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Autore: Fujiko91    31/10/2016    3 recensioni
Eccomi con un'altra Drarry! *w*
In questa One shot ho inserito più contesti e infine ho creato un futuro alternativo! *Ovviamente spero di esserci riuscita bene u.u*
Harry vorrebbe invitare Draco al Ballo del Ceppo però non ci riesce, infine molti eventi li divideranno, però 19 anni dopo....
Vi auguro una buona lettura! *^*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Famiglia Weasley, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Quel giorno Harry si sentiva euforico, non sapeva bene il motivo di tale stato, dentro di sé sapeva solo che sarebbe successo qualcosa di bello, emozionante.

Così si alzò, si vestì e appena uscito dalla stanza comune dei Grifondoro si precipitò giù per le scale.

Arrivato nella sala grande si congiunse a Ron ed Hermione dicendo “Buon giorno ragazzi!”

Fu Hermione a rispondere  “Buon giorno!Cos'hai stamattina Harry?”

“ Nulla . . . è che mi sento euforico . . sono certo che oggi, succederanno delle cose...”

“Davvero ne sei sicuro? Perché io vedo solo che sta per arrivare Malfoy e questo non promette nulla di buono!” continuò Ron.

Infatti, in quel momento, il loro discorso fu bloccato da Draco, il quale disse “Allora Potter...tu e i tuoi amici siete pronti per il grande evento?”

“Ma di quale evento parli Malfoy... ? ”

“ Non lo sai che  . . per l'evento Tre Maghi, si terrà un gran ballo? Sei sempre il solito Potter!”

Detto ciò, Draco e i suoi amici se ne andarono, mentre Harry, Hermione e Ron si guardarono, non sapendo cosa dire. Il filo dei loro pensieri fu spezzato dall'arrivo della professoressa McGranitt, la quale disse “Tutti quelli del quarto anno mi seguano per favore.. su forza!”

Così, anche il trio di amici la seguì, fino ad una grande sala. Da un lato c'erano delle sedie per le femmine e dall'altro quelle per i maschi, i quali, dopo aver capito che avrebbero dovuto ballare, divennero tutti rossi dall’imbarazzo.

Dopo la lezione, tutti capirono che era ora di cercarsi una compagna, tutti tranne Harry .

Lui sapeva a chi chiederlo, tuttavia non ne era molto convinto, poiché dentro alla sua mente si fece spazio una sola domanda “come può venire con me al ballo?”

In effetti, Harry si era lasciato prendere troppo dall’entusiasmo. Era giunto il momento di tornare a pensare seriamente ai suoi veri problemi, che di certo non erano quelli, ma ben altri...

Infatti, si sentiva combattuto da quel sogno riguardante Voldemort, indeciso sul fatto di  dirlo a Silente o no.

Optò per un idea migliore e così lo disse a Sirius, in fondo, quest'ultimo era il suo padrino!

Visto che quella faccenda era, a suo parere, risolta, andò di corsa da Hermione solo per chiedergli consiglio sulla questione del ballo.

Arrivato in biblioteca, la cercò e appena la vide, si diresse con una certa fretta verso di lei .

“Senti, secondo te posso invitare Draco al ballo?”

Non si rese conto di aver urlato quelle parole. L'intera biblioteca lo stava osservando, tant’è che la Granger lo afferrò, senza alcun preavviso, per il braccio, trascinandolo dietro ad uno degli scaffali.

“Ma sei impazzito Harry?  Ti sembrano cose da dire? Per non parlare del tuo tono di voce! Ti sei almeno reso conto che stavi urlando. . . ? ”  

Harry la guardò interrogato, rispondendole “Davvero? Ho urlato ? Ti chiedo scusa, ma sono veramente disperato!”

“Si hai urlato, ok scuse accettate, però non puoi invitarlo, ti renderai conto che è una cosa assurda e sono sicura che anche Draco ti risponderà così!”

Tuttavia quest'ultimo le rispose “Grazie! Grande idea! Non ci avevo pensato. Ora vado a chiederlo direttamente a lui!”

Hermione lo guardò andare via sospirando, mentre nella sua mente si accese solo una parola : “uomini”.

Harry corse e con il poco fiato che gli rimaneva entrò, senza pensarci, nella sala grande dei Serpeverde.

Non ci stava pensando. Era un luogo inappropriato per domandarglielo. La ragione, in quel momento, lo aveva abbandonato, per fortuna o per sfortuna. Draco lo vide e gli domandò  “Cosa ci fai qui? Ti sei perso Potter?”.

“No Malfoy, non mi sono perso.. anzi stavo cercando te!” .

“Oh, davvero! E per quale strana ragione Potter?”.

Harry gli si avvicinò per domandargli “Vuoi venire al ballo con me?”

A Malfoy ci vollero un paio di minuti per riuscire a comprendere quelle parole quasi sussurrate.

“Ma tu sei fuori di testa, sei impazzito Potter! Come posso ballare con te...siamo due maschi e poi...non ricordi ? La nostra relazione deve rimanere segreta...”.

“Ma io...non voglio andarci con una ragazza...Malfoy!”.

“Non se ne parla Potter! Tu ci andrai con una ragazza e in fondo, anch'io ci vado con una ragazza, se lo vuoi proprio sapere!”

Appena  Harry sentì le ultime due parole, dentro di lui si ruppe qualcosa.

Non si può decidere quando piangere, si piange e basta, così Potter, dimenticandosi di essere davanti ad altri e,  soprattutto,  di fronte ad un Malfoy, pianse. I suoi occhi erano pieni di lacrime e il suo cuore era in mille frantumi, così, corse via, da quelle parole, da quella stanza e da colui che diceva di amarlo, per finire nella sua stanza, dove fu raggiunto da Hermione.

 

“Allora ? Come immaginavo. Ti ha detto di no e stando al fatto che hai pianto si capisce che lo ha fatto nel suo modo gentile alla Malfoy, vero Harry?”

Tirò su col naso per risponderle “Sì, lo ha fatto...ecco...io non me lo aspettavo proprio, cioè si, lui è Draco ma con me..lui con me è sempre.... è un altra persona!”

Ad Hermione scappò un mezzo sorriso, subito celato con un'altra frase.

“ Ma Harry . .questa volta gli devo dare ragione...gli sei andato a chiedere una cosa impossibile. Sai qui nel mondo magico lui e la sua famiglia hanno una reputazione . . cosa ti aspettavi...” .

Dopo aver finto di consolarlo, ognuno andò a dormire nella propria stanza.

La mattina seguente, Harry non era pieno di vita come il giorno precedente , infatti, quella notte non aveva chiuso occhio, un po’ per via di un altro incubo e un po’ per via di Draco e le sue parole, così si alzò di malavoglia, si rivestì e scese fino alla sala grande, dove Ron lo stava aspettando.

“Allora Harry , dobbiamo trovarci una compagna, questa sera ci sarà il ballo!”

“Si è vero...”

“O miseriaccia, Harry non mi dire che tu, che hai saputo fronteggiare un drago, non sai come invitare una ragazza...”

“Non è quello Ron, è solo che...”

In quel momento, entrò Draco. Nella mente di Harry,  ritornarono con un certo impeto, tutte le parole che Draco gli aveva detto il giorno prima e così  disse con tono alto “Non ti devi preoccupare Ron, entro questa sera, avremo anche noi una compagna!”

Ron  non sapeva bene cosa fosse avvenuto, alzò le spalle e disse “E' così che ti voglio!”

I due amici uscirono nel cortile. Per la sua solita sfortuna, a Ron le cose andarono male, invece, Harry perse l’interesse di trovarla, di conseguenza, nessuno dei ebbe una compagna, finché ad Harry venne un'idea e ci andarono con due sorelle indiane.

Dopo essersi vestiti con abiti adatti all'evento, anche se Ron indossava un abito antico da cerimonia, che ,a suo dire, odorava come la sua prozia Tessi,

Ron ed Harry si avviarono alla festa, dove Harry fu avvisato che lui e Calì avrebbero aperto le danze con gli altri tre campioni del Torneo.

Quando passarono nel mezzo della folla di vari studenti, Harry si sentì osservato da qualcuno, altri non era che Draco, oltre tutto quest’ultimo lo fissò per il resto della serata, anche se , quando Harry lo guardava, Draco si girava verso la ragazza al suo fianco.

Quando tutto si concluse, Harry lasciò solo Ron, che stava litigando con Hermione e si diresse verso il cortile, dove incontrò Draco.

“Non immaginavo che saresti venuto con qualcuna Potter!”

“E perché? In fondo. . anche tu sei venuto con quella tizia...”

“O ma dai . . non mi rinfaccerai questa cosa per sempre vero...eppure sono sicuro che anche tu sai che non era una cosa fattibile , ma ti immaginavi le reazioni Potter? ”

“Sì, hai ragione, la tua bella famiglia ne sarebbe uscita rovinata, per non parlare della tua immagine sociale, io ti voglio tutto per me però tu... mi sfuggi!”

“Tu non puoi sapere cosa significa avere una famiglia Potter!”

Solo in quel momento, si rese conto di aver esagerato come suo solito, Harry abbassò lo sguardo e annuì.

Le lacrime stavano per sgorgare. Ogni volta che qualcuno toccava quell’argomento, Harry ne soffriva, tuttavia, Harry gli rispose “Sì, hai ragione Malfoy, io non saprò mai cosa significa averla, anche perché non ne avrò mai una nemmeno in futuro...”

Allontanandosi, ferito per le sue parole, per ricongiungersi a Ron, con quest'ultimo fu spedito a letto da una nevrotica Hermione, sì, non c'era nulla da ridire . . .proprio una bella festa.

Il giorno seguente, Harry non aveva proprio voglia di alzarsi dal suo letto, ma fu costretto da Ron.

“Miseriaccia Harry, dobbiamo chiedere scusa ad Hermione!”

“Ma sei stato tu...io non c'entro nulla Ron!”

“Oh ma dai, per favore accompagnami, in fondo che ti costa Harry...”

In realtà, a Potter costava molta fatica non tanto chiedere scusa alla sua amica, tuttavia , il fatto che in sala grande ci sarebbe stato sicuramente anche Malfoy.

Alla fine cedette alle lusinghe di Ron, i due si vestirono e scesero le scale, arrivando fino alla sala Grande. Al tavolo dei Grifondoro c'era una Hermione molto in collera, tanto che, appena vide arrivare Ron, disse arrabbiata “Oh!Cosa vuoi Ron?”

“Io volevo...chiederti scusa!Mi dispiace Hermione per ieri sera...!”

Hermione attese alcuni minuti prima di accettare le scuse, che apprezzò. Hermione e Ron avevano spesso battibecchi, tuttavia si volevano bene.

“Scuse accettate, ah Harry se stai cercando Draco se n'è appena andato in cortile!” gli disse.

“Ma perché dovrebbe cercare Malfoy...” domandò Ron, ma fu subito interrotto da una gomitata ben assestata “Stai zitto Ron!”

Ad Harry scappò una risata, ma poi si destò. “Io ecco...mi sarei ricordato che in effetti devo proprio andare lì, a dopo ragazzi!”

Corse fino ad arrivare nel giardino. Seduto su una delle panchine in pietra c'era proprio Draco, allora gli si avvicinò, facendo finta di non averlo visto, ma quest'ultimo “Mi ritieni un idiota Potter?”

“No io ecco no certo che no! E' solo che non ti avevo visto...”

“Ma davvero? Facciamo finta che sia vero...comunque qual buon vento ti porta Potter?” gli domandò Draco incrociando le braccia.

“Ecco... io volevo chiederti scusa..per le mie parole di ieri sera....”

“Sono io che devo chiederti scusa Potter perché non dovevo dirti quella frase... sulla tua famiglia!”

Harry rimase con gli occhi sbarrati per la sorpresa di quella frase, mentre nella sua mente ne rimbombava un'altra  non posso aver sentito bene, Draco mi ha chiesto scusa è una cosa impossibile . . .

Si destò dai suoi pensieri solo per domandare “Cosa hai appena detto?”

“Non mi ripeterò Potter, e poi so bene che mi hai sentito!”

Harry sorrise e quando Draco se ne andò, Harry uscì da quella conversazione più sollevato che mai.

Quella sarebbe stata la sera prima dell'ultima prova ed Harry non riusciva proprio a chiudere occhio,  così se ne andò nella sala comune dei Grifondoro per coricarsi un po’ su uno dei divani posti davanti al camino , ma ad un certo punto sentì un rumore.

“C'è qualcuno?” domandò Harry.

“Sì, sono io Potter! Sono Draco...io volevo vederti!”

“Ma ma non mi sarei mai aspettato di vederti qui...”

“Oh  diavolo Potter, io volevo vederti per augurarti buona fortuna, sai mio padre mi ha detto che è una prova molto difficile....”

“Ti ringrazio!Ora che me lo hai detto te ne andrai o....”

Non riuscì a finire la frase poiché fu raggiunto da un bacio. “La prossima volta sarà più bello Potter!” gli sussurrò sulle labbra per poi andarsene.

Harry se ne ritornò nel suo letto solo per sognare come sarebbe stata la prossima volta con il suo Draco, come si sarebbero baciati con passione e come sarebbe stato l’amore tra di loro, ma tutto questo sarebbe avvenuto dopo il torneo Tremaghi. Si sa che il destino non è un gioco e che molte volte sa essere amaro, infatti, purtroppo, con Harry lo fu e anche molto....

    ******

 

19 anni dopo....

 

Oramai Voldemort era solo un triste ricordo, per fortuna le cose si stavano sistemando, almeno per Harry.

Quest'ultimo riuscì a portare a termine i suoi studi e lavorò come Auror. Il suo grande sogno si era avverato!

Invece la famiglia Malfoy non ebbe la stessa sorte felice, anzi, dopo la fine della guerra, la famiglia subì diversi processi, per fortuna ne uscirono innocenti, ma non senza perdite, infatti, non avevano più soldi e furono costretti a vendere la villa.

In poche parole, persero tutti i privilegi, nessun mago voleva averci a che fare e così furono allontanati da tutta la comunità magica, tanto da doversi trasferire dalle parti di Hogsmeade un piccolo villaggio vicino alla Stamberga Strillante. Molte volte, durante quegli anni, Harry cercò di farsi coraggio e andare a trovare Draco, ma sia Hermione che Ron glielo avevano sconsigliato dicendogli “Harry, non pensiamo che lui sarebbe felice di vederti....  in fondo, anche se lui lo fosse, la sua famiglia di sicuro no e sarebbe pericoloso!”

In effetti quelle parole non facevano nessuna piega, ma ormai lui ne sentiva la necessità , in quanto doveva prendere una decisione su quel futuro insieme, sperando che ci fosse ancora una minima speranza di un inizio insieme!

Un giorno, comprese di essersi stancato di aspettare, allora, prendendosi tutto il coraggio che possedeva, si smaterializzò ad Hogsmeade davanti ad una villetta di color grigio scuro abbastanza triste, dopo un momento iniziale di esitazione prese coraggio ripetendosi nella mente “su forza Harry ormai sei qui, vai fino in fondo lui sarà sicuramente felice di vederti!” e così suonò il campanello , quando il cancello si aprì.

Passato oltre, gli si presentò, davanti, un giardinetto pieno di rose, ma non solo, anche primule e altri fiorellini e infine giunse a bussare ad una porta rossa. Appena la porta si aprì, davanti a sé Harry si trovò un elfo anziano, che disse “Avanti entra pure, chi devo annunciare?”

“Oh sì! Annunci il signor Potter! Grazie”

L'elfo annuì, mentre l'ospite lo seguì all'interno.  La villetta era come tantissime altre case Inglesi, con l'unica differenza che la magia veniva usata ovunque, anche in cucina. L'arredamento era antico, aveva molti mobili, alcuni quadri erano appesi sulle pareti. Le pareti erano ricoperte di una carta da parati grigia, il tutto rendeva quel luogo ancora più tetro. L'elfo domestico prese Harry per una delle maniche e lo portò in un piccolo salotto, in esso, seduto su una poltrona davanti ad una stufa stava Lucius Malfoy “Signor Potter! E' venuto di persona ad accertarsi che la nostra famiglia sia veramente decaduta?”

“N-no! Io sono venuto qui solo per parlare con Draco...”

“Ho saputo che invece lei è diventato un Auror, se non erro, signor Potter?”

“Non si sbaglia signor Malfoy, è vero! Ma non trovo come questo possa interessare Lucius!”

“Ora ci prendiamo anche confidenze con mio padre, eh  Potter?”

Quella voce fece perdere un battito ad Harry, il quale si voltò solo per accertarsi che fosse davvero Draco e si trattenne dal non saltargli al collo e baciarlo seduta stante.

Harry si riprese e disse con un tono tra l’offeso e l’imbarazzato “ Io volevo solo essere gentile, ecco tutto!”

Draco fu come ammaliato da quel viso, per non parlare di quello sguardo, tuttavia si trattenne e rispose con la massima calma per non farsi scorgere del genitore “Forse , per te, le cose sono andate bene, ma come vedi, a noi non sono andate molto bene...ma non rimaniamo qui, vieni nell'altro salotto!”

“Arrivederci  signor Potter!” lo salutò poi Lucius Malfoy con un filo di voce.

Appena si trovarono nell’altro salottino Draco non lo lasciò commentare o parlare, anzi, parlò solamente lui “ Come avrai capito, mio padre non è più lo stesso, non ha più nulla nemmeno i cosiddetti amici... quelli poi, appena saputo che i soldi non c'erano più . . sono spariti...”

“Mi dispiace Draco, se io potessi...” mormorò Harry.

“Cosa? Harry, tu sei sempre stato così, però non ti sei più fatto sentire, nemmeno una lettera per chiedere come fosse andato il processo , nemmeno per chiedermi come stavo io, perché qui non si parla della mia famiglia, ma di noi!”

Arrivarono finalmente al punto “Lo so che ho sbagliato, ora non mi nasconderò dietro a delle scuse, comunque, anche se in ritardo,  io ora sono qui e se vuoi che io me ne vada dimmelo che io non tornerò più!”

Ma Draco non voleva quello, non voleva perderlo di nuovo, tuttavia si sentiva ferito e così gli domandò “ Ma perché sei tornato Potter?”

“Io sono tornato perché...volevo vederti, volevo abbracciarti ed ecco... io sono un patetico idiota! Che non vuole accettare che tu non mi voglia più vicino a sé....” disse.

Draco non poteva più resistere a tutto quello.

“ Ma cosa dici Potter! Io non voglio lasciarti andare anzi...” e lo baciò, un bacio che ad Harry sembrò infinito. Per la seconda volta nella sua vita, rimase incredulo “Ti amo! Draco spero solo che questa volta tu...voglia farlo alla luce del sole, cioè . . . io avrei pensato di trasferirmi qui!”

Non ci pensò minimamente di aver appena detto una cosa che suonava molto stupida, ma che quella volta, invece, fu capita e accolta con la massima dolcezza “Questa volta per me va bene . . Potter!” e così i due coricati su uno dei divani, continuarono indisturbati a baciarsi.

Il giorno seguente,  Harry si smaterializzò nella casa dei Weasley solo per dirgli l'ultima novità .

Fu Ron a parlare dopo un inizio di sgomento “Miseriaccia Harry, non puoi parlare sul serio, ma dai... cioè ma ti rendi conto? Ti sei trasferito nella villetta dei Malfoy! Ma questa è la cosa più....”

“Meravigliosa che potessi fare.. Harry... io e Ron e gli altri siamo felici per te!” concluse la frase Hermione.

“Grazie mille ragazzi! Non preoccuparti Ron. Le cose andranno bene,almeno con Draco, speriamo anche con la sua famiglia . . ”

      *****

Era passato un mese da quella strana convivenza....

Non era iniziata nei migliori dei modi, infatti, Lucius e Narcissa non presero nel migliore dei modi la notizia del figlio.

Erano usciti con questa frase “ma perché proprio a noi?”.

Comunque, Harry abitava lì con loro ormai. Però, Lucius gli lanciava continue frecciatine.“Signor Potter, è sicuro di voler abitare qui ? In fondo, le ricordo che io ho partecipato all'uccisione di molti dei suoi amici!”

Tuttavia Harry rimaneva in uno stato di rilassatezza “ Ma quello è passato signor Malfoy, il mio futuro ora è con suo figlio Draco!” Quelle parole fecero cambiare a poco a poco la sua posizione all'interno di quella famiglia... Non si sentiva più un perfetto estraneo, anzi , si sentiva a casa!

Un giorno, Harry, vedendo il padre di Draco giù di morale, disse “Senti Draco, tuo padre non mi sembra che stia bene...”

“Non sta bene, come può? Non ha più un lavoro...”

“Forse . . posso aiutare... magari con un piccolo incentivo …”

“Sei sempre il solito Potter, e cosa desideri da me?” domandò  Draco in tono malizioso “io magari pensavo ad una un bacio o qualcosa di più . . ”

“Accontentati di un bacio Potter!” e così i due scivolarono sotto le lenzuola, si baciarono e forse accadde qualcosa in più!

Il mattino seguente Potter mandò un gufo al Ministro della Magia, con scritto: “Caro Ministro, le scrivo per chiedergli se ha un lavoro per il signor Malfoy...  Io sono sicuro che può essere molto utile, in fondo ha una  grande conoscenza per le arti oscure di questi tempi,  le sarà utile! Cordiali saluti Potter”

Dopo averlo scritto, lo diede ad uno dei gufi e lo fece recapitare al Ministro.

Due giorni dopo arrivò la risposta.

Dopo averla letta, Harry la portò al signor Malfoy dicendo “Ho una cosa per lei, vedrà le farà piacere!”

Malfoy lo prese e lesse : “ Caro Potter,  siamo lieti di sentirla e siamo altrettanto lieti di sapere che sta bene...Sì,  pensandoci bene ha ragione, avrei proprio bisogno di un conoscitore delle Arti Oscure, quindi sono arrivato alla decisione che il signor Malfoy diverrà la spia dei Auror , quindi lavorerà per lei, ma ovviamente sotto la sorveglianza del ministero! Comunque un cordiale saluto il Ministero della magia.”

Dopo averla letta, Lucius disse , rivolto a Harry “Perché la fatto signor Potter? Lei non ha alcun debito nei miei confronti anzi...quindi...perché?  Per pena...”

“No... per pena mai! Io l’ho fatto soprattutto perché Draco le vuole bene e poi lei ha già pagato abbastanza per i suoi reati! Mi dispiace solo che . . purtroppo io non sia riuscito a farle riavere i suoi averi...”

“Sa signor Potter ...non so se lei è un idiota o solo troppo buono come i suoi genitori....ma non pensi che io sono in debito con lei!”

“Infatti non lo è...lo fatto solo per Draco!”

Detto ciò, la conversazione finì, per poi essere ripresa durante la cena.

Potter fu ringraziato sia da Draco che da Narcissa ed Harry fu sicuro che anche Lucius, a suo modo, lo aveva ringraziato. Dopo cena lui e Draco salirono in camera “Ora che ho aiutato tuo padre, dov’è il mio premio?” disse prendendo Draco in abbraccio.

“N- non ho idea...di cosa tu stia parlando Potter!” rispose Draco alquanto eccitato.

“Ma davvero? Stando così le cose dovrei ricordartelo io mio caro . . ” e dopo aver detto ciò lo spinse sul letto, dove lo baciò per tornare a dirgli “Ora hai capito . . ”

“Sì, penso di sì Potter!” la notte fu lunga e movimentata per i due giovani maghi.

Un anno dopo nacque un altro figlio di Ron ed Hermione ed Harry fu invitato.

  ****

Una mattina , nella villetta . .

Draco fu svegliato da Harry, il quale gli lesse la lettera inviata dai suoi amici. “Siete invitati anche voi!”

“Potter sei sicuro che...io e la mia famiglia siamo stati invitati?”

“Ma certo che ne sono sicuro Draco! Ora muoviti che siamo in ritardo!”

Così l'intera famiglia si smaterializzò davanti alla casa dei Weasley.

Ron , appena vide Harry, fu felice, ma quando vide da lontano anche i Malfoy disse a bassa voce rivolto ad Hermione “Miseriaccia e ora cosa facciamo . . ?” “Ron ma che ti prende ? Guarda che ora quella è la sua famiglia!” “Ah! Hai ragione scusa!”

“Harry ben arrivato, anche voi siete i benvenuti!”

Mentre Harry andò ad abbracciare i suoi amici, Lucius, vedendo da lontano Arthur,  disse ad alta voce “Vedo che . . anche se non ci sono mai stato, avevo ragione nel dire quelle cose ...sulla tua casa Arthur!”

“Lucius, ti trovo di nuovo in ottima forma...mi fa piacere...sei di nuovo tu..”

Fu Harry a rompere le ostilità “L'invito parlava della mia famiglia e loro ora la sono, con Draco!”

“Ma certo Harry caro! Non preoccuparti,  questi sono vecchi bisticci che non hanno nessun valore lasciali perdere!” disse infine Molly.

A tutti i ragazzi scappò una risata.

Comunque, Arthur e Lucius si ritirarono nello studio per parlare di lavoro, invece Harry fu preso di mira da una serie di domande sulla sua relazione con Draco . .

Fu George a fare la prima domanda “Allora Harry come vanno le cose?” “Quali cose? Oh, se parli della vita con i Malfoy, diciamo che sta andando bene... se invece parli della vita con Draco, quella va meravigliosamente …” “Mi fa piacere che con Draco vadano bene!”

“Ma Harry, perché con la sua famiglia non hai ancora un buon rapporto?” chiese Ron

“N- non è che non vada bene . . è che sapete com’è fatto Lucius . . .cioè lui è fatto così non penso che andremo mai troppo d’accordo, per fortuna però Narcissa lei è più dolce, le basta che io renda felice suo figlio!”

“Mi sembra giusto che tu lo renda felice è il minimo . . ” intervenne Ginny

“Ciao! E’ da un po’ che non ci si vede, da quando . . .” iniziò Harry, interrotto da Ginny.

“Si proprio da tanto tempo!”

Tutti i presenti stavano a guardare e sentirono una strana tensione salire, così Hermione disse “Ragazzi che ne dite di un bel Tè!

“Si grazie!” dissero tutti in coro.

Ma quel secondo di tensione tra Ginny e Harry fu captata anche da Draco, tanto che, appena Harry fu solo, Draco gli domandò “ Potter sembra che tra te e quella Weasley ci fosse stato del tenero!”

Ad Harry venne un colpo, per un po’ smise di respirare, ma poi disse “Malfoy c’è una cosa che tu devi sapere . . sai dopo che tu te ne sei andato, dopo la Battaglia di Hogwarts ecco . . . io mi sono messo con Ginny...ma poi ci siamo lasciati e . . .”

“E tu sei corso da me per essere consolato, vero Potter?”

“Non non è così, io ti amavo, però non sapevo se tu mi volevi e poi te ne eri andato via . . ”

“Ma certo Potter , è sempre colpa mia e della mia famiglia...hai mai pensato che magari la colpa è solo tua?”

“Si, l’ho pensato, è per questo che ora sono qui con te!”

“Però, prima tu e lei . . ”

“Oh Malfoy ti prego, fra me e lei non c’è mai stato nulla...io la us . . ”

Si bloccò poiché in quel momento, dietro a Draco comparve Ginny con in mano un piatto di biscotti che lasciò cadere per scappare piangendo .

“E così l’hai usata, eh Potter!” concluse Draco, ma Harry non lo ascoltava, anzi si alzò e rincorse la ragazza con Malfoy che urlava “Potter lasciala andare!Potter torna qui!”.

Tutti sentirono le urla e accorsero a vedere cosa stesse succedendo.

Fu Hermione a domandare “Ginny . .  cosa . . ”

Tuttavia, quest’ultima non li aveva visti, né sentiti

“E così mi hai usata, vero Harry?”

“No è che io . . ” in quel momento si aggiunse anche Draco

“Ma allora chi ami? Lei o me Potter?”

“Sì, chi ami Harry?”ripeté Ginny

“Ma perché è sempre così . . ? Io amo . . Draco lo sempre amato e sì! Ti ho usata e per questo ti chiedo scusa ma devi capirmi, c'erano tanti pensieri...questa può sembrare una scusa ma non lo è, è purtroppo è la verità! Così l’unica cosa che posso fare è chiedere scusa a te e a Draco!”

“Ci voleva tanto Harry a dirlo . .  anche se non penso che ti vorrò vedere per un po’ . .  sai  . . fa male anche se è la realtà. Quanto a te Malfoy, dovrai sempre trattarlo bene se no vedrai!” lo avvertì Ginny.

Draco la guardò un momento per rispondere “ Questo si vedrà da quello che farà Potter!”

Dopo, Ginny uscì dalla stanza e Draco ed Harry si baciarono “Sai Potter tu sei strano!”

“Detto da te ha un significato e un valore diverso Malfoy!” dietro ad una delle porte stavano gli altri, ad un certo punto Molly disse “I nostri figli sanno mettere le cose in ordine meglio di noi adulti! Ora tutti a mangiare!”

Venne sera e finalmente tutti erano pronti per la festa, tutti tranne Lucius “Non so... sarà veramente giusto? E’ da tanto che non ci facciamo vedere in pubblico e da quando...” qui si interruppe , ma fu Molly a parlare “A noi fa piacere avervi qui! Voi avete accettato tra di voi Harry e solo per questo noi siamo felici , quindi forza e coraggio!”

L'intera Famiglia Weasley fece il suo ingresso nella tenda, posta nel loro giardino, con la bambina in fasce, ci furono grida di gioia ma poi il silenzio,  in quanto entrarono i Malfoy.

Molte voci dissero “Cosa ci fanno loro qui?” fu Harry Potter a rispondere “Loro sono qui con me! Miei cari signori, il passato è passato, purtroppo hanno fatto degli errori, ma non per questo devono pagarla per sempre, voi dovete perdonare come lo fatto io!”

Tutti i maghi e le streghe presenti si placarono e si alzarono in un applauso, dicendo “Complimenti signor Potter!” altri invece “Il signor Potter ha ragione!” e così la festa ebbe inizio.

Dopo quella notte, nella villetta a Hogsmeade, ci fu di nuovo un via vai  sia di maghi e di streghe e la famiglia Malfoy rientrò nella vita delle famiglie per bene.

     *****

Per quanto riguarda Harry e Draco, una sera a cena. . .

“Io e Potter avremmo pensato di comprarci una villetta per noi!” disse Draco.

“Oh ma questa sì che è una buona idea Draco!” rispose felice Lucius.

“Ne sei sicuro tesoro?Forse è il caso di aspettare ancora un po’ . . .”

“Madre ti prego, in fondo con me ci sarà solo Potter!”

“Tua madre dice così perché ti vuole bene . . “ intervenne Harry e continuò

“Comunque non si deve preoccupare, perché abitiamo sempre qui, quindi verremo molte volte a trovarvi!”

E così con l’approvazione dei due Malfoy Harry e Draco finalmente si comprarono una loro casa.

La villetta fu scelta da Ron e Hermione, la quale aveva detto “ci vorrà una villetta con giardino, per non parlare che all'interno dovrà avere spazio..” e aggiunse Ron “molto spazio  per i tuoi invitati!”.

E così la villetta fu trovata e comprata .

Avevano il giardino, dove spesso andavano a trovarli i signori Weasley e Malfoy, prendendo il Tè. L’entrata della villa aveva l’entrata un corridoio che portava ad un salone, una cucina e una sala da pranzo e infine c’era il secondo piano con due camere e due bagni e uno studio.

Per Harry e Draco sembrava troppo grande, ma per gli amici di Potter sarebbe andata bene, perché  Ron gli aveva detto “così ,durante l’estate, puoi tenere i bambini!”

Finalmente venne la sera e tutti ritornarono a casa loro,  così Harry disse  “Oh, finalmente se ne sono andati!”

“Sì Potter! Ma cosa voleva dire quell’idiota di Weasley con quella frase?”

“N- nulla,  anche se penso che quest'estate è meglio non prendere impegni . .”

“Se pensi che io farò da Baby-sitter ti sbagli Potter! Per quello ci sono gli Elfi . . ”

“Ti ricordo che l’ultimo elfo domestico ce l’hanno i tuoi genitori . . e che Hermione è contro quelle cose!” gli ricordò Harry.

“Grazie, ora mi sento meglio Potter!”

“Non rovinare la serata Malfoy . Ora siamo soli, io e te . . cosa potremmo fare . . ? ”

“Lo so io Potter, in bagno c’è una vasca in ottone, ti dico solo questo..” gli si avvicinò all’orecchio e sussurrò “io, te e la vasca . . ” Harry divenne rosso e  rispose “ arrivo subito Malfoy!”

L’amore non poteva essere fatto meglio di così.

Infine,  in estate Draco scopri le bellezze dell’essere un Baby- sitter, soprattutto dei figli di Ron . . Invece Harry trovava il tutto un nuovo inizio meraviglioso e pieno d’amore. e anche parecchio divertente!

Angolo autrice: 
questa One shot è un po intricata forse anche un po "pesante" per via del fatto di aver inserito più contesti!
E cosi vi lascio quest'immagine come regalo *un Draco Baby-sitter* 

Però io lo resa il più fluida possibile, spero di esserci riuscita e spero che vi piaccia! 
Sono ben accette e fanno sempre piacere le recensioni ! u.u
Quindi ringrazio chi la recensisce, chi la legge e infine la mia beta grazie infinite! *^*

  
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