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Autore: quinnchan17    20/11/2016    0 recensioni
Salve a tutti, mi chiamo Marta.Sono qui per proporvi una storia di due ragazzi Yortha e Axim, che dopo un passato un pò turbolento e aver trovato in seguito la tranquillità,decidono di vivere mille avventure insieme ma una sarà altamente fuori dalle righe, invece che trattarsi di una vacanza si rivelerà un odissea.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo qualche mese di tempo mi sento in dovere di condividere una grande avventura vissuta assieme a un mio carissimo amico. Potrebbe essere strana come storia, anche tanto, ma almeno è originale. A parte questo direi che potremmo iniziare. Ah no scusate, c'è da fare una premessa prima di incominciare, vi devo narrare la nostra storia così capirete meglio. Partiamo dalla mia: sono cresciuta in un orfanotrofio senza aver mai conosciuto di persona i miei genitori. Quello che so di loro è che mia madre era molto giovane quando mi ha avuta, appartiene ad una famiglia molto prestigiosa e facoltosa con un'enorme villa e possedimenti a pochi chilometri da Norwich. Si era innamorata del figlio del giardiniere della famiglia con il quale era cresciuta. Cercarono di tenere la loro relazione il più segreta possibile e progettavano di fuggire insieme, ma una volta che i genitori di lei scoprirono la sua gravidanza,licenziarono mio padre dal suo incarico e lo esiliarono dalla loro proprietà. In seguito costrinsero mia madre, una volta avvenuta la mia nascita, di mandarmi in un orfanotrofio; dato che se si fosse venuto a sapere di questo scandalo tra le altre famiglie aristocratiche conoscenti, il buon nome della famiglia sarebbe stato compromesso. Che cosa carina, grazie nonni. Beh l' orfanotrofio dove mi avevano mandato era gestito da suore, una figata praticamente. Ovviamente non voglio offendere nessun credente, ma quella vita non faceva proprio per me. Sono sempre stata un po' particolare, ribelle e anticonformista, immaginate le suore quanto erano contente. Cercavano di farmi rigare dritta ma c'era poco da fare. In quel orfanotrofio feci la conoscenza di Axim, il mio caro amico che ho citato all' inizio. Lui anche odiava stare alle loro regole. Dato che io sono sempre stata una personcina vivace e attiva, mostravo liberamente il mio desiderio di ribellione; questa cosa saltò subito all' occhio di Axim. Infatti dal quel giorno diventammo inseparabili. Facevamo impazzire le suore con tutte le nostre bravate e finivamo costantemente in punizione, ma riuscivamo sempre a svignarcela. La storia di Axim era inizialmente ignota per la maggior parte. Axim sapeva solo che entrambi i suoi genitori fossero stati rapiti, che suo padre era un indiano d'America, un Hopi per l' esattezza. Ma c' era un dettaglio molto fuori dal normale che lo caratterizzava, quasi stenterete a crederci: sulla sua pelle era inciso un tatuaggio che aveva sia dalla nascita, un lupo solare ( come lo chiamo io ) che nello specifico era che se fosse un sole con le sembianze di un lupo. Non è finita qui, assurdo da pensare ma quel tatuaggio aveva dei poteri supernaturali: quel lupo era in grado di cambiare forma in un qualcosa di cui necessitavamo in un momento preciso ed addirittura era come se a volte ci ammonisse su pericoli o guai che potevamo correre. Aveva incorporata in se una sorta di magia arcana della quale non si conoscevano le origini e il perchè Axim l' avesse inciso sul suo corpo. Comunque era un segreto solo nostro, mai nessun altro doveva venirlo a sapere. Ritornando alla nostra infanzia, all' età si 12 anni ( la mia ) e 13 ( quella di Axim ), dopo essere stati messi in punizione per l' ennesima volta, stufi di stare sotto quelle regole così rigide, estremamente bigotte, sentimmo crescere ancora di più in noi quella sensazione di essere intrappolati in una gabbia, senza la possibilità di essere in contatto con il mondo, specialmente la natura; insomma volevamo vivere, viaggiare, esplorare e vivere tante avventure. Così decidemmo di scappare, ci aiutò proprio il tatuaggio di Axim a fuggire, indirizzandoci verso una botola nascosta che conduceva alla cantina, una volta giunti bastava arrampicarsi fino allo spioncino che dava sul cortile e darsela a gambe ( per me è stato più complicato avendo da sempre la particolarità di essere una tappetta ). Beh finalmente eravamo liberi come dei frinquelli. Percorremmo buona parte del bosco poco più avanti dell' orfanotrofio e provammo una sensazione di connessione spirituale con esso, ci sentivamo così a nostro agio e spensierati. Purtroppo non avendo mai potuto documentarci sulla sopravvivenza in natura per quanto riguardava il cibarsi e costruirsi un rifugio sicuro per la notte, ci ritrovammo in cammino da 5 giorni avendo dormito poco più di 2 ore per notte e avendo mangiato quei pochi tocchi di pane che ci eravamo portati dietro. Quando stavamo per perdere le nostre speranze e le nostre forze, successe un'inaspettabile svolta: dopo tutti quei giorni di cammino ci imbattemmo in un ecovillaggio . Era pazzesco: vi erano case sugli alberi oppure case prefabbricate, sistemi di irrigazione artigianali, orti, bestiame, e molto altro da rendere il villaggio completamente autosufficiente. Un piccolo pezzo di paradiso in poche parole. Venimmo accolti a braccia aperte, ci offrirono subito da mangiare e da bere, ci fecero fare un bagno e le donne del posto tempo qualche giorno realizzarono a mano qualche vestito da indossare. Raccontammo loro tutta la nostra storia, a parte la questione della particolarità del tatuaggio di Axim, non perchè non ci fidassimo di loro, anzi, , ma per una questione che nonostante il loro altruismo e ingegno, non eravamo certi che capissero a fondo e non volevamo che cambiassero idea su di noi e ci guardassero con altri occhi. Oramai ci eravamo nettamente affezionati a loro, adirittura una coppia che non poteva avere figli decise di ospitarci a casa loro e a crescerci e diventammo così una famigliola un po' stramba, ma meglio così. Josh e Lesley erano e sono tutt' ora delle persone fantastiche, altruiste, affettuose e un po' fuori di testa, in modo positivo ovviamente. Lesley era la parrucchiera/estetista del villaggio, ovviamente usava prodotti interamente naturali. E' sempre stata una donna creativa e solare, le sue doti culinarie sono assai rinnomate, la cosa che mi fa impazzire dei suoi piatti che sono pescitariani con prevalenza di verdure, speziati e ogni volta si studiava qualche composizione nuova. Grazie a lei ho potuto sperimentare tante acconciature diverse, ma alla fine optai per un taglio lungo e sbarazzino con una francettina corta sempre rimanendo del mio colore naturale, ovvero biondo. Josh invece si dedicava alla coltivazione di piante di aloe, per poterne ricavarne la polpa e il succo per la prarazione di creme, lozioni curative, centrifugati ecc... Una cosa che mi è sempre piaciuta della sua persona è il suo sarcasmo e la sua ironia, faceva veramente scassare; ma al tempo stesso è anche dotato di ingegno e manualità. Che rimanga tra noi, assolutamente niente di sconvolgente ma non si sa mai, nel tempo libero con altri amici si dedicava ad un' attività a cui si interessava anche Bob Marley. Vabbè comunque eravamo un sacco uniti e potevamo esprimere la nostra vera essenza senza essere puniti o giudicati, ci insegnavano come essere autosufficienti, dal cucire, cucinare, imparare a fare oggetti artigianali utili nella vita di tutti i giorni con quello che si trovava in natura, a saper riconoscere e indentificare gran parte delle piante per saperne le proprietà e i benefici oppure sapere quali sono velenose e che quindi sarebbe meglio non ingurgitare. Ebbi l' opportunita di crearmi un mio stile unico e originale un po' fuori dagli schemi e inoltre decisi di dedicarmi alla cura e all' allevamento del nostro bestiame, dato che ho sempre provato un amore fortissimo per gli animali. Axim invece si dedicò all' arte di disegnare e realizzare tattoo con uno stile particolare e diverso da altri. Anche io me ne feci realizzare qualcuno, fui la sua prima cavia e devo dire che non me ne pento. Li realizzava con una tecnica giapponese, in pratcava usava le sue mani come se fossero una macchinetta: una la teneva come base d' appoggio degli aghi e con l' altra li prendeva dall' estremità inferiore, li spingeva sulla pelle per penetrarla superficialmente e ritornava indietro con velocità costante, come una macchinetta appunto. Ah tra l' altro in quel villaggio ebbi l' opportunità di trovarmi un amichetto peloso, che avevo sempre sognato di avere: era una cagnolina di media altezza, a pelo corto che aveva un manto a strisce che sembrava quello di un gatto come le sue orecchiette a punta, decisi di chiamarla Pekira. Diventammo inseparabili, mi seguiva ovunque andassi ed era ed è tuttora instancabilmente vivace e con la voglia di giocare 24h su 24; ma è sempre stata anche molto protettiva nei miei riguardi e affettuosa. Beh in breve abbiamo dei bellissimi ricordi riguardanti la nostra nuova famiglia e la gente di questo villaggio, insomma finalmente avevamo una casa che ci conferiva pace e stabilità. Appena compiuti io 18 e Akim 19 anni decidemmo di dedicarci ad una delle nostre passioni più grandi: viaggiare. In un primo momento viaggiavamo nelle città vicine senza denaro, con i nostri zainetti e ci arrangiavamo come potevamo, chiedendo vitto e alloggio a persone che conoscevano la nostra grande famiglia. Poi in seguito decidemmo di trovarci dei lavoretti per cercare di racimolare abbastanza soldi per poter viaggiare anche all' estero. Eravamo riusciti a trovare un appartamentino a Londra in condivisione con un paio di amici conosciuti li. Io avevo trovato un lavoretto come toilettatrice nelle mostre canine, Axim invece come tatuatore ospite in vari studio.

  
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