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Autore: Tony Stark    11/11/2016    2 recensioni
Una nazione continua ad esistere fino a che la sua storia viene ancora ricordata.
Una nazione esiste fino a che anche solo uno si ricorderà di lei e se anche uno se ne dovesse ricordare, la nazione tornerà.
Genere: Angst, Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Germania/Ludwig, Prussia/Gilbert Beilschmidt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leb wohl, Preußen
Addio, Prussia


Una nazione continua ad esistere fino a che la sua storia viene ancora ricordata.


Una nazione esiste fino a che anche solo uno si ricorderà di lei e se anche uno se ne dovesse ricordare, la nazione tornerà.




Germania era stato in pensiero, preoccupato. Sentiva che qualcosa non andava.


E non era stato Austria che non aveva detto una parola, se non “Ihr ahnt Preußen-Reich”… da quando si era ripreso.
No, a preoccuparlo era stato il fatto che Gilbert non si era fatto vivo.


Lui arrivava sempre… sempre, per far vedere loro che lui era lì, che esisteva ancora! Anche se gli Alleati avevano cercato di distruggerlo dandogli una colpa che non era sua.
I Prussiani non avevano voluto il dominio dei nazisti, i prussiani non avevano voluto la guerra… per una volta.


Ma oggi, oggi non c’era… e mentre gli altri avevano sospirato di sollievo a non vedere l’inquietante, a tratti fastidioso, albino, Ludwig aveva cominciato a preoccuparsi, distraendosi persino dalla riunione in corso.


Di questi tempi ce n’erano così tante. Gilbert stava bene l’ultima volta che l’aveva visto, anzi stava persino meglio del solito.
Al punto tale che Germania aveva creduto che da qualche parte un gruppo di prussiani avesse trovato il modo di rifondare una sorta di Nuova Prussia.
La sua carnagione chiara aveva ripreso ad essere più naturale, per i suoi standard, almeno non sembrava più così malato come all’inizio.
I suoi occhi avevano ripreso brillantezza.
Suo fratello stava bene. Più di quanto fosse stato dal 25 Febbraio 1947.


Eppure il fatto che non fosse arrivato, che non si fosse fatto vedere lo preoccupava… e se…. E se fosse scomparso… Svanito… come la sua terra, così all’improvviso? Di punto in bianco, lasciandolo solo?


<< Doitsu? >>; La voce di Italia lo risvegliò dai suoi pensieri, sembrava quasi spaventato… ma da cosa?. Solo in quel momento si rese conto che tutti lo stavano guardando… era così ovvio che non stesse ascoltando?
Ma non sembrava che fossero infastiditi, più che altro… terrificati che… che stava succedendo?


Perché non dicevano una parola? Perché lo guardavano così?


Fu allora che si rese conto di un altra cosa, del calore viscoso che sentiva sul viso. Troppo denso per essere lacrime, portò una mano al viso per asciugare quella lacrima così densa… quando la allontanò, vide il rosso che gli macchiava le dita… sangue…


Non sentiva dolore, non sentiva nulla, nulla di nulla…


Allora arrivò la consapevolezza… stava succedendo qualcosa ad East, a suo fratello.
Ormai erano due parti della stessa nazione, la Germania dell’Est era di Gilbert, era Gilbert ma allo stesso tempo era ancora legata a lui…


Stava succedendo qualcosa a Gilbert. Si alzò di scatto, lasciando la sala conferenze nel bel mezzo della riunione, senza dire niente a nessuno.


Le altre nazioni rimasero in silenzio, sapevano cosa stava succedendo…


La Prussia era stata dimenticata.


--------


Non sapeva di poter essere tanto veloce… probabilmente era stato anche più veloce di Feliciano quando correva via da un pericolo.


Aveva paura… per suo fratello… E… E se fosse già scomparso?


Entrò in casa e raggiunse il seminterrato, dove si trovava la stanza di Gilbert.
La porta bianca, lucida chiusa… ma non a chiave.


La stanza di suo fratello era molto spartana, sembrava quasi quella di una caserma. Non c’era nulla di superfluo, solo il necessario. Il tutto tenuto perfettamente pulito.
Sulla parete, esattamente parallela alla porta,vi era la bandiera di Prussia.


<< Gilbert? >>lo chiamò mentre entrava, la sua voce era quasi un sussurro tremante.


Non ci fu alcuna risposta.


Entrò e lo chiamò ancora… Niente.


<< Großer Bruder? >>; Gli sembrava di essere tornato piccolo, quando era ancora un piccolo territorio annesso alla Prussia, si era perso nella foresta e dopo un po’ che cercava di ritrovare la strada aveva cominciato a spaventarsi e a chiamare suo fratello, quasi con disperazione.


Ma ora… ora quel terrore era così reale… e se… se… alla fine fosse morto? Non c’era più nulla a tenerlo con loro… solo… la sua forza.


Perché suo fratello era sempre stato forte… forte, arrogante… sempre presente. Indimenticabile, ineguagliabile… la grande Prussia.


Il Magnifico Prussia.


Gilbert non era lì… c’era solo la sua divisa sul letto, stranamente disordinato. E una macchia di sangue sul cuscino.


<< B-Bruder… >> sussurrò il tedesco.
“No! No! Non puoi essere scomparso… non puoi! Tutti ti ricordiamo… tutti ti temono… non puoi sparire...” pensò.
Le lacrime che riempivano i suoi occhi cerulei, cadendo sul suo viso e mescolandosi al sangue che lo macchiava.


Ludwig si nascose il volto fra le mani, singhiozzando. Le spalle scosse da un tremore continuo.


Suo fratello non poteva essere scomparso così… non era passato neanche un mese da quando l’aveva sostituito prendendo il suo posto… Non era passato così tanto da quando li aveva terrorizzati tutti con la sua sola forza… mostrando loro perché la Prussia non fosse scomparsa…


Suo fratello… Prussia… … non era più con lui… alla fine la dissoluzione della sua terra aveva avuto effetto su di lui.


Sollevò lo sguardo, sfocato dalle lacrime, guardando la divisa di suo fratello… tutto quello che era rimasto di lui.
C’era qualcosa oltre la divisa, un foglio… una foto, come notò dopo averla presa.


Nella foto c’era solo Ludwig che aveva un piccolo sorriso sul viso e guardava verso… uno spazio vuoto. Germania ricordava quella foto e dove c’era quello spazio vuoto sarebbe dovuto esserci suo fratello… Gilbert con il suo sorriso scanzonato.


Non era rimasto più nulla di lui…


Voltò la foto non potendo guardare ancora, quanto il destino fosse stato crudele al punto tale da cancellarlo anche da ciò in cui già esisteva.


C’era scritto qualcosa:

 
Du gedenkst mich, kleiner Bruder
Ricordati di me, fratellino.




E tutto ciò che Germania poté pensare fu: “Sì, großer Bruder… mi ricorderò di te per sempre, non ti dimenticherò.”


E poi sussurrò qualcosa fra le lacrime, in un sussurro spezzato. Mescolando la sua lingua a quella di suo fratello.
Leb Wohl, Bruder… Leb Wohl, Preußen
Addio, fratello… Addio, Prussia


































Note dell’Autore
Salve ragazzi volevo dirvi solo una cosa questa storia mi è stata ispirata da una cosa che mi è successa durante la scuola, nell’ora di Storia. La nostra prof. doveva… e sottolineo Doveva spiegare la storia della Prussia ma sapete che ha fatto? Ha detto semplicemente:”Va bene, ragazzi, questa la saltiamo tanto non è importante”… E sapendo che una nazione esiste finché viene ricordata… saltare la storia di Prussia non equivale a dimenticarlo?


Unica precisazione storica:
25 Febbraio 1947 è il giorno in cui la Prussia venne ufficialmente disciolta dagli Alleati.


Grazie in anticipo
-Anthony Edward Stark
   
 
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