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Autore: Tury    29/10/2016    1 recensioni
[SWANQUEEN]
Ma allora come spieghi questo sangue che ti macchia le mani, mia Salvatrice.
Come spieghi queste ferite che dilaniano la mia carne.
Come spieghi questo dolore.
Questo dolore nel saperti lontana da me, incapace di aiutarti.
Non vedi, dunque, a quale atroce destino mi hai condannata?
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Piccole gocce di pioggia cadono sul mio volto, in questo giorno grigio, quasi oscuro.
Un fulmine squarcia il cielo silente, rendendo per un attimo visibile la mia figura, nascosta in questo fitto bosco.
Ma non me ne curo.
Mi veda pure, mi scruti da dietro le sue finestre, dall’interno della sua casa.
Non ha importanza.
Nulla ha realmente importanza.
Il temporale imperversa intorno a me, il vento urla tra le fronde degli alberi, sferzando i miei suntuosi abiti, già sporchi di terra e fango.
Eppure, nulla può coprire l’urlo straziante della mia anima dilaniata.
Un sorriso sfugge alle mie labbra, al pensiero di ciò che mi diresti, se solo potessi percepire questi miei stupidi vaneggiamenti.
Affermeresti che quanto dico è pura eresia, che, in fondo, a questo corpo non può essere destinata alcuna anima.
E forse hai ragione
Ma allora come spieghi questo sangue che ti macchia le mani, mia Salvatrice.  
Come spieghi queste ferite che dilaniano la mia carne.
Come spieghi questo dolore.
Questo dolore nel saperti lontana da me, incapace di aiutarti.
Non vedi, dunque, a quale atroce destino mi hai condannata?
Io resto immobile, ferma, a guardarti, con la tempesta che imperversa dentro e fuori di me.
E tu sei lì, ad un passo da me, eppure irraggiungibile.
E vorrei urlartelo questo dolore che ho dentro, che nascondo dietro sorrisi stentati e ghigni tirati.
Dietro le mie teatralità e le mie frasi taglienti.
Non vedi, mia Salvatrice, che mi è impossibile ferirti?
Che mi è impossibile opporti?
Ti dissi che questa mia maschera è, in fondo, la più onesta.
Ed è effettivamente così, mia Salvatrice.
Ma, purtroppo, non è la più coraggiosa.
Altrimenti io non sarei qui, nascosta in questo bosco, a spiarti.
Ti avrei già impedito di compiere quella scelta, di sacrificarti per quel bene superiore.
A costo di divenire davvero cattiva ai tuoi occhi.
Cattiva
In fondo, questa è l’unica natura che mi fu donata.
Ma per quanto le mie mani possano essere sporche del sangue di altri, non saranno mai sporche del tuo, mia Salvatrice.
Non potrei mai esser io sotto la figura oscura che abita le tue visioni, perché non oserei mai attentare alla tua vita.
Non vedi, forse, che da sola non mi è permesso ferirti?
Perché, secondo te, sto usando il mio popolo per fermarti?
Perché voglio dimostrarti che anche la Salvatrice può fallire?
Vorrei solo tu desistessi dal tuo proposito, che smettessi di sacrificare la tua vita per gli altri.
Perché mi stai guidando verso un dolore che non posso sopportare, Emma.
Alla tua perdita, io non potrei sopravvivere.
Ma non udirai mai queste parole profanare il religioso silenzio che ci divide.
Perché io nacqui cattiva e onesta.
Ma non coraggiosa.
 
Ha smesso di piovere, mia Salvatrice
Ma, sul mio volto, cadono ancora lacrime silenti. 
  
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