migliore amica, sperando che tutto andasse per il verso giusto.

 

***

 

-Alya, Marinette!- il giovane ragazzo corse verso di loro con un gran sorriso,fermandosi davanti a loro.

Erano circa le 22.30 e la sera era ricolma di aria fresca, quasi pungente; le strade parigini erano illuminate sia dai classici lampioni sia sopratutto da  piccole serie di luci aranciate, ovoidali, che richiamavano il tema di quel particolare evento: la notte di Halloween.

Era strano vedere come Parigi, la città pettinata, la ville lumiere, fosse per una volta l'anno scomposta, quasi fuori luogo ma dopotutto la bellezza era proprio lì, nella sorpresa.

Tra le vie si sentivano l'eco dei bambini che giovano e visitavano le case, travestiti dai loro personaggi preferiti e ovviamente il tema di quell'anno erano i loro beniamini: le strade pullulavano di Ladybug e Chat Noir , declassando gli storici Spiderman e Batman.

-Nino!- la bella bruna rivolse al ragazzo un sorriso radioso e osservò con curiosità il suo costume.

-E questo sarebbe quindi..?-

-Beh...-il corvino aprì le braccia così da mostrare alle due ragazze il suo outfit. -La mia personalissima interpretazione di Papillon! Non avendolo mai visto dal vivo mi sono proprio sbizzarrito e devo ammettere che il risultato non è per nulla male!- infatti il suo abito invece di essere di un sobrio lilla era di un rosa appariscente, contornato di farfalle argentate su tutto il corpo, attaccate con l'adesivo, un cappello a cilindro del medesimo colore con farfalle che pendevano da esso e sulla fronte aveva disegnato una farfalla con la matita bianca per occhi; ovviamente aveva lasciato le sue fedeli cuffie  appoggiate tra il suo collo.

Marinette dovette trattenersi dal ridere: aveva appena intravisto una volta il viso di Papillon ed era quasi certa che lui non possedesse uno stile così..sgargiante.

-E' davvero divertente!- esclamò Alya piegata in due dalle risate, tenendosi la pancia con una mano.

-Lo prenderò come un complimento! - sogghignò compiaciuto Nino. -Ma voi signore siete davvero splendide!-

-Modestamente li ho disegnati io!- sorrise raggiante la castana facendo una piroetta su se stessa.  Indossava un costume sulla base di Volpina, una tutta pelosa di colore marroncino con la pancia bianca, due orecchie a punta e una coda batuffolosa che aveva legato con una cinta attorno alla vita; si era approssimata una mascherina con la matita nera colorandola con l'ombretto arancione. Da quando Volpina aveva fatto la sua apparizione aveva suscitato molto interesse tra i fan dei due eroi, considerandola la nuova fantastica aggiunta che appariva di rado.

Per Marinette aveva ideato un fantastico quanto realistico costume di...Ladybug. La corvina era letteralmente raggelata; ella aveva ideato un proprio modello di abito da streghetta ma nulla, Alya si era impuntata con fermezza e aveva trovato lei, la sfortunata Marinette, perfetta per il ruolo di Ladybug.

Lei, meticolosa com'era, non le era nemmeno saltato in mente l'idea di  indossare i panni della sua controparte. Quando si era messa la tuta aderente a pois e si era specchiata...era impallidita: doveva esserci una qualche sorta di incantesimo che impediva il riconoscimento dei due supereroi quando avevano il Miraculous attivato...doveva essere così perchè in quel momento era IDENTICA  alla supereroina.

E grazia al cavolo.. pensò la ragazza tenendosi la mantella nera sulle spalle. Quella sono io!

Ma nessuno la riconobbe come tale.

-Marinette! Ma tu sei identica a Ladybug!-

Appunto..

-Beh, Alya è una vera maga!- rise Marinette, quasi isterica.-E' suo il merito!-

-Non posso darle torto!- disse la ragazza in questione osservandola compiaciuta. -Ma dovresti toglierti quella mantella, non si vede bene il vestito!-

-Ehm, sento un po' freddo..- panico, non voleva mostrarsi troppo. La sicurezza prima di tutto.

-Dai, ora andiamo a prendere il principino Adrien!- esclamò Nino cominciando a camminare a passo svelto verso la grande casa Agreste.

A quelle parole, Marinette si illuminò.

 

***

-Padre, ti prego!- supplicò il biondo sporgendosi verso l'uomo altezzoso davanti a lui. -I miei amici vorrebbero passare con me questa serata!-

-Assolutamente no!- tuonò Gabriel Agreste deciso. -Halloween, che festa insulsa. E' solo un pretesto per fare baldoria, ubriacarsi e fare danni. Hai idea di quanti pazzi lì fuori, con la scusa di travestirsi, compiono azioni illegali? Non permetterò che mio figlio si mischi a simili eventi.-

-Ma..- Adrien abbassò il capo, sconfitto, stringendo il pugno della mano talmente forte da sbiancare le nocche.-Come desideri, padre.-

L'uomo guardò di sottecchi il giovane ragazzo e poi sospirò appena, girando lo sguardo verso la grande vetrata del suo studio.

-Ma puoi sempre far accomodare i tuoi amici in casa nostra per una serata tra voi.-

Adrien sgranò gli occhi e lo guardò allibito e radioso. -Davvero padre??-

-Si.- rispose dopo un momento di esitazione. -Ma darò loro precisi ordini su come comportarsi, intesi?-

-Chiaro!-

-E ora vai a prepararti, ci penserò io ad accoglierli.-

Con il cuore a mille, Adrien si congedò con entusiasmo e uscì di corsa verso la sua camera.

Rimasto solo, Gabriel notò che Nathalie, la sua assistente, lo osservava.

-Non sia così sorpresa, è normale fare certe cose per un padre.- mormorò un filo imbarazzato, voltandole le spalle.

-Certamente.- la donna chinò il capo, nascondendo un sorrisetto e congedandosi a sua volta.

Rimasto solo, Gabriel osservò assorto il quadro di sua moglie.

 

***

-Un messaggio di Adrien.- disse Nino. -Dice : ''Ragazzi i piani per me sono cambiati, se vi va bene potete stare da me! Citofonate pure, vi accoglierà mio padre :)''-

-Cosa?!- esclamò Alya esasperata - Ma così nessuno vedrà il mio fantastico costume! Ne quello di Mari!-

-Oh, non importa! L'importante è che sai che è bello!-

Notizia migliore non c'era: niente strade, niente persone che la guardavano e poi stare a casa di Adrien... stare a stretto contatto con il suo quotidiano!

Stava  urlando dentro di lei.

-Dai ormai ci siamo. Citofona Nino.-

 

***

-Esigo ordine. Non toccate nulla che non vi compete: niente finestre e porte chiuse o scatterà l'allarme, non andate in cucina senza la presenza di un domestico, non correte per i corridoi, non urlate e sopratutto non rompete nulla. Non vi basterà una sola vita per ripagare nemmeno il fermacarte più piccolo di questa casa. A parte questo, divertitevi.-

I tre ragazzi lo guardarono con fare militare, annuendo ad ogni cosa che lui diceva.

Erano senza dubbio intimoriti.

-Aspettate qui Adrien..e, un'altra cosa prima.- Gabriel si sistemò gli occhiali da davanti al naso. - I vostri costumi sarebbero..?-

-Oh, io ho disegnato e composto il mio vestito secondo il personaggi di Volpina mentre Marinette ha indossato  il mio abito su Ladybug!-

-Ah davvero, fatti vedere Marinette.-

La corvina si strinse la mantella appena e poi se la sfilò dal cappuccio. Vide lo sguardo dell'uomo aprirsi di stupore, ma fu solo per un secondo. -Davvero realistica.-

-Ehm, già.- la corvina sorrise appena imbarazzata.-Grazie..-

-E tu?- lo sguardo del biondo si spostò su Nino, non riuscendolo ad identificare.

-Non è ovvio? Sono il grande e temuto Papillon!-

Gabriel sbatté gli occhi qualche secondo, rimase in silenzio e poi se ne andò senza dire niente.

-E' rimasto folgorato.-

-Avrei giurato che stesse per ridere.- sussurrò Marinette ad Alya, ridacchiando.

***

-Adrien, i tuoi amici ti stanno aspettando giù! Non dovresti fare la diva anche con gli amici!- mormorò Plagg giocando con la buccia del suo formaggio preferito.

-Se tu mi avessi dato una mano Plagg, la cosa sarebbe stata molto più veloce!- sbuffò il biondo davanti allo specchio.

-E' contro le regole signorino.- esclamò lo spiritello alzando gli occhi verdi al cielo. - Non puoi usare i poteri del Miraculous per scopi personali.-

-Anche se si tratta di un evento isolato?-

-No! E non lo dico perchè voglio rovinarti le regole, credimi mi divertirei moltissimo! Ma è contro le regole, se si viene a sapere potrei essere nei guai. Quindi da brava femminuccia, truccati!-

-Non è trucco.- si difese il ragazzo imbronciato. -E' una maschera. E un leggero trucco aiuterà la sua riuscita.-

-Se lo dici tu.-

Il  biondo si era infilato pantaloni aderenti e una camicetta nera, una maschera classica del medesimo colore che stava migliorando con il trucco attorno agli occhi e vicino al naso. Al collo un piccolo richiamo degli angeli e in testa  due orecchie da gatto di un vecchio peluche. Si arruffò i capelli biondi e si guardò compiaciuto davanti allo specchio.

-Praticamente identico, che dici?-

-Bah, umani.-

 

***

 

-Sono quaranta minuti che lo stiamo aspettando!-sbuffò Alya affondando il peso  del corpo sul divano bianco del salotto.-Sono stufa di non fare nulla!-

-Si starà preparando! Chissà come sarà bello..- mormorò Marinette sognante, immaginando i mille modi in cui il suo Adrien poteva vestirsi, rendendosi così più affascinante di quello che già era.

-E' una star, devi capirlo!- disse Nino pratico, alzando appena le spalle. -Però Alya ha ragione, dobbiamo fare qualcosa, non possiamo trascorrere così la notte di Halloween!-

-E cosa pensi di fare? Hai sentito il signor Agreste.- disse la bruna, incrociando le braccia al petto infastidita.

-Eddai, non romperemo nulla! Possiamo fargli uno scherzetto, che dite?-

-Non credo sia una buona idea..e se facessimo qualcosa di sbagliato? E se rompessimo qualcosa? Ricordate: non ci basterebbe una vita di lavori per ripagare le cose di queste cose, anche le più piccole!- disse Marinette cercando di essere la voce della ragione. Era una follia, frugare in quella casa così da preparare uno scherzo ad Adrien? Era eccitante si ma vietato! E non voleva che il suo futuro suocero avesse una brutta opinione di lei. No, doveva essere seria!

-Invece penso che Nino abbia ragione invece, staremo attenti non temere!-

-Ma..Alya!-

-Hai un piano vero?- chiese la neo Volpina al neo Papillon.

-Ma certo, my lady. Conosco un po' questa casa, seguitemi!- imitando goffamente Chat Noir, Nino prese la bruna per mano e si diresse verso le scale.

-Vieni Mari!-

-N-non dovremmo! Fermi!-

Ma subito dopo, le luci si spensero.

Fantastico. Davvero.

 ***

-Ragazzi?-

Strano, davvero strano. Le luci di casa non erano mai completamente spente quando c'erano ospiti. Poichè conosceva casa sua come le sue tasche riuscì ad orientarsi anche se con qualche difficoltà.

Proprio un vero gatto, eh!

-Ragazzi? Dove siete?-

-Adrien!-

-Chi è? -

-Sono Marinette!-

Sollevato, il biondo si avvicinò alla voce. -Dove sei? Che sta succedendo?-

-I ragazzi volevano farti uno scherzo.- sospirò sentendosi un pelo in colpa per aver rovinato la sorpresa dei suoi amici.-E hanno spento la luce.-

-Capisco.- Adrien non potè evitare di sorridere. Erano proprio pazzi.

-Ma tu dove sei precisamente?-

-Emh.- la corvina si mosse goffamente nel buio e alzò le braccia in avanti per cercare un qualche appoggio e poi tastò qualcosa di metallico e liscio.

-Credo di aver toccato una maniglia.-

In quella direzione c'è solo il grande portone dell'entrata principale.

-Perfetto, arrivo!-con qualche intoppo,  il biondo riuscì a raggiungerla, sfiorandole da prima il braccio per poi afferrarla delicatamente. -Eccoti qui!- disse il ragazzo allegro, molto vicino alla ragazza...talmente vicino che ella per poco non svenne. Trattenne il respiro, il cuore a mille e cominciò a pregare:

Ti prego signore, fa che Nino e Alya si perdano e non rovinino questo momento!

In quel momento si sentì un boato di allarmi che sembrò letteralmente avvolgerli da ogni dove.

-E ora?- istintivamente il ragazzo aveva attirato più a se la ragazza per proteggerla da qualsiasi pericolo. -Ho come un qualche sospetto che siano stati loro.-

Marinette non disse nulla. A chi importava degli allarmi?! Era tra le braccia del suo Adrien!

Il biondo però raggelò poco dopo.

-Oh no.-mormorò abbassando lo sguardo dove ipotizzava ci fosse quello della sua amica. -Se gli allarmi sono scattati vuol dire che ..-

Non riuscì a terminare la frase che il pavimento sotto i loro piedi era scomparso ed entrambi caddero in qualcosa di piccolo e buio. Un fossato?

-Marinette! Stai bene?!- chiese il ragazzo appena capì cosa era successo, cercando di posizionarsi davanti alla ragazza senza starle troppo addosso, per quanto lo spazio angusto gli permettesse di farlo.

-Ah..si sto ben..benissimo!- disse la ragazza tenendosi la testa con una mano. Si sentiva stordiva e non per la caduta improvvisa ma perchè il profumo e la vicinanza di Adrien la facevano sentire letteralmente ubriaca.

-Meno male..Dovrebbero venire presto a tirarci fuori non preoccuparti. Quando le ''trappole anti-ladro'' scattano, una spia si accende in tutte le camere di casa. Le noteranno molto presto.-

-Speriamo presto allora!- presto si ma non troppo.

In pochi secondi si accesero le spie luminose di sicurezza della ''botola'', piccole e fioche come candeline così da permettere finalmente la visuale.

Entrambi rimasero in silenzio, stupiti come non mai.

Adrien  sgranò gli occhi, sbalordito di vedere..chi? Marinette? Ladybug?

Era Marinette e quello era chiaramente un costume da Halloween...ma lei, il suo viso, il suo sguardo. Possibile che fosse davvero lei?  Possibile che era bastato una mascherina disegnata sul viso per fargli vedere la realtà?

 

Adrien. Lui era maledettamente bello. Maledettamente affascinante, maledettamente somigliante a Chat Noir.  Il suo partner, il suo migliore amico. Così simile..gli occhi di quel verde splendido, quel verde che cattura e porta alla perdizione.

 

No, è un errore.

Si, mi sto sbagliando.

 

Non è lei, non posso confondermi.

Non è lui, sto vaneggiando.

 

Entrambi abbassarono lo sguardo, entrambi lo rialzarono. Adrien si tolse lentamente la maschera con un gesto lento  e con la stessa lentezza strofinò lentamente il pollice della mano sinistra sul viso di Marinette, cancellando il segno fatto  con la matita. Con le dita scese lentamente verso la sua guancia, accarezzandola con una delicatezza estrema. La corvina trattenne il respiro ma rimase immobile, ipnotizzata da quel momento.

Ipnotizzata dai suoi occhi.

-Adrien..-

-Sei tu.- mormorò il ragazzo con un nodo alla gola, avvicinando il viso a quello della ragazza, il cuore a mille. -Dimmi che sei tu. Dimmi che sono un cretino a non averlo capito prima..dimmi che mi farai amare questa ragazza dietro la maschera..-

Adrien stava parlando a Marinette? O a Ladybug?

A entrambe? Stava vaneggiando, non poteva davvero aver compreso che lei..

E se fosse lui? Colui che l'aveva sempre cercata? E lei lo aveva respinto mille e mille volte durante le loro avventure.

Perchè lei amava Adrien.

Ma se Adrien fosse Chat..

Ok, ora era lei quella fuori di testa?

-Io..-

Adrien strofinò il suo naso con quello della mora e sorrise,assottigliando quasi del tutto le iridi smeralde.

-Dimmi di si, my lady.- le posò il palmo sulla guancia e delicatamente sfiorò le sue labbra con quelle di lei, indugiando, accarezzando come se avesse paura che tutto quello potesse finire.

-Si..- fu la risposta flebile e delicata della ragazza prima che Adrien le catturasse le labbra in un vero bacio, ghermendole e divorandole. Marinette si strinse a lui, affondando le mani sui suoi capelli folti e morbidi mentre l'altra mano lo stringeva al petto come a sorreggersi.

-My Lady..sei davvero tu? - mormorò il biondo baciandole l'angolo della bocca ripetutamente, inebriandosi di quel profumo.

Marinette era sconvolta. Qualcosa dentro di lei le aveva dato la conferma. Era lui. Lui..era Chat. Aveva respinto per tutto questo tempo il ragazzo dei suoi sogni. Poteva essere più cretina?

Ma infondo questo aveva permesso ad entrambi di  conoscere i lati dei loro veri caratteri, aspetti che la società e la quotidianità non erano riusciti a far emergere.

Chi era legato a vincoli dell'alta classe.

Chi era semplicemente troppo timido per esprimersi.

Ma loro sapevano, loro si conoscevano.

Ora davvero.

-Si.-la corvina dovette trattenersi dallo scoppiare a piangere davanti e preferì stringersi a lui. Adrien non riusciva a crederci..era lì, la donna che aveva amato dal primo momento e che era sempre stata vicino a lui senza accorgersene.

-Certo che tra il dolcetto e lo scherzetto...hai scelto il dolcetto, eh furbone?-

-P-Plagg!- Adrien quasì urlò il suo nome, diventando paonazzo, non potendo difendersi , cosa più importante, ribattere!

-Sei proprio  incorreggibile.- mormorò divertita Tikki da dentro la borsetta di Marinette, scuotendo la testa.

Marinette e Adrien si guardarono negli occhi nuovamente, stringendosi le mani contemporaneamente. Avevano così tanto da dirsi eppure in quel momento tute le parole erano superflue

.

-Ragazzi, ora vi liberiamo!!-esclamò Nino affacciandosi sulla botola un istante dopo che le luci furono tornate. -Scusateci, volevamo farti uno scherzo Adrien!-

-E' meglio che ti sbrighi!-mormorò inviperita Alya raggiungendolo. -Il signor Agreste è furioso!-

-Si tranquilli.- mormorò Adrien, non mostrando alcuna preoccupazione.

Alya guardò la scena e sorrise maliziosa, pronta ad'interrogatorio con i controfiocchi alla sua migliore amica. Non le sarebbe scappata!

Marinette era di un delizioso rosso porpora, il viso raggiante e le mani intrecciate a quelle del biondo.

Adrien era radioso e sorrideva ad ogni parola dei suoi amici, incurante della furia del padre che presto li avrebbe travolti.

Nino non capì nulla e si mise ad aiutare i due amici.

 

Di certo nessuno dei due poteva pensare ad un dolce migliore di quello per Halloween.

 

Angolo autore

 

Ciao a tutti! Erano giorni che volevo scrivere su questi due! Grazie Halloween per l'ispirazione :3

Grazie a chi leggerà! Un bacione <3

Trisha_Elric

  
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