Se dovessi ricordare l’esatte parole che mi disse mia madre prima di chiudermi dentro l’armadio, non saprei riportarle. Ricordo i suoi occhi terrorizzati e pieni di lacrime, ricordo le urla di mio fratello maggiore in sottofondo e ricordo il corpo di mio fratello minore sul pavimento, in una pozza di sangue. Poi solo il buio. Mi nascosi sotto i vestiti, troppo spaventata dalle urla che sentivo. Piansi fino ad addormentarmi e quando mi risvegliai, il nulla.
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«io non sono preoccupata, ce la caveremo.» borbottai, prendendolo a braccetto. Lui rise e mi strinse a sé.
«Ci puoi giurare.»