Vestiti, trucchi
e Baci alla francese
“Izzy,
non posso mettere questo” Clary uscì dal bagno con i capelli rossi ancora
bagnati e fece passare una mano sullo stretto vestito nero che le fasciava
tutto il corpo.
“Certo
che puoi” Rispose Isabelle sedendosi sul letto mentre squadrava Clary dalla
testa ai piedi. “È il tuo primo appuntamento ufficiale con Jace, non vorrai
mica andarci con i tuoi vestiti”.
“Perché?
Cosa c’è di male nei miei vestiti?” le chiese Clary puntando lo sguardo verso
la pila di vestiti accatastati sulla poltrona nella stanza di Isabelle.
“Sei
una Shadowhunter, adesso” le rispose semplicemente Izzy come se quella affermazione
potesse spiegare tutto, poi ripensandoci aggiunse con un sorrisetto: “Non puoi
vestirti come una mondana per andare ad un appuntamento con uno degli
shadowhunter più sexy e inaspettatamente innamorato di te”.
“Grazie
tante per il discorso di incoraggiamento” disse Clary sarcastica sospirando
rassegnata. “In realtà, non è nemmeno un appuntamento, dobbiamo solo indagare
su un probabile attacco demoniaco”.
Mentre
Clary sembrava piuttosto delusa da quell’ultima affermazione, Isabelle inspirò
profondamente e per un secondo il grosso macigno che le premeva il cuore non le
fece più male.
Non
riusciva a capire il momento preciso e il perché quei sentimenti fossero nati
nei confronti della rossa: quando Clary le era vicina la faceva impazzire, quando
non lo era impazziva comunque.
Sapeva,
però, che quei sentimenti avrebbero fatto soffrire molte delle persone che
amava di più al mondo: Jace, che era
perdutamente innamorato di quella piccola ragazzina e Izzy non l’aveva mai
visto aprirsi così tanto a qualcuno che non fosse Alec o lei. Poi c’era Simon,
poco tempo prima aveva pensato di amarlo, adesso tutto quello che provava era
confuso.
E
in fine c’era Clary, i primi tempi non pensava che si sarebbe affezionata tanto
a quella ragazzina dai capelli rossi, poi un giorno tutto cambiò e Izzy non ne
sapeva il motivo.
Tutto
di Clary la faceva sentire bene: il suo profumo, i suoi occhi, i movimenti
fluidi della sua mano mentre disegnava e il modo in cui arricciava il naso quando
si concentrava troppo su qualcosa.
Quella
ragazzina le aveva fottuto il cervello, e nonostante sapesse che le avrebbe
spezzato il cuore, non riusciva a fare a meno di aiutarla quando lei glielo
chiedeva.
Non
avrebbe mai fatto parola dei suoi sentimenti con nessuno, ma avere Clary nella
sua vita, anche solo come amica, le andava più che bene.
“Izzy,
ci sei?” Clary le faceva segno con la mano per richiamarla “Stai bene?”
“Certo,
perché?” le rispose Izzy usando un tono più brusco di quanto si aspettasse dopo
essere ripiombata bruscamente alla realtà.
“Ti
ho solo chiesto se puoi aiutarmi con i trucchi”.
Clary
incrociò le braccia sul petto stando sulla difensiva, e con quel’espressione da
cucciolo ferito Isabelle non poté fare a meno di addolcire lo sguardo e alzarsi
per prendere i trucchi.
“Grazie,
lo sai che non sono brava in queste cose da ragazza”. Disse l’altra con
gratitudine.
Mentre
Clary continuava a parlare, Isabelle si impegnò nel disegnare attentamente la
linea dell’eye-liner: aver passato tutta la sua vita a disegnare rune, era
d’aiuto.
Stare
così vicina a Clary la scombussolava profondamente. Pensò a tutte le
possibilità che aveva per sottrarsi a quella lenta e dolce tortura, si chiese
se la decisione migliore era scappare dalla finestra o inscenare un mancamento,
oppure, fare quello che desiderava fare
da tanto tempo ormai.
Si
chiese anche se le labbra di Clary fossero così morbide come se le era
immaginate, voleva saperlo. Voleva anche
immergere le mani in quella cascata di riccioli rossi e far scivolare le
proprie dita lungo il corpo della ragazza davanti a se, ma non era così egoista
da farlo sul serio. O forse si?
“Iz, va tutto bene? ”
le chiese ancora una volta Clary preoccupata per l’amica.
Quelle
poche parole pronunciate dalla rossa fecero ridestare Isabelle dalle sue
fantasie e la ragazza si ritrovò le proprie labbra a pochi centimetri da quelle
dell’altra, la stessa situazione dei suoi sogni.
Alla
fine chiuse gli occhi e smise finalmente di pensare, quando li riaprì la sua
bocca era poggiata su quella di Clary.
L’altra
sembrava sorpresa, ma non l’allontanò, anzi, ricambiò il bacio anche se timidamente.
Portò
le mani tra quei riccioli rossi e se li arrotolò tra le dita come aveva sognato di fare spesso negli ultimi tempi. I
baci si fecero sempre più audaci e piano la lingua si insinuò nella bocca
dell’altra, alternavano baci dolci e sensuali a baci più sfrontati e aggressivi,
come se fossero anime passeggere su due binari paralleli: sempre vicine e mai
insieme.
Clary
prendendo più coraggio portò la mano tremante sul volto di Isabelle e la fece scivolare
lungo tutto il corpo, accarezzandole la schiena e scendendo lungo i fianchi.
Izzy
incentivata dai gesti dell’altra la fece stendere sul grande letto al centro
della sua stanza e, senza mai staccare le labbra dalle sue, se non per
riprendere fiato, si mise a cavalcioni sopra di lei .
Le
sue mani lentamente esploravano il corpo dell’altra, si staccò dalle labbra di
Clary solo per andare a lasciarle una scia di baci bagnati e dei piccoli segni
rossi per tutto il collo fino ad arrivare alla clavicola, e lei, Clary, ad ogni
gesto, ad ogni bacio sembrava sussultare come se fosse sorpresa da quel
contatto.
Continuarono
a scambiarsi baci appassionati per minuti, forse ore, Isabelle non avrebbe
saputo dire per quanto tempo rimasero sdraiata su quel letto, la prima sopra l’altra.
Era
tutto perfetto.
“Izzy?
Ci sei, stai bene?” la voce di Clary proveniente dalla porta della sua camera
fece svegliare Izzy che la guardò con gli occhi ancora impastati di sonno.
“Avevi
detto che mi avresti aiutato a scegliere il vestito per l’appuntamento con Jace”
disse la rossa sorridendole e buttandosi sul letto affianco a lei.
“Certo”
disse Izzy dopo aver guardato per qualche minuto l’amica e arrossendo per un
motivo che a Clary rimase sconosciuto. O forse
no?
N.d.T
Non
so cosa sia precisamente questa cosa, mi è venuta in mente così random, ma l’idea stranamente mi piaceva e quindi ho
provato a partorire quest’aborto (?)
Voglio
ammetterlo, sono una Clizzy shipper
convinta e da amante del trash prima o poi ci avrei scritto su qualcosa.
Se
siete arrivati fino a qui, scusate lo sproloquio e grazie per aver letto questa
“cosa”!
Ems