È una promessa
 
E in un attimo mi ritrovo sospeso. Sospeso a un centinaio di metri da terra. Il vento increspa i miei capelli corvini e quelli della ragazza di fronte a me. Le sue mani improvvisamente toccano il mio viso, stupendomi. So che sono fredde, eppure le avverto calde a contatto con la mia pelle, forse più fredda della sua. Piccole, candide e delicate mani che tremano impercettibilmente per paura che tutto ciò possa svanire, dissolversi come deboli carezze di vento. Ma qui quello che deve aver paura sono solo io. Si tratta di un sogno? O forse è solo un incubo, dal quale mi risveglierò per l'ennesima volta sudato e sofferente, perché, quante volte in questi lunghi cent'anni l'ho sognata? L'ho desiderata al mio fianco, quando in realtà è proprio stando al mio fianco, seppur per pochi effimeri istanti, che è stata condannata.
-Zeref- la sua voce, calda e cristallina come allora, mi fa posare lo sguardo dalle sue mani al suo volto. A quegli occhi smeraldini e inconfondibili, carichi dell'amore che io non merito. Alle sue labbra che, schiuse in un sorriso, mi invitano a desiderarle. Per quanto tempo ho aspettato di rivivere queste sensazioni? Per quanto tempo ho finto di essermi arreso, rassegnato?
Ma tutto questo è reale? Posso concedermi la libertà di avvolgere ancora una volta tra le mie braccia il suo esile corpo senza che scivoli via come acqua pura?
-Ce l'abbiamo fatta Zeref -pronuncia ancora, avvicinandosi. E io resto immobile, paralizzato e di nuovo perso nelle sue pozze smeraldine. -È tutto reale- aggiunge, quasi incredula anche lei.
Ma io non voglio toccarla -E se ti perdessi di nuovo?- chiedo con terrore. Non voglio. Non voglio. Questi 400 anni sono stati un inferno per me, ma nulla è paragonabile a quei cent'anni passati senza di lei. Con il peso di aver preso un'altra innocente vita. La sua.
-Non succederà Zeref-mi rassicura scuotendo la testa e agitando lievemente le ciocche dorate che fluttuano a mezz'aria, tenute ferme solo dai suoi fermacapelli di piume.
-Finalmente siamo liberi- pronuncia in un sussurro, avvicinandosi ancora di più, fino a toccarmi la fronte con la sua. -Siamo morti- e queste ultime parole creano un sollievo in me. Sollievo perchè finalmente libero da quell'eternità che mi è stata data, ma che io non ho chiesto. Un'eternità di vuoto e solitudine non la desidererebbe nessuno perché sarebbe solo una prigionia. Ma mai avrei immaginato che il destino che mi ha fatto soffrire per tutti questi anni alla fine sarebbe stato clemente proprio con me, colui che più di tutti ha cercato di ribellarsi ad esso.
Chiudo gli occhi, consapevole che sotto di noi tutta Fairy Tail, no, tutti coloro che ho coinvolto in questa stupida guerra, ci stanno osservando. E io mi sento finalmente libero, finalmente... felice, come non lo ero da 400 lunghi anni.
Riapro gli occhi lentamente, poggiando lo sguardo ancora una volta sul volto di Mavis, che ancora mi sorride, e non posso che essere consapevole che quello che stiamo provando è lo stesso sentimento. Accenno anch'io un leggero sorriso. È bellissima.
Piccole sfere bianche di energia iniziano ad abbandonare i nostri corpi sospesi nel cielo terso. La nostra pelle si fa più chiara, sempre più trasparente. Ma c'è ancora tempo. Tempo per un semplice quanto casto bacio che mi sembra di aver aspettato per tutta l'eternità. Poggio una mano sul suo volto felice. I suoi occhi non sembrano aspettare altro, e mentre una sua mano si stacca dal mio volto per posarsi sulla mia, chiudiamo gli occhi e congiungiamo le labbra. Un leggero tocco, ma che esprime tutto il nostro amore. Quello che siamo stati costretti a nascondere, a rinchiudere nei meandri del nostro cuore per così tanto tempo... Adesso però è libero di uscire.
E mentre ci stacchiamo appena, ma solo per incatenare ancora una volta i nostri occhi, la sento sussurrare qualcosa con un sorriso radioso. E in un attimo ci dissolviamo nell'aria fresca della sera.
 
 
Cammino per le vie del centro di Magnolia. Ho sentito che qui si trova la sede della gilda più potente di Fiore. Sono passati cento anni da quella memorabile vittoria ai dai Matou Enbu e dalla battaglia contro il temibile Zeref. Non ricordo quando ho iniziato ad interessarmi a questa vecchia storia che ha un che di leggenda. Ho cercato di documentarmi più che potevo, ma a quanto pare molti dettagli di quella vicenda sono stati segretati, e l'unico modo per ottenerli è parlare direttamente con qualcuno che l'ha vissuta, o meglio, ne ha sentito parlare. In giro si dice che la storia sia stata tramandata alla generazione successiva. Ormai di quei valorosi maghi di cent'anni fa, non ne è rimasto più nessuno. Nonostante ciò, si dice che solo il master di Fairy Tail sia al corrente dell'intera storia, e che sia incaricato di narrarla di generazione in generazione.
Senza quasi accorgermene sono arrivato. L'imponente castello medievale che si innalza davanti ai miei occhi è uguale alle raffigurazioni trovate sui libri e risalenti a quasi cento anni fa. Di fronte a questa visione avverto una strana nostalgia... come se già conoscessi questo posto, ma è assurdo.
Il vociferare e il violento rumore di tavoli che si rompono mi risveglia dai miei pensieri. Giusto, si dice anche che sia la gilda più casinista di Fiore. Di certo non gli avranno dato questo soprannome per niente. Spingo senza esitazione il grosso portone socchiuso, ritrovandomi davanti uno scenario che ha dell'incredibile.
Al centro dell'enorme sala una decina di ragazzi si trova steso al suolo, mentre poco distante alcune ragazze sospirano sedute al bancone. In molti stanno ridendo tra i tavoli, ma non mancano quelli completamente disinteressati all'intera scena di rissa che si deve essere consumata lì pochi minuti prima. Una donna dai corti capelli rossi sta discutendo proprio al centro della grande sala con un giovane uomo dai capelli blu. Hanno lo stesso particolare tatuaggio sul volto, come se fossero parenti, o forse addirittura fratelli. Dalle poche parole che riesco a sentire, sembra proprio che sia stata lei a mettere così tante persone al tappeto.
A pochi passi da loro una ragazza dai capelli rosa, e che prima non avevo notato, si rialza dalla marmaglia, subito seguita da un giovane a petto nudo. Sembra abbiano intenzione di litigare, ma l'intervento di un albino con uno strano sorriso sul volto li calma all'istante. Poco più in là un altro gruppetto attira la mia attenzione. Si tratta di due biondi e un bruno che sembra stiano avendo un'accesa discussione con una coppia di gemelle dai capelli blu e un'albina. Nonostante il volume alto della conversazione, le loro voci vengono facilmente coperte dal trambusto della sala. Nessuno sembra far particolare caso a loro, tranne una donna dai capelli cerulei che se ne sta furtivamente nascosta dietro ad una colonna.
Resto spiazzato perché tutto ciò non ha quasi senso, ma prima che possa anche solo fare un passo in quella confusione, una voce cristallina mi sorprende - Benvenuto a Fairy Tail - mi dice con un sorriso una ragazzina minuta dai lunghi capelli dell'oro, i piedi scalzi e gli occhi di smeraldo apparsa improvvisamente al mio fianco. Da quanto è qui? Indossa un lungo abito di seta rosa e strani fermacapelli di piume tra le ciocche bionde, che mi sembrano familiari... quasi nostalgici.
-Niente ci separerà mai più. Ci rivedremo, Zeref- pronuncia con tono antico, incatenando i suoi occhi ai miei, e in essi posso scorgere un nuovo sentimento. Lo riconosco ed è lo stesso che sta pian piano affiorando dalle profondità del mio cuore. -Questa è una promessa, Mavis- sussurro in un soffio senza rendermene conto. E in un attimo, flash di una vita passata scorrono davanti ai miei occhi, risvegliando ricordi e antichi sentimenti.
È lei. Inconsapevolmente l'ho sempre cercata nella storia di Fairy Tail, nelle sue origini e in quelle di quella vecchia guerra che io stesso provocai. Ma era lei. È sempre stata lei la causa di ogni mia azione, di ogni mio gesto, di ogni mio respiro da quando sono di nuovo in questo mondo.
E questa consapevolezza fa sorgere un lieve sorriso sul mio volto -Finalmente ci rincontriamo- sussurro, mentre un senso di nostalgia e sollievo mi pervade.
-Sapevo che mi avresti trovata- pronuncia lei con gli occhi lucidi e il sorriso più dolce che io abbia mai visto, o almeno in questa vita. E senza imbarazzi ci prendiamo per mano, godendo di questo semplice tocco e del calore che trasmette. Stringo lievemente la presa e anche lei fa altrettanto. Mi conduce piano all'interno della gilda per presentarmi ai miei nuovi nakama, alla mia nuova famiglia.
Non so come andranno le cose da adesso in avanti, come sarà la mia vita. Ma sono sicuro di una cosa: adesso che ho ritrovato la mia dolce fata, non abbandonerò mai più il suo fianco.
 



Nda:
allora, l'idea di questa storia già mi ronzava in testa da un po', ma poi la lettura di un'altra fanfiction su Fairy Tail, ma che non ha nulla a che fare con loro due, mi ha fatto venire l'ispirazione. L'idea iniziale poi era di scrivere solo la prima parte, ma non ho saputo resistere: li voglio vedere insieme, e stavolta per sempre u.u
Detto questo... non so davvero che altro aspettarmi dopo gli ultimi capitoli XD
Spero che la storia vi sia piaciuta ^.^ e sono curiosa di sentire i vostri pareri.
A presto, Roby-chan