Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: LorasWeasley    04/11/2016    8 recensioni
SEQUEL di "Mission" e PREQUEL di "Secrets"
AU [solangelo]
"Ombra lo aspettava.
Ogni giorno si posizionava sul muretto della villa e lo aspettava.
Andava via solo per cacciarsi da mangiare, poi tornava alla sua postazione e attendeva Nico.
Lo aspettava dalla sera in cui erano partiti per la missione, ma non era più tornato.
Erano passati interi giorni e il suo padrone non si era più fatto vivo.
Ombra odiava quello biondo, sapeva che era colpa sua. Lui glielo aveva portato via."
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'CIA'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
ATTENZIONE:           SEQUEL di Mission e PREQUEL di Secrets
Holaaa, come ho già detto questa è una semplice OS Solangelo ambientata una settimana e mezza dopo il finale di Mission e molto prima degli avvenimenti che successivamente racconterò su Secrets. E' una semplice storia senza pretese che volendo si può anche non leggere se non amate questa coppia. Parla di Nico, Will e Ombra e, considerando che Opera li aveva iniziato ad amarli come famiglia ho voluto farle questo regalo per il compleanno. Spero che ti piaccia anche se poi non è tutta questa gran cosa... Mi spiace.
Un bacio, Deh
____________________________________________________________________________________
 

Ombra
 
OperaIncompiuta
Buon Compleanno

 
Ombra lo aspettava.
Ogni giorno si posizionava sul muretto della villa e lo aspettava.
Andava via solo per cacciarsi da mangiare, poi tornava alla sua postazione e attendeva Nico.
Lo aspettava dalla sera in cui erano partiti per la missione, ma non era più tornato.
Erano passati interi giorni e il suo padrone non si era più fatto vivo.
Ombra odiava quello biondo, sapeva che era colpa sua. Lui glielo aveva portato via.
Nonostante tutto, il micio restava li, nella sua posizione, alzando la testa e fiutando l’aria a ogni più piccolo movimento.
Passò una settimana e mezza prima che il rumore di un’auto attirasse la sua completa attenzione.
Il gatto saltò giù dalla sua postazione e si andò a nascondere dietro un albero.
Nico scese dall’auto prima ancora che Will spegnesse il motore, in fretta cercò nelle sue tasche la chiave che gli avevano consegnato quelli della CIA per entrare nella villa di loro proprietà.
-Ti vuoi calmare? Sei ancora convalescente- gli disse Will in un principio di rimprovero mentre lo raggiungeva.
-Mi odierà- rispose a sua volta Nico non ascoltando quello che gli disse il biondo –L’ho lasciato qui, da solo per tutto questo tempo! Sono una persona orribile!
Riuscì ad aprire il cancello di ferro battuto e corse dentro il giardino lasciando la chiave nella toppa.
Will sospirò, la prese e si richiuse il cancello alle spalle borbottando –Ha più interesse dei sentimenti di quel gatto che dei miei.
Raggiunse il suo ragazzo che si era gettato in ginocchio sul prato, guardandosi intorno quasi disperato.
-Ombra!- Stava chiamando –Ombra… Piccolo… Dove sei? Sono tornato, vieni qui!
Come risposta ebbe solo il suono del vento che passava tra le foglie degli alberi.
Lentamente Nico si girò verso Will e lo fissò dritto negli occhi –E se mi ha abbandonato?- Lo chiese con un tono neutro e lo sguardo apparentemente impassibile.
Ma Will vedeva la delusione e la tristezza nei suoi occhi, non sapeva bene il perché ancora, ma l’abbandono era una ferita aperta per quel ragazzo.
Will strinse le labbra –Chi vorrebbe mai abbandonarti?- Sussurrò.
E non fu una frase detta solo data la circostanza, ci credeva sul serio.
Era più che certo che Ombra fosse li con loro proprio in quel momento, che li stesse guardando da lontano. C’era solo una cosa da fare per farlo uscire allo scoperto.
Afferrò Nico per un braccio facendolo alzare velocemente, ma facendo sempre attenzione alla ferita del ragazzo. Gli circondò con un braccio le spalle e se lo tenne stretto, poi si avviò verso l’uscita.
-Cosa…?- Iniziò a chiedere Nico sempre più confuso mentre cercava di fare una leggere resistenza.
-Aspetta- gli rispose semplicemente Will e Nico obbedì, assecondandolo.
Non passarono che pochi secondi prima di sentire un leggero miagolio.
Nico si arrestò di colpo trattenendo il fiato.
Will sorrise, felice che il suo piano avesse funzionato, poi lo lasciò andare.
Ombra era proprio li, una piccola palla di pelo nera che spuntava da dietro un albero.
Li fissava, ma non si muoveva. Unico segno della sua felicità era la coda che non stava ferma neanche per un momento.
Nico gli corse incontro e si gettò di nuovo in ginocchio. Ombra gli si arrampicò sul petto e il moro iniziò a coccolarlo.
Will non era ben certo su chi dei due stesse facendo le fusa.
 
A Nico era mancato tantissimo passare le dita tra il pelo morbido di Ombra.
I due ragazzi si erano andati a sedere sotto l’ombra di un albero, Nico aveva poggiato la testa sulla spalla del suo ragazzo mentre continuava a coccolare il micio che si era addormentato sul suo petto.
-Non lo possiamo portare con noi…- Mormorò a un certo punto il moro, come se quella rivelazione gli fosse balenata in mente solo in quel momento.
-Non ora- rispose Will.
Erano due semplici parole, ma che fecero corrugare la fronte di Nico, mentre si staccava lentamente da lui e si girava a fissarlo confuso.
-In che senso non ora? Ci sarà un dopo?
Will arrossì leggermente e portò lo sguardo sul terreno, per la precisione su un ciuffo d’erba con cui iniziò a giocare.
-Bè…- Iniziò, per poi schiarirsi la gola –Magari un giorno, quando… Quando andremo a vivere insieme sarà il benvenuto.
Nico strabuzzò gli occhi –Mi stai chiedendo di venire a vivere con te, Solace? Ti ricordi che ancora ho solo 18 anni?
Le guancie di Will si colorarono ancora di più e si affrettò a rispondere –Lo so che hai 18 anni, non sto dicendo infatti ora… sto solo dicendo che forse… in futuro… se tu vuoi…
Entrò sempre di più nel panico e la sua frase morì in un mormorio incomprensibile.
Nico, inaspettatamente, rise.
-Sono proprio idiota, vero?- Domandò Will portandosi una mano alla testa e facendo un mezzo sorriso imbarazzato.
-Non più del solito- rispose tranquillamente Nico mantenendo intatto il suo sorriso.
Scese il silenzio, quel silenzio fatto di pensieri.
Fu Nico il primo a interromperlo.
-Non penso di aver mai avuto una vita anche solo vagamente normale. Neanche da piccolo. Sarebbe una nuova esperienza questa per me e… anche se non sarà come quella di tutte le altre persone del mondo perché, insomma, siamo pur sempre degli agenti segreti, bè, penso di volerci provare.
Fu il turno di Will quello di guardarlo con gli occhi pieni di stupore.
-Davvero?
-Davvero.
Poi gli afferrò il mento con la mano e gli lasciò un bacio sulle labbra. Un bacio che poteva durare molto di più se solo Ombra non avesse iniziato a stiracchiarsi e quindi, ovviamente, Nico riportò tutta la sua attenzione su di lui.
Ma Will non se la prese, perché Nico, mentre faceva i grattini sulla pancia del gatto, iniziò anche a parlarci.
-Hai sentito? Per adesso dovrai accontentarti delle nostre visite tra una missione e l’altra. Ma poi verrai a vivere con noi, si? E saremo finalmente… felici.
L’ultima parola somigliava più a un sospiro estasiato.
Il suo sguardo tornò, però, quasi subito truce –Ma il tuo papà preferito dovrò rimanere sempre e solo io.
Will perse un battito. Nico aveva detto “papà”.
Ombra rispose con un miagolio che entrambi interpretarono con “Ovvio che sarà così, quel coso biondo non mi piacerà mai più di tanto, ma per chi mi hai preso? Bah.”
 
[1045 parole]
  
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: LorasWeasley