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Autore: gossip_girl    27/10/2016    11 recensioni
E se Lily avesse lasciato una lettera nascosta in cui spiegava dello scambio ? E se quella lettera fosse indirizzata a Remus ?
E se Remus l'avesse trovata poco prima dell'undicesimo compleanno di Harry ? Come sarebbe stato il primo anno ad Hogwarts per il nostro maghetto ?
Leggete per scoprirlo !
Dalla storia:
"Remus sbiancò leggendo quelle parole e dovette appoggiarsi ad uno dei pochi muri rimasti per non cadere.
Doveva vedere Silente. Subito."
Genere: Avventura, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Remus Lupin, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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Questo capitolo è dedicato a iulia2001 che è stata tanto dolce da segnalare la mia storia per le scelte. Grazie <3 

 



- Sembro un cretino.. - sbuffò Harry. 
- No, stai bene.. - sorrise Remus, cercando di nascondere lo spasmo del labbro superiore.

Sirius, nel frattempo, rideva sguaiatamente rischiando di cadere dalla sedia. 

- Ma perché devo vestirmi così? - borbottò il ragazzo, lottando con il collo di quella veste azzurro cielo. 
- Tutto bene caro? - chiese Madame McClean, la proprietaria del negozio di vestiti, entrando con una pila di vesti da sera. - Perché non provi questa? Si abbina con i tuoi occhi! 

Sirius emise uno sbuffo per nascondere una risata e Remus lo fulminò con un’occhiataccia. 

- Smettila! - gli sibilò. 

Harry si sfilò la veste azzurra e prese quella verde.

- Prendo questa e basta. - disse il ragazzo, per chiudere la faccenda. 
- I ragazzi di oggi.. - sbuffò la strega. - Non sanno che cos’è l’eleganza.. Sempre vestiti come dei babbani.. - si lamentò la donna, lanciando al contempo un’occhiataccia ai jeans e alla maglietta nera di Sirius. 

Pagarono in fretta e uscirono dal negozio. 

Diagon Alley era invasa da famiglie, normalmente gli acquisti per la scuola venivano fatti a fine agosto ma, visto che la maggior parte del mondo magico era riuscita ad accaparrarsi i biglietti per la finale di Quidditch, tutti li avevano anticipati a fine luglio. 

Remus consultò la lista dei libri di testo.

- - Non sono moltissimi ma sarebbe meglio comprarli subito.. Andiamo?

Harry e Sirius si lanciarono uno sguardo di intesa.

- Veramente noi pensavamo di fare un salto da accessori di prima qualità per il Quidditch.. 
- Poi dobbiamo ancora comprare un regalo di compleanno per Harry.. - puntualizzò Sirius.
- Sirius.. - sospirò Harry, arrossendo. - Mi hai già comprato tutto il materiale scolastico.. E non hai voluto che io contribuissi, di nuovo! 
- E io te lo ripeterò di nuovo: sono il tuo padrino e tutore legale, un padrino molto molto ricco, e non ti lascerò certo spendere i soldi dei tuoi genitori che potrebbero servirti in futuro.. Ora potresti lasciarti fare un regalo in pace? 

Harry sorrise e annuì. 

- E se voi andaste a prendervi un gelato così poi mi raggiungete per prendere i libri di Harry? Almeno potrò scegliere quelli per me in pace..
- Quindi tra mezz’ora al Ghirigoro? - chiese Sirius.
- A dopo. - sorrise Remus, avviandosi verso la libreria. 
- Guarda, guarda.. La famigliola dei traditori del loro sangue mutanti al gran completo.. 

Sirius si girò di colpo trovandosi faccia a faccia con la famiglia Malfoy.

Sirius lo squadrò da capo a piedi, soffermandosi sul completo da mago nero e a maniche lunghe. 

- Lucius.. Sentivo proprio puzza di tintura per capelli biondo ossigenato.. - ringhiò Sirius. - Maniche lunghe? Non riesco a capire se ai molto freddo o se ti vergogni a far vedere le braccia.. Un neo imbarazzante? Ah, giusto! Un tatuaggio venuto male!

 - - Fossi in te starei attento, Black. - sibilò Lucius. - Essere sfuggito ad Azkaban non ti ha donato l’invulnerabilità. 

 

- Sei sicuro? 
- Te l’ho già ripetuto decine di volte, Sirius! Una Luna Piena passata da solo non mi ucciderà.. 
- Però non hai la pozione.. Ti farai del male da solo e sarà tutta colpa mia! Di nuovo! 
- Come sarebbe a dire di nuovo?! - Remus lancia un’occhiataccia all’amico. - Non torniamo su questo argomento, non di nuovo! Non è stata colpa tua!

Sirius gli lancia un’occhiata scettica. - Non prendiamoci in giro Remus! Forse non è stata del tutto colpa mia ma non sono nemmeno innocente! Io gli ho consigliato Peter, io gli sono corso dietro! Sarei dovuto correre da te e raccontarti tutto.. 

Remus rimase un attimo in silenzio. 

- Non so cosa mi sia passato per la testa.. - disse ad un tratto Lunastorta. 
- In che senso? - chiese Sirius, confuso. 
- Tu e James eravate come fratelli.. Come ho potuto pensare che tu.. - la voce di Remus si spezzò. 
- Remus - Sirius appoggiò la mano sulla spalla dell’amico. - Avevamo 21 anni ma eravamo già logorati da una guerra che durava da anni.. Quella notte non eravamo in noi.. Quando mi hanno arrestato non ho nemmeno tentato di difendermi! Non ho detto una parola! Comunque ne riparliamo dopo, devo andare a lavorare.. 
- Tutto bene? - chiese Harry, sbucando in quel momento ancora in pigiama dalla camera da letto. 
- Buongiorno Harry. - sorrise Remus, porgendogli una fumante tazza di cioccolata calda che il ragazzo accolse con un sorriso. - Sai com’è fatto il tuo padrino.. Sempre a preoccuparsi troppo per gli altri.. 

Harry gli fece un mezzo sorriso. - Come se tu fossi tanto diverso.. Ti metteresti tra lui e una bacchetta se se ne presentasse l’occasione.. 

Remus allungò una mano e gli scompigliò i capelli. 

- E farei lo stesso per te. E tuo padre avrebbe fatto lo stesso per me, Sirius o.. Peter.. Non sai quante volte durante la guerra l’ho visto buttarsi tra un Mangiamorte e Lily!  E quanto si arrabbiava tua madre quando lo faceva! Dopo toccava a noi buttarci tra la bacchetta di Lily e tuo padre! 

Remus rise, una risata triste e zeppa di ricordi. 

- Eravamo più che amici, eravamo una famiglia. Fino a quando non siamo stati traditi.. - la voce di Remus si spezzò. - Harry non sai quanto io mi senta ancora in colpa.. Ho rubato a te e Sirius dieci anni che avreste potuto passare insieme se solo quella notte io mi fossi accorto dell’errore che stavano commettendo tutti.. 

Harry lo fissò negli occhi. - Remus eri sconvolto. Ti avevano appena detto che tre dei tuoi migliori amici erano morti per mano di Sirius.. 

- - Ma io parlo dei dieci anni successivi..

 

Remus sedeva sul logoro divano del suo vecchio appartamento, inquieto.. 

Leggeva e rileggeva la stessa frase di un libro che aveva iniziato a leggere per distrarsi ma non riusciva a controllare il fremito incessante delle sue mani. 

Il suo sguardo cominciò a vagare per la stanza, soffermandosi sulle pareti scrostate, sui mobili graffiati e zoppi e sul fatto che niente in quell’appartamento vecchio e spoglio lo rappresentasse. 

Aveva più volte rifiutato la proposta da parte dei suoi amici di trasferirsi, con il lavoro che stava facendo per Silente non poteva permettersi il lusso di vivere con i suoi amici, sarebbe stato troppo rischioso. 

Loro non erano d’accordo sul suo stile di vita, aveva più volte discusso con James e Sirius che avrebbero preferito vederlo dedicarsi ad altro, a crearsi una vita. 

L’unico che sembrava capire la sua scelta era Peter, l’unico a sostenerlo e a capirlo veramente. 

“James non può capire, Remus.. Lui è abituato ad ottenere tutto ciò che vuole..” gli aveva detto in una delle sue brevi visite qualche sera prima “Non capisco invece la reazione di Sirius.. Dovrebbe essere felice di sapere che abbiamo una spia tra i licantropi, ultimamente non capisco il suo atteggiamento..” 

Peter era sembrato a disagio dopo quest’ultima frase, come se avesse detto troppo. Infatti si era alzato e se n’era andato frettolosamente. 

Il filo dei pensieri di Remus venne interrotto da un insistente bussare alla porta. 

Remus, più nervoso che mai, andò ad aprire. Davanti a lui c’era Albus Silente. 

Remus si sentì cedere le ginocchia. Che cosa ci faceva lui qui?

Silente gli rivolse uno sguardo triste. 

- - Remus forse è meglio se ti siedi.

- No- - rantolò Remus. Sentì i polmoni svuotarsi e per quanto si sforzasse di respirare sembrava che l’aria non entrasse. 
- Remus.. - Silente lo guardò, dispiaciuto. - Li ha trovati..  

Remus cadde in ginocchio e le lacrime cominciarono a sgorgare dai suoi occhi. - Come.. Come ha fatto a trovarli? - si sforzò di dire.

Silente gli rivolse il più triste degli sguardi.

- Sirius. - disse semplicemente il Preside. - Lui.. Remus non sai quanto mi dispiace.. Peter lo ha scoperto e fuori di se dal dolore ha tentato di affrontarlo.. 
- No.. Non è possibile.. Non è possibile.. - Remus, ancora in ginocchio sul pavimento continuava a ripetere tra se quella frase. - Sirius.. Lui e James.. Lui e James erano come fratelli.. È impossibile.. È IMPOSSIBILE!
- Remus.. 

Remus mantenne lo sguardo fisso sul pavimento.

- - Harry è sopravvissuto.. 

A quella frase Remus alzò di scatto la testa. -Harry è vivo? 

Silente gli fece un sorriso triste. - Sì.. Hagrid è andato a prenderlo, lo sta portando da Petunia.. 

- No! Professore non può affidarlo a lei, non può! 
- Purtroppo non ho altra scelta.. 

Remus si guardò attorno passando lo sguardo sulle pareti scrostate e l’arredamento spoglio. 

- Non ho molto ma lo posso prendere io! Crescerò io Harry come fosse figlio mio. È il minimo.. J-James è.. era.. - Lunastorta si prese il viso tra le mani e iniziò a singhiozzare. - Harry non può andare a vivere con Petunia.. Non può.. Lo terrò io, per favore Professore.. La prego.. 

Silente lo fissò addolorato. - Remus non posso.. Harry deve andare a vivere tra i babbani, è per la sua stessa sua sicurezza. Poi senza Sirius Black Harry va affidato al parente in vita più prossimo.. Petunia Evans. 

Remus guardò il Preside. - Sirius non può aver tradito James, non può.. Non può aver ucciso Peter.. 

Silente lo guardò con compassione. - Spesso siamo ciechi davanti alla persone che amiamo.. Spesso siamo troppo concentrati a cercare di vedere l’immagine della persona che vorremmo che fossero per riuscire a vedere chi sono realmente..  

Remus si portò le mani al viso e cominciò a piangere. 

- Silente gli appoggiò una mano sulla spalla per consolarlo. - Ora devo andare.. Tornerò più tardi, abbiamo tre funerali da organizzare.. 

Remus si girò verso il preside. - Quando potrò andare a trovare Harry? 

- Remus.. Forse.. 
- Cosa?! Non potrò andare a trovare il figlio dei miei migliori amici?! 
- Sarebbe meglio se Harry non facesse parte del nostro mondo.. Fino a quando non sarà pronto.. 

E con quest’ultima frase uscì. 

Remus appoggiò la fronte alla porta. 

Era solo. Completamente solo.

 

 

- Ricordami perché abbiamo detto ai Weasley che avremmo preso la passaporto con loro.. - borbottò Harry cercando il vaso della polvere volante. 
- Perché tu hai insistito.. - rispose Sirius. - Perché questa diavoleria babbana si è rotta di nuovo?! 

Harry lanciò uno sguardo compassionevole alla povera macchinetta del caffè. Dopo aver visto Sirius tirare fuori la bacchetta decise di intervenire.

- Non credo che un incantesimo risolverà la cosa.. Manca la polvere.. 

Sirius rispose con un’imprecazione degna dei più fedeli frequentatori di Nocturn Alley mentre Harry, ridendo, entrava nel camino e spariva. 

Sirius, con un’ultima occhiata nostalgica alla macchinetta del caffè, lo seguì. 

Apparve nella cucina della Tana dove i Weasley stavano salutando calorosamente Harry. 

Sirius si lasciò abbracciare dalla Signora Weasley e rilasciò rimproverare bonariamente per i capelli troppo lunghi. - Cara Molly, che vuoi farci? Le ragazze li adorano.. - ma, visto l’orario già tardo si avviarono subito verso la passaporta. 

Camminarono per quella che parve ad Harry un’eternità fermandosi solo sopra una collinetta dove due maghi li aspettavano. 

Harry riconobbe Cedric Diggory, tassorosso dell’ultimo anno e capitano della squadra di Quidditch della sua casa e primo cercatore a battere Harry. L’altro il ragazzo immaginò fosse suo padre. 

- Amos! - lo salutò il Signor Weasley, stringendogli calorosamente la mano. 
- Arthur, siete arrivati finalmente! - sorrise Diggory. 
- Amos Diggory! - esclamò Sirius. - Quanto tempo.. Come stai? 

Diggory rivolse un’occhiataccia a Sirius. - Black.. Sempre troppo poco tempo.. 

Sirius sghignazzò. - Coraggio! Non sarai ancora arrabbiato per quello stupido scherzetto.. 

Harry rivolse con lo sguardo una domanda muta a Sirius che scosse la testa e gli fece intendere che gli avrebbe raccontato il tutto più tardi. 

- Vi presento Cedric, mio figlio! - disse Diggory mettendo la mano sulla spalla ad un ragazzo alto piuttosto attraente.
- Ciao. -  disse Cedric volgendo lo sguardo intorno.

Tutti risposero “Ciao” tranne Fred e George, che fecero appena un cenno. Non avevano mai veramente perdonato a Cedric di averli sconfitti a Quidditch lo scorso anno. 

Arthur fece delle veloci presentazioni e, al nome di Harry, Amos sgranò gli occhi.

Ced mi ha parlato di te, naturalmente - disse Amos Diggory. - Ci ha detto tutto delle partite che avete giocato l'anno scorso, sai... E io gli ho detto: Ced, questa è una cosa che racconterai ai tuoi nipotini, sì... gli ho detto, hai battuto Harry Potter!
- Immagino ti abbia anche raccontato che il grifondoro ha vinto la coppa? - si intromise Sirius, appoggiando con fare protettivo la mano sulla spalla di Harry. 

Harry e Cedric si scambiarono uno sguardo imbarazzato. 

- Papà è caduto dalla scopa.. Te l’ho detto..  
- Ma tu non sei caduto, non è così? - ruggì Amos.
- Effettivamente dev’essere stato emozionante per il tassorosso vincere una partita.. - sghignazzò Sirius. 
Diggory aprì la bocca per ribattere ma il signor Wesley, con una mossa diplomatica, annunciò che la passaporta stava per partire. 

 

Sirius e il Signor Weasley avevano affittato due enormi tende, una per le ragazze e una per i ragazzi e, subito dopo essersi sistemati, si riunirono per il pranzo.

Erano a metà di quello che il Signor Weasley definì “un tipico pasto babbano da campeggio” quando gli si avvicinò un mago con indosso una vistosa divisa di Quidditch, Ludo Bagman. 

Sirius e Arthur lo salutarono con una stretta di mano prima di presentarlo ai ragazzi. 

Percy quasi inciampò scattando in avanti con la mano tesa e Sirius e Ginny si scambiarono un sorrisetto.

Ludo Bagman nonostante il poco entusiasmo del Signor Weasley coinvolse i gemelli in una scommessa prima di iniziare a parlare con Sirius e Arthur della sparizione di una certa Bertha Jorkins.

- Un giorno d’ottobre ricomparirà in ufficio convinta che sia ancora luglio! - disse Bagman, liquidando il fatto con un veloce gesto della mano. 

Sirius, a giudicare dalla sua espressione non la pensava allo stesso modo. 

- Non credi che sia il caso di mandare qualcuno a cercarla? - suggerì il Signor Weasley. 
- Barty Crouch continua a dirmelo. - disse Bagman.

In quel momento si smaterializzò sconto alla loro tenda un altro mago e Sirius si rabbuiò ulteriormente. 

- Barty! - lo salutò allegro Bagman. - Stavamo appunto parlando di te!

Barty Crouch era un uomo anziano, rigido e impettito, impeccabilmente vestito in completo e cravatta. La scriminatura nei suoi corti capelli grigi era diritta in maniera quasi innaturale e i baffetti a spazzolino avevano l'aria di essere stati spuntati con l'aiuto della riga millimetrata. Le sue scarpe erano lucidate con estrema accuratezza.

Bagman gli fece segno di accomodarsi e Sirius si irrigidì. 

- Arthur, Signor Black.. - salutò Crouch.

Sirius non ricambiò il saluto e Harry si appuntò mentalmente di chiedere al padrino che genere di trascorsi avesse avuto con Barty Crouch. 

Percy nel frattempo si prodigò per procurare al Signor Crouch una tazza di thé. 

- Immagino che la coppa di Quidditch vi stia dando un bel po’ di lavoro da fare! - disse Arthur, gioviale. 
- Lo puoi ben dire. - disse asciutto Crouch. - Oltre alle passaporto c’è da organizzare la sicurezza e spero che, in caso di necessità potremmo contare sull’aiuto degli Auror anche se sono.. - e lanciò un’occhiata a Sirius. - in vacanza. In particolare con un assassino come Peter Minus ancora in circolazione.

Sirius gli rivolse uno sguardo freddo. - Sempre pronto all’azione. Ma so che lei in quanto ex capo dell’ufficio Auror saprà meglio di me la difficoltà nel catturare gli uomini giusti.

Crouch decise di ignorare il commento di Sirius. 

Bagman sorrise: - Sirius come gli altri avrà un bel po’ da fare anche dopo la coppa, visto quanto accadrà ad Hogwarts! Non è vero, Sirius? 

Sirius sorrise a Bagman. - Sì Ludo, sarà un gran bel lavoro ma spero che ne varrà la pena! - Strizzò l’occhio ai ragazzi. - Non sapete cosa vi aspetta! Quest’anno in particolare vorrei tanto studiare ancora ad Hogwarts! 

- Spero che non si sia lasciato sfuggire niente con il giovane Potter, Black. - commentò saprò Crouch, lanciando un’occhiata ad Harry. 
- Per Harry sarà una sorpresa tanto quanto per gli altri studenti. - tagliò corto Sirius. 

Fortunatamente Crouch e Bagman si congedarono dopo poco.

 Sirius riprese un po’ di buon umore per poi allontanarsi non appena Percy iniziò a tessere le lodi di Crouch.

Harry gli si avvicinò. 

- Cos’è successo tra te e il Signor Crouch?
- Non abbiamo dei bei trascorsi.. Crouch è il tipo d’uomo disposto a passare sopra i cadaveri dei suoi cari pur di ottenere un po’ di potere. Ti racconterò anche questa storia ma ora dobbiamo andare. - Sirius indicò il campeggio, dove i maghi. sempre più eccitati, cominciavano a dirigersi verso l’enorme stadio. - La partita sta iniziando! 

 

Le ore che seguirono furono magnifiche. 

Sirius comprò gadget meravigliosi per tutti, ignorando le proteste del Signor Weasley, e, nonostante un piccolo sconto con la famiglia Malfoy il resto della partita filò a meraviglia e si concluse con una vittoria schiacciante da parte dell’Irlanda nonostante il boccino fosse stato catturato dal bulgaro Viktor Krum. 

I festeggiamenti durarono fino a tardi ed era ormai mezzanotte quando i ragazzi, esausti, si trascinarono a letto. 

Vennero svegliati dalle urla del signor Weasley.

- Ragazzi in piedi, subito! Alzatevi! 

Harry e Ron, ancora intontiti dal sonno, si alzarono di colpo e si diressero verso il piccolo salottino.

Harry, dai rumori che venivano da fuori intuì che c’era qualcosa che non andava ancora prima che Sirius, pallido e con la bacchetta sguainata, li fece uscire dalla tenda mentre il Signor Weasley chiamava le ragazze. 

- Sirius che succede? - chiese Harry.“

Una folla di maghi avanzava lentamente nel campo a ranghi serrati, le bacchette puntate verso l'alto. Harry strizzò gli occhi per vedere meglio... sembrava che non avessero faccia... poi capì che erano incappucciati. Sopra di loro a mezz'aria, quattro sagome si divincolavano e si contorcevano in forme grottesche. Due di esse erano molto piccole. Era come se i maghi mascherati fossero burattinai, e le sagome sopra di loro burattini azionati da fili invisibili che spuntavano dalle bacchette.

Altri maghi si univano al gruppo, ridendo e additando i corpi galleggianti in alto. Tende si afflosciavano e cadevano mentre la folla in marcia aumentava. Una o due volte Harry vide uno dei maghi far saltar via una tenda dal suo cammino con la bacchetta. Parecchie presero fuoco. Le urla si fecero più alte.

- Harry non c’è tempo per spiegare. Correte nel bosco, vi verremo a chiamare appena sarà tutto finito. - rispose Sirius con un tono che non ammetteva repliche.

Il signor Weasley, insieme a Bill, Charlie e Percy stava già correndo ad aiutare il Ministero. 

- Ma se solo potessi aiutarti.. - iniziò Harry. 
-  Harry questa è una cosa seria, corri nel bosco e restaci! Sappi che se ti vedrò in giro non esiterò a metterti in punizione, ora vai! 

Harry non era convinto ma Ron ed Hermione lo trascinarono verso il bosco e Sirius corse ad aiutare gli altri maghi. 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTRICE:

 

… 

… 

Avete visto che il capitolo è più lungo del solito???

… 

Non so davvero come scusarmi.. 

In realtà questo capitolo è pronto da settimane ma non mi decidevo a pubblicarlo perché volevo almeno aggiungere l’ultima parte, per farvi avere un capitolo più lungo come scusa per la mia sparizione. 

So che sono passati quasi 6 mesi.. 6.. Ma tra università e il mio nuovo blog letterario che sta occupando più tempo del previsto non avevo tempo e a dirla tutta nemmeno ispirazione.. 

La buona notizia è che credo che l’ispirazione sia tornata e anche la voglia di scrivere tant’è che oltre a questo capitolo ho pubblicato una one-shot sulla coppia Gellert/Albus (avete letto le news su animali fantastici?!?! Wow!!!) e dopo una accesa discussione con il mio segnalibro di Sirius, la sua bacchetta e il poster “Have you see this wizard” (in un momento di delirante follia) ho deciso che non sarei andata a letto e a leggere “corona di fuoco” - se non avete mai letto i libri di Sarah J. Maas dovete assolutamente farlo così magari ne parliamo sulla pagina fb -  se non a capitolo ultimato e pubblicato e con un piano su cosa scrivere nel prossimo capitolo per evitare un ritardo così clamoroso. 

In questi mesi ho continuato a leggere le vostre recensione e un’altra volta siete la ragione per cui ho continuato a scrivere.

Non vi merito <3 

In particolare vorrei ringraziare iulia2001 che ha segnalato questa storia per l’inserimento tra le scelte del sito cosa che mi ha commosso! 

Non ho mai pensato e mai penserò di abbandonare “un nuovo inizio” perché non so quanto ci metterò ma la devo portare a termine sia per voi che per me. 

I capitoli estivi stanno finalmente finendo e già in questo comincia a succedere qualcosa nonostante sia ancora di passaggio.

Il prossimo invece giuro che sarà bello movimentato! 

Spero che non passeranno altri sei mesi, proverò a cercare di aggiornare con regolarità..

Baci,

gossip_girl

P.S. Lo avete letto Cursed Child? Vi è piaciuto? 

   
 
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