I Kiss You
Bye Bye uccellino
~
trentunesimo capitolo – Epilogo
-
Narcissa
era
tutta un fremito e, diversamente da ciò che si possa
pensare; lei amministrava
la casa per il lieto evento, mentre il virile marito stava ancora in
camera
tutto preoccupato che la tunica gli ingrossasse i fianchi, quindi
ciò lo
portava a fare tante di quelle piroette davanti allo specchio che alla
fine gli
girò la testa e, per sfortuna degli eventi, si diresse
traballante alla
finestra, inciampò sul mantello e si preparò a
fare un bel voletto all’aria
aperta – come la finestra -.
Fortunatamente
gli elfi, abituati, si precipitarono dal loro padrone e lo salvarono
per il
rotto della cuffia vero e propria. Poi lo armarono di Priscilla e, dato
una
sistemata al mantello, ancora con i serpentelli intorno alla testa
– al posto
delle stelline, per la grottesca cragnata che aveva dato al una colonna
del
letto – e lo spedirono per direttissima verso le scale;
pregando Merlino che
prima di arrivarci ritorni in sé, anche se, botta
più, botta meno a quella
testa bionda non sarebbe cambiato nulla.
Ma
torniamo
alla testolina bionda che in quel momento era a capo di un esercito di
elfi.
Un
altro
esercito era stato impiegato per tenere a bada Draco nelle sue stanze;
visto
che il suo adorato –
leggesi; primo o
poi ti strozzerò, fidati – aveva scelto proprio
quel giorno per dirgli che
aveva invitato anche quei due babbani razzisti più il figlio
Dudley-oh-mio-dio-ce-l’ho-ancora-tra-le-palle-Dursley. Gli
elfi erano abituati
anche al padroncino Draco, considerato che egli era il concentrato di
quei due
svalvolati che, per volere di Merlino, si erano ritrovati e sposati.
*
Dudley
stata
attento a non toccare nulla. Era semplicemente seduto su di un grande
letto –
alla quale cercava di non pensarci, chiuse i battenti alla sua fantasia
in ogni
senso –aspettando che il cugino si desse una mossa.
-Vuoi
uscire
oppure vuoi metterci le radici lì dentro? –
-La
fai
facile tu – gli rispose da dietro alla porta della
stanza-armadio – Non sei tu
quello che sta per… per… Morgana: non riesco
neanche a dirlo! – lanciò un grido
degno di una femmina.
-Che
c’è? Ti
si è rotta un’unghia? –
-Ah
ah ah…
divertente! – ma si affrettò a controllare.
-
Davvero? –
-
Ma
ceeerto! Così divertente che potrei giusto ammazzarti per
attentato di risate!
–
-
Pessima
battuta! –
-
Pessima
domanda! –
Dud
ringhiò
– Insomma! Vuoi uscire? Guarda che sfondo la porta!
–
-Ok!OK!
Esco! –
La
porta,
dal punto di vista di Dud, si aprì lentamente, mostrando un
Harry tutto
imbarazzato, neanche fosse stato nudo.
Uhm
… Nudo …
Ed
invece,
con sua enorme sfiga, indossava un completo che si potrebbe definire
una mezza
strada tra l’abito da sposa e quello da sposo: le sue belle
gambe erano
fasciate da dei pantaloni larghi a vita alta, ai piedi dei mezzi
stivali lucidi
chiari, e la maglia… ecco, la particolarità stava
proprio lì; era una maglia
senza maniche, a collo alto, aderente, e sopra alla vita si prolungava,
quasi a
formare uno strascico che a Dud ricordava molto una carezza. Si, molto
probabilmente quella stoffa era incantata, ed è per questo
che appariva così
morbida e leggera. Il tutto di un bordeaux scuro con riflessi
rosso-violetto,
che sullo strascico diventava quasi trasparente mano a mano che si
avvicinava
la fine della stoffa.
I
lunghi
capelli, che si era fatto crescere fino alle spalle, erano lasciati
liberi e
fieri di giocare con il vento. Dud poté intravedere dei
riflessi luminosi, come
puntini che brillavano quando i capelli si muovevano. Harry gli aveva
spiegato
che erano il risultato di un suo patetico tentativo di sistemarsi i
capelli.
Ma
prima
ancora che potesse fare qualunque cosa oscena il suo povero cervello
gli
proponesse, qualcuno bussò alla porta.
-Har…
E
LASCIATEMI! – tuonò indispettito Draco a quelle
povere anime in pena che
cercavano – Non me lo voglio mica stuprare!... Quello
più tardi! – alla fine
riuscì ad entrare, chiudendo la porta lasciando fuori gli
elfi.
Un’occhiataccia
di Dud lo fece quasi desistere dal motivo per la quale era andato
lì,
rischiando le ire di sua madre, per ammazzarlo.
Il
moro, nel
frattempo che i due combattevano con gli occhi e con i sopraccigli,
ebbe il
buon senso di andare dentro la stanza-armadio.
-Harry!
Basta stare lì dentro! Non è che mi stai
diventando come papa? –
-E’
quello
che gli ho detto fino ad ora, togliendo l’argomento
papà e prima che tu
entrassi c’era, fuori! – lo assalì
verbalmente Dud.
Draco
fece
una smorfia.
-Sai
che… -
iniziò il babbano, ma venne interrotto.
-Lo
sposo
non deve vedere la sposa prima del matrimonio? Si, certo! Solo
… - e il suo
sguardo si fece triste.
Dud
assottigliò gli occhi.
-Solo?
–
-Che
qui non
c’è nessuna sposa! – intervenne Harry da
dietro la porta.
-Non
proprio
… - ma Draco lo disse più a se stesso che ad
altri, lo sentì solo Dud.
Lì
Dud, per
la seconda volta capì che era ora di andarsene; stavolta,
chiuse la porta.
Rimasti
soli, Draco davanti alla porta ed Harry dietro, l’atmosfera
di fece tesa come
lo poteva essere solo in quei casi.
-All
… -
-Cosa
vuoi
dirmi Draco … - Harry fissava la propria immagine nello
specchio di fronte.
-Tu
… Mi
vuoi sposare? –
-Mi
pare di
averti già risposto, no?- sorrise amaro, perché
il suo criceto lo stava
preparando al peggio.
-Si!
Solo
che … - si umettò le labbra e deviò la
direzione del suo sguardo più e più
volte, come se ce lo avesse davanti.
-
Sii onesto
Draco! Non mi vuoi più? –
E
d’improvviso Draco si trovò davanti Harry,
fasciato in quell’abito che lasciava
ben poco all’immaginazione, ma questo valeva solo per lui che
conosceva quel
corpo a memoria.
Per
Harry la
cosa non era da meno, per lui Draco era già una
divinità scesa in terra, ma con
quell’abito d’oro bianco con il bustino intarsiato
di fili d’oro come se
fossero rami e i guanti bianchi, così come le scarpe lucide,
colo pizzo chiaro
e trasparente era come se i cori di angeli si fossero dimenticati di
annunciare
il suo arrivo.
-Ma
certo
che ti voglio piccolo! Solo che … -
-Ho
paura …
- se ne uscì d’improvviso Harry, poi
abbassò lo sguardo – E anche tu –
-E’
normale,
no? –
-Si,
ma fino
a qualche ora fa non sembrava che ce l’avessi! –
quasi urlò.
-
Quindi tu
… non … -
-Si,
ho
paura! Ma prima no! –
-
Perché? –
-
Perché non
ce l’avevi tu … -
Era
così
tenero, così sottomesso anche in quelle condizioni.
-Sai
che ti
dico Draco? – il biondo alzò lo sguardo che aveva
puntato per terra – Io uscirò
da quella porta, percorrerò l’osceno numero di
gente che mamma ha invitato,
arriverò fin all’altare; con o senza di te!
– alzò il braccio e lo puntò alla
porta – E se tu hai un po’ di buon senso e ci tieni
alla vita, mi raggiungerai
immediatamente, come se stessi tenendo il velo che non ho! Altrimenti
Draco
Malfoy, ti assicuro che renderò la tua vita un inferno; ma di quelli veri. E credimi, io se
molto, d’inferi! Quindi;
indossa il tuo mantello, che ci vedremo sull’altare,
WhiteBoy! –
Silenzio.
Draco
guardava il suo futuro sposo come se fosse un ungaro spinato, Harry
soffiava
fiamme dalle narici.
Poi
… le
loro labbra si dilatarono in una spontanea risata; non riuscivano ad
essere
normali neanche in quel momento!
Il
biondo si
scostò la treccia e si mise a guardare teneramente Harry, il
quale, finito di
ridacchiare, si accorse di quello sguardo grigio ed ebete su di
sé.
-Che
c’è? –
Draco
lo
fece girare, parandolo davanti allo specchio, con se stesso dietro di
sé; si
guardava riflessi, e vedeva tutto. Perché il tuo tutto era
proprio lì. Tra le
sue braccia.
-Ma
ci hai
visti? –
-Uhm,
Draco,
tu non lo sai, ma tra poco io questo specchio lo schianterò
– per tutte le
volte che si era rigirato davanti ad esso.
Malfoy
ridacchiò – Vorrei essere io questo specchio
–
-Perché?
–
Si
poggiò
col mento su una sua spalla abbronzata – Così
saresti costretto a guardarmi per
tanto tempo –
Harry
gli
rifilò una gomitata – Ma va là!
–
*
Se
l’atmosfera di quando i Malfoy sono andati a casa Dursley era
“This is a new
shit”, ora che i Dursley sono dai Malfoy, dovrebbe essere
più o meno questa…
Boys and girls of
every age
Wouldn't you like to see something strange?
Come with us and you will see
This, our town of Halloween
This is Halloween, this is Halloween
Pumpkins scream in the dead of night
This is Halloween, everybody make a scene
Trick or treat 'till the neighbors gonna die of fright
It's our town, everybody scream
In this town of Halloween
I am the one hiding under your bed
Teeth ground sharp and eyes glowing red
I am the one hiding under your stairs
Fingers like snakes and spiders in my hair
This is Halloween, this is Halloween
Halloween, Halloween, Halloween, Halloween
In this town, we call home
Everyone hail to the pumpkin song
In this town, don't we love it now?
Everybody's waiting for the next surprise
'Round that corner man, hiding in the trash cans
Something's waiting for the pounce and how you'll
scream!
This is Halloween
Red 'n black, slimy green
Aren't you scared? Well, that's just fine
Say it once, say it twice
Take a chance and roll a dice
Ride with the moon in the dead of night
Everybody scream, everybody scream
In our town of Halloween
I am the clown with the tear away face
Here in a flash and gone without a trace
I am the "Who" when you call, "Who's there?"
I am the wind blowing through your hair
I am the shadow on the moon at night
Filling your dreams to the brim with fright
This is Halloween, this is Halloween
Halloween, Halloween, Halloween, Halloween
Halloween, Halloween
Tender lumplings everywhere
Life's no fun without a good scare
That's our job, but we're not mean
In our town of Halloween
In this town, don't we love it now?
Everyone's waiting for the next surprise
Skeleton Jack might catch you in the back
And scream like a banshee
Make you jump out of your skin
This is Halloween, everybody scream
Wont you please make way for a very special guy
Our man Jack is King of the pumpkin patch
Everyone hail to the Pumpkin King now
This is Halloween, this is Halloween
Halloween, Halloween, Halloween, Halloween
In this town, we call home
Everyone hail to the pumpkin song
La la la, lalala, la la, lalala, la la, lalala, lalala, woo!
[This is Halloween –
Marilyn Manson]
C’erano
degli elfi domestici che andavano avanti e indietro, affaccendati,
maghi con
abiti… tradizionali? Dud non ne sapeva molto, vedeva solo
delle persone con
lunghe toghe fino ai piedi dei più strambi
colori… ma il colmo erano due rossi
praticamente identici che indossavano entrambi un abito da sposa porno,
uno dei
due prima si era avvicinato a sua madre che per poco non svenne.
-DUD!!!!
–
Oh
Santo
Cielo! Era tutta la mattina che Petunia lo chiamava come se stesse per
morire.
-Cosa…?
–
La
donna gli
si fiondò come un avvoltoio che ha sentito Harry
cantare… si, presente e quelle
voci che fanno sembrare i possessori in agonia? Ecco, Harry canta
così, idem
Nissy – e Draco e Lucius dovevano assistere impotenti ai loro
concerti
improvvisati… per l’evento insonorizzavano tutto e
davanti giornata libera agli
elfi (per risparmiargli tale supplizio, almeno loro…)
–
-Mamma!
–
esclamò, quasi imbarazzato! Peggio di quando, appena
arrivati, suo padre aveva
tentato di mettergli al collo una collana di aglio.
-Oh,
amore
mio! Che fine avevi fatto? Abbiamo temuto il peggio! –
-Figliolo!
–
bofonchiò il padre, guardandosi attorno con circospezione
– Hai sempre con te…
coff… quella cosa, si? –
Dud
alzò gli
occhi al cielo: ah, si, certo, come poter dimenticare l’arma
segreta di Vernon
Dursley?
-Papà!
Non
serve, davvero! –
-E
dove
l’hai… oh, incosciente di un figlio! –
sputò un po’ di saliva – Dove sta?
–
-Papà…
-
disse sfiancato – Non sono vampiri… non serve
l’acqua santa! –
Petunia
tremò appena, facendo schizzare gli occhi intorno, per paura
che qualcuno si
fosse accorto di loro, dal loro piccolo angolo.
-Dici?
–
sbatté gli occhi il padre – Per me quello lo
è! –
Il
suo dito
tozzo indicò un uomo che se ne stava in disparte,
all’ombra, la pelle quasi
cadaverica e i capelli lunghi, neri e unti – visibile anche
da quella distanza
– che arrivavano fino agli zigomi; interamente vestito di
nero, se non fosse
stato per la pelle chiara si poteva dire che lì non
c’era nessuno.
Dud
fece
spallucce – Ahhh, per me quello è solo uno della
combriccola. Insomma: uno
normale! –
Normale.
Strano…
-Umano?
TI
posso assicurare che c’è chi ci studia da anni su
questo enigma! – la faccia di
Harry era spuntata quasi dal nulla, affianco al braccio di zia Petunia,
che
sobbalzò ed andò a ripararsi dietro al marito.
Il
cugino
babbano ridacchiò, così come il mago.
-Scusa
zia –
-Po…
po-potrai anche non vivere più sotto il mio tetto, ma un
po’ di rispetto lo
pretendo sempre! – gracchiò la donna. Ebbe in
risposta un sorrisetto verticale.
-Ehi,
bestia! – lo canzonò Dud – Uscito dalla
tana, ma non dovresti non riuscire a
camminare a quest’ora? –
-Uhm:
né né
né! – mostrò la lingua –
Abbiamo tutto il tempo! – ammise quasi beffardo, ma le
guance, fuori dal suo controllo, arrossirono un pochino. –
Come andiamo qui? –
-Bhe,
tua
madre ha invitato un po’ di gente –
-Davvero?
–
domandò preoccupato Harry - … Chi? – la
sua bocca assunse una smorfia unica.
Dud
si
scostò di poco, l’indispensabile per far vedere e
il giusto per non farlo
vedere – L’Inghilterra! –
Harry
spalancò gli occhi; si, era consapevole delle manie di
grandezza di mamma Nissy
– Draco le aveva ereditate da lei – ma non era
ASSOLUTAMENTE preparato a ciò.
Il Manor pareva essersi allargato apposta, altrimenti non si spiegava
il motivo
per la quale riusciva a contenere tutta quella gente… Harry
aveva avuto la vaga
impressione di aver intravisto anche Vickor Krum e il Ministro della
Magia –
bhe, ovvio che ci fosse tutto il dannato Ministero, ma Merlino lo
fulminasse se
non aveva visto anche la Signora Figg!
Nel
frattempo, Harry si chiedeva del perché ci fosse Piton.
Sapeva
dell’attaccamento dei Malfoy con l’ex professore di
pozioni, ma era più che
certo che fosse lì solo per gufare e,
all’occorrenza, commentare qualunque cosa
con una delle sue acide battutine.
-Chissà,
magari starà mentalmente facendo il ballo della pioggia con
la speranza che un fulmine,
magari verde, mi colpisca dritto in fronte… di nuovo
–
-Eh?
–
chiese confuso Dud.
-Oh,
nulla.
Stavo solo parlando tra me e Harry – sorrise.
-Harry?
–
-Eh?
–
-Harry!
Tu-tu… hai ditto che stavi parlando tra te e Harry
– alzò un sopracciglio.
-Ahahhhh
–
affermò – E allora? –
-Dimmi
te se
è normale! –
-Oh,
ma che
ora uno non si può più fare una chiacchierata con
lui? –
-Lui?
–
sbatté gli occhi – Lui chi? –
-Harry!
–
disse scandalizzato – Guarda che anche lui ha i miei bisogni
–
Dopo
questa
uscita Dud aveva spinto il moro oltre la porta, così che i
suoi genitori, già
provati, non stramazzassero a terra ancora prima della cerimonia.
-Non
credo
di… -
-Stare
bene?
– lo interruppe Dud – Maddai? –
-Ma
che vai
dicendo? – fece un gesto da insufficienza – Guarda
che io mi sento benissimo
caro mio! –
-Si,
certo,
continua a ripetertelo! – si massaggiò le tempie
– Ma infondo è comprensibile,
immagino –
-Perché?
–
corrugò la fronte.
-Bhe,
ti
stai per sposare e… -
-Oh,
ma
CERTO! – ride Harry, poi calmandosi – Infondo che
sarà mai? Tra qualche minuto
mi sposo e basta, no? Uhm - sorrise, bloccandosi.
-E
ora che
c’è? –
-Io
mi sto
per sposare… - sorrise ebete, ma quel sorrise
svanì appena prese atto della
cosa – Oh Saint Dick(*); io mi sto per sposar - -
BUM!
Dudley
si ritrovò
da solo, in un grande salone, con il futuro sposo svenuto per terra.
-Ovviamente
lo devo alzare io, eh!-
*
Qualche
istante dopo, un Draco affannato si precipitò nel salone
d’ingresso del Palazzo
e, per puro caso, vi trovò Dud con Harry mezzo svenuto,
seduto su di una sedia,
col cugino che lo sventolava con uno stendardo dei Malfoy. Se fosse
stato in sé
avrebbe schiantato Dud, ma visto che NON era in se, la trovò
una scena
divertente.
-Ehi!
Ma.. –
-Ansia
post-matrimoniale! – esordì Dud sornione.
Draco
si
avvicinò al moro – E’ no eh, Harry, non
hai mai avuto neanche l’ansia da
prestazione, e ora mi crolli? –
Si
sentì
qualcosa di molto simile a un ringhio a labbra serrate, completamente
gutturale, degno di un leone incazzato nero, provenire dalla bocca di
Harry,
che lo fissava con gli occhi ridotte e che lame smeraldine.
-Eheh
–
ridacchiò – Non è il momento! Abbiamo
un problema –
-Maddai? – fecero in contemporanei i
due
cugini.
Draco
per
due secondi netti stette immobile ad osservarli, poi lasciò
perdere ogni tipo
di pensiero che faceva male a se stesso.
-Papà!
Non
trova più Priscilla! –
Harry
e Dud
si gelarono sul posto, certi – speranzosi -, di aver capito
male. Ma
l’espressione di Draco parlava da sola.
-E
ora? –
-Eh,
e ora…
sai che non muove un passo senza di lei! –
-E
chi mi
accompagna all’altare? – fece Harry preoccupato.
Tradizione
voleva che ad un matrimonio tradizionale di stirpe magica pura, fosse
colui –
sia mago che strega – che entrava a far parte della famiglia
a percorrere la
navata, con un membro della suddetta famiglia al fianco. Di solito era
il
capo-famiglia, ma ora che Lucius era COMPLETAMENTE fuori
combattimento…
-Uhm…
Piton?
–
-PITON?
–
urlò Harry, stava sempre più prendendo la scia di
mamy Nissy, era certo! – Ma
sei matto? Quello mi mollerebbe a metà navata per
smaterializzarsi chissà dove!
O peggio, mi lascerebbe come una puffola pigmea per andare a fare gli
occhi
dolci a Remus! – nota si schifio!
-Oh!
Potrebbe portarti mamma! – consigliò Draco.
-Mamma?
Quando è stata l’ultima volta che ha camminato
dritta?(**) -
Ormai
Harry
stava per iper-venitalare.
-Scusate!
–
s’intromise Dud, che aveva ripreso a sventolare il cugino
– Ma di solito non è
il padre che… ehm – si bloccò, come se
si fosse ricordato solo in quel momento
che Harry non aveva i genitori su una carrozza vestiti per bene per
l’evento,
ma a quanto pareva, nessuno dei due maghi ci aveva fatto caso.
Draco
spiegò
a Dud la faccenda dell’importanza millenaria dei matrimoni
purosangue, e sapete
come se ne è uscito?
-Uscite
assieme –
Harry
non
aveva nulla in contrario, ma non sapeva come la pensava Draco, di
sicuro il
contrario di lui. Quindi, prima di scatenare una guerra;
-N…
-
Ma
Draco si
mise a ridere: - Sai una cosa? Sei il babbano più giusto che io conosca… in
effetti, sei L’UNICO che io conosca! –
Dud
aspirò
dalla bocca a denti stretti – E facciamo che resti
l’unico! Lo dico per il bene
degli altri babbani… -
*
Nel
giardino
immenso dei Malfoy, intanto, si era sparso un certo chiacchiericcio.
Molti
erano agitati e innervositi dal ritardo, la cerimonia doveva essere
iniziata da
due ore.
I
gemelli
facevano scommesse sui possibili perché, il
pover’uomo che avrebbe dovuto
celebrare l’unione, era sotto l’arco di gigli
bianchi e fiori di giuda(***) con
un piccolo libricino in mano alle braccia congiunte che scuoteva il
capo mentre
Nissy si esibiva in uno dei suoi canti e gli elfi domestici mettevo in
salvo il
salvabile.
Mentre
in
una sedia Lucius piangeva la perdita – momentanea,
perché l’avrebbe ritrovato,
ci potete scommettere le braghe di Merlino – e Petunia gli
passava fazzoletti
su fazzoletti, dandogli piccole pacche sulla spalla, dicendo:
-Non
si
preoccupi, se è vero amore, tornerà –
E
Vernon che
si era avvicinato – a suo dire – al prete munito di
acqua santa, aglio e croci,
che non aveva MAI perso di vista Piton per tutto il tempo! Meno male
che aveva
smesso di buttargli addosso l’acqua santa.
Quando
d’improvviso, una delle due porte antecedenti alla navata si
aprì di poco,
tutta l’attenzione fu portata ad un ragazzo moro che si mise
a correre verso
per il tappeto rosso, andandosi a sedere vicino ad una ragazza mora e
riccia.
Con un gesto fece capire che la cerimonia stava per iniziare.
Si
sentirono
dei passi su marmo antico in lontananza, tutti si girarono di scatto la
testa –
Lucius rischiando di spezzarsi l’osso del collo –
e, proprio in quell’istante,
le due grandi ante della porta scura si aprirono, rivelando due giovani
uomini
che emanavano luce propria. Belli come non mai.
Una
dolce
melodia partì dal nulla… Chapa la galina! (http://www.youtube.com/watch?v=SARDbtI3rOo).
Harry scivolò. E
se non fosse toccato a Draco reggerlo,
avrebbe trovato la scena divertente.
Gli
invitati
si guardavano attorno, Vernon mettendo avanti a se un crocefisso. Tutto
taceva;
solo Piton sghignazzava ed Harry avrebbe voluto, oh QUANTO avrebbe
voluto,
strozzarlo col suo mezzo strascico.
Fortunatamente,
pareva che neanche a Piton piaceva più di tanto quella
canzone, quindi la fece
smettere quasi subito, così, poté partite la
marcia nuziale. Quella vera,
Adiemus (http://www.youtube.com/watch?v=B7zJ0yVSSvE).
Appena
la
dolce melodia di sparse nel giardino, Harry si aggrappò
velocemente ad uno
stipite della porta scura e Draco, pronto, fu subito vicino a lui; gli
prese le
mani e, con infinita dolcezza, se le portò al viso,
baciandole.
-Ehi
– gli
mormorò, in maniera che solo il suo prossimo sposo lo
potesse sentire – Ci sono
io qui – sorrise, ma ricevette in risposta solo un tremulo
sorriso di Harry,
seguito da un rapido cenno di testa.
-Ce
la fai?
– domandò Draco, aumentando la stretta. Harry
ripeté il cenno di testa di
assenso.
Ma
purtroppo
pareva che la navata fosse infinita e Draco lo dovette sostenere quasi
per
tutto il tragitto. Appena, per pura grazia di Merlino, quel percorso
senza fine
la ebbe, una fine, Harry si arpionò meglio che
poté al biondo.
-La
marcia
nuziale è iniziata, e lo sposo: è svenuto!****
– proclamò Draco.
Se
qualcuno
avesse fatto un video in quel momento, la faccia di Harry avrebbe detto
“ OhmioMerlino!
OhmioMerlino! Eccolo, eccolo; eccolo che ci sta ripensando! Me lo
sento! “,
ovviamente rivolti a Draco che, in quel momento faceva di tutto per non
guardare Harry, altrimenti lo avrebbe stuprato lì seduta
stante.
Dopo
le
promesse e il dovuto scambio di anelli, i due finalmente
sposi, si baciarono, tra le ovazioni dei loro amici e i bleack
di Piton e zio Vernon. Così si
dovette passare al rinfresco che stava in un lato del giardino.
Nissy
aveva
fatto assaggiare a zia Petunia i biscotti che aveva fatto con la
ricetta che le
aveva dato la bruna, ricevendo in cambio molti complimenti e
continuando a
scambiarsi ricette – al loro club di cucina si era aggiunta,
immancabile, la
Signora Weasley - e, cosa incredibile, Vernon stava provando un insano
interesse per il Pipi, chje si trasfigurava ora qui ora lì,
con la speranza di
rincoglionirlo totalmente. Dud stava familiarizzando con la famosa Eone.
-Hermione!
–
ripeteva esasperata la ragazza.
-Perché,
c’è
differenza? – domandava dubbioso il babbano, convinto di
dirlo bene.
Purtroppo,
Hrry ebbe la (s)fortunata idea di avvicinarsi ai gemelli, che, con la
scusa
delle congratulazioni, lo avevano attirato nella loro ragnatela di Tiri
Vispi.
Un prodotto lo stavano indossando loro, ma volevano vedere se
funzionavano
anche gli altri e quale migliore occasione di un vero matrimonio?
Inoltre
avrebbero reso le cose MOLTO più interessanti. Ihih.
Diedero
ad
Harry una caramella, dicendo – L’abbiamo fatta apposta per te, pensa un
po’, proprio per oggi! – ad Harry
in un primo momento vennero i bividibadavabidi(*****) ma il suo corpo
procedette senza la sua mente – come sempre – ed
inghiottì la caramella, dopo
averla masticata e… si sentì come se si stesse
per smaterializzare da qualche
pare, come un vortice sotto l’ombelico. Ma era
tutt’altro che una smaterializzazione:
il suo semplice abito da sposo si stava trasfigurando in un vero e
proprio
abito da sposa!
I
larghi
pantaloni divennero una lunga gonna che si andava mano a mano
accorciandosi, la
maglia stava mutando fino a diventare un bustino e mentre la gonna
diveniva
sempre più inguinale, gli stivaletti si alzarono fino a
metà coscia, con un
tacco da vertigini. L’intero abito si schiarì,
fino a divenire bianco, mentre
al collo faceva la sua comparsa un collarino nero e con tanto di polsi
ammanettati dietro alla schiena.
A
Dud uscì
il sangue dal naso, Draco stava per avere un mancamento –
intanto Lucius biascicava
“ se ci fosse la fida Priscilla a vedere tutto
ciò! “ con fare melodrammatico e
dorso della mano sulla fronte -.
-Ma-ma…
ma
cosa? Ehi – il moro – povera vittima –
non ebbe il tempo di fare nulla; venne
sollevato di peso dai due rossi che urlarono di gaudio:
-EHHHIII
DRACOOOO! IL NOSTRO REGALO DI NOZZE! – glielo buttarono in
spalla – Vogliamo un
filmatino dopo, non dimenticatevelo! –
Ora,
mettetevi dei panni di Draco, alla sua sinistra, sulla spalla, aveva il
sedere
di Harry: voi cosa avreste fatto?
Bhe,
intanto
che ci pensate Draco ha deciso di anticiparvi e di dirvi prima la sua:
portare
quella torta deliziosa che è suo marito nella stanza da
letto ed iniziare la
giornata di miele. Uhm? E’ “ luna di miele
“? Perché; voi pensate che ci basti
una sola notte?
E,
nel
frattempo che Draco galoppava – sisi – verso
l’entrata del maniero, Piton e
Priscilla – aveva fatto una fuga d’amore col
cappello di paglia di Nissy,
Lucius quando lo seppe, riprese la scena teatrale della fontanella ma
una volta
che si sono parlati e chiariti, tutto era tornato come prima. Lucius
prese nota
di fare un bel discorsetto a quel cappello di paglia da 4 zellini!
– stavano su
un palco a cantare.
-IL
TRIANGULO NO! NON L’AVEO MIA CONSIDERAOOOOOO*-
Harry,
che
dalla posizione in cui stava, poteva vedere la scena, scosse la testa
– Niente
da fare, proprio non ci somiglia… - poi i suoi occhi
s’incrociarono con quelli
col cugino.
Uno
sguardo.
Un sorriso. E fu come dimenticare ogni cosa brutta e bella.
Cosa
è
cambiato?
Dud
ha
sempre lo stesso virus. Draco ed Harry si sono sposati. Zio Vernon e
zia
Petunia erano diventati, senza saperlo, più aperti
– ma chissà cosa c’era
dentro lo champagne… - .
Forse
non è
cambiato poi molto, magari le cose si sono trasformate in
qualcos’altro più
forte e migliore di prima.
L’importante
è che tutti, alla fine, hanno ciò che vogliono
– chi più, chi meno –
Magari
se
Piton non avesse bevuto ora non sarebbe così stonato. Meno
male che c’è
Priscilla a sostenerlo!
»
{ FINE }
Oh
Saint
Dick(*) = il nostro santo preferito xD.
-Mamma?
Quando è stata l’ultima volta che ha camminato
dritta?(**) = Battuta presa da
Will&Grace, durante il matrimonio di Grace, ovviamente la prima
era
riferita a Jack e la seconda (questa) a Karen.
Fiori
di
giuda(***) = Non sono matta, esiste! http://farm4.static.flickr.com/3405/3428640321_d89a658503.jpg
<- qui i fiori e, http://lh4.ggpht.com/luirig/R5y3CJTfDmI/AAAAAAAARBc/6zei8uh4O6c/s800/cercis_siliquastrum_1.jpg
<- qui l’albero, di solito sono
molto più scuri e vi assicuri che sono uno spettacolo!
I
bividibadavabidi(*****) = Chi non conosce la famosa battuta?
-La
marcia nuziale è iniziata, e lo sposo: è
svenuto!(****)
– = Durante il matrimonio di Karen, detta da Jack che
l’ha accompagnata
all’altare.
E
chi
avrebbe mai detto che una fanfic, iniziata durante una noiosa lezione
di matematica,
sarebbe finita con un matrimonio, il mio primo
matrimonio?
Devo
ammettere che mi sono completamente rincitrullita per i vestiti dei due
sposi…
meno male che Dray mi ha aiutato a cercare le foto e che ho beccato la
nostra
Christophera mezzo imbriago alle nove del mattino. Se non fosse stato
per lui
non so proprio come li avrei conciati… magari coi colori
dell’arcobaleno (QaF
4ever).
Questa
storia è la prima che faccio a più capitoli e che
finisco, e mi ha aiutato
molto; mi ha permesso di sperimentare e di migliorare/trasformare il
mio stile.
Insomma; sono riuscita anche a mettere uno dei miei generi preferiti;
l’mpreg
(contando che l’ho messo anche nell’ultimo compito
di lettere. Ma oh, se il
titolo è “la scienza; dubbi e quesiti dello
scienziato” mica è colpa mia… ho
citato anche la Pietra Filosofale, i conflitti interni della Prima
Guerra
Mondiale, l’alchimia e, come già detto,
l’mpreg. Altrochè la Seconda Guerra
Mondiale, anche se la trovo la più interessante…
ma tutti avevano inserito
quella é.é) accolto molto bene da voi, e vi
ringrazio infinitamente J.
Ricordiamoci
che si è formato anche il Club Anti-Dudley ;) (e da adesso
anche il Club delle
Cuoche).
I
Malfoy…
dai, ma dei Malfou così svalvolati me li potevo covare solo
io!...
Piton…
deo,
l’ho messo solo per dimostrare che NON è
ASSOLUTAMENTE simile al GRANDE Renato
Zero u.u (l’ultima volta che ho detto sta frase, mi padre mi
ha guardato
confuso e io che mi dicevo, da sola “Renditi conto di
ciò che hai detto… io… io
andrò in un angolino a vergognarmi, avvisami quando
è pronta la cena”).
Questa
storia mi ha dato molto, non solo l’opportunità di
maturare – più o meno - e
migliorarmi, ma mi ha anche fatto incontrare una persona che,
purtroppo, ora
non riesco più a mettermi in contatto.
Ps:
e dove
altro lo trovate un Piton ubriaco che canta reggendosi su Priscilla xD?
Io però
vorrei TANTO assistere a unod ei concertini di Harry e Nissy
x°°°D.
GRAZIE,
GRAZIE a tutti, per avermi seguito
in quest’impresa.
PAMPAM:
Già
xD, grazie mille!
Princess
Oscure: Ma figurati cara, l’importante è che ora
è tutto risolto. Si, immagina
la scena xD.
Hizu:
Grazie
infinite J.
Emogirl
in
punk: Grazie mille per la correzione -_^. Il capitolo 30 era una sorta
di
intermezzo mooolto confuso é.é.
Rivella_Chan:
Che bella maratona cara xD. Ti auguro di capirci e di arrivare fino qui
;).
Grazie
a chi ha commentato almeno
una volta questa storia:
Ximeng
Kagchan
Metis
Goten
Sanguy
Ashley Snape
Mokona89 <3
Adamanthea
Lily 4ever
saky
fra ro
HermyKitty,luv
DJKIKA
RICA
Rivoltella
J
Selene_90
cesarina89
SiLvIeTT4
CissYMalfoY
_claire_
gokychan
sparta
Lalia
ubbo
bob
Kumiko
Shirogane
hikari89
debbiepotter
piccola_puffola
Ina
strega_del_lago
Elyonchan
hay_chan
dede
Mana
Niahl
_SiMoNa_
PAMPAM
ariannardb
KIA
_Eris_
Puffetta
serpeverde in Malfoy
Emogirl
in punk
Hizu
Princess
Oscure
A
chi l’a
messa tra le preferite.
A
chi l’ha
letta.
E
… a chi ha
trasmesso almeno qualcosina.
E
ricordate:
RIDETE
E MANGIATE CIOCCOLATO
Baci,
Gin
<3.