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Autore: Melinda2606    20/11/2016    3 recensioni
Dopo "la spinta giusta", una storia che spiega le ragioni per cui Ranma è... Ranma. Una storia simile ma diversa. Un viaggio organizzato da Kuno porta Akane ad avere paura di perdere Ranma realmente, porta il ragazzo con il codino a capire più cose di se stesso. Il tutto ccompagnato naturalmente dai loro parenti strampalati e dai loro amici mezzi matti.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Altro Personaggio, Nuovo personaggio, Ranma Saotome
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Caldo.
Era l'unica parola che veniva in mente alla parola che veniva in mente alla famiglia Tendo-Saootome.
Era agosto, la temperatura sfiorava i 40°. tutti erano rintanati in casa alla ricerca di un po' di refrigerio.
Kasumi e Akane si sventolavano con dei ventagli di carta, bevendo la limonata ghiacciata che la maggiore delle sorelle aveva preparato, Soun e Gemma giocavano, non avendo nemmeno le forze per barare, mentre Ranma aveva lasciato definitivamente il posto alla ragazza con il codino, poiché per rinfrescarsi continuava a gettarsi in testa bicchieri di acqua gelata.
- È davvero un peccato che per colpa di qualcuno non possiamo permetterci di andare in vacanza, quest'anno – esordì Akane, fulminando lo pseudo fidanzato.
- Perchè guardi me? - le chiese subito lui, puntellandosi su un braccio.
- Bè, chi è che ha distrutto le pareti del dojo e il tetto mediamente quattro volte alla settimana per tutto l'anno? Tra le tue fidanzate psicopatiche e i tuoi improbabili sfidanti il falegname e il muratore si sono comprati una villa grazie ai soldi che abbiamo dato loro per le ristrutturazioni -
Ranma si versò un altro bicchiere di acqua sulla testa: - E allora vedi che non è colpa mia, sono i pazzi che ci circondano che non ci hanno permesso di andare -
- Avanti ragazzi, non litigate! È bello stare tutti insieme! - esclamò beatamente Kasumi, riuscendo come al solito a sedare la lite.
- Certo, immagina se adesso fossimo al mare, amico Tendo… - cominciò Genma.
- Staremmo a mollo in acqua e si sa, l'estate e la spiaggia aiutano a far sbocciare nuovi amori! - terminò Soun, guardando sorridente Akane e Ranma, che in quel momento di coppia avevano ben poco.
Akane scattò in piedi: - Io con lui non faccio sbocciare proprio niente! -
- Figurati io, chi vuole stare con questo sottoaceto senza sex-appeal… - Ranma riuscì appena a finire la frase, prima che la sua dolce fidanzata lo mandasse a spappolarsi contro il muro.
- E poi sono io che faccio spendere soldi inutili… - borbottò Ranma, non appena riuscì a uscire dalla parete, cosa che gli costò più forze del solito a causa delle sue sembianze femminili.
La porta di casa si aprì, e una sorridente Nabiki entrò, trascinandosi dietro Kuno.
- Akane Tendo, Ragazza con il Codino! - urlò lui, spalancando le braccia e stritolando entrambe, prima di finire dove pochi secondi prima si era schiantato Ranma.
- Avanti, siate bravi, Kuno ci serve intero per le prossime due settimane! - esclamò Nabiki, recuperando il ragazzo.
Alla vista dello sguardo confuso dei suoi familiari, continuò: - Non ne potevo più di questo caldo e di stare in casa, così sono andata a trovare Kuno. Abbiamo fatto un ottimo affare! In cambio di poche foto lui si è offerto di pagare una vacanza a tutta la nostra famiglia! Preparatevi, partiamo! -
Soun e Genma corsero per le scale, preparando le valigie alla velocità della luce, già pronti per il viaggio, inchinandosi davanti al ragazzo e ringraziando calorosamente.
- Non mi ringrazi, signor Tendo, io e lei presto saremo parenti! Tutto per la mia dolce Akane Tendo! -
Akane sorrise: in fondo Kuno stava regalando loro una vacanza, un po' di gentilezza non sarebbe guastata!
- Partiamo domani mattina, quindi tutti a fare le valigie! - esclamò Nabiki, già pregustando tutti i soldi che sarebbe riuscita a spillare a Kuno.
Un vortice di petali di rosa neri si sparse nell'aria, seguita dalla voce di quella psicolabile della sorella di Kuno: - Io, Kodachi, la Rosa Nera, non permetterò a mio fratello di spendere dei soldi per una vacanza fino a che non vedrò il mio Ranma! -
- Sono qui! - Ranma si trasformò in uomo in un nanosecondo: non voleva certo rinunciare a quella vacanza, anche se voleva dire stare insieme ai due matti.
- Ti vendi per niente, eh? - commentò Akane, notando come lui non protestasse nonostante Kodachi gli si fosse attaccata al braccio.
Ranma non potè rispondere, perché la ruota di una bicicletta gli si piantò dritta in faccia.
- Ho sentito bene, amore mio? Stai andando in vacanza? Vengo anche io! Dove va il mio Lanma devo andare anche io! - Shampoo si era attaccata all'altro braccio di Ranma, incurante del fatto che lui avesse ancora la sua bici sulla testa.
- Non se ne parla! Non intendo pagare per portarti a disturbare la nostra vacanza romantica! - protestò Kodachi, tirando fuori il suo nastro.
- Aspettate, se state combattendo per Ranma ci sono anche io! - Ukyo sbucò dal niente, sfoderando la sua spatola.
- Shampoo! Voglio venire anche io, ovunque tu stia andando! - Moose corse nella stanza, prendendo le mani di Kuno, scambiandolo per la sua amata.
Akane scosse la testa: che gabbia di matti…
Shampoo e Ukyo si avvicinarono a Kuno: - Pensaci bene, se porti anche noi terremo Ranma occupato e tu potrai trascorrere il tuo tempo con Akane… -
Kuno si alzò in piedi: - Shampoo e Ukyo verranno in vacanza con noi! -
Moose invece, dopo essersi messo gli occhiali, si avvicinò a Kodachi: - Portate anche me, se io sono lì posso stare con Shampoo, così tu avrai un avversaria in meno per Ranma… -
- Ah ah ah, anche Moose verrà con noi! - la ragazza si mise a ridere nel suo solito modo inquietante.
- Bene, se siamo tutti d'accordo allora ci troviamo qui domani mattina alle otto, puntuali! - Nabiki afferrò un biscotto, ancora più soddisfatta dalla prospettiva di guadagno.
- Dove andiamo? - chiese Kasumi, che in quel caos aveva conservato la sua espressione angelica.
- Dolcissima sorella della dolce Akane Tendo, andiamo in un casolare in campagna, dotato di piscina e ogni comfort, in un paese chiamato Pinehall -
Ranma e Genma spalancarono gli occhi: - Andiamo a Pinehall? - chiesero insieme.
Akane notò che Genma era quasi spaventato da quel nome, mentre Ranma era diventato ansioso.
- Lo conoscete? - chiese.
- Io...sì, ci abbiamo vissuto per un anno circa, durante il nostro viaggio di allenamento – rispose Ranma, sovrappensiero.
Genma si schiarì la voce: - Infatti, non… Non mi sembra il caso di andare lì, non è niente di che e… -
- Zitto, papà – Ranma lo fulminò, poi corse di sopra.
Apri il cassetto del comò e tirò fuori un piccolo ciondolo a forma di quadrifoglio, fissandolo intensamente.
Dopo qualche minuti, Akane entrò nella stanza: - Finalmente se ne sono andati tutti… Posso sapere cosa è successo di sotto? Perché tuo padre è così agitato? -
Ranma la fissò: - Lascialo stare, avrà qualche debito con qualche negoziante del posto. Sei contenta di questa vacanza? -
- Io sì, e tu? Mi sembri strano da quando abbiamo scoperto la meta del viaggio -
- Stai tranquilla, ok? Qualsiasi cosa succeda. Adesso vado ad allenarmi un po', poi preparerò la valigia. Vai a farla anche tu. Anche se una racchia come te non ha bisogno di tanti vestiti! -
Ranma raggiunse volando la palestra, aiutato dal calcio che Akane gli mollò.
La ragazza però rimase pensierosa: che voleva dire Ranma con la frase “stai tranquilla qualunque cosa succeda?”
  
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