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Autore: Eivor17    20/11/2016    1 recensioni
[Rumbelle] post episodio 6x08.
Dal testo: "Accadde tutto in un istante: lei lo guardò​​, sorrise distogliendo gli occhi dai suoi e un secondo dopo le loro labbra si toccavano, smaniose di riprovare quelle sensazioni che tanto mancavano loro."
Si tratta di una teoria su Rumplestiltskin che mi ha interessata molto, così ho deciso di scrivere una fic. L'inizio della storia si colloca immediatamente dopo la scena in cui Emma e Regina escono dallo specchio grazie a Henry. Ma saranno davvero le sole a uscirvi...?
Genere: Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L'esplosione le fece volare oltre Henry e la Regina Cattiva; caddero rovinosamente a terra, per poi rialzarsi subito dopo. 

«Henry?» Regina spinse delicatamente il ragazzo alle spalle sue e di Emma, mentre si girava aggressivamente verso la sua versione cattiva. 

«Che diavolo volevi fare, eh?!» ruggì​. 

«Tu lo hai reso debole!» rispose la Regina con aria di rimprovero. 

Un rumore alle spalle di Emma le interruppe; un uomo si alzò​ tra le macerie, spazzolandosi con le mani la camicia nera. 

«Dearie, era l'ora che mi tirassi fuori di lì​...» sorrise. 

«Gold?! Ma cosa...?» 

«Gold!» esclamarono stupite Emma e Regina, contemporaneamente. 

«Te la cavi sempre anche quando la malvagità​ non è in te, vedo.» disse freddamente la Regina Cattiva, lo sguardo improvvisamente più​ duro. 

«Non è il caso di parlarne adesso, dearie. Credo sia proprio il momento di andarcene», fece una pausa, spostando lo sguardo sulla Regina: «confido nella tua intelligenza, mia cara. Non avrai intenzione di sfidarmi?» finì​, gli occhi ridotti a due fessure. 

«Sei solo un uomo a metà​, Rumplestiltskin. E questo è solo l'inizio.» 

«Lo vedremo.» sibilò​ l'altro fra i denti, mentre la Regina svaniva in una nuba violacea. 

«Andiamo, mie care. Temo dovremo dirci davvero molte, molte cose...» 

 

Poche ore più​ tardi, casa di Emma 

«Quindi è stato intrappolato nello specchio dalla sua metà​ cattiva dopo che ha usato il siero di Jekyll... e in tutto questo tempo non ha trovato un modo per liberarsi?» tra tutti i presenti, Biancaneve era quella che più​ faticava a rendersi conto dell'accaduto. 

«Credevo di essere stato chiaro, dearie. Non c'è modo di liberarsi da soli.» ripeté per la quindicesima volta in mezz'ora, con la testa che iniziava a pulsargli dolorosamente. 

«Se avete finito di chiedermi e richiedermi le stesse cose mille volte, potete degnarvi di dirmi dov'è mia moglie?» 

Emma e Regina si guardarono, poi la prima rispose. 

«Ehm, signor Gold... temo che non voglia vederla.» 

«Cosa? Perché non dovrebbe?» 

«Non ha visto nulla attraverso gli specchi?» chiese Emma, cauta. 

«Signorina Swan, tutto quello che vedevo era la signora Lucas che si depilava i baffi o il nano che si lavava i denti. Non proprio il massimo per la serata cinema, mi creda.» 

Regina fece una smorfia a metà​ tra il disgusto e il divertito e prese la parola: «Meglio che tu non abbia visto la scena, allora. Pare proprio che le nostre due metà cattive si piacciano parecchio.» 

Gold fece per ribattere, ma fu interrotto da un lieve bussare alla porta. Si portò​​ un bicchiere di rum alle labbra. Nonostante non lo avesse mai bevuto, dopo quella rivelazione ne sentiva un gran bisogno. Le sue nocche sbiancarono stringendo forte il bicchiere appena udì​ la voce di chi aveva appena bussato. 

«Ciao, Emma! Ho trovato questo in biblioteca, forse può​ aiutarti con i tuoi g...» 

Gold si girò​ verso di lei. Belle impallidì​ e vacillò​, facendo qualche passo indietro. 

«N-no...» 

«Belle...» Rumplestiltskin si alzò e le andò​ incontro, ma lei, come ritrovando le forze all'improvviso, si girò​ e corse via. 

Lui rimase a fissare la porta, interdetto. Emma sembrava raggelata sul posto, mentre Regina e Mary Margaret si scambiavano uno sguardo. 

Gold deglutì​, poi guardò​ Emma dritto negli occhi: «Signorina Swan, che diamine sta succedendo qui?» 

Dieci minuti più​ tardi, avevano finito di spiegare tutti gli avvenimenti a Gold, che si stava silenziosamente maledicendo per quanto una parte di lui avesse fatto soffrire la donna che amava. 

Si alzò​ bruscamente, con gli sguardi delle tre addosso. 

«Gold, non puoi andare da lei adesso.» 

«Eccome, se posso!» sbatté il bicchiere sul tavolo e sparì​ con un gesto della mano. 

«...testardo anche in versione buona...» sussurrò​ Regina, seguendo con lo sguardo il liquido ambrato che era fuoriuscito dal bicchiere. 

 

Qualche attimo dopo, in biblioteca 

Gold apparve in mezzo alla stanza, provocando un moto di panico fra i clienti. Belle, attirata dal rumore, lo scorse dall'altro capo della stanza e strinse i denti. Se lo aspettava, ma sperava di poter rimandare il momento. 

L'uomo si fece largo fino a raggiungerla, si portò​ a pochi passi da lei e disse semplicemente: «Belle, mi dispiace tanto.» 

Tra tutto quello che si aspettava di sentire, questo la spiazzò​ totalmente. Fissò​ gli occhi color nocciola dell'uomo davanti a lei e non vi lesse alcuna ironia o divertimento, solo rimorso e una strana luce nello sguardo, che sicuramente non aveva nel loro ultimo incontro. 

Lui aspettò​ che dicesse qualcosa, ma dopo qualche secondo di silenzio continuò​: «Ho usato il siero di Jekyll. Io...» la fissò​ direttamente nelle iridi color del cielo: «...ho appena saputo cos'è successo.» 

Belle sentì​ il mondo vorticarle sotto i piedi, le orecchie le fischiavano. Man mano che nella sua mente iniziava a capire cosa fosse successo, il cuore sembrava aver autonomamente preso la decisione di prendere lezioni di tip tap. Non riusciva a pensare lucidamente, tranne che per una sola frase: non era lui. 

Non era lui. 

Non era il suo Rumple. 

Fece un passo indietro, incerta; riuscì​ a dire solo: «Ho... ho bisogno di tempo. Non posso pensare a questo... ora.» Si portò​ una mano al ventre. 

Gli occhi di Rumplestiltskin seguirono il movimento, mentre sulla sua fronte compariva una ruga sottile. Tese le labbra per parlare un paio di volte, poi rinunciò​ e abbassò​ lo sguardo, fissando il terreno. 

«Rumple, io... ho bisogno di tempo. Per capire.» 

La consapevolezza di cosa era accaduto iniziava a farsi strada in Belle. Si sentiva ingenua a credere così​ ciecamente a una storia del genere, ma dentro di sé percepiva che l'uomo davanti a lei non era lo stesso che poco tempo prima l'aveva costretta ad indossare un bracciale per controllarla. 

Allora mi ama davvero con tutto se stesso, se adesso mi ritrovo con due Signori Oscuri alle calcagna... sorrise impercettibilmente a quel pensiero, ma Gold non se ne accorse, mentre ancora fissava un punto indeterminato per terra. 

«Cosa farai adesso?» 

Alla domanda, l'uomo sollevò​ finalmente lo sguardo e Belle lo fissò​, sorpresa di notare i suoi occhi un po' più​ rossi del normale. 

«Adesso,» disse, con tono decisamente più​ aspro di prima: «mi riprendo quel che è mio.» 

Si mosse in direzione della porta, mise una mano sulla maniglia e si fermò​. 

«Sistemeremo tutto, Belle. Te lo prometto.» 

Aprì​ la porta e sparì​ subito dopo, lasciando Belle sola e confusa in biblioteca, mentre inspirava il suo profumo, rimasto ancora un poco nell'aria. 

 

Mr. Gold Pawnbroker & Antiquities Dealer, quella sera stessa 

Un uomo, interamente vestito di nero, scrutava all'interno del negozio attraverso le tende, mentre una figura esattamente identica a lui, dall'altra parte del vetro, gli dava le spalle, mentre parlava con una donna vestita con un ricco abito blu notte. 

L'uomo strinse i denti talmente forte che quasi scricchiolarono, mentre sibilava, in modo che solo lui potesse sentire: «Godetevi questa vittoria ancora per poco...» 

 

 

Salve a tutti! 

So di aver fatto un lavoro pessimo che probabilmente non ha neanche senso, ma vi prego di compatirmi e lasciarmi nella mia beata convinzione di poter andare avanti così. 

Come ho scritto nella intro, questa fic è dedicata a Rumplestiltskin e a come ca...volo sia possibile che sia diventato così cattivo (scusate, ma proprio non mi va giù). Mi è sembrata una teoria interessante, magari anche un po' diversa dal solito "non sei l'uomo che potresti essere". 

Detto ciò, vi prego di farmi sapere cosa ne pensate scrivendomi una recensione, anche negativa, così da capire in cosa posso migliorare. 

Bye bye a tutti e... mi raccomando ditemi che ne pensate! 

   
 
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