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Autore: Majakovskij    16/11/2016    0 recensioni
Questa è la storia di Dario.
Lo stesso Dario che ha amato e perduto Edoardone Tenerone?
Forse.
In che senso forse?
Nel senso che è lui, ma al tempo stesso non è lui.
Quindi dobbiamo aspettarci dei comportamente che Darietto Borghesauro normalmente non assumerebbe?
Non lo so, porca puttana, finitela di smarmassarmi i coglioni, leggete questa cazzo di fanfiction e ditemelo voi, che palle che siete.
Scusa.
No, scusa sta ceppa di minchia, non è che ogni volta uno può leggere la descrizione e sperare di scoprire tutta la trama, se fa in questo modo mi spieghi poi che cazzo te la leggi a fare la storia? Io voglio diventare uno scrittore di racconti, non di introduzioni, nemmeno volevo scriverla questa roba, stai zitto e leggi, stai zitto, sempre a rompere il cazzo, sempre a chiedere, basta. Ma che ne sai tu di come si comporterebbe normalmente il Borghesauro? Che sei, un cazzo di esperto? Un Borghesaurologo? No, e allora zitto. Goditi una cazzo di storia in silenzio, una volta tanto. Leggiti questa merda e se poi pensi di essere tanto bravo scrivila tu una buona introduzione, no? Scrivila e poi avrai il diritto di venire a sindacare la mia introduzione. Guarda che stronzo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la storia di Dario. Dario era una bambina diversa da tutte le altre: infatti aveva più di venti anni. E poi era maschio. Questa è la storia di Dario, e di come divenne, grazie al viaggio nel tempo, la regina d'Inghilterra. Dario era una persona avida ed egoista, negava l'esistenza dell'olocausto, i diritti delle donne e degli ebrei, non si faceva problemi a scavalcare il prossimo, rideva dei più deboli e sperperava il suo immenso patrimonio in droga e puttane, ma nonostante ciò aveva anche dei difetti. Per esempio il suo orribile carattere (comic sans) che fungeva da repellente per qualsiasi persona normale. Per questo negli anni Dario aveva finito col circondarsi solo con scarti della società, personaggi disgustosi e reietti che vedevano nel nostro eroe un loro simile. Con gli anni Dario aveva visto intorno a sé solamente volti di mitomani, complottisti, vegani e comunisti, finendo con l'accettarli come parte della sua vita, plagiato da essi, dimentico di essere un repubblicano, un umano superiore a tutti loro, condannato ai bassofondi della vita solo a causa del comic sans. Fino a che, alla fine, finalmente, finì: il giorno in cui Dario trovò l'amore tutto cambiò. Non che ci fosse una relazione tra le due cose, ma, ecco, successe nello stesso giorno. Dario stava passeggiando per le strade della città, circondado dalla sua piccola comitiva di uomini più simili a pantegane che persone, quando la vide: lei si chiamava Lemadonne, bella come una divinità greca (Efesto), intelligente, simpatica, sorrideva alla vita e affrontava le avversità con spirito unico. Ma soprattutto non aveva la borsa con sé, e indossava un vestito senza tasche: non poteva avere dello spray al peperoncino. Dario, pronto a dichiararsi, si incamminò verso Lemadonne mentre tirava fuori il cloroformio dalla tasca della giacca, quando si ricordò che una fidanzata richiede tempo, spese e un buon imbalsamatore, e lui doveva ancora finire di leggere il suo saggio sul ruolo delle mantidi nella letteratura di Baudelaire. Sarà per un'altra volta, si disse, rimettendo a posto il cloroformio e andando al supermercato. Come al suo solito si diresse all'Iperdem, in Via Tuscolana 761. Quello sì che era un supermercato. Il personale cordiale, i prezzi bassi, la carne di ottima qualità. E avevano prodotti di tutti i tipi! Asiatici, africani, nordeuropei, qualsiasi alimento si possa desiderare lo si poteva trovare. Se Dario avesse voluto del latte di cocco, avrebbe potuto trovarlo lì. Noci di macadamia? Nel reparto frutta secca. Ras al hanout? Lì, tra le spezie. Di tutto. Ma tanto Dario mangiava solo bistecche e patatine, quindi non gli importava. Avrebbe anche potuto limitarsi a usufruire del velocissimo e gratuito servizio di consegne a domicilio, che poteva richiedere accedendo al loro sito o chiamando il+39 06 761 0852, ma perché provarsi della visita di un posto così bello e di un personale così gentile? Per non parlare della citazione a Victor Hugo davanti alle casse! Sublime! Dario comprò bistecche e patate. Dopo aver pagato (solamente nove euro per un chilo di filetto di manzo d mezzo chilo di patate, un affare da non perdere) e aver messo la sua spesa nella busta resistente e assolutamente gratuita, Dario uscì dal negozio ed entrò in macchina. All'inizio non si accorse dell'errore, e non vide che quell'auto non gli apparteneva. Non era la macchina di Dario, ma del tempo. Senza rendersi conto che non stava togliendo il freno a mano ma stava digitando sul tastierino numerico "15 novembre 2063" Dario mise in moto e si ritrovò nel futuro. Come era possibile? Cosa era successo? Non lo sapeva. E poi boh, niente, partecipò al concorso per diventare regina di Inghilterra e vinse.
   
 
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