Anime & Manga > Kenshiro / Hokuto no Ken
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Autore: hooligans_holiday    27/11/2016    1 recensioni
In un universo in cui tutti sono ancora vivi, Hyo deve finalmente sposare Sayaka. Andare a Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato, insieme a tutti i suoi più cari amici, sembrava un'ottima idea...almeno fino al giorno dopo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiou, Jagger, Kaioh, Kenshiro, Raul
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Allora...ho avuto questa storia che mi frullava nel cervello per secoli, e ho finalmente deciso di scriverla. C'è qualche parola poco educata, qui e là, e ogni tanto i personaggi cadranno vittime della sindrome da OOC, ma, a parte questo...spero vi faccia fare quattro risate.


1.
L'immagine di una ballerina in topless passò come un flash di fronte agli occhi di Kaioh, seguita da quella di Hyo che rideva. O forse, era semplicemente Hyo con le tette.
Il primo Rasho si girò, con i muscoli indolenziti.
C'era un rumore, come un trillo, che continuava a disturbarlo. Dei del cielo, che rumore odioso...
Si girò di nuovo. Il letto era duro e freddo, e il rumore non accennava a diminuire. Meraviglioso.
Gli scoppiava la testa. Era come se il suo Matoki avesse deciso di organizzare una festicciola e far ubriacare tutti i suoi neuroni. E ci era riuscito molto bene, bisognava dire. Non si sentiva così devastato da...accidenti, non si era MAI sentito così devastato.
Il rumore continuava.
Dannazione.
Allungò la mano e iniziò a tastare in giro, alla ricerca della fonte di disturbo. Voleva scaraventarla dalla finestra, almeno per prendersi una piccola soddisfazione.
Trovò un filo che pendeva. Istintivamente, provò a tirarlo.
Un oggetto nero e pesante gli cadde sulla testa.
Dannazione. Dannazione. Si sarebbe ricordato anche di questo, una volta di fronte al giudizio finale. Alla domanda "Ma perché sei stato sempre così cattivo?" avrebbe risposto "Perché mi avete mandato tutte le sfighe di questo mondo!".
Beh, almeno il rumore si era fermato...poteva rimettersi a dormire.
Si rigirò.
Ma il destino era contro di lui.
Una voce, proveniente da qualche posto sconosciuto, continuava a ripetere "Pronto? Pronto?"
Kaioh grugnì, a mo' di risposta. Che andassero all'inferno. Anzi, no. Anche lui era destinato all'inferno...se li spediva lì, avrebbe rischiato di ritrovarseli tra i piedi.
"Pronto? Qui Dipartimento di Polizia di Las Vegas."
Meh. Kaioh grugnì un'altra volta.
"Ma mi sente?" la voce sembrava abbastanza stizzita. Certo, come se fosse lui, quello che si era appena svegliato con un mal di testa da ammazzare un cavallo.
"Seh." l'uomo mugugnò. Ma perché? Perché proprio a lui?
"Oh, bene. Senta...siamo il Dipartimento di Polizia di Las Vegas. Abbiamo fermato il vostro amico...Kasumi Jagger. Dovete venire a riprenderlo."
Il tizio (o la tizia) riattaccò.
Kaioh grugnì per l'ennesima volta, e finalmente aprì gli occhi, ma fu costretto a richiuderli immediatamente per la violenza della luce.
'fanculo Jagger. Che poi...chi cavolo era Jagger?
Fece un respiro profondo, cercando di riordinare le idee. Non riusciva a ricordare un beato accidente, tranne che era a Las Vegas per festeggiare l'addio al celibato di Hyo. Se si sforzava, riusciva a vedere l'ingresso di un Casinò, ma poi era come essere inghiottiti dal buio. Non c'era niente nella sua memoria. Si sentiva come se l'avessero mangiato e rivomitato diverse volte. E dire che l'alcool non gli aveva mai fatto quell'effetto...che diamine aveva combinato, quella notte?
Si appoggiò la mano sinistra alla faccia, cercando di proteggersi dalla luce, e sentì qualcosa di duro sbattergli contro la punta del naso.
Ma che diavolo...riaprì gli occhi, e si guardò la mano.
C'era un anello d'oro al suo anulare. Dove poteva averlo rubato?
Che poi...accidenti, le sue mani erano tutte appiccicose.
Riuscì finalmente a guardarsi intorno, ma nella stanza c'era solo un gran panico.
Accidenti.
Che diamine avevano combinato?

"Mi raccomando, Hyo. Non sposare una spogliarellista." Sayaka ride, mentre il suo fidanzato chiude la valigia.
"Tranquilla. I ragazzi mi terranno d'occhio. E poi, il belloccio è Han." Hyo alza le spalle, rivolgendole un sorriso dei suoi. Un sorriso talmente adorabile, da far piangere gli Shura più feroci, e bagnare le ragazze.
Ovviamente, a Sayaka ormai non fa più effetto. Gli si avvicina e lo abbraccia.
Lui le dà un bacio sulla tempia, e la stringe tra le braccia.
Quando i ragazzi (ragazzi...ragazzi per modo di dire. Ormai viaggiano tutti sul filo dei quaranta. Kenshiro è il più giovane, e ha ventinove anni...) gli hanno detto che avevano organizzato un addio al celibato a Las Vegas, quasi non riusciva a crederci. L'addio al celibato di Ken, un anno prima, era stato una serata all'American Lifestyle ("Fast Food & Car Pimping") di Ain...certo, era l'unico posto del mondo postatomico dove si potevano trovare ancora hamburgers e bistecche di carne VERA, ma tra quello e Las Vegas...la differenza c'è eccome. Comunque...partiranno in cinque: lui, Han, Kaioh, Raoh, e Kenshiro. Ci sarà da divertirsi, ma nessuno ha intenzione di eccedere.
"Promettimi di comportarti bene." Sayaka gli appoggia un dito sulle labbra, sorridendo.
Hyo le bacia il dito, e annuisce. Sì, le vuole un bene dell'anima. Dopo quasi...quasi quindici anni di fidanzamento, è ora di sposarsi.
"Sei la persona migliore che io abbia mai incontrato." le sussurra, ed è sincero. Lei gli è sempre stata vicino, gli ha dato la forza di fare tante cose. Quando Kaioh l'aveva mandata in coma, Hyo si era sentito il cuore esplodere di dolore. Per fortuna, anche quella storia si era risolta per il meglio. Era arrivato in tempo per impedire che Kaioh si suicidasse, e si erano riappacificati. E da lì, era andato tutto per il meglio. E Sayaka c'era sempre stata.
"Ruffiano." Sayaka scuote la testa.
"Guarda che è vero...io-"
"HYO!" da fuori, la voce di Kenshiro lo chiama.
I due fidanzati si guardano, sorpresi. Come mai sono già arrivati? Non sarebbero dovuti partire così presto...mancavano ancora un paio d'ore!
"FUTURO COGNATO, SBRIGATI A SCENDERE!" questa è la voce di Raoh.
"Non mi aspettavo di partire adesso..." Hyo alza le spalle e scuote la testa. E' vero...e adesso gli stanno arrivando anche i sensi di colpa...
"Avranno deciso di anticipare la partenza. Dai, vai." Sayaka scioglie l'abbraccio e annuisce.
"...basta una parola, e io resto con te." le prende gentilmente le mani.
"Vai. Io sto bene qui...e poi, Sakuya ha promesso di portarci in un locale che conosce, quindi non starò con le mani in mano." tira via le mani, e gli fa l'occhiolino.
Hyo sospira, e accenna un mezzo sorriso triste. Prende la borsa, e guarda un'ultima volta la sua futura sposa, prima di uscire.
Sayaka continua a sorridere per un po', e poi sospira. Hyo sembra un principe azzurro...un principe azzurro con gli occhi di un martire. Dopo tutti quegli anni, sposarsi le sembra quasi naturale. Si capiscono, ragionano allo stesso modo...sì, è proprio la cosa giusta.
Sospira di nuovo. Se pensa al matrimonio, è nervosa. E' tanto nervosa. Spera solo che le cose si sistemino...

"Fratello!" Kenshiro è appoggiato alla macchina, con la sua solita giacca di pelle.
La macchina è una Cadillac nera opaca, con delle fiamme rosse sui lati e dei cerchioni talmente lucidi da trafiggere la cornea del malcapitato che si fermi a fissarli per un secondo di troppo. Han l'ha fatta sistemare proprio per Las Vegas, ma, stranamente, non è al posto di guida.
"...dov'è Han?" Hyo ripone la sua valigia nel bagagliaio. In effetti, si aspettava di trovarli tutti e quattro in macchina...
Raoh si affaccia dal finestrino "Ci ha detto che ci avrebbe aspettato più avanti...aveva un appuntamento con una ragazza, e non voleva perderlo."
"E perché stiamo partendo con due ore di anticipo?"
"E perché non stai zitto, una buona volta?" Kaioh lo guarda con la sua solita espressione diabolica.
Hyo fa la faccia offesa, anche se gli viene da sorridere. Kaioh per voi, gente. Due metri di muscoli, con la pazienza di un pentolino che bolle, e un sarcasmo ustionante. Ci sono pochissime persone con cui ogni tanto si comporta da essere umano...degli invitati all'addio al celibato, solo Hyo è su quella lista. Nemmeno Raoh, che, anche se gli somiglia come una goccia d'acqua, ha un carattere diametralmente opposto. Mentre Kaioh parte con i piani diabolici, e puntualmente perde la pazienza e manda tutto per aria, Raoh parte con l'idea di spaccare tutto, ma poi si ricorda che ha due mogli e un figlio. Poi finisce per spaccare tutto comunque, ma quelli sono dettagli.


"Kaioh...cos'è successo?" una voce lo distolse da quei pensieri. La voce di suo fratello Raoh.
Il maggiore si voltò verso di lui, e si accorse che l'altro, sopra ai suoi soliti pantaloni, indossava una maglietta nera con le scritte "The man" con una freccia verso la faccia, e "The legend" con una freccia verso l'inguine. Come se non bastasse, aveva la guancia sinistra e il lato sinistro del collo pieni di graffi.
Beh, almeno non era l'unico ad aver passato una nottataccia.
"Cos'è successo?" ripeté.
"Dimmelo tu..." Kaioh scosse la testa "Mi sento come un assorbente usato..."
Raoh lo guardò, schifato "...ecco qualcosa che avrei preferito non immaginare."
"...usato da Hearts." precisò, causando a Raoh un moto di schifo ancora peggiore. Beh, comunque era vero...voleva solo che qualcuno lo trascinasse da Toki, per farsi curare l'emicrania, e dormire una settimana. No, un momento...quei tipi della polizia avevano detto qualcosa di...un certo Jagger? Dei santissimi, non erano passate nemmeno 24 ore da quando erano arrivati a Las Vegas, e già si trovavano in una situazione del cavolo...
"...chi cavolo è Jagger?" si grattò la testa, perplesso. Aveva bisogno di qualcosa di forte...qualcosa che riuscisse a svegliare il resto dei suoi neuroni.
Provò ad alzarsi, ma una fitta ai reni lo costrinse a restare seduto.
"...come, chi è Jagger? E' Jagi!" Raoh alzò un sopracciglio "...perché?"
"Ha chiamato la polizia..." puntò le mani a terra, e lentamente si tirò su.
"La polizia?"
"Sì...dillo agli altri, e smettila di ripetere quello che dico, cerebroleso..." inspirò profondamente. Aveva anche una sensazione di bruciore vicino l'inguine, ma quello era il meno...
"Non riesco a trovarli."
Non riusciva a fare COSA?
"...come?" lo guardò, con un'espressione leggermente ebete. 'fanculo, si era alzato da neanche dieci minuti, e già c'erano abbastanza problemi da fargli rimpiangere di essersi svegliato.
"Non riesco a trovarli. Ho guardato ovunque, mi manca solo il bagno..." Raoh alzò le spalle.
"...oh, bene." sì, MOLTO bene...meraviglioso.
Raoh gli si avvicinò, e lo guardò. Per un attimo, furono uno il riflesso dell'altro.
"Non mi ricordo un accidente."
"Neanch'io."
"Mi chiedo..." quelle parole furono interrotte dal rumore di un pugno.
I due si guardarono, e si avvicinarono alla fonte del rumore, che sembrava provenire dal muro.
Altri colpi rivelarono che non si trattava del muro, bensì di un armadio. I due fratelli si rivolsero un'ultima occhiata. Non c'era neanche bisogno di mettersi in posizione di combattimento...anche se avevano promesso di non usare l'Hokuto a Las Vegas, avrebbero potuto scoppiare con un movimento di sopracciglio chiunque avesse provato ad attaccarli.
Raoh lo aprì, e Kenshiro, completamente nudo, gli cadde addosso.
"ARIA!" esclamò, prima di cadere a terra come un sacco di patate.
Raoh e Kaioh lo guardarono, indecisi su cosa pensare. Beh, non era esattamente nudo, se un paio di scarpe da ginnastica verdi e un tanga fucsia (decisamente troppo piccolo per lui) potevano essere considerati "vestiti". E poi...beh...la sua testa era rasata a zero, e sulla nuca aveva il tatuaggio di un codice a barre, con sotto la scritta "YURIA".
"...tutto bene?" Raoh cercò di trattenere una risata.
"...vi odio tutti." si massaggiò la faccia dolorante, e tirò un calcio verso la voce, colpendo la caviglia di Raoh.
"La cosa è reciproca." sogghignò Kaioh.
"Concordo." Raoh cercò di trattenersi dal restituire il calcio al fratellastro minore, cercando di guardare il lato positivo, ovvero che, dato che Kenshiro era lì, dovevano solo trovare Hyo, e recuperare quell'imbecille di Jagi. E dire che al posto suo doveva esserci Han...

"HAN, PERDONAMI!" il telefono di Hyo è diventato quasi viscido dalle lacrime. Il secondo Rasho sta piangendo come una fontana, cercando di scusarsi con il suo amico.
Avevano scoperto troppo tardi che la partenza anticipata era stata un'idea di Jagi. Dopo aver percorso una bella fettina di strada, quando ormai non potevano più tornare indietro, avevano recuperato Han...o almeno, quello che credevano fosse Han. In realtà, Jagi ha trattenuto il terzo Rasho a casa, e ha preso il suo posto. E adesso, non sanno proprio che fare.
"HAN, TI PREGO, TORNEREMO INDIETRO E TI RECUPEREREMO."

"No, no, non preoccuparti. Ormai sarebbe troppo tardi...andate, e divertitevi." Han tenta di rassicurare il suo amico.
"NO, NON POSSO FARTI QUESTO..."

"Non ti preoccupare. Resterò qui, e per rendermi utile organizzerò l'addio al nubilato di Sayaka. Ok?"
"...tutto quello che vuoi." Hyo tira su col naso, annuendo.
Una volta raggiunto un accordo, i due si salutano, baci e abbracci, e il futuro sposo riattacca.
"PERCHE' NON GLI HAI DETTO DI NO?" Raoh lo afferra per le spalle, sperando di aver capito male.
"...non posso mica impedirglielo." Hyo alza le spalle.
Raoh è furioso. Non ha alcuna intenzione di lasciare le sue mogli nelle mani di quel provolone. Kaioh gli ha raccontato qualcosa dell'harem che aveva sull'isola, e a Raoh ha ricordato un po' troppo Juza.
"CERTO CHE POTEVI! CI SONO REINA E TOH! E C'E' MIA SORELLA! ...e c'è anche Yuria." grida il Re del Pugno, convenientemente abbassando la voce sull'ultima parte.
"Raoh, senti...dopo quello che è successo...dopotutto, è amico anche di Sayaka. E comunque, ho la massima fiducia in lui. Non farebbe mai una cosa del genere." Hyo annuisce, sicuro di sé.
"Preparati, Ryu avrà un fratellino con i baffi..." Kaioh sghignazza.
"DANNAZIONE! E TU, KEN, NON DICI NIENTE?" Raoh lascia andare Hyo, e si rivolge al suo fratellastro.
"Beh...io mi fido di Yuria..." Ken sorride con un'espressione serafica.
Raoh si guarda intorno, ma c'è solo Jagi che si sta preparando una sigaretta, calmo come una mucca indiana. Prova un moto d'invidia per quel deficiente, che non ha (e non avrà mai) una fidanzata di cui essere geloso, e impreca un'ultima volta. In effetti, ha senso che nessuno sia preoccupato...Kaioh è probabilmente asessuale (è stato lui stesso a confessare che, in realtà, Rin non gli interessava affatto, a parte per il fatto che era l'unica che potesse dargli dei figli.)...e poi ci sono Hyo e Ken, ma loro non contano, dato che vengono dalla stessa famiglia di rimbambiti. I Valium, li chiama Jagi...
"Vabbè, dai...che ne dite di ripartire? Non ho organizzato tutto questo per rimanere in mezzo al deserto. Ci saranno decine di stripper che mi aspettano..." Jagi soffia fuori il fumo, completamente indifferente alla questione.


"...mi sveglio, e mi sembra di essere in una scatola. Muri ovunque...perché mi avete chiuso lì dentro?" Ken guardò alternativamente Raoh e Kaioh, con l'espressione di un cucciolo bastonato.
Kaioh girò gli occhi, e si allontanò. La situazione stava diventando ridicola...e poi, aveva davvero bisogno del gabinetto.
Non appena aprì la porta del bagno, sentì qualcuno che russava sonoramente.
Oh, bene. Hyo era lì, quindi. Si sbottonò i pantaloni, e lanciò un'occhiata alla sagoma che dormiva sul pavimento.
No, un attimo...
Quello NON ERA Hyo.
Quella era una donna...una donna grassa che indossava una tonaca, e un velo sulla testa. Una suora.
Che cavolo ci faceva una suora, per di più legata, nel bagno della loro suite?
   
 
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