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Autore: Lord Gyber    13/11/2016    8 recensioni
Sono un verme.
Con quale coraggio pubblico qualcosa dopo così tanti mesi di assenza?
Già mi immagino la folla inferocita.
Ho paura...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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« Merda! Perché mi faccio sempre convincere!?! » Lucas scostò dalla sua faccia una vecchia ragnatela, per sua fortuna priva di ragni, attendendo la risposta di Deadpool, che l'aveva convinto ad accompagnarlo a fare un giro esplorativo in una vecchia cripta, trovata in una delle tantissime stanze della casa di Gyber, ritrovandosi a percorrere un lungo corridoio scavato nella roccia, pieno di ragnatele ed illuminato da fiaccole attaccate ai muri.

« So essere molto persuasivo. » rispose il mutante, vestito come Indina Jones, usando la sua frusta per colpire Lucas sul sedere, costringendola ad andare avanti « Ora muoviti, bestia! » sputò, schioccando un altro colpo, mentre il biondo digrignava i denti, sperando che quella tortura finisse al più presto.

Dopo aver passato per incredibili tranelli che a descriverli tutti sarebbe risultata una storia con parecchio pathos, ma io non ho voglia di scrivere perché sono tirchio e conservo anche le lettere della tastiera, arrivarono alla fine del tunnel (Caparezza: del divertimentoooo-oooohhhh!) trovarono ad attenderli un immenso portone tutto di marmo con sopra delle incisioni.

Lucas si avvicinò e facendosi luce con una delle sue fiammelle ne lesse alcune « Quando i due cretini attraverseranno questa porta colui che c'è dall'altra parte si risveglierà...davvero strano...»

Deadpool i grattò la nuca « Già, chi saranno questi due cretini? » « Ah, non lo so. » rispose il compagno « Sarà meglio entrare, così quando quei due cretini arriveranno li potremmo avvisare del pericolo. » « Ottima idea! »

I due, quindi, spostarono il macigno che ostruiva la porta ed entrarono nella misteriosa stanza.

I muri erano nascosti da file di librerie pieni di enormi tomi impolverati ed ingialliti dal tempo, nel mezzo una scrivania di mogano, con sopra appoggiato una candela ormai sciolta, la cui cera macchiava la sua superficie, e dietro di essa una sedia di velluto su cui era disteso il cadavere di un uomo, ormai decomposto, che indossava una tunica marrone scura.

Lucas si avvicinò cautamente al morto, mentre il mutante si mise a cercare qualcosa negli scaffali, in mezzo ai libri, probabilmente qualche rivista vintage di Play Boy o qualche altro genere di intrattenimento erotico.

Usando le sue fiamme il capo della Lucas Force illuminò il corpo, mostrando come ormai la sua faccia era ridotta a pochi rimasugli di carne e muscoli con qualche raro ciuffetto rinsecchito di capelli. Avvicinò lentamente la mano per smuoverlo.

« Finalmente! » gioì Deadpool abbracciando una vecchia rivisto osé che l'avrebbe intrattenuto per i prossimi, diciamo, sette minuti e mezzo, ma fu costretto a tornare alla realtà un urlo da donnicciola gli pervase le orecchie. Ovviamente c'era solamente una persona in grado di emettere un simile suono « Lucas! »

Il morto, ridestatosi dal suo stato...beh, di morto! Aveva afferrato il braccio del ragazzo, cercando di attirarlo a se, mentre l'altro tirava come un dannato come liberarsi. Fu solo grazie all'intervento del mutante che, afferrando Lucas per i fianchi ed aiutandolo a tirare, riuscì a liberarsi.

I due si allontanarono il più velocemente possibile e Lucas aumentò l'intensità delle fiamme per vederlo meglio, senza accorgersi che l'aumento della luce gli desse fastidio « I miei fottutissimi occhi! » sbraitò il non morto, coprendosi il volto.

Ma fu proprio grazie a quell'improperio che i due lo riconobbero «...Gyber? »

Lucas diminuì la luce per evitare di infierire più del necessario all'amico, anche se non gli impedì di prenderlo per il colletto della tunica e scuoterlo ben bene intento a sbraitargli contro « Razza di bastardo! Mi hai fatto prendere un colpo! » lo sollevò dalla poltrona e lo sbatté a terra con violenza.

Terminato con lo sfogo aiutò l'amico ad alzarsi e per farsi dare delle risposte « Si può sapere dove diavolo sei stato? Sono quasi 5 mesi che non dai più notizie di te! Io e il resto della squadra cominciavamo ad essere preoccupati! » « Già. E oltretutto, qual'è la tua password del bancomat? » intervenne Deadpool « E' da giorni che ho i tuoi documenti ma non riesco ad accedere al tuo conto! »

Gyber si guardò un po' intorno e poi si risedette sulla sua poltrona « Sono sempre stato qui, questo è il mio sanctorum, vengo qua quando ho voglia di rimanere da solo. Ma non mi sono reso conto di essere stato qui per ben 5 mesi. » « A quanto pare ci sei pure morto qua dentro. » Gyber sollevò quanto rimaneva del suo sopracciglio al commento di Lucas « Non sono morto, a rimanere così tanto al buio e senza neanche un po' di crema idratante è questa la fine che si fa. »

Lucas sorvolò su quest'ultima rivelazione e continuò con il suo discorso « Quello che volevo dire è che ci mancano le tue storie, hai ancora così tanto da offrire che non puoi lasciarci così con l'amaro in bocca. Devi ritornare allo splendore di un tempo e riprendere a scrivere! »

Gyber si grattò la pelata, confuso « Non lo so...» « Oh, ti pregooooooo....» Lucas e Deadpool ricorsero alla faccia alla cucciolo bastonato in grado di far breccia in ogni cuore, facendo tirare un sospiro al ragazzo « E va bene...» « Evviva! » « Ma mi dovete riportare a casa in spalla, credo che durante il mio stato di incoscienza dei topi si siano portati via i miei piedi. »

Così i tre uscirono dalla stanza.

A Gyber, mentre veniva portato da Lucas, gli venne in mente un quesito « Mi potete dire una cosa? » « Che c'è? » « Come avete fatto a superare il guardiano? » Deadpool e Lucas si scmbiarono uno sguardo « Quale guardiano? »

Le fiaccole si spensero ed un occhio grande come il corridoio fece capolino nel buio.

« Corriamo...»

 

 

 

Angolo del tizio che non aveva più voglia di scrivere:

 

Ebbene si, sono ritornato dal mio letargo.

 

Sono davvero, DAVVERO dispiaciuto di essere stato assente per così tanto tempo ma non potete neanche immaginare tutti i guai che ho passato nel mentre: durante l'estate ho dovuto studiare per un esame riparatore, poi sono andato al mare, sono dovuto tornare a studiare, finito l'esame (che fortunatamente ho passato) ho ricominciato la scuola, adesso che sono in quinta devo anche scegliere su cosa fare la tesina, poi i compiti e le verifiche, senza contare che per un periodo non ho più neanche avuto la chiavetta dei miei lavori, quindi vi lascio immaginare.

 

Vi prometto che mi impegnerò per portare avanti le mie storie e spero che mi possiate perdonare.

 

Non ho nient'altro da aggiungere.

 

 

Scusatemi ancora.

 

 

 

 

 

 

 

Deadpool: e la password del bancomat?

 

<.<

 

  
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