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Autore: Lily_ Rose_Potter    02/11/2016    3 recensioni
[STORIA INTERATTIVA]
ISCRIZIONI APERTE FINO AL 25 NOVEMBRE
Una nuova guerra sta per scoppiare, una guerra che coinvolgerà i semidei del campo Giove come quelli del campo mezzosangue.
Due ragazzi saranno incaricati di addestrare i nuovi semidei, la nuova generazione.
Eppure, tutti pensavano che le minacce fossero finite con Gea.
Che nuova creatura li attende? La guerra non era finita?
In questa storia i nostri eroi capiranno che nulla finisce per sempre.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuova generazione di Semidei, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Semidei Fanfiction Interattive
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Un ragazzo dai capelli corvini girava per il campo Mezzosangue, giocherellando distrattamente con le perle della sua collana.
Riguardò quelle perle fermandosi a farsi sopraffarre dai ricordi finché non venne chiamato da una voce nota:
-Alexander!-
Subito il moro si voltò, incontrando gli occhi di ossidiana del gemello.
-Nico.- mormorò sorpreso: il giovane doveva essere ancora con Will....se era lì, qualcosa doveva essere successo.


Intanto, una ragazza dai lunghi capelli color cioccolato, si stava specchiando sul lago adiacente alle canoe.
Osservava concentrata l'acqua, come se aspettasse un qualunque segno da essa.
Come del resto qualcosa non andava a Campo Giove.
C'erano state strane tempeste elettromagnetiche.
Una mano si poggiò delicatamente sulla sua spalla, per non spaventarla e la ragazza si voltò, trovandosi davanti il volto sorridente e abbronzato del fratello.
-Percy!- disse la castana ricambiando il sorriso.
-Ciao, Elena. Dovresti venire con me. Chirone ha convocato un'adunata.- rispose il figlio di Poseidone assumendo un tono più serio del solito.
La ragazza sgranò gli occhi: -Un'adunata? Perché mai?-
-Ultimamente un numero più elevato di Semidei sta giungendo sia qui che al campo Marte. Era molto tempo che non accadeva.- spiegò Percy osservando l'acqua, scostandosi dal viso alcune ciocche nere e ribelli che, guidate dal vento, sfuggivano al suo controllo.
-E cosa significa?- mormorò preoccupata Elena.
Percy si incupì:
-Nella maggior parte dei casi- rispose senza guardarla -significa guerra.-


"Per mio padre!
Non riesco a levare gli occhi di dosso al piccolo Di Angelo...è così bello.
La pelle diafana fa risaltare le due pozze d'inchiostro nero che ha per occhi, non è muscoloso, anzi, è abbastanza smilzo, e ancora non capisco come possa sollevare con tanta facilità la spada di ferro dello Stige che si porta sempre a presso.
Però ha un'aria così fiera...malinconica...qualcosa in lui mi attrae.
E si, sono gay. William, detto Will, Solace, figlio del Dio Apollo, aspirante medico...sono innamorato del figlio di Ade. "
Questi erano i pensieri che vagavano per la testa bionda del figlio di Apollo, insieme ad un lieve senso di colpa dovuto al pensare alla sua cotta quando fuori dalle mura del campo stava per infuriare una guerra.
-Will, tutto bene?- esclamò all'improvviso Nico entrando nella stanza.
Will si perse un attimo ad osservarlo e sorrise nel rispondergli,per rassucurarlo.
-Sto bene, grazie. Stavo solo pensando.-
Nico gli si avvicinò, sedendosi accanto a lui.
-Sembra che stia per scoppiare un vera guerra, ne?- domandò abbozzando un sorriso preoccupato.
Will non poté fare a meno di trovarlo dolce.
-Già. Una guerra contro il tempo.-
Chirone, osservava con aria grave, l'orda di semidei dinanzi a lui.
Era più di una settimana che al Campo Mezzosangue e a Campo Giove si verificavano strani avvenimenti: strane tempeste elettromagnetiche, orde di mostri che tentavano di infrangere la barriera e Rachel Elizabeth Dare, altrimenti nota come Oracolo di Delfi, che conviveva da ormai settimane con un persistente mal di testa.
In prima fila c'erano gli otto semidei della profezia, i fratelli Jackson, Annabeth, Jason e Piper, Leo, Hazel e Frank. Accanto ad Hazel c'erano i suoi fratelli , i di Angelo,che con un'espressione tutt'altro che allegra, non che di solito sprizzassero gioia da tutti i pori, ma quella sera i loro occhi erano più tetri del solito, e la pelle cadaverica li faceva apparire ancora più smilzi.
Per non parlare delle folte sopracciglia, che in quel momento erano aggrottate, accompagnando lo sguardo concentrato che i ragazzoi rivolgevano al braciere, che quella sera aveva colori tendenti al rosso a causa della preoccupazione dei ragazzi del campo.
Chirone lanciò uno sguardo ai presenti e, poi, prese la parola:
-Ragazzi miei, so che insieme abbiamo già dovuto affrontare molti pericoli, ma stavolta è qualcosa di più grande. Inoltre, una nuova generazione di Semidei è arrivata e va addestrata e per questo c'è bisogno dell'aiuto di tutti.-
Alexander teneva lo sguardo basso, assorto nei suoi pensieri, poi lo alzò e incontrò quello di Elena, che gli sorrise.
Il campo avrebbe affrontato anche questa battaglia.
Finita l'adunata, i semidei presenti tornarono nelle rispettive cabine. Nella cabina di Poseidone, i fratelli Jackson, e in particolare Elena, erano assorti nei loro pensieri.
Mentre Percy andava a mettersi il pigiama nel piccolo bagno della cabina, Elena si mise a leggere un libro, gli occhi cerulei concentrati nella lettura, un ciuffo castano che le ricadeva sulla fronte.
Improvvisamente, richiamata misteriosamente dal bagliore intenso della luna, o di Artemide in persona, chi lo sá, smise di far scorrere gli occhi tra quelle righe, appoggiò il capo sul vetro freddo della finestra, e chiuse gli occhi sospirando.
Ripensò agli strani avvenimenti degli ultimi tempi, alle parole di Chirone, alla poca considerazione che il fratello le rivolgeva, a favore della bella figlia di Atena, e specialmente a James...il suo ragazzo.
Era morto nella guerra contro Gea e i giganti.
Elena aveva sofferto molto per quella perdita, e pensare alla sua morte, oltre che a quella di molti altri suoi amici, non fece altro che fare sgorgare dai suoi occhi chiari, gocce di lacrime calde e incredibilmente salate, come il mare. Chissà, forse suo padre Poseidone le aveva messo al posto di lacrime normali, dell'acqua marina vera e propria.
La porta del bagno si aprì, rivelando un abbronzato Percy Jackson con un pigiama sulle tranquillizzanti tonalità del blu.
-Elena senti, io vado a dormire, ma se stai leggendo tu...- Percy si interruppe alla visione della gemella in lacrime. -Elena...sorellina...che cosa...- Elena voltò il capo verso il gemello, gli occhi verdi erano ormai iniettati di sangue e gonfi di pianto.
-Vuoi davvero che te lo spieghi?Perché non lo capisci?Perché nessuno vuole capire che sto male?E che "gli strani avvenimenti che si stanno verificando" non fanno altro che darmi ancor più preoccupazioni? Non voglio un'altra guerra Percy...- -Non voglio altre perdite- aggiunse serrando i denti e stringendo gli occhi, dai quali scesero giù come fiumi altri rivoli di lacrime.
Percy si accinse a stringere la sorella in un abbraccio. Ma Elena lo rifiutò. -E smettila di fare la parte del fratello premuroso okay? Per tutti sarai sempre il grande eroe del campo Mezzosangue e il pretore di campo Giove che ha recuperato l'aquila d'oro. Ma per me rimarrai il fratello che invece di stare con me si preoccupa di andare all'università con la propria ragazza!-
Percy rimase atterrito al suono di quelle parole, e incapace di muovere i muscoli del proprio corpo osservò sconsolato la sorella correre via furente dalla cabina.
La morte di James l'aveva toccata più profondamente di quanto non avesse fatto intendere.
Elena corse, fino ai limiti della foresta. Si appoggiò ad un tronco di albero, si sedette alla base, e iniziò a piangere silenziosamente con la testa tra le gambe, mormorando "non voglio un'altra guerra."
A un certo punto Elena sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla e,voltandosi, incontrò gli occhi azzurro ghiaccio di Alexander.
Il ragazzo non ebbe bisogno di dir niente, per farla stare meglio: bastava la sua presenza.
Era il suo migliore amico, Elena si sfogava con lui e viceversa. Infatti, era l'unica -a parte i suoi fratelli,ovviamente- ad essere a conoscenza dell'omosessualità di Alexander.
Lei lo abbracciò, continuando a fissare il nulla davanti a loro.
Sarebbero usciti anche da questa battaglia. Insieme.


Angolo autrici:
Salve semidei u.u
Noi siamo Ele e Fra e non garantiamo di avere una sanità mentale piena.
Nel caso il prologo vi sia piaciuto, siete invitati a farcelo sapere. E magari, a partecipare.
C'è da dire che è la nostra prima interattiva sul fandom e, beh, amiamo PJ.
Fra deve ancora finire tutti i libri, ma dettagli.
Ciancio alle bande, faremo delle selezioni, ovvero accetteremo solo gli OC che troveremo più adatti.
Non mandateci semidei troppo perfetti, per favore.
Nel prologo avete conosciuto Alexander e Elena (rispettivamente, l'OC di Fra e quello di Ele) e come avete visto Alexander è omosessuale, perciò accettiamo qualsiasi tipo di orientamento.
Inoltre, i "fidanzamenti" saranno tutti tra OC quindi finirete fidanzati con gli OC di altre persone in base ai caratteri etc etc.
Ora alleghiamo la scheda:
Nome :
Cognome :
Età :
Genitore divino:
Carattere:
Aspetto:
Arma :
Hobby :
Abilità:
Tallone d'Achille :
Romano o greco:
Amicizie:
Orientamento sessuale:
Un bacio. Partecipate in tanti. Ps: la scheda si può mandare SOLO per messaggio personale
   
 
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