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Autore: Cronos22    15/11/2016    1 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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Il figlio dei due mondi
 
Erano trascorsi dodici anni dalla distruzione del Dorius e dalla sconfitta di Serienor,segnando finalmente un periodo duraturo di pace sia per Homeworld che per la Terra,dove tutti gli esseri dell’universo poterono finalmente trascorrere le loro vite in serena armonia,incluse le Crystal Gems che dopo anni di lotte decisero di ritirarsi dalla vita militare in cui erano state catapultate durante la fatidica lotta contro l’esercito serafico,ritornando nuovamente all’interno della loro casetta di legno sulla spiaggia,dove un’allegra ma pensierosa Garnet osservava con il sorriso sulle labbra un bambino dalla carnagione rosa chiaro,con dei capelli rosso fuoco corti,con un lungo ciuffo verde situato al centro della fronte,che sembrava tagliare in due parti quella folta chioma,con degli occhi azzurri come il cielo mattutino,un naso rivolto leggermente verso l’alto ed un gioiello di forma esagonale grigio situato al centro del petto,vestito solamente con un costume da bagno a pantaloncino,che giocava vivacemente con una palla insieme a Lapis Lazuli e Peridot dentro la superficie marina,mentre la fusione continuava imperterrita ad osservarli,quando dietro di lei apparve una figura alta e snella dai capelli color pesca,che si sedette accanto alla gemma rossa,cominciando anch’ella a guardare da lontano i tre giovani che si divertivano in spiaggia
-Sapher è sempre così felice quando Lapis e Peridot giocano insieme a lui-esclamò Perla sorridendo,rivolgendo lentamente il suo sguardo verso l’amica,che togliendosi dal viso la visiera che gli copriva i suoi tre occhi,mostrò una piccola lacrima scendere timida dal suo occhio centrale e che percorse tutto il suo viso fino a cadere sopra la gamba destra coperta dalla tuta –Perché quella lacrima Garnet?-domandò stupita l’amica poggiandole una mano sopra la guancia
-E’ incredibile che dopo tanti sforzi siamo riusciti finalmente ad ottenere la pace che tanto sognavamo-ritornando ad osservare il bambino che si divertiva spensierato insieme alle sue zie –Spero tanto che Sapher non sperimenti mai tutte le sofferenze che abbiamo dovuto affrontare durante la nostra vita-
-Non è da te un tale sentimentalismo-ribatté la ragazza pallida ridacchiando debolmente –Posso capire che tu voglia bene a mio figlio,ma sembra che a volte tu sia più sua madre che sua zia-cercando di nascondere la sua risata coprendosi la bocca con la mano sinistra
-Mi preoccupo per lui proprio come ho fatto per Steven quando è nato-asciugandosi il viso da quell’unica lacrima che gli rigava il viso –E’ ancora così piccolo ed indifeso…-venendo interrotta dalla perla,che con cura le poggiò una mano sopra la spalla
-Ma è forte proprio come un leone-osservandola con sicurezza mentre pronunciava quelle parole –Ha una volontà difficile da piegare per un esserino della sua età-non notando mentre parlava una figura alta ed imponente con folti capelli ricci corti neri,vestita con una maglietta rossa con una stella gialla al centro,dei jeans azzurri leggermente consumati al livello delle ginocchia e della scarpe da ginnastica nere con striature bianche a forma di fulmine sui lati della stoffa
-Esserino non direi-esclamò Steven attirando l’attenzione delle due gemme davanti a lui –Diciamo che anche io alla sua età avevo lo stesso carattere-incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa in segno di autoconvinzione
-Stesso carattere no-esclamò Garnet alzandosi in piedi ed avvicinandosi lentamente verso la porta della casetta di legno,che ne separava l’interno dal mondo esterno –Ma posso ammettere che siete entrambi molto determinati nelle vostre scelte-voltandosi ad osservare con allegria entrambe le gemme dietro di lei –Ma ora basta stare qui dentro ad osservarli-aprendo di scatto la porta con la mano –Andiamo a divertirci con loro,dopotutto è il compleanno di Sapher-avviandosi verso la spiaggia,seguita dai suoi compagni di squadra,che con il sorriso presente sul loro volto,camminarono lentamente in direzione del figlio di Perla,che non appena vide sua madre,smise rapidamente di giocare con Lapis e Peridot,mettendosi a correre verso colei che lo ha cresciuto,lanciandosi verso di lei con tutta la forza che aveva in corpo,travolgendola e facendola cadere sopra la superficie sabbiosa,facendo ridere con il suo gesto tutte le gemme che avevano assistito al gesto del bambino,il quale abbracciò con forza la gemma bianca,che anche se distesa a terra,ricambiò il gesto affettuoso del figlio,sollevando lentamente il busto dalla sabbia e dandogli nel mentre un piccolo bacio sulla fronte,che fece velocemente arrossire il ragazzino.
-Mamma non darmi baci-esclamò completamente rosso in viso,cercando di nascondere il suo evidente cambiamento di colore con le mani –Mi metti in imbarazzo davanti a tutti-lasciandosi sfuggire una piccola risata che non passo inosservata aglio occhi di sua madre,che lentamente cominciò a solleticarlo con dolcezza sul petto
-Se sei così grande allora saprai pure resistere al mio attacco solletico-continuando imperterrita nel suo gesto giocoso,che lasciò totalmente in sua balia il suo figlioletto,che cercava in tutti i modi di resistere al continuo assalto della ragazza bianca,tentando in tutti i modi di trattenere le risate e di rimanere serio anche durante questo gesto giocoso
-LAPIS…PERIDOT…AIUTATEMI!-scoppiando improvvisamente a ridere senza controllo,fino al momento in cui una mano d’acqua non afferrò Perla per la parte posteriore del suo vestito,trascinandola leggermente in aria e poggiandola con dolcezza accanto a Garnet –Ti ringrazio Lapis-esclamò l’ibrido gemmo-serafico mentre eseguiva dei lunghi e profondi respiri
-Nessun problema nipotino mio-uscendo dall’acqua insieme alla sua compagna,fermandosi accanto a lui –Dopotutto è il tuo compleanno ed ogni tua richiesta in questo giorno sarà esaudita-
-Tu me lo stai viziando troppo-esclamò la gemma bianca avvicinandosi con passo deciso a Lapis –Non dovresti essere così accondiscendente con lui-
-Mia cara Perla tu stai sbagliando-aiutando nel frattempo il bambino a rialzarsi da terra –Il giorno del suo compleanno deve essere il più speciale possibile-strofinandogli con delicatezza la chioma rosso fuoco sulla sua testa –E’ una tradizione che io e Lance abbiamo inaugurato il giorno stesso in cui abbiamo incontrato Peridot-donando un veloce ma caldo sorriso alla gemma verde di fianco a lei,la quale arrossì nel vedere quel gesto spontaneo della compagna –Quindi non mi sembrerebbe giusto interromperla proprio ora-
-D’accordo-esclamò la perla bianca visibilmente rassegnata,ma con un grande sorriso sul volto –L’importante è che Sapher riesca ad aspettare fino a stasera-
-Che cosa succede questa sera?-domandò incuriosito il ragazzino,avvicinandosi lentamente a sua madre
-Mi dispiace ma non posso dirtelo-scuotendo la testa in segno di negazione,ricevendo però dal bambino uno sguardo da cucciolo,che la destabilizzò visibilmente davanti a tutti,facendola vacillare nella sua decisione di non rivelare il segreto che Lance gli aveva detto di nascondere gelosamente –Figlio…io non posso dirtelo-
-Ti prego-rimanendo imperterrito nel suo esercitare la sua espressione dolce ed adorabile nei confronti della madre,che sospirando si rassegnò all’idea di dire tutto al suo primogenito
-Io e tuo padre abbiamo organizzato un evento speciale questa sera per il tuo compleanno-disse la gemma,chiudendosi rapidamente la bocca con la mano
–Accontentati di sapere questo e non rovinarti da solo la sorpresa-continuò la fusione,afferrandolo da sotto le ascelle e facendolo sedere sopra le sue spalle –Ricorda che tuo padre sta lavorando molto durante per far sì che tu sia felice il giorno del tuo compleanno-rattristando leggermente il bambino con le sue parole
-Vorrei tanto che fosse qui con noi proprio ora-ricevendo nel mentre una lieve pacca sulla spalla dalla gemma rossa per tranquillizzarlo
-Lui ci raggiungerà presto ne sono sicura-esclamò continuando a sorridere –Dopotutto è pur sempre il tuo compleanno e lui non mancherà mai per te-camminando lentamente verso la casa sulla spiaggia con il sole che lentamente stava cominciando la sua fase calante verso il mare,inconsapevoli che nel frattempo all’interno del santuario di luce e oscurità un Lance indaffarato ed irto di pensieri stava lavorando dentro quella che all’apparenza sembrava una grande fucina,dove stava costruendo o riparando diverse armature ed armi che sono appartenute alla prima era di conflitti sulla Terra,rimanendo fortemente concentrato sulla loro completa rigenerazione,al punto tale da non riuscire a percepire l’entrata di Sapphire e Sky,le quali con passo lento si avvicinavano al serafico,che era intento alla rigenerazione di un’antica lama bianca dal manico nero come l’oblio,con un gioiello blu marino incastonato sull’elsa e con diversi disegni runici incisi sul ferro che lentamente stava riacquisendo il suo normale colore lucente
-E da giorni che ti occupi di quell’arma-esclamò la perla azzurra,affiancandosi lentamente a lui –Non è meglio che tu ti prenda una pausa da questo continuo lavorare-cercando di afferrare le mani del ragazzo,che non riusciva a fermarsi un attimo dal maneggiare quell’arma dal fascino etereo –Dopotutto oggi è il compleanno di tuoi figlio,dovresti stare con lui-
-E’ proprio per lui che non mi sto fermando un attimo-afferrando il martello situato sopra una piccola mensola vicino al suo tavolo di lavoro –Ogni membro serafico ottiene la sua prima arma a dodici anni-spostandosi con velocità verso un’incudine nera come l’oblio,poggiandovi sopra la spada bianca e cominciando a martellarci sopra con forza e decisione –Questo è il momento che segnerà il suo passaggio dalla fanciullezza all’età adulta-
-Non pensi che i tempi siano ormai cambiati da quando sei stato ragazzo tu?-domandò la ragazza leggermente confusa e perplessa nell’udire l’ultima affermazione di suoi figlio –Ormai non esiste più la necessita di addestrarsi al combattimento così giovani-
-Forse non sarà più necessario-esclamò con fermezza senza voltarsi ad osservarla –Ma le tradizioni vanno sempre seguite ed onorate,se non perderemo il nostro retaggio culturale a favore di tempi moderni privi di valori e di onore-poggiando nel mentre una mano sopra l’artefatto,irrorandolo con un aura nera oscura,che donò alla metà sinistra della lama un colorito identico all’energia appena assorbita,materializzando sopra di essa della fiamme nere stilizzate marchiate a fuoco sopra il metallo lucente –E poi questa spada ha un grande significato che voglio tramandare a mio figlio-
-Quella è la spada che in passato apparteneva a tuo padre-esclamò Sapphire affiancandosi all’amica e strofinandosi lentamente la chioma azzurra come il ghiaccio con la mano sinistra –Vuoi donarla a lui per fargli capire che può essere grande proprio come i tuoi predecessori-
-Se non anche di più di me e di quelli che mi hanno preceduto-continuò manifestando un lieve sorriso che lasciò spiazzate entrambe le gemme –Io sono quello che sono solo grazie al dolore ed alla sofferenza patita in cinquemila anni di guerre e di battaglie-sollevando al cielo la spada appena riparata,che sotto la luce artificiale risplendeva sia di luce che di tenebre –Sapher deve essere in grado di trovare la sua forza anche nella bontà e nell’amore e non nella rabbia e nell’odio come me-facendo ruotare velocemente la spada in aria ed afferrandola con maestria con la mano destra,afferrando nel mentre il fodero dorato poggiato accanto all’incudine –Questo regalo deve rappresentare per lui non solo la possibilità di superare ognuno di noi,ma anche che lui è la fusione sia dell’oscurità che della luce-voltandosi verso le sue due compagne di squadra,nonché amiche e confidenti,osservandole con un sorriso deciso,ma che allo stesso presentava una strana malinconia che non passò inosservata all’ex vice-generale di Homeworld,che seguì con lo sguardo il lento camminare di Lance,fino a quando non raggiunse un armadio antico di legno scuro,che conteneva al suo interno una strana armatura verde,con degli stivali lunghi fino al ginocchio ed uno strana lama a forma di anello,dove al suo interno erano posate con cura una serie di fiori dai petali gialli come i raggi solari,che sembravano non appassire mai
-A chi è appartenuta quell’armatura?-domandò Sapphire con curiosità crescente,mentre si avvicinava insieme all’amica fino all’armadio,dove il loro generale stava poggiando con delicatezza un altro fiore del medesimo colore dei precedenti
-E’ appartenuta ad un vecchio amico umano morto cinquecento anni or sono-lasciandosi sfuggire una piccola lacrima dall’occhio sinistro –Purtroppo oggi e anche l’anniversario della sua scomparsa-
-Devi avere tenuto davvero tanto a lui-scrutando negli occhi di lui una crescente malinconia
-Diciamo che eravamo molto simili caratterialmente-mostrando un sorriso forzato,mentre si asciugava con la manica sinistra la lacrima,che rigava lentamente il suo viso –Avevamo quasi lo stesso modo di pensare e di agire-continuò sospirando successivamente per la tristezza –Ma purtroppo i mortali sono destinati a morire e ad essere soltanto delle mere ombre di passaggio nella vita di un immortale-generando una lieve risata forzata che rattristò le due compagne,che al suo fianco gli poggiarono entrambe una mano sopra le spalle per consolarlo
-Possiamo capire che ti manca,ma non ti devi abbattere così-iniziò con tono amorevole ed affettuoso la perla azzurra,che con dolcezza gli massaggiava la schiena con la mano –In questi tuoi anni di vita sulla Terra hai avuto la possibilità di incontrare nuovi amici ed anche vecchi alleati-ridacchiando leggermente,tentando con questo suo gesto di smorzare la malinconia presente all’interno della fucina
-E soprattutto sei riuscito a far ragionare anche quella testa calda di Diamante Giallo-aggiunse Sapphire dandogli una leggera pacca sulla schiena,che lo fece ridere nuovamente,come se si fosse quasi dimenticato della tristezza che in precedenza lo aveva assalito
-Devo darvene atto-esclamò il ragazzo chiudendo leggermente le due ante dell’armadio –Riuscite sempre a risollevarmi il morale anche quando sono completamente a sotto tono
-Per questo noi siamo rimaste qui con te-aggiunse Sky con un grande sorriso sul viso,che mostrava tutti i suoi denti bianchi come l’avorio –Per aiutarti e per consigliarti-
-Siete davvero le migliori voi due-dando loro un rapido abbraccio –Ma ora è meglio tornare a Beach City-separandosi con altrettanta velocità,afferrando nel mentre la spada riposta nel suo fodero –Tra poco inizierà la festa di compleanno di mio figlio e non voglio perdermela per niente al mondo-cominciando a correre con estrema rapidità verso l’uscita della grande sala,venendo rapidamente rincorso da Sapphire e Sky,che prese alla sprovvista cercarono di raggiungere il più in fretta possibile il serafico,prima che prendesse la piattaforma di teletrasporto,lasciandole da sole al castello,incuranti che mentre loro correvano felici e spensierati,una figura nascosta nell’oscurità li stesse osservando con sguardo minaccioso,sparendo improvvisamente e lasciando dietro di se solamente un vento gelido carico che riecheggiava nell’atmosfera che lentamente stava assumendo i colori scuri e freddi che la notte trasporta.
 
Note dell’autore
Io:E con questo capitolo diamo finalmente inizio all’ultimo libro di questa trilogia
Lance:Anche se ci hai impiegato molto tempo prima di pubblicarlo
Io:Se mi avessi dato una mano ci saremo potuti sbrigare in anticipo
Perla:Ricorda che scrivere non è il nostro compito
Lance:A noi tocca solo viverle le avventure
Io:Così io devo fare da solo la parte difficile,mentre voi quella più facile?!
Lance e Perla:Ci sembra logico
Io:Lasciamo perdere…veramente…ora io me ne vado ed uno di voi due chiude subito il capitolo
Lance:Ci penso io…mi sembra il minimo dopotutto
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo capitolo di questa nuova fantastica avventura
  
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