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Autore: Cinzia N Spurce    05/11/2016    7 recensioni
[Sterek | Oneshot | Fluff | 641 parole]
«Che ne pensi di dirmi qualcosa in spagnolo ogni tanto?»
«Stiles, tu non capisci una sola parola di spagnolo.»
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Querido

 

 

Derek sente puntati addosso gli occhi di Stiles, seduto accanto a lui sul divano, e la cosa lo infastidisce un po’. Sta leggendo, o almeno ci sta provando, e quel ragazzino tutto labbra morbide e gesti frenetici lo sta distraendo. 
«Stiles, cosa vuoi?»
Lo sente risentito. «Niente.»
Vuole decisamente qualcosa.
Alza gli occhi su di lui, ha il labbro inferiore tra i denti, le dita che giocano con i capelli che ha tagliato di recente – che peccato – e quei fari ambrati che sembra lo vogliano perforare. 
«Stiles...»

«Che c'è? Uno non può stare qui semplicemente a guardarti?»
Derek inarca un sopracciglio, puzza di aspettativa, che non sarebbe una cattiva cosa se solo si decidesse a parlare.
«Sentiamo, cosa vuoi chiedermi?» posa il libro, incrocia le braccia al petto e si volta a guardarlo con quel cipiglio da lupo incazzato e tremendamente noioso che Stiles gli dice sempre che adora.
«Non ho nulla da chiederti, perché quando sto zitto tutti pensate abbia qualcosa in mente?»
Derek inarca anche l’altro sopracciglio in un’espressione scettica.
«Perché quando stai zitto hai qualcosa in mente. Parla!»
Stiles si alza seccato dal divano, i pantaloni morbidi della tuta, che lascia a casa di Derek quasi ogni settimana, gli scendono sui fianchi pendendo un po’. È un’abitudine che Derek non riuscirà mai a debellare, quella di non stringere l’elastico alla vita. La maglia di Derek, con cui si ostina a coprirsi, è sempre troppo larga per lui, ma l’odore del suo dopobarba e il profumo di mare in tempesta che emana Stiles, mischiati insieme, non lo infastidiscono, anzi gli fanno rallentare i battiti del cuore perfino durante la luna piena. Adesso, però, percepisce anche del nervosismo e un pizzico d’ansia in più rispetto al normale. 
«Oh, va’ al diavolo, Derek. Mi hai minacciato per anni di star zitto o ne avrebbe risentito la mia gola, adesso ti lamenti?»
«Stiamo insieme da due anni e nei weekend vivi a casa mia, praticamente. Abbiamo superato da un pezzo la fase “ti strappo la gola con i miei denti”
Stiles sbuffa risentito, inizia a gesticolare, puzza d’imbarazzo, il cretino.

«Senti, non prendermi per il culo.»
Derek sorride a malapena, se solo Stiles non fosse in piena crisi isterica avrebbe puntato l’attenzione su quel doppio senso servito su un piatto d’argento, ma sta zitto, vuole sapere che diavolo ha in mente.
«Dico sul serio, Derek.»
Derek risponde con un cenno d’assenso, cercando di mantenersi impassibile.
Stiles sospira teatrale, avrebbe dovuto fare teatro tanto è melodrammatico.
«Parli spagnolo, giusto?»
Adesso Derek davvero non ci capisce niente, annuisce confuso.
«Be’, sai pensavo...»
Deglutisce e il suo cuore sta letteralmente scoppiando dall’imbarazzo.
«Stiles...»
«Che ne pensi di dirmi qualcosa in spagnolo ogni tanto?»
«Stiles, tu non capisci una sola parola di spagnolo.»
Stiles gli si avvicina, gli scosta le braccia dal petto e gli si siede a cavalcioni. Adesso lo riconosce, piccolo e infido manipolatore.

«Non mi interessa cosa dici, mi interessa l’inflessione di voce che assumi quando parli spagnolo. La considero particolarmente erotica.»
«Quindi potrei dirti che sei un cretino patentato per farti avere un’erezione?»
Stiles ride e appoggia le labbra sul collo di Derek, sembra una carezza di velluto.
«Mi basta un sopracciglio inarcato per avere un’erezione con te, Derek.»
Gli assesta un morso sotto l’orecchio, poi passa su la lingua a lenire quel gesto possessivo. Derek sorride, stringe le mani sui suoi fianchi e ribalta la situazione portandolo disteso di schiena sul divano. 

«Eres mi ancla, querido» gli soffia sulle labbra prima di baciarlo con l’intento di fargli prendere il controllo.
«Non mi hai detto che sono un cretino, vero?» gli domanda Stiles quando si staccano per respirare.

«Imbécil!» è la risposta sorridente di Derek mentre gli sfila la maglia.
Potrebbe decidere di rispolverare lo spagnolo, pensa, giusto quel tanto che basta per rendere Stiles così ben disposto ad ascoltarlo.




Note: Dunque, salve. Non è niente di che, sono una cosa troppo fluff, almeno per i miei canoni, che mi ha ispirato e su cui ho voluto buttare giù questa sciocchezzuola.
«Eres mi ancla, querido» significa «Tu sei la mia ancora, caro» dove 'querido' si traduce con caro, amato, amante e via discorrendo. Non so se è affidabile come traduzione, mi sono affidata ai dizionari online.
Imbécil penso lo capiamo tutti che significa XD 
A presto ragazzi, Cinzia N. ^^

 

   
 
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