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Autore: Anna Wanderer Love    06/11/2016    1 recensioni
«Dov’è mio fratello?» senti il panico farsi strada nella voce del ragazzo, ma tu sei sicuro.
Hai salvato tutti, sei stato abbastanza veloce da salvare tutte le loro vite, non una in meno. Ne sei certo.
| X-Men Apocalypse | Quicksilver/Pietro Maximoff | Missing Moment | 370 parole.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dottor Henry 'Hank' McCoy/Bestia, Kurt Wagner/Nightcrawler, Pietro Maximoff/Quicksilver, Scott Summers/Ciclope
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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NA: dopo molto tempo, ho finalmente visto ieri Apocalisse (e a parte il fatto che l'ho adorato) mi ha colpito molto questa scena. Inutile dire che mi sono innamorata del personaggio di Pietro, quindi ho cercato di unire le due cose immaginando come si sia sentito in questo momento. Non so se il personaggio sia OC o IC, non essendo molto esperta lo lascio decidere a voi, ma spero vi piaccia.

 

FAST ENOUGH.
 


Ti giri sentendo la macchina arrivare sulla strada, quella stessa strada che una volta portava alla scuola, ora ridotta a cumuli di macerie, a  un blando ricordo del posto che i mutanti erano fieri di poter chiamare casa.
Osservi con una strana espressione i tre ragazzi scendere dalla macchina, uno di loro -quello strambo, con gli occhiali rossi e il giubbotto di pelle- correre verso di voi.
«Che è successo? Dov’è Alex?»
Ti giri istintivamente a guardare quella moltitudine di visi spaventati, affranti e disorientati.
«Dov’è mio fratello?» senti il panico farsi strada nella voce del ragazzo, ma tu sei sicuro.
Hai salvato tutti, sei stato abbastanza veloce da salvare tutte le loro vite, non una in meno. Ne sei certo.
«Sono sicuro di aver preso tutti» dici tranquillo, allargando le braccia.
Il silenzio si riempie di ansia, tutti i bambini si guardano attorno cercando Alex.
«Alex era il più vicino all’esplosione» il tono di Hank è chiaro.
Senti la tua fiducia venir meno, qualcosa si crepa nel tuo petto mentre il ragazzo strambo corre via verso le macerie e i calcinacci, seguito dalla rossa e dal suo amico blu.
Chissà perché poi ti sembra lui, quello strambo, dato che è affiancato da un mutante blu con la coda. Forse perché ha appena implicitamente messo in discussione la tua velocità?
Li osservi correre, finché d’improvviso non si fermano e lì sì, lì sì che senti qualcosa fare crack nel tuo petto.
Perché hai fallito.
Non sei stato abbastanza veloce.
Hai lasciato che qualcuno morisse, nonostante fossi in grado di salvarlo.
Rimani immobile, i tuoi lineamenti irrigiditi mentre scorgi il fratello minore cadere in ginocchio.
Poi sopraggiungono gli elicotteri, e seppellisci il senso di colpa. In fondo non è stata colpa tua, hai salvato tutti gli altri. Il fuoco l’aveva raggiunto già da prima che tu arrivassi.
Senti che c’è qualcosa che non va, mentre i soldati scendono dall’elicottero. Se sono soccorsi medici, perché sembrano ostili?
«Aspettate!» il grido di Raven preannuncia ciò che sentivi già.
«Fuoco!»
Qualcosa ti colpisce, cadi a terra, così come tutti gli altri. L’ultima cosa che pensi prima di svenire è che almeno ora non sei più nello scantinato di tua madre.
   
 
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