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Autore: zaynseyes_    30/10/2016    1 recensioni
Neo Bartosz aveva spezzato il cuore ad Alexander Sullivan solo per ottenere la sua vendetta. Alexander cerca disperatamente di andare avanti con la sua vita sebbene sia ancora innamorato di Neo, iniziando perciò una nuova relazione. Quando dopo qualche mese Neo ritorna nella sua vita, entrambi i ragazzi si rendono conto di quante cose siano cambiate. Le uniche cose che erano rimaste inalterate erano i loro sentimenti l'uno per l'altro, e il dolore che essi avevano causato.
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[La storia NON è mia e non mi appartiene, tutti i crediti vanno a @SkeneKidz e alla sua fervida immaginazione. Questa è solo una traduzione. Il primo libro appartenente a questa serie, The Show Must Go On che potete trovare qui http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3046758&i=1. La storia è disponibile anche su wattpad. Grazie per l'attenzione e buona lettura!]
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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VI SONO MANCATA?

Ho aspettato così tanto questo momento....ci vediamo sotto ;)

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"Sto venendo a prenderti" dissi attraverso il telefono.

"Non avrò addosso i pantaloni" mi avvertì Scott.

"Bene. Sentiti libero di toglierti anche le mutande"

"Mi hai appena messo a disagio. Mi sto mettendo i pantaloni"

"Fai quello che vuoi. Sarò lì tra un paio di minuti" riattaccai e lasciai la mia stanza. Vesper era rannicchiato sulle mie spalle e Link mi seguiva eccitato.

"Alexander Sullivan! Il gatto non lascerà questa casa!" urlò severamente mia madre quando attraversai la cucina.

"Lo so, non voglio perderlo." Me lo tolsi dalle spalle e lo posai sul pavimento "Scusa Vesper. Sei un pericolo volante"

Papà era seduto al tavolo con una tazza di caffè tra le mani "Hai fame, Alexander? Posso cucinarti la colazione se vuoi"

Scossi la testa "No, sto andando dai miei amici"

Lui rise "È molto presto. Sono sorpreso che tutti si siano già svegliati"

Mi lasciai andare ad un sospiro "Spero che Neo si sia svegliato"

"Sono sicuro che l'ha fatto," rispose lui, sorseggiando la sua bevanda e afferrando il giornale "Divertiti, Alexander"

Mamma mi si avvicinò e mi abbracciò forte. Mi regalò un sorriso, togliendomi i capelli dal viso.

"Ti vogliamo bene. Stai attento e divertiti" lo disse guadandomi con gli occhi pieni di amore e orgoglio. Sapevo quanto fossi fortunato a crescere abituato a vedere quelle espressioni in entrambi i miei genitori.

"Vi voglio bene," risposi io, ricambiando l'abbraccio "Tieni d'occhio il mio gatto"

Agganciai il collare di Link con il guinzaglio e lo guidai fuori, verso il sedile anteriore della macchina. Lui abbaiò, gettando delle zampate contro il finestrino.

"Fammi prima accendere la macchina! Accidenti, sei peggio del mio fidanzato" accesi perciò il motore e abbassai il finestrino. Link uscì fuori la testa e scodinzolò contento.

Guidai verso casa di Scott, alzando il volume della musica in modo da poterla sentire nonostante il vento. Con i finestrini abbassati c'era freddo ma sapevo che se li avessi alzati, Link si sarebbe arrabbiato.

Entrai quindi nel vialetto di casa di Scott e quest'ultimo uscì fuori. Entrò poi in macchina, sedendosi sul sedile posteriore. Lo guardai confuso.

"Cosa stai facendo?" chiesi perciò.

"Mio figlio vuole il sedile anteriore," Rispose lui "Ed io lo voglio vedere felice"

"Link, sedile posteriore" gli ordinai, indicandoglielo.

Link abbaiò e saltò verso il punto in cui gli ordinai. Scott si spostò quindi sul sedile anteriore e chiuse la porta, voltandosi subito dopo.

"Mi dispiace che Alexander sia così cattivo con te. Quando ti avrò, potrai avere tutta la mia dannata macchina se vuoi." Allungò la mano e accarezzò Link "Puoi sederti sulle mie gambe, cucciolotto"

"È un golden retriever adulto" risposi io.

"Piccolo prezioso cucciolotto"

Lanciai il telefono sulle sue gambe "Chiama Neo. Digli che sto venendo"

"Sono sicuro che sia già abituato a quello"

"Prescott"

"Sì, sì, James. Lo sto chiamando" si portò il cellulare all'orecchio. Mentre uscivo dal vialetto sentì il rumore distinto degli squilli. Una voce dall'altra parte della cornetta rispose "No, non sono fuckboy. Sono Steve. Stiamo arrivando. Uh? Fuckboy sta guidando. Non lo lascerò mettere in pericolo la vita del mio cane. Sì"

Riattaccò e ricollegò nuovamente il cellulare all'auto, inserendo i PVRIS. Si mise le mani dietro la nuca e sollevò i piedi, mettendoli sopra il cruscotto.

"Come hai dormito?" mi chiese lui.

"Meglio," risposi "Molto meglio"

Scott chiuse gli occhi e iniziò a cantare. Non aveva una voce molto intonata ma questo non sembrò importargliene. Ma in fondo, cosa davvero preoccupava Scott?

Arrivai di fronte la casa di Neo e subito dopo quest'ultimo barcollò fuori dalla porta ancora mezzo addormentato. Si sedette sul sedile posteriore e guardò Link.

"Non sei Steve," dichiarò "e nemmeno Gattino"

"Steve è seduto davanti" rispose il ragazzo in questione.

"Oh. Ehi Steve" lo salutò Neo.

"Ehi Neoclassicismo"

"Andiamo prima che facciamo tardi" dissi.

Fuori era ancora buio ma stava incominciando ad illuminarsi tutto intorno. Guidai verso il lago mentre Scott iniziava nuovamente a cantare i PVRIS. Link aveva tirato fuori la testa dal finestrino posteriore e abbaiava alle macchine che superavamo. Neo si strofinava gli occhi, cercando di svegliarsi.

Parcheggiai l'auto e uscimmo fuori. Scott afferrò il guinzaglio di Link e salimmo poi su per la piccola collina, guardandoci intorno. Scott legò il guinzaglio del cane ad un albero, assicurandosi che fosse sicuro prima di avvicinarsi a noi e osservare il paesaggio dalla cima della collina.

Quest'ultima aveva ai suoi piedi un lago. I colori chiari del giorno stavano iniziando a fare la loro comparsa sulla superficie dell'acqua, ciò stava a significare che il sole sarebbe sorto da un momento all'altro. Era silenzioso lassù, ad accezione del rumore dell'acqua che si infrangeva contro la riva e il leggero fruscio del vento.

"Ehi"

Ci voltammo mentre Bennett e Toby salivano la collina. Quest'ultimo ci sorrise allegramente.

"Ciao ragazzi! Scusate il ritardo, mio padre stava cercando di parlare con Bennett" disse mortificato.

Neo mi si avvicinò ed io gli circondai la vita con un braccio, baciandogli la guancia. Dopo che Toby salutò Link, i due ragazzi si unirono al piccolo gruppo.

"Questo sarà un bell'inizio per l'estate" affermò Neo, osservando al cielo che rapidamente cresceva di luminosità.

"Non riesco a credere che noi stupidi idioti abbiamo ufficialmente finito il liceo" rispose Scott.

"Non riesco a credere che il tuo pigro culone abbia ufficialmente finito il liceo" rispose Bennett.

Scott allungò la mano e picchiettò le dita contro il polso di Bennett "Non ci sarei riuscito se tu non mi avessi ricordato di farmi i compiti. Che amico del cuore"

"Ehi, il sole sta per sorgere!" esclamò Toby, indicando con il dito.

Tutti guardammo nella direzione da lui indicata e, come ci aspettavamo, il sole stava facendo la sua comparsa. Mantenni il braccio intorno a Neo mentre continuavo ad osservare il panorama.

Neo aveva ragione riguardo Donnie e il ragazzo con cui parlava. Avevano incominciato a frequentarsi, a volte uscivano con me e Neo. Il ragazzo era piuttosto simpatico e Donnie aveva smesso di essere così amareggiato nei miei confronti. Tutto quindi era andato per il meglio.

Toby provava ancora qualcosa per me, tuttavia faceva attenzione a non rendere le cose imbarazzanti tra noi. Avevo il sospetto che avesse fatto sesso con un suo amico dal cuore spezzato, un ragazzo di nome Jude, ma speravo che quelli fossero solo sospetti. Il ragazzo non era esattamente uno molto simpatico e non volevo vedere Toby rimanere troppo coinvolto da lui. Ma il mio amico era intelligente e sapevo che era capace di badare a se stesso.

Jake mi aveva lasciato in pace. Anche dopo avermi visto ad un paio di eventi, mi aveva solo lanciato occhiate ma mai parlato. Sapevo che i suoi genitori avevano preso seriamente ciò che era successo, e Jake aveva passato un sacco di problemi per quello.

"Ehi, non distrarti. Vedere il sole sorgere è piuttosto fico" disse Neo mordendomi la spalla.

Gemetti e gli colpì la testa "Non mordermi! Non sono distratto!"

"Sì che lo sei!" Mi guardò storto "Rimani concentrato, fuckboy"

Sospirai e scossi la testa, avvolgendo le braccia intorno alla sua vita e poggiando il mento sulla sua spalla. Lui coprì le mie mani con le sue e pressò leggermente il suo viso contro il mio.

Le cose tra lui e i suoi genitori stavano lentamente iniziando a migliorando. Si stavano abituando a vederci insieme e adesso potevamo anche restare a casa sua se lo voleva. Era bello vedere l'atmosfera familiare che si respirava in casa sua più alleggerita.

"Ti amo" mormorai baciandogli il collo.

Alla fine dell'estate saremo tutti partiti per l'Università. Ma adesso la nostra estate era appena iniziata e quella dell'Università sembrava ancora una cosa molto lontana.

Per adesso ero circondato da Neo, Scott, Bennett e Toby. Stavano sorridendo mentre osservavano il sole sorgere, perfino Scotty.

Per il momento eravamo ancora dei bambini. Eravamo bambini con un'intera estate davanti a noi, giusto il tempo di spassarcela e correre liberi tra le strade di una città che ci aveva cresciuti.

Lasciai Neo quando il sole fu in alto nel cielo. Iniziammo ad applaudire e a urlare ed esultare in modo selvaggio. Era ufficialmente iniziata l'estate, eravamo giovani e le cose non erano mai andavate meglio di così.

"Benvenuta estate!" disse Toby, ridendo quando Link abbaiò e si mise a correre intorno all'albero con la coda che scodinzolava felice, unendosi al nostro trambusto.

Feci scivolare un braccio sulle spalle di Toby, colpendolo scherzosamente "Sarà fantastica"

Scott incontrò i miei occhi ed entrambi sorridemmo. Lasciai poi Toby e sia io che Scott corremmo l'uno verso l'altro, iniziando a farci il solletico fino a cadere sull'erba e lottare tra di noi mentre le nostre risate risuonavano fragorosamente, così come facevamo quando eravamo bambini.

Anche Neo, Bennett e Toby risero guardandoci. Bennett si inginocchiò per dividerci ma noi lo trascinammo giù con noi nel nostro scontro. Neo e Toby si guardarono e scrollarono le spalle prima di unirsi a noi.

Tutti e cinque rotolammo sull'erba, spingendoci e punzonandoci giocosamente a vicenda. Link abbaiò e si spinse contro il guinzaglio con la speranza di potersi unire a noi.

Finì con la schiena contro l'erba, Neo sdraiato sulla mia pancia, Scott parzialmente sulle mie gambe e Toby su una delle mie braccia. Bennett invece era disteso sopra lo stomaco di Scott, e tutti stavamo ridendo.

Era piacevole. Era meglio di quello che avrei mai potuto immaginare prima che incontrassi Neo.

Prima di incontrarlo la mia vita consisteva in relazioni di breve durata, nel sesso, e un sentimento di vuoto che nessuna di queste cose avrebbe potuto colmare.

Ma adesso quella sensazione era sparita. Ero innamorato di Neo Bartosz e anche lui ricambiava il sentimento. Avevamo risolto i nostri problemi e adesso avevamo un rapporto forte e felice. Mi pentivo di ciò che avevo fatto ma non potevo cambiarlo, quindi dovevo solo assicurarmi di non ricadere più in quello straziante stato da spezzacuori. Non che avessi qualcosa di cui preoccuparmi. Con Neo accanto a me, non volevo altro che stare con lui e renderlo felice.

Circondai Neo con le mie braccia, lasciando che Toby si spostasse e restasse contro la mia spalla. Stavo cercando di riprendere fiato e guardai Neo mentre rideva, il modo in cui i suoi occhi quasi si chiudevano per la forza delle risate. Sembrava così felice, inondato dalla luce del giorno. Sembrava così bello e vivo e felice. Assomigliava a qualcuno con cui avrei voluto trascorrere il resto della mia vita.

Restammo sdraiati, intrecciati in quel modo, cercando di riprendere fiato. Mi sentivo vivo tanto quanto Neo. Mi sentivo invincibile e libero. Amavo le persone che mi circondavano. Amavo la direzione che la mia vita aveva preso, nonostante le difficoltà che avevo affrontato per arrivare a questo punto. Lo spettacolo continuava, le tende avrebbero sempre continuato a sollevarsi ed abbassarsi.

Finalmente ci alzammo e ci sedemmo ai margini della collina, guardando in basso verso l'acqua. Il vento ci aveva scompigliato i capelli e tutti semplicemente sorridemmo.

Neo cercò la mia mano e la prese tra la sua, rivolgendomi uno smagliante sorriso "Questa sarà un'estate dannatamente fantastica, fuckboy. Riesco a percepirlo"

Gli baciai la guancia "Sarà divertente. Non vedo l'ora"

Lanciai un'occhiata agli altri e vidi Bennett osservarci. Mi fece un leggero sorriso per poi scrollare le spalle, prima di voltarsi verso Scott. Lentamente si era abituato alla nostra relazione, cercando di supportarla per il mio bene. Credevo che in realtà gli stesse un pò iniziando a piacere Neo, anche se non lo avrebbe mai ammesso. Neanche Neo lo avrebbe fatto, ma entrambi litigavano di meno quando uscivamo insieme.

"Ehi, Alexander," Neo continuò a fissare l'acqua "Ti amo. Sono felice che siamo ritornati insieme"

"Anch'io." Sorrisi così ampiamente che mi fece male il viso "Quando ce ne andremo da qui ti cucinerò la colazione"

"Posso coccolare il gattino?" chiese lui "Aspetta, perchè te lo sto chiedendo? Coccolerò il gattino, non importa cosa dirai"

"Non puoi tenerti Vesper" affermai severamente.

"Sarai all'Università, non saprai mai quando lo ruberò" rispose lui non noncuranza.

"Se mi rubi il gatto, ti lascio" lo minacciai.

"Avrò con me il gatto a confortarmi"

Mi lasciai andare ad un sospiro senza speranza "Lo porterò a scuola con me"

Neo sorrise leggermente "Continua a ripeterti qualsiasi cosa ti aiuti a dormire la notte"

Ci abbracciammo, stringendoci più vicini, parlando l'uno con l'altro. Tenni la sua mano intrecciata alla mia, un conforto familiare. Scott slacciò il guinzaglio di Link e quest'ultimo venne da me, leccandomi la faccia prima di rannicchiarsi vicino a me, sembrando entusiasta quanto me nel momento in cui Toby e Scott iniziarono ad accarezzarlo simultaneamente.

Parlammo dei nostri progetti per l'estate, eccitati di trascorrerla insieme. Ero felice che tutti i miei amici erano insieme a me e che tutti finalmente andavano d'accordo l'uno con l'altro.

Neo si voltò e mi baciò, le sue labbra leggermente screpolate, ma che si fondevano alla perfezione con le mie. Si separò poi da me, ancora sorridendo, i suoi occhi che splendevano. Come potevo essere stato così dannatamente fortunato ad averlo tutto per me?

"Pronto per l'estate?" mi chiese lui.

Sorrisi e gli strinsi la mano "Sono pronto per il futuro"







 

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CALMA, CALMA, CALMA.

Vorrei non dire queste parole ma...sì. La storia si è ufficialmente CONCLUSA.

È molto triste da scrivere. Mi mancheranno troppo questi due. 

Come farò senza gli audaci morsi pieni di affetto di Neo, la troiaggine di Alexander (scherzo obviously) ((okay forse mica tanto)), senza un Toby da poter insultare (o amare, per certi versi), o senza l'adorabile Scott e i suoi dannati koala, o senza Bennett e del suo sapere di tutto e tutti che farebbe concorrenza alle curiose vecchiette dei paesi che puntualmente sanno pure quante volte vai in bagno.

Ogni personaggio ha riservato un piccolo posto nel mio cuore, così come anche tutti voi che mi avete tenuto compagnia in quest'estate (e questo fantastico inizio di autunno) con i vostri commenti, supposizioni e opinioni! Siete fantastici, davvero.

Un grazie enorme per coloro che supportano ogni mia mia traduzione, anche segretamente, e che hanno il coraggio di continuare a leggere! Avete fegato da vendere ;)

Spero di rivedervi in qualche futura storia, all the love xx

  
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