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Autore: Littlegirl92    04/11/2016    1 recensioni
Ho cercato d'immaginarmi una possibile fine di One Piece, ovviamente è una fanfiction Zonami sconsigliata per chi non shippa Zoro e Nami :)
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sulla riva di una spiaggia due bambini giocavano felici a rincorrersi "Non mi prendi!" urlava un bimbo dai capelli verdi.

"Uffa Ken! Aspettami! Non sei leale!!" disse con il fiatone una ragazzina dai capelli neri come la pece.

"Niku sei davvero una pappa molla! Se già ti stanchi per così poco non riusciremo mai a salpare i mari e diventare dei pirati!" rispose il bambino avvicinandosi all'amica.

Osservarono l'orizzonte e furono attratti da una nave pirata ormeggiata poco più in là.

"Accidenti! E' enorme!" dissero all'unisono i ragazzini.

All'improvviso dietro di loro si formò l'ombra di un uomo.

I bambini si voltaro e lo fissarono dal basso.

Aveva un sorriso a tretadue denti, le braccia incrociate, un paio di pantalocini che gli arrivavano al ginocchio.

Notarono una grossa cicatrice ad x sul suo petto coperto a mala pena da un gilet rosso, e sulle spalle una giacca lunga fino ai piedi che calzavano delle infradito.

"Ciao!" disse l'uomo osservandoli sempre con il sorriso stampato in faccia.

"Come vi chiamate?" chiese ancora.

Subito il bambino si mise davanti all'amica portandosela dietro le spalle, come a volerla proteggere "Io sono Ken! E tu chi sei? Cosa vuoi da noi?" chiese con fare minaccioso.

"Ihihihi...Purtroppo non posso riverlarvi il mio nome...e tu dietro come ti chiami?"

"Io...sono N-niku" disse la ragazzina un pò intimorita dall'uomo.

"OH!" esclamò stupito l'uomo "Sai cosa vuol dire il tuo nome in giapponese?" chiese l'uomo.

I due bimbi si guardarono straniti "Ihihhi...vuol dire carne" continuò l'uomo divertito.

Ken scompiò a ridere e Niku era visibilmente imbarazzata "Smettila di ridere scemo! Ah, maledetto quello stupito di mio papà, appena lo vedo gliene dirò di tutti i colori! Darmi un nome simile, è matto e quella scema di mia madre che gli va dietro! Appena li trovo gli tiro un sacco di pugni." disse alterata la bambina.

L'uomo continuò a ridere, ma improvvisamente si tolse il cappello di paglia e lo mise in testa a Niku "Tieni! Questo è un regalo da parte di tuo padre" lei lo guardava stupita "Conosci il mio papà?"

L'uomo ridacchiò "Lo conosco bene, questo è il suo più grande tesoro, te lo manda e ti fa le sue scuse per non farsi mai vedere e anche per averti dato un nome tanto stupido.."

Niku cominciò a piangere "Ti prego, fammi conoscere il mio papà! Portami da lui!" chiese strigendo i pugni sulla sua giacca.

L'uomo intenerito si inginocchiò davanti a lei e le asciugò le lacrime "Non temere, tuo papà mi ha detto che vi conoscerete, ma prima, diventa grande e appena solcherai i mari lui si farà vedere."

Si tirò su "Ora devo proprio andare, la mia nave mi aspetta!"

I due bambini lo guardarono stupiti, mentre quello strambo uomo allungava il braccio verso la sua nave.

Prima di andarsene si voltò verso i bambini "Ah, sapete che la carne è il mio cibo preferito?!" così lo videro sbalzare via verso la sua nave a largo, mentre i due bimbi si guardarono come se avessero visto un alieno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

"Niku! Ken! Dove siete finiti?" sentirono una voce e si voltarono.

Una donna dai capelli neri e con degli occhiali sul naso si avvicinava a loro "Ah! Eccovi qui! E' tutto il giorno che vi cerco! Coraggio torniamo a casa"

I bimbi annuiro all'unisono, mentre la donna notò il cappello di paglia sulla testa della bambina "E quel cappello da dove sbuca?" chiese

"Tashigi!" disse la bimba come se si fosse risvegliata dal trans "un uomo è venuto qui, mi ha regalato questo cappello, mi ha detto che è il tesoro del mio papà!" disse ancora elettrizzata.

La donna sorrise felice "Si! E poi quello strano tizio ha allungato il suo braccio come se fosse di gomma per andare sulla nave, cioè saranno stati almeno cinquanta metri, se non di più!" continuò Ken scandalizzato.

"Beh, che ne dite se mentre andiamo a casa vi racconto una piccolissima storia su questo uomo misterioso?" disse Tashigi sorridendo.

I bimbi annuirono e cominciarono a camminare verso casa.

 

"I frutti del diavolo?" chiese Ken stupito

"Certo! Sono dei frutti speciali, che se vengono mangiati danno degli strani poteri alle persone, però chiunque lo mangi non è in grado di nuotare, quindi cola a picco come un pezzo di piombo" spiegò la donna.

I bimbi osservano sopresi Tashigi mentre erano seduti intorno al tavolo di una casa bevendo un thè fumante.

 

Un improvviso bussare alla porta d'ingresso fece sobbalzare tutti, mentre la donna si alzò per andare ad aprire.

"Ah! Eccoti qui! Moccioso!" esclamò un uomo visibilmente alterato.

"P-papà..." disse Ken visibilmente impaurito sapendo della sfuriata che gli aspettava.

Cercò di scappare, ma suo padre scattò subito prendendolo in braccio per la vita "Dove credi di andare?? Hai idea di quanto ci hai fatto preoccupare??! eh?" disse urlando alterato, mentre il bimbo si tappò le orecchie con le mani impaurito.

"Oh, avanti Zoro! Non essere così duro con lui..stavano giocando sulla spiaggia e hanno fatto un incontro speciale..." disse Tashigi indicando Niku e il cappello di paglia che aveva in testa.

Zoro aprì l'occhio sano stupito. Cercò di ricomporsi "Comunque, ciò non toglie che questa peste deve avvisare quando si allontana!" guardò torvo Ken.

"Ma papà, lo sai che io e Niku giochiamo spesso in giro per il villaggio..." il bimbo cercò di giustificarsi.

"Niente ma! Tua madre era molto preoccupata e poi se la prende sempre con me! Ora torniamo a casa!" si avviò verso l'uscita e Ken salutò con la manina sia Tashigi che Niku visibilmente divertite per la scenetta.

 

 

 

 

 

 

 

"Nami!" gridò Zoro entrando in casa.

La rossa era seduta in cucina preoccupata, quando sentì la voce di Zoro sobbalzò e si precipitò verso la porta "Zoro, l'hai trovato..menomale..." sospirò rilassata.

Poi si voltò verso Ken ancora in braccio a suo padre, ma nel metre lo mise a terra. Nami s'inginocchiò alla sua altezza e lo abbracciò "Ken, mi hai fatto preoccupare! Se ti allontani avvisami..." sussurrò "E dai mamma! Lo sai! Papà mi allena tutti i giorni mi so difendere" disse il piccolo cercando di divincolarsi dall'abbraccio di sua madre.

"Si, ma tu rimani sempre il mio piccolino" disse cercando ancora di stringerlo di più, sapendo che al figlioletto queste smancerie davano fastidio.

Si avvicinò all'orecchio di Ken sussurando "hai indicato tu la strada a tuo padre vero?"

Il bambino rise divertito "Si, altrimenti saremmo arrivati a casa domani mattina"per risposta Nami cominciò a ridere.

"Ehy! Vi ho sentito cosa credete!" rispose Zoro molto arrabbiato.

Nami fece finta di nulla e si alzò per andare in cucina "mettetevi a tavola, la cena è pronta".

 

La sera arrivò e mentre il piccolo Ken se la dormiva alla grossa nel suo lettino, Zoro e Nami erano ancora svegli nel loro letto.

"E così Niku ha conosciuto suo padre..." disse a voce bassa Nami mentre poggiava il capo sul pettorale scolpito del suo compagno e disegnando dei piccoli cerchi immaginari sul suo petto.

Zoro la stringeva a se con un braccio alla sua stretta vita "Si....avrebbe potuto dirgli che era suo padre...".

Nami osservò Zoro "lo sai, sono successe troppe cose. Per Niku sarebbe pericoloso se si venisse a sapere che è la figlia del re dei Pirati. E' per quello che l'ha affidata a Tashigi..." sospirò ancora stringedosi a lui "in fondo, anche noi abbiamo deciso di stabilirci qui al villaggio di Coco per non far correre pericoli a Ken. Abbiamo sconfitto il governo mondiale, ma sicuramente qualche nemico si nasconde ancora tramando chissà quale vendetta."

Zoro sapeva che Nami aveva ragione ma continuò "Non capisco perchè Rufy si ostini a vivere sempre all'avventura, ormai ha raggiunto il suo sogno, ognuno di noi ci è riuscito, io ho sconfitto Mihawk, tu hai disegnato la tua carta del mondo e tutti insieme siamo riusciti a sconfiggere il governo mondiale e a far terminare un epoca piena di soprusi..." si voltò verso Nami e le posò una mano sulla sua bianca e soffice guancia "adesso non tocca più a noi solcare i mari..."

L'espressione di Nami si allarmò "Non vorrai dire che Ken diventerà un pirata?" disse stupita.

"Mi ha espresso più volte la sua idea di partire con Niku quando saranno più grandi, inoltre pare che Rufy oggi li abbia invogliati" rispose Zoro tranquillo.

Nami si mise una mano in fronte "Oh, quell'idiota! La prossima volta che lo vedo lo riempio di pugni, così impara a mettere strane idee a mio figlio!"

"E dai, mocciosa..." strinse di più Nami portando anche l'altro braccio dietro la schiena della compagnia così da schicciare il suo florido petto contro il suo "non sei contenta di restare sola con me.."

Nami sorrise malandrina portando la fronte sulla sua "A pensarci...la proposta è allettante.."

Zoro ghignò e portò le labbra su quelle della rossa, mentre lei portava un braccio dietro la schiena del suo uomo e la mano a scompigliargli i capelli verdi per approfondire il bacio.

Zoro con le mani cercò di tirare su i lembi della vestaglia di Nami sfilandogliela dalla testa. Comiciò a baciarle il collo "Mh...Zoro...aspetta..." ma lui era troppo preso dal profumo inebriante della sua donna per riuscire a fermarsi.

Si abbassò verso i seni morbidi e invitanti, mentre un gemito uscì dalle labbra della rossa "Zoro...fa...piano..." l'uomo ghignò e mentre assapporava le dolci curve della sua donna biascicava "Non preoccuparti...Ken è talmente stanco che neanche una bomba lo sveglierebbe...".

Cercò di sfilarle le mutandine, ma le mani di lei lo fermarono, lui la fisso sul volto cercando delle spiegazioni "Non è per quello...però devi far piano...nel senso che non devi essere violento..." Zoro spalancò l'occhio sano, non riusciva a capire, mentre Nami si copriva la bocca e si voltò da un lato con le gote arrossate "vedi...penso che..."disse "che?" rispose Zoro agitato.

"Che presto saremo in quattro..."sussurrò Nami.

Zoro rimase basito e cominciò a pensare.

- Di nuovo, un altro bambino, suo e di Nami.

Era incredibile, incredibile come fossero andate le cose in tutti questi anni.

Quando ognuno di loro aveva realizzato il proprio sogno e il governo mondiale era stato sconfitto, ognuno decise di prendere la propria strada. Ovviamente promettendosi di rivedersi ogni tanto.

Rufy aveva deciso di accettare l'invito di Boa a navigare con lei per i mari e garantendo che non ci fossero più soprusi e ingiustizie nel mondo.

Usopp tornò da Kaya, Brook decise di dedicare tutto il suo tempo alla musica, quel cuocastro di serie C era tornanto al Baratie, Robin ancora in giro per il mondo per studiare ancora l'archeologia e Franky si portò via la Sunny per prendersene cura e lavorando nei porti.

Mentre per quanto mi riguarda, decisi di recarmi al villaggio di Coco per tornare dai miei vecchi amici Yosaku e Johnny i quali portavano avanti un attività come pescatori, decisi anche di stabilirmi lì, non avendo altri posti dove andare. Infatti, dopo poco tempo, mentre (come al solito) mi ero perso per le strade del villaggio sentì dietro di me una voce "Buzzurro?" mi voltai e vidi Nami con sua sorella.

Da lì è partito tutto, anche lei era tornata dalla sua prima famiglia, tra una litigata e l'altra, ci siamo innamorati, o forse lo eravamo già molto tempo, ma offuscati dai nostri sogni non ce ne eravamo mai accorti. Non ci siamo mai sposati, ma io non ho mai creduto agli dei, quindi non avrebbe avuto alcun senso farlo.

Era Ken la rappresentazione della nostra unione.

Poi ci stupimmo quando Tashigi si presentò alla nostra porta con una bimba in fasce, come il nostro, e ci comunicò che si sarebbe stabilita lì a prendersi cura della figlia di Rufy. Alla fine aveva ceduto alle avance di Boa.

Non abbiamo avuto nessun tipo di difficoltà, anche perchè Chopper ci aveva seguiti al villaggio per stare con noi, in fondo anche lui aveva bisogno di tranquillità.

E così ci trovammo ad accudire anche la bambina del mio capitano, ed ora, erano compagni di gioco con mio figlio.

Adesso ne stiamo per avere un altro-

"Zoro?" la miriade di pensieri dello spadaccino furono fermati dalla sua compagnia ancora sotto di lui preoccupata non vedendo alcuna reazione da parte del suo uomo "tutto bene?...non..lo vuoi?" disse in un sussurro con il nodo in gola.

Lo spadaccino la strinse fra la braccia, baciandola sul collo "Stai scherzando mocciosa? Non potevi darmi notizia migliore..."disse ghignando.

Lei si tranquillizzò e lo strinse a sua volta baciandolo sulle labbra "Chopper dice che sono al secondo mese, per quello dobbiamo fare piano perchè c'è rischio di un aborto spontaneo..." disse accarezzando la guancia di Zoro.

"Tranquilla mocciosa...farò pianissimo e sarò silenzioso come le nuvole..." disse sghignazzando e tornando a baciare la sua donna cercando di riprendere l'attività interrotta dai suoi pensieri malinconici.

La loro avventura non era terminata perchè da una fine c'è sempre un nuovo inizio.  





Salve a tutti!
Eccomi qui con questa nuovissima e freschissima One shot! 
Si, capisco che molti saranno in super disaccordo con me, ma per fortuna non sono Oda! XD 
Comunque, mi era sopraggiunta l'idea di pensare ad un eventuale finale, mantenendo Zoro e Nami insieme, e quindi dal mio cervellino malato è uscita sta schifezza! 
Vabbè, spero di non avervi fatto perdere troppo tempo XD 
Alla prossima, 
sempre evviva lo Zonami! 

Littlegirl 

  
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