THIS IS HALLOWEEN!
-Alya, ti
prego p-preferirei qualcos'altro per questa sera..-
-Suvvia Marinette. Sarai fantastica!-
-Sei troppo
gentile ma davvero, preferisco qualcosa di più..classico.-
-Ah-ah- la
castana agitò un dito davanti agli occhi dell'amica sconsolata- Non accetto
obbiezioni. E ora lasciami finire.-
Rassegnata, Marinette si lasciò truccare dalla sua migliore amica,
sperando che tutto andasse per il verso giusto.
***
-Alya, Marinette!- il giovane ragazzo
corse verso di loro con un gran sorriso,fermandosi davanti a loro.
Erano circa
le 22.30 e la sera era ricolma di aria fresca, quasi pungente; le strade
parigini erano illuminate sia dai classici lampioni sia sopratutto da piccole serie di luci aranciate, ovoidali,
che richiamavano il tema di quel particolare evento: la notte di Halloween.
Era strano
vedere come Parigi, la città pettinata,
la ville lumiere, fosse per una volta l'anno scomposta, quasi fuori luogo ma dopotutto la bellezza era proprio
lì, nella sorpresa.
Tra le vie
si sentivano l'eco dei bambini che giovano e visitavano le case, travestiti dai
loro personaggi preferiti e ovviamente il tema di quell'anno erano i loro
beniamini: le strade pullulavano di Ladybug e Chat Noir
, declassando gli storici Spiderman e Batman.
-Nino!- la
bella bruna rivolse al ragazzo un sorriso radioso e osservò con curiosità il
suo costume.
-E questo
sarebbe quindi..?-
-Beh...-il
corvino aprì le braccia così da mostrare alle due ragazze il suo outfit. -La mia
personalissima interpretazione di Papillon! Non avendolo mai visto dal vivo mi
sono proprio sbizzarrito e devo ammettere che il risultato non è per nulla
male!- infatti il suo abito invece di essere di un sobrio lilla era di un rosa
appariscente, contornato di farfalle argentate su tutto il corpo, attaccate con
l'adesivo, un cappello a cilindro del medesimo colore con farfalle che
pendevano da esso e sulla fronte aveva disegnato una farfalla con la matita
bianca per occhi; ovviamente aveva lasciato le sue fedeli cuffie appoggiate tra il suo collo.
Marinette
dovette trattenersi dal ridere: aveva appena intravisto una volta il viso di
Papillon ed era quasi certa che lui non possedesse uno stile così..sgargiante.
-E' davvero
divertente!- esclamò Alya piegata in due dalle
risate, tenendosi la pancia con una mano.
-Lo prenderò
come un complimento! - sogghignò compiaciuto Nino. -Ma voi signore siete
davvero splendide!-
-Modestamente
li ho disegnati io!- sorrise raggiante la castana facendo una piroetta su se
stessa. Indossava un costume sulla base
di Volpina, una tutta pelosa di
colore marroncino con la pancia bianca, due orecchie a punta e una coda batuffolosa che aveva legato con una cinta attorno alla
vita; si era approssimata una mascherina con la matita nera colorandola con
l'ombretto arancione. Da quando Volpina aveva fatto la sua apparizione aveva
suscitato molto interesse tra i fan dei due eroi, considerandola la nuova
fantastica aggiunta che appariva di rado.
Per Marinette aveva ideato un fantastico quanto realistico costume
di...Ladybug. La corvina era letteralmente raggelata;
ella aveva ideato un proprio modello di abito da streghetta
ma nulla, Alya si era impuntata con fermezza e aveva
trovato lei, la sfortunata Marinette, perfetta per il
ruolo di Ladybug.
Lei,
meticolosa com'era, non le era nemmeno saltato in mente l'idea di indossare i panni della sua controparte.
Quando si era messa la tuta aderente a pois e si era specchiata...era
impallidita: doveva esserci una qualche sorta di incantesimo che impediva il
riconoscimento dei due supereroi quando avevano il Miraculous
attivato...doveva essere così perchè in quel momento
era IDENTICA alla supereroina.
E grazia al cavolo.. pensò la ragazza tenendosi la
mantella nera sulle spalle. Quella sono
io!
Ma nessuno la riconobbe come tale.
-Marinette!
Ma tu sei identica a Ladybug!-
Appunto..
-Beh, Alya è una vera maga!- rise Marinette,
quasi isterica.-E' suo il merito!-
-Non posso
darle torto!- disse la ragazza in questione osservandola compiaciuta. -Ma
dovresti toglierti quella mantella, non si vede bene il vestito!-
-Ehm, sento
un po' freddo..- panico, non voleva
mostrarsi troppo. La sicurezza prima di tutto.
-Dai, ora
andiamo a prendere il principino Adrien!- esclamò
Nino cominciando a camminare a passo svelto verso la grande casa Agreste.
A quelle
parole, Marinette si illuminò.
***
-Padre, ti
prego!- supplicò il biondo sporgendosi verso l'uomo altezzoso davanti a lui. -I
miei amici vorrebbero passare con me questa serata!-
-Assolutamente
no!- tuonò Gabriel Agreste deciso. -Halloween, che festa insulsa. E' solo un
pretesto per fare baldoria, ubriacarsi e fare danni. Hai idea di quanti pazzi
lì fuori, con la scusa di travestirsi, compiono azioni illegali? Non permetterò
che mio figlio si mischi a simili eventi.-
-Ma..- Adrien abbassò il capo, sconfitto, stringendo il pugno
della mano talmente forte da sbiancare le nocche.-Come desideri, padre.-
L'uomo
guardò di sottecchi il giovane ragazzo e poi sospirò appena, girando lo sguardo
verso la grande vetrata del suo studio.
-Ma puoi
sempre far accomodare i tuoi amici in casa nostra per una serata tra voi.-
Adrien
sgranò gli occhi e lo guardò allibito e radioso. -Davvero padre??-
-Si.-
rispose dopo un momento di esitazione. -Ma darò loro precisi ordini su come
comportarsi, intesi?-
-Chiaro!-
-E ora vai a
prepararti, ci penserò io ad accoglierli.-
Con il cuore
a mille, Adrien si congedò con entusiasmo e uscì di
corsa verso la sua camera.
Rimasto
solo, Gabriel notò che Nathalie, la sua assistente, lo osservava.
-Non sia
così sorpresa, è normale fare certe cose per un padre.- mormorò un filo
imbarazzato, voltandole le spalle.
-Certamente.-
la donna chinò il capo, nascondendo un sorrisetto e congedandosi a sua volta.
Rimasto
solo, Gabriel osservò assorto il quadro di sua moglie.
***
-Un
messaggio di Adrien.- disse Nino. -Dice : ''Ragazzi i piani per me sono cambiati, se
vi va bene potete stare da me! Citofonate pure, vi accoglierà mio padre :)''-
-Cosa?!-
esclamò Alya esasperata - Ma così nessuno vedrà il
mio fantastico costume! Ne quello di Mari!-
-Oh, non
importa! L'importante è che sai che è bello!-
Notizia migliore non c'era: niente
strade, niente persone che la guardavano e poi stare a casa di Adrien... stare a stretto contatto con il suo quotidiano!
Stava
urlando dentro di lei.
-Dai ormai
ci siamo. Citofona Nino.-
***
-Esigo
ordine. Non toccate nulla che non vi compete: niente finestre e porte chiuse o
scatterà l'allarme, non andate in cucina senza la presenza di un domestico, non
correte per i corridoi, non urlate e sopratutto non rompete nulla. Non vi
basterà una sola vita per ripagare nemmeno il fermacarte più piccolo di questa
casa. A parte questo, divertitevi.-
I tre
ragazzi lo guardarono con fare militare, annuendo ad ogni cosa che lui diceva.
Erano senza
dubbio intimoriti.
-Aspettate
qui Adrien..e, un'altra cosa prima.- Gabriel si
sistemò gli occhiali da davanti al naso. - I vostri costumi sarebbero..?-
-Oh, io ho
disegnato e composto il mio vestito secondo il personaggi di Volpina mentre Marinette ha indossato
il mio abito su Ladybug!-
-Ah davvero,
fatti vedere Marinette.-
La corvina
si strinse la mantella appena e poi se la sfilò dal cappuccio. Vide lo sguardo
dell'uomo aprirsi di stupore, ma fu solo per un secondo. -Davvero realistica.-
-Ehm, già.-
la corvina sorrise appena imbarazzata.-Grazie..-
-E tu?- lo
sguardo del biondo si spostò su Nino, non riuscendolo ad identificare.
-Non è
ovvio? Sono il grande e temuto Papillon!-
Gabriel sbatté
gli occhi qualche secondo, rimase in silenzio e poi se ne andò senza dire
niente.
-E' rimasto
folgorato.-
-Avrei
giurato che stesse per ridere.- sussurrò Marinette ad
Alya, ridacchiando.
***
-Adrien, i
tuoi amici ti stanno aspettando giù! Non dovresti fare la diva anche con gli
amici!- mormorò Plagg giocando con la buccia del suo
formaggio preferito.
-Se tu mi
avessi dato una mano Plagg, la cosa sarebbe stata
molto più veloce!- sbuffò il biondo davanti allo specchio.
-E' contro
le regole signorino.- esclamò lo spiritello alzando gli occhi verdi al cielo. -
Non puoi usare i poteri del Miraculous per scopi
personali.-
-Anche se si
tratta di un evento isolato?-
-No! E non
lo dico perchè voglio rovinarti le regole, credimi mi
divertirei moltissimo! Ma è contro le regole, se si viene a sapere potrei
essere nei guai. Quindi da brava femminuccia, truccati!-
-Non è
trucco.- si difese il ragazzo imbronciato. -E' una maschera. E un leggero
trucco aiuterà la sua riuscita.-
-Se lo dici tu.-
Il biondo si era infilato pantaloni aderenti e
una camicetta nera, una maschera classica del medesimo colore che stava
migliorando con il trucco attorno agli occhi e vicino al naso. Al collo un
piccolo richiamo degli angeli e in testa due orecchie da gatto di un vecchio peluche.
Si arruffò i capelli biondi e si guardò compiaciuto davanti allo specchio.
-Praticamente
identico, che dici?-
-Bah,
umani.-
***
-Sono
quaranta minuti che lo stiamo aspettando!-sbuffò Alya
affondando il peso del corpo sul divano
bianco del salotto.-Sono stufa di non fare nulla!-
-Si starà
preparando! Chissà come sarà bello..- mormorò Marinette
sognante, immaginando i mille modi in cui il suo Adrien
poteva vestirsi, rendendosi così più affascinante di quello che già era.
-E' una
star, devi capirlo!- disse Nino pratico, alzando appena le spalle. -Però Alya ha ragione, dobbiamo fare qualcosa, non possiamo trascorrere
così la notte di Halloween!-
-E cosa
pensi di fare? Hai sentito il signor Agreste.- disse la bruna, incrociando le
braccia al petto infastidita.
-Eddai, non
romperemo nulla! Possiamo fargli uno scherzetto, che dite?-
-Non credo
sia una buona idea..e se facessimo qualcosa di sbagliato? E se rompessimo
qualcosa? Ricordate: non ci basterebbe una vita di lavori per ripagare le cose
di queste cose, anche le più piccole!- disse Marinette
cercando di essere la voce della ragione. Era
una follia, frugare in quella casa così da preparare uno scherzo ad Adrien? Era eccitante si ma vietato! E non voleva che il
suo futuro suocero avesse una brutta opinione di lei. No, doveva essere seria!
-Invece
penso che Nino abbia ragione invece, staremo attenti non temere!-
-Ma..Alya!-
-Hai un
piano vero?- chiese la neo Volpina al
neo Papillon.
-Ma certo, my lady. Conosco un po' questa casa, seguitemi!- imitando
goffamente Chat Noir, Nino prese la bruna per mano e si diresse verso le scale.
-Vieni
Mari!-
-N-non
dovremmo! Fermi!-
Ma subito
dopo, le luci si spensero.
Fantastico. Davvero.
***
-Ragazzi?-
Strano,
davvero strano. Le luci di casa non erano mai completamente spente quando
c'erano ospiti. Poichè conosceva casa sua come le sue
tasche riuscì ad orientarsi anche se con qualche difficoltà.
Proprio un vero gatto, eh!
-Ragazzi?
Dove siete?-
-Adrien!-
-Chi è? -
-Sono Marinette!-
Sollevato,
il biondo si avvicinò alla voce. -Dove sei? Che sta succedendo?-
-I ragazzi
volevano farti uno scherzo.- sospirò sentendosi un pelo in colpa per aver
rovinato la sorpresa dei suoi amici.-E hanno spento la luce.-
-Capisco.- Adrien non potè evitare di
sorridere. Erano proprio pazzi.
-Ma tu dove
sei precisamente?-
-Emh.- la
corvina si mosse goffamente nel buio e alzò le braccia in avanti per cercare un
qualche appoggio e poi tastò qualcosa di metallico e liscio.
-Credo di
aver toccato una maniglia.-
In quella
direzione c'è solo il grande portone dell'entrata principale.
-Perfetto,
arrivo!-con qualche intoppo, il biondo
riuscì a raggiungerla, sfiorandole da prima il braccio per poi afferrarla
delicatamente. -Eccoti qui!- disse il ragazzo allegro, molto vicino alla
ragazza...talmente vicino che ella per poco non svenne. Trattenne il respiro,
il cuore a mille e cominciò a pregare:
Ti prego signore, fa che Nino e Alya si perdano e non rovinino questo momento!
In quel
momento si sentì un boato di allarmi che sembrò letteralmente avvolgerli da
ogni dove.
-E ora?-
istintivamente il ragazzo aveva attirato più a se la ragazza per proteggerla da
qualsiasi pericolo. -Ho come un qualche sospetto che siano stati loro.-
Marinette
non disse nulla. A chi importava degli
allarmi?! Era tra le braccia del suo Adrien!
Il biondo
però raggelò poco dopo.
-Oh no.-mormorò
abbassando lo sguardo dove ipotizzava ci fosse quello della sua amica. -Se gli
allarmi sono scattati vuol dire che ..-
Non riuscì a
terminare la frase che il pavimento sotto i loro piedi era scomparso ed
entrambi caddero in qualcosa di piccolo e buio. Un fossato?
-Marinette!
Stai bene?!- chiese il ragazzo appena capì cosa era successo, cercando di
posizionarsi davanti alla ragazza senza starle troppo addosso, per quanto lo
spazio angusto gli permettesse di farlo.
-Ah..si sto
ben..benissimo!- disse la ragazza tenendosi la testa con una mano. Si sentiva
stordiva e non per la caduta improvvisa ma perchè il
profumo e la vicinanza di Adrien la facevano sentire
letteralmente ubriaca.
-Meno
male..Dovrebbero venire presto a tirarci fuori non preoccuparti. Quando le ''trappole anti-ladro''
scattano, una spia si accende in tutte le camere di casa. Le noteranno molto
presto.-
-Speriamo presto
allora!- presto si ma non troppo.
In pochi
secondi si accesero le spie luminose di sicurezza della ''botola'', piccole e
fioche come candeline così da permettere finalmente la visuale.
Entrambi
rimasero in silenzio, stupiti come non mai.
Adrien sgranò gli occhi, sbalordito di vedere..chi? Marinette? Ladybug?
Era Marinette e quello era chiaramente un costume da
Halloween...ma lei, il suo viso, il suo sguardo. Possibile che fosse davvero
lei? Possibile che era bastato una
mascherina disegnata sul viso per fargli vedere la realtà?
Adrien. Lui
era maledettamente bello. Maledettamente affascinante, maledettamente
somigliante a Chat Noir. Il suo partner,
il suo migliore amico. Così simile..gli occhi di quel verde splendido, quel
verde che cattura e porta alla perdizione.
No, è un errore.
Si, mi sto sbagliando.
Non è lei, non posso confondermi.
Non è lui, sto vaneggiando.
Entrambi
abbassarono lo sguardo, entrambi lo rialzarono. Adrien
si tolse lentamente la maschera con un gesto lento e con la stessa lentezza strofinò lentamente
il pollice della mano sinistra sul viso di Marinette,
cancellando il segno fatto con la
matita. Con le dita scese lentamente verso la sua guancia, accarezzandola con
una delicatezza estrema. La corvina trattenne il respiro ma rimase immobile,
ipnotizzata da quel momento.
Ipnotizzata dai suoi occhi.
-Adrien..-
-Sei tu.- mormorò il ragazzo con un nodo alla gola, avvicinando
il viso a quello della ragazza, il cuore a mille. -Dimmi che sei tu. Dimmi che
sono un cretino a non averlo capito prima..dimmi che mi farai amare questa
ragazza dietro la maschera..-
Adrien
stava parlando a Marinette? O a Ladybug?
A entrambe?
Stava vaneggiando, non poteva davvero aver compreso che lei..
E se fosse
lui? Colui che l'aveva sempre cercata? E lei lo aveva respinto mille e mille
volte durante le loro avventure.
Perchè lei
amava Adrien.
Ma se Adrien fosse Chat..
Ok, ora era lei quella fuori di
testa?
-Io..-
Adrien
strofinò il suo naso con quello della mora e sorrise,assottigliando quasi del
tutto le iridi smeralde.
-Dimmi di
si, my lady.- le posò il
palmo sulla guancia e delicatamente sfiorò le sue labbra con quelle di lei, indugiando,
accarezzando come se avesse paura che tutto quello potesse finire.
-Si..- fu la
risposta flebile e delicata della ragazza prima che Adrien
le catturasse le labbra in un vero bacio, ghermendole e divorandole. Marinette si strinse a lui, affondando le mani sui suoi
capelli folti e morbidi mentre l'altra mano lo stringeva al petto come a sorreggersi.
-My
Lady..sei davvero tu? - mormorò il biondo baciandole l'angolo della bocca
ripetutamente, inebriandosi di quel profumo.
Marinette
era sconvolta. Qualcosa dentro di lei le aveva dato la conferma. Era lui. Lui..era Chat. Aveva respinto
per tutto questo tempo il ragazzo dei suoi sogni. Poteva essere più cretina?
Ma infondo
questo aveva permesso ad entrambi di conoscere
i lati dei loro veri caratteri, aspetti che la società e la quotidianità non
erano riusciti a far emergere.
Chi era legato a vincoli dell'alta
classe.
Chi era semplicemente troppo timido
per esprimersi.
Ma loro
sapevano, loro si conoscevano.
Ora davvero.
-Si.-la
corvina dovette trattenersi dallo scoppiare a piangere davanti e preferì
stringersi a lui. Adrien non riusciva a crederci..era
lì, la donna che aveva amato dal primo momento e che era sempre stata vicino a
lui senza accorgersene.
-Certo che
tra il dolcetto e lo scherzetto...hai scelto il dolcetto, eh furbone?-
-P-Plagg!- Adrien quasì urlò il suo nome,
diventando paonazzo, non potendo nè difendersi nè, cosa più importante, ribattere!
-Sei
proprio incorreggibile.- mormorò
divertita Tikki da dentro la borsetta di Marinette, scuotendo la testa.
Marinette e
Adrien si guardarono negli occhi nuovamente,
stringendosi le mani contemporaneamente. Avevano
così tanto da dirsi eppure in quel momento tute le parole erano superflue
.
-Ragazzi,
ora vi liberiamo!!-esclamò Nino affacciandosi sulla botola un istante dopo che
le luci furono tornate. -Scusateci, volevamo farti uno scherzo Adrien!-
-E' meglio
che ti sbrighi!-mormorò inviperita Alya
raggiungendolo. -Il signor Agreste è furioso!-
-Si
tranquilli.- mormorò Adrien, non mostrando alcuna
preoccupazione.
Alya guardò
la scena e sorrise maliziosa, pronta ad'interrogatorio con i controfiocchi alla
sua migliore amica. Non le sarebbe scappata!
Marinette
era di un delizioso rosso porpora, il viso raggiante e le mani intrecciate a
quelle del biondo.
Adrien era
radioso e sorrideva ad ogni parola dei suoi amici, incurante della furia del
padre che presto li avrebbe travolti.
Nino non
capì nulla e si mise ad aiutare i due amici.
Di certo nessuno dei due poteva pensare
ad un dolce migliore di quello per Halloween.
Angolo autore
Ciao a tutti! Erano
giorni che volevo scrivere su questi due! Grazie Halloween per l'ispirazione :3
Grazie a chi leggerà!
Un bacione <3
Trisha_Elric