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Autore: animedoro    12/11/2016    1 recensioni
Continuo di "TI ASPETTERÒ NEKO"
Coppie: BokuAka, LevYaku, KuroKen, SuguKen e KuroOC
Da un anno e mezzo era nata quell'unione tanto bramata e il tempo scorre inesorabile a forzare questo legame, che adesso è giunto a condividere l'università.
Nuovo ambiente, nuove persone, nuovi sentimenti saranno presenti in questo nuovo e ignoto anno, l'amore riuscirà a sopravvivervi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kozune Kenma, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Arrivato a casa Kuroo , entrò piano e la  trovò già pulita a metà dai frammenti delle varie cose che aveva spaccato preso completamente dalla sua furia incontrollata.
Arrivò in salotto e trovò Kenma a terra a continuare la pulizia, pulendo la foto che era riuscito a salvare dalle sue grinfie.
“Kenma…” disse  piano Kuroo avvicinandosi e facendo saltare per la sorpresa l’altro che si rimise subito in piedi.
“Cosa ti è successo?” domandò Kenma  preoccupato vedendo Kuroo tutto bagnato e pieno di lividi e graffi.
“Ho avuto delle discussioni” rispose con una scrollata di spalle Kuroo.
Kenma in risposta posò la foto sul tavolino difronte il divano e prendendo una mano dell’altro lo guidò in cucina che era immacolata e lo fece sedere su una sedia, poi scomparve per  ritornare dopo pochi secondi con la scatola del pronto soccorso, prese una sedia e si mise davanti a lui e iniziò a tamponare piano le ferite per disinfettarle, tutto senza dire  una parola.
Kuroo intanto lo guardava sorpreso e si sentì in colpa  quando poi il suo sguardo andò a posarsi sul collo di Kenma, notando una fascia che prima nella furia non aveva visto.
Curioso e nervoso avvicinò la mano al tessuto e la strappò facendo alzare l’altro che coprì  con una mano la parte scoperta, ma prima che potesse dire qualcosa Kuroo parlò dolce:
“Tranquillo… lasciamelo vedere”  e Kenma avendo notato la sicurezza e calma di quelle parole abbassò piano la mano, mostrando così il bel morso ben in evidenza sulla pelle chiara, scrutando in silenzio ogni movimento che avrebbe fatto l’altro.
Kuroo in primo momento sbarrò gli occhi sorpreso di tale segno, anche se lo immaginava , era stato comunque un colpo vederlo e cercando di restare tranquillo portò una mano sul livido e l’accarezzò delicatamente facendo venire i brividi al compagno. Poi non reggendo più quella visione, abbassò la mano e la  portò a stringere la maglia di Kenma all’altezza dello stomaco per poi appoggiarvi la testa chinata in avanti.
 
“Perdonami Kenma…. Perdonami…” sussurrò tremando appena, “Ti ho lasciato solo, ti ho tolto quasi la vita, ti ho portato tra le braccia di un altro e ho rovinato la nostra fiaba…” appena sentì le mani di Kenma accarezzargli la testa umida iniziò a piangere, portando Kenma più vicino a sé.
“Sono sceso a patti con Maruii, continuare a lavorare con lei in cambio di  una certa pseudo relazione, ma io giuro… giuro che io non provavo ciò che lei provava per me, io l’ho fatto solo per te, per non farti mancare niente!
Dalla più piccola cosa come una briciola, alla più grande come la luna!
Ma non sapevo che facendo così mi sarei allontanato da  te tanto da non ricordare più cosa fosse giusto fare o non… ci credo che hai voluto andare da un altro ed hai… hai fatto bene, infondo come potevo rimproverarti dopo quello che io ho fatto!? Ahahahah che fine…” qui si bloccò per alzare la testa quel tanto che bastava per guardare negli occhi l’altro.
“Ma giuro, io non le ho detto mai ti amo, non le ho donato mai il mio cuore nelle notti, quello… quello è solo tuo, capito?”
Non ricevendo nemmeno una sillaba  come risposta riabbassò la testa e abbracciò Kenma in vita.
“Dimmi che hai capito… dimmi che ho sbagliato… urlami… se vuoi puoi darmi pure uno schiaffo… ma non guardarmi con quegli occhi persi in dolori che io non ho saputo alleviare… dimmi qualcosa… parlami Kenma…” singhiozzò non riuscendo a trattenersi.
Seguì silenzio nel quale nessuno disse niente, finché Kenma non disse in tono indecifrabile:
“Scusa” parola che sorprese Kuroo tanto da staccarsi da lui e alzare lo sguardo sul compagno che lo guardava  senza emozione.
“Scusa, è colpa mia se sei finito a fare ciò che hai fatto…”
“Non è vero!” urlò Kuroo andando nel panico.
“Invece si… dovevo cercarmi un lavoro anche senza il tuo consenso, dovevo essere forte e fare ciò che era giusto, non appoggiarmi addosso a te e addossandoti tutte le responsabilità… noi stiamo insieme e dovevamo risolvere tutto come una vera coppia…”
“Kenma tu non c’entri! Tu sei già forte a sopportarmi, a sopportare tutto questo che ho fatto e lo sei anche adesso a dire tutte queste cose che io avrei dovuto sapere fin dall’inizio!
Sono io che non ti ho dato ascolto… sono io che mi sono comportato come se… se così facendo saresti stato in debito con me a stare per sempre insieme… ma io non volevo questo, volevo solo trattarti come il tesoro che eri… rendendomi conto troppo tardi che tu sapevi già cosa doveva essere fatto, che eri già grande… io invece che ancora ripensavo a quei gironi in cui ti leggevo una storia per farti addormentare e promettendoti che ti avrei protetto….”
Prendendo le mani di Kenma, Kuroo lo guardò intensamente negli occhi.
“Quindi non dire che è colpa tua, non lo è… ahahah assolutamente… sono io il problema e capisco se vuoi… farla finita…” avvicinando le mani del setter a se le baciò piano, assaporando quelle sottili mani.
“Ho sofferto in questi giorni… mi sono fatto domande sul perché non tornassi da me, forse perché ero maschio? Non sono bello quanto tu vorresti? Non mi amavi più?” nel mentre Kuroo scuoteva forte la testa a destre e a sinistra sempre tenendo le mani si lui vicino al viso.
“Nel mentre ho compreso quanti amici cari tenevo e quanto tenessero a me… ho compreso concetti a me ignoti, ho rimuginato e rimuginato, senza capire cosa stava davvero accadendo e cosa soprattutto dovessi fare, per il bene dei miei amici che si preoccupavano e per il nostro… ma  a quel punto in cui ho visto quei fari venirmi addosso ho capito l’unica cosa che mi era chiara… dovevo parlare con te, quel che erano i risultati, per salvare sia te che me, in ogni caso, con l’unico risultato di vederti felice, anche se fossi andato da un'altra se non mi avessi voluto più, perché volevo liberati dal macigno che ti pesava sull’animo… perché ti amo Kuroo…” concluso Kuroo alzò il viso scioccato da tale pensiero che nonostante tutto Kenma aveva avuto nei suoi confronti.
 
“Non dovevi fare tutto questo, io non volevo la luna,  volevo te, solo te… e ti voglio ancora” sorrise lieve con occhi umidi Kenma, gesto che fece scattare Kuroo in piedi scioccato.
“Davvero? Nonostante tutto quello che-“ ma Kenma lo baciò a stampo.
“Nonostante tutto sei tornato da me” disse e si abbracciarono forte e quando si staccarono Kuroo parlò:
“Kenma non ho mai messo in dubbio l’amore che provo per te e l’attrazione che mi spinge ad unirmi a te.
Tu sei bellissimo…  bellissimo, più di tutte quante  le stelle che ci sono in cielo, più bello dell’eterno paradiso… quindi non dire più… per favore, che non sei bello, sei molto più di quanto io potessi immaginare di avere accanto e non importa se sei maschio o femmina, io ti amerei pure se fossi solo sabbia!” concluse per poi prendergli la testa tra le mani e avvicinare le labbra alle sue e sussurrargli sopra:
“Se vuoi, lasciamelo mostrare, lasciami perdonare bravando inesorabile il tuo stupendo cuore… lasciati amare di nuovo fino alla fine dei tempi…” finito unì le labbra a quelle di Kenma, iniziando un dolce, caldo e morbido abbraccio di labbra via via sempre più profondo, che solo minuti dopo per mancanza d’aria si staccarono.
“Non aspettavo altro che vederti amare me” sorrise Kenma, facendo sorridere l’altro di rimando che prendendo Kenma stile principessa e portandolo in camera, facendolo sedere sul bordo del letto e inginocchiarvisi dinnanzi.
“Permettimi di vederti in tutto il tuo essere” dicendo ciò incominciò a togliere maglia, pantaloni e intimo a Kenma, per poi sciogliere per ultimo la sua coda di cavallo, facendo ricadere i lunghi capelli sulle spalle, schiena e petto, a completare quel dipinto.
“Come potrei non amare questo? E io che stavo per  perderti in tutti i sensi…” continuò Kuroo portando indietro un orecchio alcune ciocce di capelli di Kenma che arrossì distogliendo lo sguardo, facendo ridere piano il compagno, che una volta spogliatosi pure lui portò entrambi al centro del letto, al centro del loro cuore, del loro amore, del loro desiderio… al centro del loro universo.
 
Il giorno seguente Kuroo e Kenma si svegliarono come non capitava da secoli, abbracciati uno all’altro e ancora uniti si avviarono a scuola parlando come se mai avesse interrotto le loro divertenti chiacchiere mattutine.
Incontrati con i gufi poi, si inchinarono entrambi per ciò che avevano causato e per ringraziarli del loro supporto, ricevendo in cambio una manata dietro la schiena da Bokuto con tanta enfasi da far barcollare Kuroo nel treno già pericolante di suo e far cadere Kenma su un palo a sbatterci la testa che successivamente fu accarezzata da Akaashi che sorrideva contento anche se arrabbiato col fidanzato.
Arrivati a scuola dopo aver affrontato una cascata di lacrime proveniente da Yaku e avendolo ringraziato di tutto insieme come ai vecchi tempi si avviarono alle loro lezioni, non prima che Kuroo non salutò Kenma con un bacio davanti alla sua classe, in cui ad aspettarlo c’era Suguru che allegro e pieno di lividi, si congratulava con lui e gli comunicava che la sua ragazza era tornato con lui dopo averci parlato tutto ferito di graffi.
Allora di pranzo tutti si misero allo stesso tavolo compreso la serpe che dopo svariate scuse Kuroo lo perdonò, pronto a divenire amico suo.
Finita quella giornata tutti erano pronti incluso Lev che li aspettava fuori con la fidanzata di Suguru ad andare a mangiare un boccone tutti insieme, quando una voce non chiamò Kuroo.
“Testu! Perché non sei venuto a mangiare con me a pranzo in giardino? E perché  nell’ora di storia ti sei seduto vicino al rapace vecchio invece che vicino a me in classe? E poi dove pensi di andare!? Devi lavorare!” urlò Maruii avvicinandosi al gruppetto.
“Senti Maruii a proposito-“ ma non finì che Bokuto si fece avanti minaccioso.
“Ma sta zitta schifosa zitella da quattro soldi che ricorre a stupidi trucchetti per trovarsi uno straccio di fidanzato!”
“Come osi!?” urlò più forte sconvolta Maruii.
“Oso eccome puttana!” annuì fiero Bokuto.
Qui si levò un coro di applausi derivati da un esaltato Lev, un ghignante Yaku e un Akaashi che anche se non voleva darlo a vedere apprezzava molto le parole del suo ragazzo e un “Ohhhh!!” da parte di Suguru che fece una finta faccia sorpresa a imitare Maruii.
“Tu schifoso…” ma non finì che Kenma si fece avanti fino ad arrivare davanti a lei.
“Non voglio sillabarti in nessun modo, voglio solo dirti da persona a persona, che gli amici, in questo caso per te Kuroo, non si devono trattare così, bisogna avere rispetto per le persone che lui frequenta e se l’amassi davvero, non lo vorresti legare a te sapendo che non sarebbe felice, sapendo che dopo tutto quello che ha fatto per te, dopo che lui è stato l’unico ad essere stato con te nel momento del bisogno e a capirti, a sorvolare sui tuoi vizzi, l’avresti solo reso la persona che non volevi che diventasse, un bugiardo.
Ti saresti dunque accontentata, anzi di imparare a essere una buona amica con lui e con gli altri” concluse fissandola dolce ma altrettanto serio per poi inchinarsi appena e andarsene, seguito a ruota dagli altri, non prima che Kuroo ebbe detto lei che si licenziava, lasciandola a bocca aperta dopo essere stata smascherata da l’unica persona in grado credesse potesse essere in grado di fare e lasciata con nient’altro che un insegnamento di vita.
Un mese dopo Kuroo si ritrovò  a lavorare solo in panificio, ricevendo a volte dal proprietario delle pagnotte gratis, facendo nascere festa, mentre Kenma a qualche edificio più in là si immedesimò alla perfezione a fare il commesso in un negozio di elettronica proprietà del padre di Suguru in cui gli offriva uno stipendio molto buono per i suoi ranghi, grazie alla sua innata bravura, inoltre poteva provare video giochi che ancor prima della loro vendita, suo grande sogno.
L’università poi procedeva benissimo, tutti compreso Lev a scuola riuscivano sempre ad avere ottimi voti.
Bokuto e Akaashi da poco avevano comprato anche loro una casa non lontana, con grande troppo emozione di Bokuto che per urlare al mondo la sua gioia fuori dalla finestra aveva spaccato i vetri aprendola, innervosendo, ma soprattutto ridere Akaashi.
Invece Yaku e Lev dopo che quest’ultimo si fosse diplomato avevano stabilito di sposarsi per legarsi definitivamente e non più con carta arrotolata che una volta zuppa spariva, ma che sarebbe sopravvissuta nel tempo come simbolo del loro immenso amore, combattendo tempeste e lunghi viaggi anche se separati dalla persona amata per le feste russe.
Alisa con il suo ben gusto della moda sfondò in una compagnia di stilisti e i suoi vestiti ebbero subito un grande successo.
Suguru e la sua graziosa ragazza le cose non potevano andare che ,magnificamente.
Dopo l’esperienza di Kenma e Kuroo aveva imparato a riconoscere i suoi errori e adesso era divenuto tutt’altra persona, cosa che fece molto piacere alla ragazza che si ripromise di impegnarsi pure lei a rendere Suguru un uomo felice.
Maruii si scusò con tutto il gruppo e incominciò ad avere intorno dei veri amici, non più servi e ogni volta che vedeva Kenma gli offriva sempre dei dolcetti che portava dai suoi conoscenti famosi pasticceri, nel quale Kenma dopo averla ringraziata gentilmente e d essere tornato a casa li condivideva con Kuroo che insieme ogni giorno tornavano alle 18:00 a casa.
 
“Sai Kenma” chiamò Kuroo a un tratto, seduto sul divano affianco a Kenma con le coperte a coprire entrambi a guardare un film.
“Cosa?” domandò lui rannicchiato sulla sua spalla.
“Ci vogliamo sposare?” chiese sorridendo Kuroo guardando lo schermo.
“Eh??”
“Si, se ci pensi sarebbe pure ora! Insomma stiamo insieme da anni e anni, abbiamo una casa, un lavoro stabile, l’unica cosa da fare ora è sposarci! Poi chissà più avanti qualche piccola sorpresa…” sussurrò l’ultima frase che Kenma comunque sentì e arrossì , nascondendosi nelle coperte, facendo ridere il compagno.
“Abitudine la tua di nasconderti quando sei imbarazzato eh? Ahahahahah!” rise volgendo la testa alla sua sinistra in cui nel groviglio di coperte si vedeva solo la cute della testa spuntare sulla sua spalla. “Allora che dici?” e si avvicinò al groviglio, “Mi vuoi sposare?” ridomandò.
Ci fu qualche secondo di silenzio in cui Kenma cacciò un po’ la testa per far spuntare gli occhi e guardare Kuroo che sorrideva dolce,  annuendo poi arrossendo ancora di più, tornando a nascondersi.
Kuroo allargò il sorriso e dopo aver arriffato i capelli di Kenma gli baciò la cute, unica parte scoperta, per poi portare un braccio a circondare la salma e portarla più stretta a se, tornando poi a guardare il film, mentre Kenma allargava i due angoli della bocca all’insù, nascosto nel suo nascondiglio per fare una mini festa al suo interno, contentissimo.
 
E ancora si ritroveranno su quel morbido divano col passare dei giorni, mesi, anni, pronti ad affrontare insieme da coppia ogni punto interrogativo che avrebbero trovato dinnanzi a loro, con l’unica certezza che si sarebbero trovati sempre lì qualsiasi cosa accada, in quella casa, seduti su quel divano vicini vicini a sentire i loro cuori battere all’unisono… insieme per sempre qui!
 
 
 
 










 
Angolo autrice!
Eccomi or dunque alla fine di questa storia e serie cari miei!
Alla fine per i nostri micetti, gufetti e anche serpentinetti (?) è finita bene, meno male eh? Ihihihih VIVA QUESTI MAGNIFICISSIMI RAGAZZI!
Grazie a tutti coloro che hanno letto e chi ha anche aggiunto la storia tra le preferite/ricordate/seguite e chi addirittura ha recensito, quali:
“Kitsune Chan” che mi ha donato i suoi pareri ogni volta che poteva, cioè sempre, grazie!
“saku94” che ha apprezzato la mia storia dal primo capitolo della prima serie fino all’ultimo capitolo della seconda, spero mia grandissima fan che ti abbia soddisfatto<3
“FriNet” che da lettrice silenziosa mi ha fatto sentire il suo giudizio sul mio operato, gesto che ho apprezzato tanto.
Spero che vi sia piaciuto anche quest’ultimo capitolo e la storia in generale, come sempre un vostro parere è ben accetto, anche se negativo ^w^
Spero di vedervi ancora, nel frattempo vi saluto e vi ringrazio dal profondo del cuore!<3
Ciao e baciononi!
A presto!
By animedoro
 
 
 
  
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