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Autore: StewyT    05/11/2016    5 recensioni
E se Magnus e Alec fossero due semplici studenti di Oxford che per chissà quale strana combinazione si trovano ad essere compagni di stanza e grandi amici?
E se fossero destinati ad essere i "Malec" anche nel nostro mondo? Sicuramente troverebbero il modo per complicarsi la vita per poi arrendersi al destino.
Alec, finto ingenuo etero, nascosto in una relazione falsa, che scappa da quello che prova scambiandolo per omofobia; Magnus, finto disinteressato, nascosto in una relazione falsa, che cerca qualsiasi modo per far venire fuori il vero Alec. Il dormitorio di Oxford illuminato dalle luci dell'amore e il peso delle bugie, che fa da sfondo ai piccoli grandi segreti che entrambi tengono stretti.
Dal 1° capitolo.
“Ero venuto qui con tante belle idee per festeggiarci, ma sai cosa? Ti lascio il tuo sacchetto di cibo e me ne vado al pub!” disse facendo il finto offeso Magnus.
“Festeggiarci…?”
“Oh Dio santo, che testa di merda hai” sbuffò “Che giorno è oggi?”
“Ventitré settembre?”
“È un anno che siamo compagni di stanza, zuccone!”.
“Non ho molto ben compreso cosa festeggiamo...”
“Il fatto che tu sia stato l'unico uomo a dormire nella mia camera, che non mi sono portato a letto!".
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Altri, Magnus Bane
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Compagnidistanzaversario
23 settembre 2016
 
La porta della camera si spalancò, e anche se ormai dopo due anni Magnus si sarebbe dovuto abituare alla perfezione di Alec, così non era.
Ogni volta che lo vedeva si perdeva in tutta la sua altezza, il suo fisico statuario, il suo viso perfetto e i suoi occhi blu come il mare.
Gli sorrise in segno di saluto e si tolse le cuffiette, poggiando l’ipod sul proprio comodino.
“Come è andata?” chiese Magnus speranzoso.
Alec alzò gli occhi al cielo e assunse un’espressione triste in volto.
“Ma no!” sbuffò Magnus “Non ci credo!”.
Alec scoppiò a ridere, rosso come un peperone “mento così male?”
“I tuoi occhi non ci riescono proprio, vieni qui!” Magnus lo attirò a sé, e ridendo gli diede un bacio a stampo.
“Da lunedì prossimo, lavorerò con te in biblioteca, felice?” ridacchiò, posò una busta contenente chissà che sul tavolino, e poi si sedette sul letto al fianco di Magnus – i loro lettini erano stati uniti a formare un unico grande letto a due piazze – “Oh non potrei essere più felice” gli sorrise e poggiò la testa sulla sua spalla.
“Novità delle ultime ore in cui sei mancato?” gli disse il più grande sospirando.
“Cosa è successo?” chiese Alec assumendo un’espressione ansiosa; da quando entrambi avevano ufficializzato il loro coming out alle famiglie, ogni giorno avevano l’ansia che potesse succedere qualche orribile disastro, e infatti così era: un giorno Magnus riceveva minacce, un giorno gli venivano cancellati conti in banca, un giorno riceveva richieste di pagamento dall’università, che il padre non stava più pagando.
“Mio padre, ancora” sbuffò Magnus “Ha disattivato l’ultima carta che mi era rimasta, che era comunque inutilizzabile, ma dettagli!”
“Quante diamine di carte avevi! Era la decima” provò a scherzare Alec, non riuscendoci proprio alla grande.
Da quando erano tornati da New York, dopo la festa del padre di Magnus, quest’ultimo aveva riflettuto per bene su quello che desiderava fare davvero, e dunque aveva deciso di cambiare facoltà e iscriversi ad arte, deludendo per l’ennesima volta suo padre che quindi aveva deciso di tagliare completamente i ponti tra loro due, e non passare a suo figlio neanche più un dollaro.
Gli aveva tolto tutto, le uniche cose che restavano a Magnus erano il suo loft a Brooklyn, Alec e i suoi amici.
Fortunatamente, invece, benché Alec non gli avesse ancora parlato davvero, i suoi genitori si erano comportati decisamente meglio e non avevano reagito chissà come al suo coming out - se non con una bella sfuriata, qualche minaccia e alla fine, dopo parecchio tempo un “Ti accettiamo, sei sempre il nostro Alec, e siamo fieri di te!”- dunque per i primi mesi in cui Magnus non aveva ancora un lavoro, erano riusciti ad andare avanti assieme grazie ad occhi blu; Magnus però si era messo subito in cerca di un lavoro e ne aveva ottenuto uno  - anche con una paga abbastanza alta – nella biblioteca del campus, dove a partire dalla settimana seguente, avrebbe iniziato a lavorare anche Alec.
“Non ho più nulla, eppure non sono mai stato così felice” disse Magnus sorridendo “Solo… sei convinto di voler lavorare? Insomma quando studierai?”
“Di notte, se dovesse servire” rispose Alec convinto; “sono stato più fortunato di te dal momento che i miei genitori non mi hanno tolto tutti i soldi che ho, ma questo non vuol dire che io non debba diventare più responsabile, no?”.
Magnus sorrise e annuì “Ma quando avrai tempo per me? Di mattina ai corsi, di pomeriggio in biblioteca, di notte a studiare…?”.
Alec scoppiò a ridere e alzò gli occhi al cielo “A costo di stare anche solo dieci minuti assieme, faremo tutte le docce condivise!”
“Mhm mi piace” sorrise occhi verdi abbassandosi verso le labbra di Alec per mordicchiarle, facendolo ridere.
Alec decise di ricambiare il favore sedendosi a carponi su Magnus, per poi iniziare a mordicchiare dolcemente il suo collo.
“Oh! Ho sentito tua sorella! Arriverà ad Halloween, ha detto che vuole venire a vedere come ce la caviamo. La seguirà anche Jace. Forse ci saranno anche Sigmund e Clary!” disse con voce pesante.
“Perfetto” rispose Alec non curandosi per niente di quello che stava dicendo Magnus, intento come era a baciarlo.
“Voglio organizzare una festa ad Halloween”
“Solo io e te?” chiese Alec ridacchiando.
“Solo io, te, tua sorella, Samuel, Jace, Clary, Ragnor, Raphael, Catarina, Malcolm, Imasu, Woosley e se le va, Lydia con il suo nuovo ragazzo. Sarà divertente, dai! Una festa di Halloween con tanto di torta di carote, caramelle gommose e dolcetto o scherzetto”
“Mhm” Alec diede un morsetto più forte a Magnus, che ansimò leggermente e lo spinse via sorridendo.
“Mi hai ascoltato, almeno?”
“Una festa di Halloween con tanto di torta di carote, caramelle gommose e dolcetto o scherzetto! Sì che ti stavo ascoltando!” sbuffò.
Magnus ridacchiò e per farsi perdonare gli si avvicinò per dargli un bacio, ma Alec si allontanò mettendo il muso.
“Ero venuto con l’intenzione di festeggiare, invece niente. Sei proprio un guastafeste” sbuffò.
Magnus alzò un sopracciglio e lo guardò stranito; cosa c’era da festeggiare?
Sul viso di Alec si dipinse un grosso sorriso canzonatorio.
“Che giorno è oggi?”
“Che giorno è oggi?” chiese nuovamente Magnus stranito, per poi allungarsi a prendere il proprio cellulare e controllare.
“Ventitré settembre” disse ridacchiando.
“Già. È il nostro compagnodistanzaversario!”
“Te ne sei ricordato!” il volto di Magnus si illuminò con un grosso sorriso luminoso.
“Come avrei potuto dimenticarlo!” gli diede un cazzotto leggero.
“Quest’anno abbiamo ancora di più da festeggiare!” disse Magnus con aria da sapientone.
“E cosa?” chiese curioso Alec.
“Il fatto che tu non sia più l’unico ragazzo ad aver dormito per due anni in camera mia, senza venire a letto con me!”.
Entrambi scoppiarono a ridere di gusto; in un anno erano cambiate così tante cose, eppure così tante altre erano rimaste sempre uguali.
“Ehi” Alec lo ammonì “Guarda che è anche camera mia!”
“Tecnicamente è vero…” Magnus sorrise “Allora, come festeggiamo questa sera? Pizza piccante, film horror o porno?”.
Alec arrossì leggermente e scosse la testa “Nessuno dei tre. Odio la pizza piccante, i film horror e ancora di più i porno”
“Mhm” Magnus fece il pensieroso “Dobbiamo trovare qualcosa di divertente da fare, allora…”.
Alec sorrise e si alzò dal letto, lasciando un Magnus perplesso, che si chiedeva cosa ci fosse nella bustina che Alec aveva appena preso.
“Festeggiamo con me coperto di panna, o vuoi essere tu quello coperto di panna?” chiese alzando il sacchettino “Oh, no dimenticavo! Qui c’è del cioccolato” sorrise andando a sedersi nuovamente sulle gambe di un Magnus attonito e ilare; vedere Alec prendere le redini era sempre uno spettacolo.
“Quindi….” Alec poggiò il sacchetto sul comodino, e spinse Magnus sul letto, baciandolo velocemente, senza fargli aprire bocca per parlare; Magnus subito non si fece pregare, e mentre ricambiava quel bacio tanto atteso e voluto, allungò le mani verso la camicia di Alec e la sbottonò bottone dopo bottone, buttandola a terra; fine simile fu vista anche dalla maglia di Magnus – cosa più rara che strana, dal momento che Magnus non indossava mai la maglia -.
Alec si allontanò leggermente ansimante, e prese il tubetto di cioccolata dal sacchetto.
“Mi sa che sarai proprio tu quello coperto di cioccolato” sussurrò all’orecchio del fidanzato, sorridendo.
“Non vedo l’ora, amico”.
 
Quante cose erano cambiate in un anno?
Magnus non frequentava più giurisprudenza e lavorava; Alec non fingeva più di essere chi non era; loro due non erano più solo amici.
Quante cose erano rimaste uguali in un anno?
Magnus era sempre la persona più felice al mondo se c’era Alec; Alec era sempre sé stesso con Magnus.
Quanto può contare l’amore nella vita?
È sicuramente una delle cose fondamentali, ma cosa sarebbe l’amore senza quel pizzico di complicità e risate che può dare solo un sano rapporto d’amicizia?
Le voci secondo le quali il modo migliore per iniziare una storia d’amore, è iniziare a stendere le basi per una buona amicizia, forse è proprio vera.
Forse non è importante essere benvoluti e amati da tutti; basta essere apprezzati davvero solo da qualcuno; qualcuno che conta tutto.
Cosa c’è di più importante dell’avere un qualcuno che vale più del mondo e per cui si vale più del mondo?
Niente.
E l’amore?
Ah. Alla fine non si può fare a meno dell’amore; si può provare a fingere, ad allontanarlo, a far finta che non esista, eppure senza l’amore nulla avrebbe senso.
 
I can't help but love you
Even though I try not to
I can't help but want you
I know that I'd die without you
Stay with me a little longer
I will wait for you
Shadows creep
And want grows stronger
Deeper than the truth
 
Ispirato da una storia vera.

PlotTwist  





Angolo autrice.
EEEEH quindi come è iniziata, è finita; con qualche piccola differenza, certo, tipo che questa volta la panna e il cioccolato ci sono davvero eheheheh
Spero che questo modo un po' 'malinconico' di finire la cosa e allo stesso tempo farvi sapere come le loro vite si sono evolute, vi sia piaciuto; io ho adorato scriverlo, anche se non vi nascondo che mi sono emozionata molto T^T
Okay, commentato il capitolo, passiamo al resto.... 
OKAY STO PER PIANGERE.
No, scherzo, non piango. È che la prima volta che ho letto l'articolo che mi ha ispirata (ringrzio di vero cuore l'amica che me lo ha inviato <3) mi sono emozionata da morire e ho pensato che Alex e Mike potessero perfettamente trasformarsi in Magnus e Alec e a quanto pare questa trasformazione mi è abbastanza riuscita.
Non potete immaginare quanto io sia stata felice di scrivere questa storia e quanto io sia triste di aver postato l'ultimo capitolo; i Malec sono davvero una grande gioia per me, mi fanno credere all'amore anche se non ci ho mai creduto, mi fanno credere che il mondo possa cambiare, anche se probabilmente questo non accadrà mai, e mi fanno credere che l'amore non ha barriere, e credo che questa sia la colonna portante di questo schifo di mondo. Se tutti capissero quanto l'amore sia fondamentale e uguale per tutti gli esseri viventi, probabilente il mondo sarebbe un po' meno rovinato e tutti saremmo un po' più felici, no?
Ad ogni modo, lo sapete, io alla fine delle storie sono sempre emozionata e mando via il mio lato cinico sciogliendomi come un cioccolattino, il che può risultare anche disgustoso, ma ehi, ogni tanto devo sfogare la dolcezza che ho nel cuore LOL
Pappardella a parte, volevo ringraziarvi da morire per aver preso parte a questa storia ed essere state al mio fianco dall'inizio alla fine; come ho già detto i Malec sono una delle mie poche gioie (no, dai, sono piena di gioie in fondo) quindi è sempre triste finire una storia; scrivere è l'unica certezza della mia vita, ed ogni volta che finisco una storia (seria, o fanfiction che sia) mi sento un po' cambiata e cresciuta, soprattutto quando al mio fianco ci sono persone che mi fanno sentire felice e apprezzano quello che scrivo e come lo scrivo, quindi niente, davvero davvero davvero grazie. 
Se vi mancherà quello che scrivo sappiate che il mio profilo è pienissimo di Malec (e anche qualche originale!), quindi vi basta cliccare sul mio nome per andare a spulciarle tutte, o meglio ancora, vi basta venire qui ---> 
Out of ~Malec~ ideas (storia 'interattiva')       per prendere parte al gioco e scrivere con me qualcosa di nuovo.
Basta, credo di avervi rotto le scatole abbastanza quindi la smetto qui.
Grazie ancora e a presto, spero.
E ricordate: Pace, amore e Malec <3

StewyT~

 
  
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