Ed ecco forse il capitolo più
dolce di questa fan-fiction.Premetto
che il rating di una parte di questo capitolo è arancione quindi per non urtare
la sensibilità di alcuno porrò un avviso ad inizio e
fine del pezzo. Non aggiungo altro se non…
BUONA LETTURA!
Purtroppo i minuti erano
lenti come non mai e Ginji dopo l’ennesimo zapping
televisivo spense l’apparecchio e decise di andare a prendere una boccata
d’aria.
La tentazione di andare a trovare Ban fu grande, ma dato che gliel’aveva promesso si limitò a gironzolare
intorno all’albergo. Poi d’improvviso si sentì chiamare e come si voltò si ritrovò di fronte a ...
-Satoshi!-esclamò sorpreso.
-Ginji!Che fine
avevi fatto?Oggi in spiaggia non c’eri...-esclamò
triste.
-Ehm, ecco...-.In
quella arrivò la madre.
-Satoshi non correre
più via in quella maniera!Ah...Che piacere incontrati
qui, come stai?- domandò allegra Eiko.
-Molto bene. Ban-chan si è ripreso perfettamente...voi
come state?-domandò mentre scombussolava i capelli al bambino.
-Bene. Ieri e oggi Satoshi ti ha cercato come un disperato...più
che altro perchè voleva salutarti assolutamente prima
di partire...-disse sorridendo.
-Partire?Quando?-
-Proprio
ora. Stavo per mettere in moto
quando Satoshi ti ha visto e ha aperto la portiera
senza dir nulla...Mi sono presa un colpo...-a
quell’affermazione il bimbo fece un sorriso furbetto. Ginji
annuì e mettendosi all’altezza di Satoshi esclamò
-Beh, allora arrivederci Satoshi, spero di rincontrati presto,...anzi...a
questo proposito...-e fece per cercare un foglietto di
carta ma fu costretto a chiederlo ad Eiko.
-Ecco qua...-esclamò
porgendolo a Satoshi.
-Così se passerai per Tokyo potrai
venirmi a trovare, senza contare che io e Ban-chan
siamo i Get Backers,qualunque
cosa ti è stato rubato, noi te lo recuperiamo al 100%!-esclamò sorridendo.
Il bimbo ricambiò il sorriso
e abbracciò il biondino.
- Sayoonara Ginji-chan- esclamò Satoshi.(Sayoonara significa arrivederci).
Il ragazzo salutò anche la signora e attese
che partissero e scomparissero al di là della sua
vista,prima di ritornare in stanza ad attendere Ban.
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Ma era mai possibile che alle
22.20 di sera non ci fossero che horror e soap opere di terza categoria e
qualche noioso quiz?Ginji guardò ancora l’orologio,erano trascorse solo due ore e davvero non riusciva più a
sopportare l’assenza del compagno. Così che spense la tv e si sdraiò sul letto
e chiuse gli occhi, almeno si sarebbe riposato un poco.
Quando l’orologio segnò la
mezzanotte e mezza Ginji si
svegliò di soprassalto, udendo la porta aprirsi .
-Ban-chan!-esclamò
spaventato e felice allo stesso tempo. Il moro accese la luce.
-Stavi già dormendo?-domandò richiudendo la
porta alle sue spalle.
-No,ti
stavo aspettando...Com’è andata?-domandò mettendosi seduto.
-Ahhh,lascia perdere!Quel dannato bastardo mi ha costretto
a rimanere sino a quest’orario assurdo o
non mi avrebbe pagato quanto volevo...Tutta la sera a servire ragazzine
petulanti e famiglie con relativi mocciosi al seguito!- esclamò scocciato sedendosi
sul letto. Ginji rise, Ban era
davvero poco paziente. Poi gli si mise alle spalle e gli iniziò a
massaggiargliele.
-Se mi avessi fatto venire
avrei potuto aiutarti...-esclamò con tono tranquillo.
-Se fossi venuto a quest’ora
non avrei guadagnato quanto volevo,anzi mi sarei
indebitato pure con quello a furia di fare cadere bicchieri. Mi avresti
distratto da tutto e tutti...-rispose con ugual calma
chiudendo gli occhi. Ginji sorrise
-Sempre il solito...-e si sporse un poco in avanti baciandogli la guancia.
-Ho incontrato Satoshi prima...partiva con la
madre...- disse appoggiando il capo sulla sua spalla non smettendo di
accarezzare quelle spalle tanto “provate” dal lavoro.
-Oh,come
mi dispiace...-esclamò il moro con tono sarcastico mantenendo sempre gli occhi
chiusi.
-Ban-chan ora non ti punisco perchè
sei stanco...Comunque sia,gli ho lasciato il nostro
recapito,così ci fanno un po’ di pubblicità...-.
-Come sei previdente...-esclamò Ban abbandonando quel
contatto tanto dolce e alzandosi dal letto.
-Vado a farci una doccia,torno subito...-esclamò dandogli un veloce bacio sulle
labbra.
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Era seduto sul letto
lasciando che il suo sguardo si perdesse nel biancore della parete mentre il rumore
dell’acqua scrosciante della doccia gli riempiva la mente. Quello era l’ultimo
giorno che avrebbero trascorso in quella splendida località,così
splendida che aveva permesso ai loro cuori di aprirsi e lasciare che le parole
rivelassero i sentimenti più intimi e nascosti. A questo pensiero sorrise,mai avrebbe potuto immaginare che sarebbe bastato così poco
per sentire le labbra di Ban sulle sue,di sentire il
suo calore che l’avvolgeva e...e poi l’aveva fermato. In quel’istante
aveva perso al cognizione del tempo e si erano lasciati trasportare dalla
passione, ma lui aveva fermato tutto prima che accadesse, qualcosa in lui
voleva gustarsi lentamente quella nuova situazione. Ban
non aveva opposto resistenza e aveva accettato. Ma
ora, ora era diverso.
Ban chiuse gli occhi mentre l’acqua lo investiva
completamente con il suo getto caldo. Anche se soffice, quel tocco non poteva
mai eguagliare quello di Ginji, così delicato e
timoroso allo stesso tempo, così ingenuo, di chi per la prima volta si apre
completamente agli altri. In fondo era stato davvero così, anche per lui.
Chissà cosa sarebbe successo se lui, l’invincibile Ban
Mido, non avesse infranto ogni regola e non avesse
raggiunto quelle labbra candide. Sorrise. Aveva sentito in un istante tutto
l’amore che Ginji provava, aveva percepito il suo
profumo avvolgerlo completamente e tranquillizzarlo. Peccato che proprio sul
più bello si fossero fermati, ma poco importava, ce ne sarebbero state tante
altre occasioni per fare l’amore.
D’improvviso sentì una ventata
fredda sulla schiena e non fece in tempo a voltarsi che delle braccia lo
cinsero da dietro. Sorrise. Quel profumo l’avrebbe riconosciuto tra milioni di
persone.
-Ginji...- esclamò voltando appena la testa.
-Gomen Ban-chan ma...-e si strinse ancor più a lui. Il moro per tutta risposta
si voltò e lo strinse anche lui tra le sue braccia baciandogli il capo, la
fronte, il volto. -Mi mancavi, sai?- esclamò mentre lo baciava. -Anche tu...-disse l’altro appoggiando il capo sulla spalla
dell’amico. Ban lo strinse più forte, che sensazione
strana era mai quella. Essere entrambi sotto quel getto caldo, soli, senza
difese. Senza difese? Solo in quell’istante Ban realizzò che entrambi erano nudi!La situazione era
interessante pensò facendo un piccolo sorriso. Poi preso lo shampoo e lo mise
sui capelli di Ginji che si sorprese per il gesto.
-Su,già
che ci sei approfittane,no?-disse sorridendo. Il biondino ricambiò e lasciò che
Ban lo insaponasse per bene. Percepire le sue mani
nei suoi capelli era una sensazione afrodisiaca, gli comunicava un’assoluta
tranquillità nell’animo. Era tutto così magico e bello, talmente sovrannaturale
da pensare che fosse un’illusione.
-Ahi!-esclamò Ginji portandosi le mani sugli occhi.
-Che c’è?-domandò Ban scostando le mani che coprivano il volto del suo
angelo.
-Mi bruciano gli occhi...mi è entrato il sapone...- piagnucolò quello mostrando
due occhioni arrossati. Ban
sorrise e poi disse.
-Vedrai che passa subito...-detto questo si chinò su di lui e gli baciò a lungo gli
occhi. Al biondino
parve di andare in estasi, era tra le braccia di Ban
e percepire il calore delle sue labbra sul suo volto gli produceva delle
continue scariche di piacere.
-Va meglio?-esclamò
staccandosi appena dai suoi occhi che pian piano si aprirono.
-Si...-lo
disse con un tono forse troppo caldo, non seppe perchè
gli era venuto così. Fatto sta che Ban sorrise.
-Mi fa piacere...-esclamò per poi riniziare a baciarlo sul volto, sul collo, lambendo
ogni particolare con la lingua.
-...Ban-chan...-disse Ginji ora che
percepiva quelle sensazioni così forti. Il moro sentendosi chiamare così
disperatamente lo accontentò e le sue labbra finalmente catturarono quelle di Ginji mentre lo stringeva forte a sè.
Sentirsi così a contatto eccitava terribilmente Ban
che ora a stento si tratteneva dal ricoprire Ginji di
baci.
Ma forse l’avevano capito entrambi che questa era volta
buona, e che qualcosa questa volta era cambiato, tanto che anche il timido
biondino perse ogni imbarazzo e cominciò a mordicchiare l’orecchio dell’amico
torturandolo anche con la lingua.
-Ahh...Ginji...-sentire
per la prima volta così attivo l’amico lo spinse a prendere il sopravvento,
così che pian piano Ginji si ritrovò contro il muro
della doccia mentre Ban, chiusa ogni via di “fuga” lo
stringeva nelle sue braccia. Baciarsi mentre l’acqua scorreva sui propri volti era una sensazione più che unica, indescrivibile se
non si vive in prima persona. Il moro si staccò un poco mal volentieri da
quelle soffici labbra e scese sul petto candido di Ginji
seguendo le linee dei muscoli con la lingua e gioiendo
nel sentire l’amico contorcersi per il piacere.
(INIZIO RATING ARANCIONE)
-Ban-chan...-.Avrebbe tanto voluto aggrapparsi a qualcosa, ma era
solo circondato da mura scivolose e con un crescente desiderio. Ban continuò la sua opera andando a torturare uno dei
capezzoli e sorridendo nel vedere il volto dell’amico imperlato da gocce
d’acqua e da un lieve rossore che man mano stava catturando tutto il suo volto.
Lo succhiò a lungo fino a quando gli mancò il fiato mentre Ginji
tratteneva a stento i gemiti mordendo un dito della mano.
Il moro era più che felice di
quella reazione e senza troppi indugi passò all’altro. Il biondino dal canto
suo si sentiva divorato da sensazioni talmente estranee che aveva quasi paura a
dire di starle provando davvero. Non appena percepì che le labbra di Ban si staccarono da lui con violenza gli alzò il volto e
lo baciò, come se fossero mesi che non si vedessero.
-Non mi lasciare...-balbettò
Ginji stringendo più forte Ban.
-Sarei un pazzo a farlo...-rispose l’altro staccandosi un
poco e mostrandogli un sorriso radioso.
-Ban-chan...- e di nuovo venne baciato. Era così delicato, ma
d’improvviso si fermò, Ban si staccò appena
sorridendo. Era così piacevole vederlo eccitarsi.
-Ban-chan...-esclamò non osando guardare dove fosse la mano del
compagno.
-Cosa c’è?- A Ginji mancarono le parole ma non un gemito. Il moro sorrise
e gli sussurrò.
-Stai tranquillo...-e
dicendo questo cominciò a baciarlo scendendo gradualmente mentre Ginji,forse imbarazzato per i gemiti che frequenti lo
facevano loro si mordeva un dito mentre un mano vagava alla disperata ricerca
sul muro,pur di afferrare qualcosa a cui aggrapparsi. Ma
poi il suo cuore saltò un battito quando percepì le labbra di Ban sul suo sesso e che dolcemente lo accoglievano in se.
Come potersi trattenere?Come frenare quella passione?Ban
lo stava letteralmente facendo morire, mai avrebbe immaginato simili sensazioni,non le aveva mai nemmeno sognate. Ban
iniziò a pompare più in fretta gioendo finalmente nel sentire che i gemiti di Ginji si facevano sempre meno trattenuti.
-Ban-chan ahhh...io...aaaaah.- non riuscendo più nemmeno a formulare una frase
che avesse un senso compiuto si perse in quelle sensazioni proibite fino a
raggiungere l’apice del piacere. Ban ingoiò tutto e
poi lo osservò da vicino, con gli occhi semi chiusi, il respiro irregolare,un rossore crescente sulle gote e gocce d’acqua che lo
facevano risplendere.
-Ban...chan...-riuscì a male pena a
balbettare il suo nome prima di abbandonarsi a lui, nelle sue braccia. Il moro
lo accolse e lo strinse a se dandogli piccoli e dolci baci sulla spalla.
-Come va?-domandò quasi
ridendo.
-Secondo te...?- ribatté l’altro con tono poco più calmo. Per poi sorprenderlo
e baciandolo appassionatamente, un gesto improvviso che sorprese persino Ban, al quale però si sottopose più che felice. Quando si staccarono il moro lo baciò sul viso e piano piano gli sussurrò nell’orecchio.
-Continuiamo di là...-indeciso se attendere una risposta,che però non tardò ad
arrivare.
-Si...sì
Ban-chan...-
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Ginji sembrava dieci volte più carino
del solito con l’accappatoio avvolto e il cappuccio che gli copriva la metà del
volto. Era terribilmente affascinante e delizioso allo stesso tempo, tanto che Ban si trattene dallo sbattere direttamente sul letto e
ricoprirlo di baci, nonostante la tentazione fosse molta.
-Sei davvero adorabile...-esclamò abbracciandolo e sollevandogli il cappuccio che
gli negava la visuale su quegli occhi dolcissimi.
-Ban-chan...-fece lui primo di stringersi saldamente al compagno e
mischiare il ruvido del tessuto spugnoso dell’accappatoio con la liscia pelle
di marmo di Ban.
Stettero così per un paio di
minuti quando si udì la fievole voce del biondino.
-Ban-chan...avevi detto che...di qui...-disse saltando volutamente
delle parole.
A quell’espressione Ban rise, evidentemente non era l’unico ad aver atteso con
trepidazione quel momento.
-Ti ho già detto che sei
delizioso?-esclamò iniziandolo a baciare sul collo e scostando un poco
l’accappatoio e indirizzando il compagno verso il letto.
-Uhm...si...-disse
piano attendendo che le labbra di Ban si posassero
sulle sue.
-E che ti amo?-domandò nuovamente con un
sorriso.
-...Anche...-rispose
divertito il biondino.
-Cielo,sto diventando
terribilmente monotono,allora...-e raggiunto il letto lo sdraiò delicatamente
baciando finalmente quelle soffici labbra.
-...A
me piaci così...-mugolò il compagno.
-Anche questo l’hai già detto...-disse il moro sorridendo per poi tornare a baciarlo.
Piano piano
gli sciolse il nodo dell’accappatoio e poté sfiorare quella pelle ancora calda
per il vapore dell’acqua, con tocchi leggeri, ma che in realtà nascondevano una
costante eccitazione.
Ginji accettò di buon grado quelle attenzioni e pregò che durassero una vita intera, poi quelle carezze divennero
baci, tanto inebrianti che lo costrinsero ad emettere qualche gemito di
piacere.
-Mi farai morire...-disse con tono soffocato.
-Tutto ciò che non vorrei...-rispose nello stesso tono Ban
liberandosi di quell’accappatoio che ormai gli limitava i movimenti.
Baci, carezze, tanto per
farlo venire di nuovo, e poi con delicatezza prese le
dita del biondino, martoriate dai segni dei denti, per resistere a quella
crescente eccitazione. Le baciò a lungo e introdusse le sue dita candide tra le
labbra ribollenti del biondino che iniziò a succhiarle delicatamente. Ban si chinò poi a baciare quelle labbra, e gli sussurrò
piano.
-Farà male...se non
vuoi io...-ma un bacio lo zittì.
-Non dire sciocchezze,tu non mi farai mai male Ban-chan...-e
come risposta ricevette un sorriso meraviglioso. Prima uno per farlo abituare,
poi due, e quando ritenne che il dolore stesse sfumando lo penetrò piano,dandogli tutto il tempo di abituarsi a quell’intrusione
dolorosa che aveva provocato piccole lacrime dagli occhi bruni...
-Passa subito...-disse con il tono più calmo che in quell’istante poteva
permettersi e tornò a masturbare il suo sesso per calmarlo. Quando poi il
dolore passò Ban iniziò a spingere, piano, poi più
veloce, sino a quando entrambi si persero in un orgasmo...
(FINE RATING ARANCIONE)
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Si era accoccolato a lui,
calmo, tranquillo, mentre il respiro tornava regolare. Anche se in quel momento
non aveva il più lontano brivido di freddo,il pensiero
che d’improvviso tutto ciò potesse rivelarsi un’illusione gli provocava piccoli
tremiti.
-Tutto bene?-domandò Ban accarezzandogli il capo e arricciandogli i capelli tra
le dita. Il compagno annuì con il capo.
-Hai freddo?-domandò nuovamente.
-No,...sto
bene...-disse piano aprendo un poco gli occhi bruni.
-Ban-chan... stringimi.-
Il moro ubbidì a quella richiesta e lo cinse
con più fermezza. –
Temi che sia ancora
un’illusione?-domandò incerto.
-Hai.- si limitò a rispondere.
(Hai = sì ).
-Pensi che d’improvviso io
scompaia?-continuò Ban.
-Hai- rispose ancora.
-Credi di star sognando?-
chiese con un leggero sorriso sulle labbra.
-Hai-.
Ban rise -Cosa devo fare per farti capire che sono qui,vivo e presente?-domandò curioso. Ginji
sollevò appena il capo e lo guardò dritto in quegli occhi brillanti
-Dimmi...dimmi
che mi ami...-disse con un tono quasi supplicante. Ban
ne fu quasi sorpreso e gli prese il volto tra le mani.
-Ai shiteru...-e gli baciò il
volto delicatamente. -Ai shiteru
Ginji...-e poi lo baciò sulle labbra.