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Autore: CountessMikk    25/11/2016    4 recensioni
[slytherin!Arthur x Beauxbatons'student!Francis] | Hogwarts AU | side pairings: ameripan - gerita - rochu - pruaus - spamano |
Arthur Kirkland, astioso Serpeverde, aveva già abbastanza problemi prima che quel vecchio stronzo di Albus Silente decidesse di ospitare - per l'intero semestre - alcuni studenti scelti della fiabesca scuola di magia di Beauxbatons e dell'imponente Durmstrang.
Già dover studiare per i MAGO ed aver a che fare al contempo con un impertinente Grifondoro ventiquattr'ore al giorno non era affatto semplice, figuriamoci poi, quando un mangiabaguettes da strapazzo (con chiari tratti da maniaco sessuale) ci mette lo zampino...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Oh, f(r)uck this!




"Non lo trovi eccitante, Artie? Omg! Sono decenni che Hogwarts non organizza programmi di scambio con le altre scuole! Finalmente vedremo qualche faccia nuova! Aaaah, che bellezza! Quei poveretti non sanno quanto sono fortunati: stanno per incontrare the Hero!"

"Sì certo Alfred, è come dici tu..."

Arthur Kirkland sbuffò sonoramente, avvolgendosi più stretto nella sciarpa verde argento: quel giovane Grifondoro era una spina nel fianco da... sempre praticamente.

Non sapeva neanche lui come successe, ma da un giorno all'altro se l'era ritrovato appiccicato come una cozza allo scoglio - e a nulla erano valse occhiatacce, risposte poco educate e minacce di Maledizioni senza Perdono per toglierselo di torno. Anzi, Alfred sembrava essere un gran masochista: più Arthur lo insultava, più l'altro lo seguiva ovunque come un cagnolino fedele.

Così, dopo anni di futili tentativi, alla fine il Serpeverde se n'era fatto una ragione, e aveva semplicemente accettato la presenza costante di Jones nel suo percorso ad Hogwarts: ormai mancavano solo i M.A.G.O, poi, finalmente, se ne sarebbe andato di lì.

Non che odiasse Hogwarts, sia chiaro, ma ormai quelle mura iniziavano a stargli strette: già si vedeva a cavallo di qualche indomabile Ungaro Spinato nella selvaggia Romania, immerso nella natura incontaminata, tra chissà quali animali fantastici.

'Si, sogna in un altro momento, Arthur' si disse sconsolato, ritornando a sfogliare svogliatamente il manuale di Pozioni, ignorando sia il ciarlare non sense di Alfred (che ora stava delirando a proposito di hamburger succulenti e di come a quei mangiabaguettes di Beauxbatons e ai frigidi di Durmstrang sarebbero piaciuti) che il gelo di quel cupo pomeriggio di Gennaio.

Forse, visto le temperature e il cielo che minacciava un imminente temporale, la biblioteca sarebbe stata un luogo più consono allo studio rispetto che alla torre dei gufi, ma ad Arthur poco importava: quando aveva occasione di starsene un po' per conto suo (sorvoliamo su Alfred) - lontano dal resto dei turbolenti Grifondoro e dalle chiacchiere da salotto dei Serpeverde - la coglieva al volo.

"Alfred, la vuoi piantare, buon Merlino?"

"Ma come Arthur? Non sei excited anche tu? Togliti quel broncio dalla faccia! Rende le tue sopracciglia ancora più enormi..."

"Si dia il caso che questa sia la mia faccia, wanker. E no, non me ne può fregare un emerito cazzo di una banda di francesi di merda e slavi vari che vengono a fracassare i coglioni più di quanto non faccia già il tuo gruppetto di Grifondioti."

"Morgana, Arthur, sembri la McGranitt..."

"Ho i MAGO quest'anno, Alfred: è logico che non voglia ulteriori distrazioni - che già basti tu. Silente si deve essere bevuto quel poco cervello rimasto..."

Jones lo guardò eclettico con i grandi occhioni azzurri nascosti dietro le lenti spesse: certo che il suo amico era un vero rompicoglioni quando ci si metteva.

Ma gli voleva bene, comunque: vedeva nel Serpeverde più grande il fratello maggiore che non aveva mai avuto.

Poco gli importava che Arthur fosse la reincarnazione vivente dello spirito di Salazar - freddo, calcolatore, acido come un limone e anche un po' pazzo - sapeva che (molto) in fondo, aveva un cuore enorme.

E glielo aveva dimostrato più volte, - durante i suoi quattro anni ad Hogwarts - aiutandolo con lo studio, consigliandolo come meglio poteva e Schiantando chiunque tentasse di prenderlo a botte: ma sì, era convinto che Arthur lo considerasse davvero suo amico! (O almeno, ci sperava...)

Bisognava solo imparare come prenderlo, ecco tutto.

Alfred poi, l'anno precedente - quando alla soglia dei tredici anni i suoi ormoni impazziti da adolescente avevano fatto eruzione, con tanto di brufoli purulenti e fastidiose erezioni mattutine annesse - si era anche preso una bella cotta, per l'allora sedicenne Serpeverde.

Tuttavia, ad Arthur, quelle che erano state imbarazzanti avances perpetrate sino alle vacanze estive, non avevano sortito alcun effetto: sembrava che il Serpeverde fosse del tutto cieco dinanzi alle sue occhiatine sexy ed a scomposti ondeggiamenti di fianchi.

Alla fine, l'infatuazione di Alfred era scemata pian piano, per trasformarsi nuovamente nel solito, profondo affetto che era sempre stato (senza contare poi, che l'americano aveva messo gli occhi su un giapponesino corvonero davvero discreto)

Anche perché, - aveva notato - Arthur sembrava essere completamente asessuato: da che si ricordava, non lo aveva mai visto flirtare con qualcuno, maschio o femmina che fosse.

Non per essere di parte, ma il Serpeverde era anche un bel ragazzo - con il suo pallore elegante, i ciuffi biondi perennemente arruffati e i suoi luminosi occhi verdi: se non fosse stato per il broncio continuo e i cespugli fuori controllo che aveva al posto delle sopracciglia, probabilmente avrebbe riscosso ancor più successo.

"Alfred? Alfred mi stai ascoltando?"

Jones si riscosse velocemente, rivolgendo al big brother un gran sorriso: "Certo, Arturino!"

"Mhmh..." Fece lui, scettico "Dicevo: stasera non posso darti una mano con le ripetizioni di Divinazione. Ho gli allenamenti di Quidditch subito dopo cena. Beilschmidt mi dovrà uno stomaco nuovo, quel brutto cazzone: non si stupisca se mezza squadra finirà col vomitare per tutto il campo."

'Godric quanto è acido...' Soppesò Alfred, perso nei suoi pensieri: poi gli venne un'idea, una grandegrandissima idea.

Arthur chiuse il libro di Pozioni con un sospiro, e si stiracchiò sulle gambe magre: erano ormai le cinque passate, e si disse che un po' di relax se lo meritava - era da quella mattina che non aveva alzato il naso dal malloppo di nozioni.

"Ci vediamo a cena, Al." E scomparve lungo la scalinata della torre, in un fruscìo di vesti scure.

'Troverò qualcuno con il quale sistemarti, Arthur, fosse l'ultima cosa che faccio.'

E anche Alfred si precipitò lesto fuori dalla stanza: non vedeva l'ora di raccontarlo a Kiku!

***

Intanto, un vascello ondeggiava ormeggiato a pelo d'acqua sul Lago Nero.

Francis Bonnefoy fu uno dei primi studenti a lasciarselo alle spalle, e ad avviarsi gongolante verso il cancello di Hogwarts: se i suoi alunni erano tanto affascinanti quanto la mistica scuola che li ospitava, bingo!

Aveva da sempre un debole per gli inglesi.

  
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