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Autore: LeoValdez00    14/11/2016    0 recensioni
"Una lacrima di paura scivolò sulla sua guancia, mentre sperava di aver fatto abbastanza, di non averla delusa ancora una volta"
***
Lei è sola, indifesa, terrorizzata.
Non può fare nulla contro il suo nemico più grande.
E' una battaglia persa in partenza quella contro la sua stessa mente.
***
Raccolta di FlashFic, leggibili separatamente, il cui unico filo conduttore è ciò che ogni tanto accade nella mia testa.
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"On the ground I lay
Motionless in pain
I can see my life
flashing before my eyes
Did I fall asleep?
Is this all a dream
Wake me up,
I'm living a nightmare"

(Time of Dying, Three Days Grace)
 



Era buio, nella sua testa.
Silenzioso,
se non fosse stato per il rumore regolare del suo stesso respiro.
Stava tremando, di freddo e di paura.
Ma era stata brava, quel giorno era stata brava.
Chiuse gli occhi, lasciandosi cadere a terra,
le gambe e le braccia incrociate, come a proteggersi.
‘Sei stata brava’ si costrinse a sussurrare debolmente, terrorizzata, aspettando.
Sentì un lungo brivido percorrerle la schiena, facendola tremare.
Era arrivata.
Sentì il suo fiato caldo sul collo,
i suoi lunghi artigli posarsi delicatamente alle proprie braccia pallide.
Il battito era aumentato a dismisura,
il respiro era irregolare,
le lacrime ferme a lato dei suoi occhi.
Aspettava, in silenzio, il suo giudizio.
Sentì la creatura sorridere, soddisfatta, il rumore dei denti che sfregavano.
“Sei stata brava, piccola mia”
sussurrò la creatura, suadente,
la voce di una madre, una sorella, un’amica.
Una lacrima di paura scivolò sulla sua guancia,
mentre sperava di aver fatto abbastanza, di non averla delusa
ancora una volta.
Gli artigli si chiusero di scatto sulla sua pelle diafana,
penetrando nella carne viva,
le zanne affondarono nella sua gracile spalla,
il rumore di ossa spezzate che riempiva il silenzio.
Si ritrovò senza fiato, a metà di un urlo che mai avrebbe terminato,
la testa reclinata indietro in uno spasmo di dolore.
Boccheggiò senza forze, accasciandosi al suolo in una pozza di sangue viscoso,
i singhiozzi che le bloccavano il fiato, togliendole il respiro.
La creatura era svanita, come sempre, sazia del suo terrore.
E lei rimase a terra, scomposta,
una sofferenza così grande da farle sperare di morire una volta per tutte.
Ma sapeva che non sarebbe mai finita.
Le lacrime si mescolarono con il sangue,
finché finalmente perse conoscenza di sé e di tutto il dolore che la divorava.

Almeno fino alla notte seguente.


 




#AngoloDiLeo
Non mi faccio viva da molto in questa sezione.. dovevo rimediare.
Non ho molto da dire, spero solo che questi piccoli schizzi della mia testa possano piacere a qualche forestiero che passa di qui.
Tendo a sottolineare che se qualcuno volesse sprecarsi nel lasciare un commento non verrà nè mangiato da me nè tantomeno divorato dalla creatura, anzi mi farebbe piacere sentire qualche opinione.
Detto questo.. grazie a tutti per aver utilizzato il vostro prezioso tempo su questa pagina a leggere i miei scleri pomeridiani da studio intensivo del latino.
-LeoValdez00
 
   
 
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