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Autore: Lisa Lawer    12/11/2016    4 recensioni
Un matrimonio andato a monte, due ragazzi troppo giovani per sopportare il peso di una unione forzata, la voglia di crescere come individuo... e l'amore sempre e comunque che trionfa su tutto, anche sul tempo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Ranma Saotome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

Akane era nella sua stanza quella domenica mattina. Sbirciava fuori dalla finestra Ranma che si allenava con il padre in cortile, che approfittavano di quella bella giornata primaverile.
La scuola stava per terminare e tra poco dovevano prendere decisioni importanti per il loro futuro. Ma Akane non riusciva a vedere un futuro roseo. Dal mancato matrimonio lei e Ranma quasi non si parlavano più, non si rivolgevano la parola nemmeno per litigare. Lui sembrava sempre assorto nei suoi pensieri.
Era certa che il loro fidanzamento fosse oramai rotto e che lui non avesse semplicemente il coraggio di dirlo.
Cercò di allontanarsi dalla finestra per smettere di guardarlo. Cosa le importava di lui? Niente! Anzi era il caso che pensasse di più a se stessa. E seguendo quel filo di pensiero, si avvicinò alla sua scrivania e tirò fuori dal cassetto una brochure. “ Scuola di arti marziali di Tottori.” Oramai questa era diventata la scuola di arti marziali numero uno del Giappone e sapeva che non poteva pensare di concentrarsi solo sulle tecniche della sua famiglia. Per crescere nel campo delle arti marziali è necessario essere umili e confrontarsi anche con altri combattenti.  Erano anni che risparmiava per poterci andare. E l’avrebbe tenuta lontano da casa almeno due anni.
“Cosa avrebbe detto Ranma?”
“Il padre glielo avrebbe permesso?”
“cosa ne sarebbe stato del fidanzamento?”
Lei non poteva più vivere nell’attesa di un matrimonio che molto probabilmente non ci sarebbe mai stato.
 
Quella sera prima di cena Akane incrociò Ranma in palestra, erano soli. Lui come al solito le fece un cenno senza guardarla negli occhi.
  • Ranma, vorrei parlarti. –
Lui le prestò attenzione senza dire nulla.
  • La scuola sta per finire e dobbiamo decidere le nostre strade. Soprattutto per il bene delle nostre scuole. –
Ancora nessuna reazione da parte sua.
  • Io ho preso una decisone e mi sembrava corretto dirlo a te per primo.  Mi iscriverò alla scuola di arti marziali di tottori. –
  • Tottori? – finalmente aveva suscitato in lui una reazione.
  • Si, sai benissimo anche tu che al momento è la migliore del Giappone.  La domanda è pronta in camera mia. Se mi accettano, sarò li per due anni. –
  • Ok. –
  • OK? Avrò solo questo come risposta? –
  • Akane, anche io dopo lo scuola partirò. Stavo aspettando solo il momento giusto per dirtelo. –
  • E dove andrai? – chiese lei cercando di avere lo stesso atteggiamento impassibile di lui. Dentro di se era sconvolta.
  • In Cina e partirò da solo. – quel “da solo” valeva più di mille altre spiegazioni.
  • Credo che sia il caso di dare l’annuncio a cena. Oramai le decisioni sono prese. –
La cena fu un completo disastro. Aprì il discorso Ranma e Akane ne seguì la scia.
  • Tottori? Figlia mia ti rendi conto di quanto sia lontano? E poi stiamo già unendo le tecniche di 2 scuole. A cosa serve conoscere quelle di una terza!?!? - si zittì e il suo sguardo mutò, consapevole di qualcosa di spaventoso – e…e… il matrimonio? –
Genma mise una mano sulla spalla del suo amico e non disse nulla, scosse solamente la testa e Soun capì.
  • Non erano questi i patti Akane. –
  • Papà i “patti” li hai decisi tu! Io non sono mai stata presa in considerazione. Mi fai decidere qualcosa della mia vita? –
  • Vuoi decidere qualcosa? Ebbe scegli questo: o continui a vivere qui come mia figlia e porti avanti la nostra scuola sposando Ranma, oppure vai a Tottori, ma uscirai per sempre da questa famiglia. –
  • Papà che dici? – disse Kasumi
Anche Nabiki intervenne: - Papà stai esagerando! Il matrimonio si può anche rimandare! –
  • Voi due statene fuori! – disse gridando. Erano anni che non vedevano il padre così infuriato. – Akane ti ho dato tutto nella vita e a desso ti vuoi trasferire a più di 600 km di distanza? Senza protezione, da sola! –
  • Protezione, papà? Ma scherzi? Sai benissimo che sono più forte di molti maschi in giro per la città! E poi che siamo, negli anni 50? Tutti vanno fuori a studiare. Ho scelto Tottori solo perché è la migliore. –
Soun – Ranma tu non dici niente? –
  • Cosa devo dire, lei è libera di fare le sue scelte. Io di fare le mie. –
Genma – in giro per la Cina, ma cosa pensi che sia facile? Stupido figlio che non sei altro, state per finire la scuola, dovete prendervi le vostre responsabilità. –
  • Papà – disse Akane – dammi 2 anni, ti prego. –
  • NO! Se permetto questa separazione, voi due non vi sposerete più. Sia chiaro Akane, sono più che serio. O resti qui oppure scordati di diventare la mia erede. –
  • Bene papà, da oggi hai solo due figlie. -  disse alzandosi da tavola e andando in camera sua.
Nabiki e Kasumi la rincorsero, mentre Genma cercava di far ragionare il figlio.
  • Ranma vai a parlarle, lei infondo è la tua fidanzata. –
  • A quanto pare non più, papà.  –e se ne andò anche lui. Lasciando i due genitori nella loro disperazione.
Intanto nella camera di Akane, le due sorelle cercavano di calmare la più piccola.
  • Dai Akane – disse Kasumi – fai solo calmare papà, gli chiedi scusa e fate la pace. Non potete di certo salutarvi in questo modo.  Sarai via per molto tempo, vi dovete lasciare bene. –
  • E poi che ne sarà della scuola di arti marziali tendo? Tu sei nata per questo! Questa scuola è parte del tuo essere. –
Akane abbracciò le sorelle. Mi dispiace, ma sapete che papà non cambierà idea.
  • E Ranma? Come farai con lui? – chiese Nabiki
  • Posso passare la vita ad attendere il matrimonio? Sarò qualcosa di più che un patto fatto anni fa? Se avesse voluto davvero stare con me, mi avrebbe sposata mesi fa. –
  • Ma che dici, voi siete fatti l’uno per l’altra! Io lo vedo Akane, il modo in cui vi guardate è unico, soffrirete a stare lontani per così tanto tempo! –
  • Kasumi, ma hai sentito anche quello che ha detto lui? Anche ranma va via! Mi dispiace, ma questo discorso non lo voglio più continuare, mie care sorelle, ho preso la mia decisione che papà l’accetti o meno. –
 
Era mezzanotte, quando Ranma sentì bussare alla porta della sua camera e aprendola vi trovò Akane.
Uscì per non svegliare il padre. – cosa ci fai sveglia a quest’ora? E perché sei vestita così? – le chiese notando che non era in pigiama.
  • Sto partendo Ranma –
  • Di già?  E con  la scuola? –
  • Mancano pochi giorni e se salto la cerimonia del diploma non sarà una tragedia. Non posso restare qui, è meglio anticipare la mia partenza. –
  • Chi lo sa? –
  • Solo tu… -
  • Parlane almeno con tuo padre, gli vuoi troppo bene, non lasciatevi così. –
  • No Ranma, e lo sai anche tu. Adesso o mai più. –
Inaspettatamente, lui la strinse a se. – mi dispiace essere stato un pessimo fidanzato. –
Lei non disse nulla, ma cercò di godersi quel momento speciale tutto per loro. – ti auguro tanta fortuna, Akane Tendo. Sei la persona migliore che abbia mai conosciuto. –
Detto questo le diede un bacio sulla fronte e rientrò nella sua camera. Oramai aveva gli occhi lucidi. Anni sprecati ad essere un pessimo fidanzato, regalandole tante lacrime e pochi sorrisi. Questo era il più grande fallimento della sua vita, infatti Akane aveva scelto di andare via e di litigare con il padre, piuttosto che restare e sposare lui.
Ma lui doveva partire e crescere. Essere un uomo migliore di quello che era al momento. Non era in grado di gestire una relazione, non era in grado di dirle quello che provava, anche se il pensiero di non rivederla mai più lo faceva star male.
Akane lasciò un semplice biglietto al padre e nient’altro.
Lasciò la casa in silenzio, sicura che Ranma non l’avrebbe tradita rispettando la sua decisione.
Non poté fare a meno di piangere. Stava lasciando la sua casa e i suoi affetti, il lite con il padre, ma soprattutto oggi il “patto” era stato ufficialmente annullato con la sua decisione. Ora sarebbe stata una delle sue sorelle a sposare Ranma in quanto lei non considerata più una erede.
Si aspettava di provare sollievo, ma non fu così. In fondo lo amava , almeno a se stessa poteva smettere di mentire.


 
 
  
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