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Autore: Tziporahh__    21/11/2016    0 recensioni
Rose non sa niente di Jack, per lei è solamente un ragazzo che le ha mandato una lettera per sbaglio. Ma cosa succederà quando i due inizieranno a scambiarsi lettere sempre più spesso?
Rose è convinta di non conoscere il ragazzo misterioso, ma Jack ha un segreto che non può svelarle.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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8 giugno.

Primo giorno di vacanze estive, finalmente.

Niente più ansia per le interrogazioni, niente più bigliettini nascosti nelle tasche dei pantaloni. Insomma da oggi inizia la pacchia, tre mesi di fancazzismo più totale.

Sono le 11:00 del mattino e non fa molto caldo, ma a giugno non si può pretendere chissà cosa. Sono convinta di trovare la mia splendida madre single che mi prepara i pancake al piano di sotto, in cucina, ma non è così. Scendo le scale e trovo un biglietto di post-it appiccicato al frigorifero che recita:

-Buongiorno tesoro, scusa se per il tuo primo giorno di vacanza non ho potuto prepararti la colazione. Emergenza sul lavoro. Ci vediamo stasera a cena, un bacio. La tua mami-.

Mia madre è una dottoressa e capita molto spesso che si faccia vedere a casa solamente la sera tardi, ma mi va bene così, capisco perfettamente il suo lavoro e sono molto orgogliosa di lei. Non le ho mai fatto pesare il fatto delle sue continue assenze come fanno molte ragazze della mia età.

Vista l'assenza anche dei miei pancake decido di vestirmi e uscire per comprare qualcosa al bar di fronte a casa, sto morendo di fame.

Esco di casa nello stesso momento in cui arriva il postino, Fred, che attira la mia attenzione sventolando in aria quella che sembra essere una lettera. Strano, penso, di solito non ci arriva niente per posta, sempre tutto via e-mail dopo che la mamma si è lamentata delle troppe pubblicità fingendo di preoccuparsi per lo spreco della carta e per i poveri alberi. In realtà non riusciva più a sopportare di trovarsi la buca delle lettere sempre piena di "cazzatelle", come le chiama lei.

Mi avvicino al postino.

"Buongiorno Fred, hai qualcosa per me? Non si tratterà di pubblicità vero?" dico scherzando, cercando di afferrare la busta che il mio simpatico postino continua a sventolare in aria.

"No, no, non ti preoccupare. Sembra una cosa seria questa, non una cazzatella" mi risponde strizzandomi l'occhiolino e alludendo a mia madre.

Lo ringrazio e, mentre lui si avvia per imbucare lettere ad altre persone, resto sul dialetto di casa ad ammirare la mia lettera.

A: Julienne Evans

Da: Jack Hall

Guardo l'indirizzo a cui è destinata la lettera e, ovviamente, non si tratta del mio. Mi chiedo come possano fare degli errori così evidenti, come si fa a sbagliare a leggere un indirizzo? Guardo meglio e noto che la città di destinazione non è nemmeno la mia.

Resto ferma sul marciapiede indecisa su cosa fare: dovrei rincorrere Fred e dirgli che ha commesso un errore o dovrei sbrigarmela da sola?

Opto per la seconda scelta, sicura che Fred ha altre milioni di cose da fare e che, così facendo, gli risolverei un problema in più.

Ho la sensazione di essere osservata, mi guardo intorno ma, ovviamente, non c'è nessuno e mi convinco che sono troppo paranoica e che dovrei smetterla.

Rientro in casa scordandomi della mia colazione e poggio la lettera sul bancone della cucina, mi chiedo cosa contenga. Cerco di non pensarci e giro per casa incessantemente cercando qualcosa con cui distrarmi, ma la mia curiosità prende il sopravvento. Prendo la lettera e la apro con calma, senza distruggerla come mio solito.

Scorro velocemente le sue righe e capisco subito che è un curriculum per un lavoro. Ma non si usano le e-mail al giorno d'oggi? Chi è che spedisce ancora il suo curriculum per posta?

Resto sinceramente delusa dal contenuto della lettera, speravo in qualcosa di più elettrizzante. Una lettera d'amore, per esempio.

Salgo in camera mia, butto la lettera sul letto e preparo l'occorrente per rispondere allo sconosciuto. Un foglio e una penna. Stasera gli scriverò una lettera in cui lo informo dell'inconveniente e domani mattina andrò ad imbucarla.

   
 
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