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Autore: KurryKaira    28/11/2016    0 recensioni
Aveva già avvertito il Team Rocket che non sarebbe più tornato. Non è facile lasciare un'organizzazione malavitosa, ma la famiglia di Kojiro aveva soldi e fama e non fu difficile convincerli a lasciarlo andare. Gli diedero del pazzo oltre che dello stupido. Ma il problema non era quello. Lui nel Team Rocket si sentiva felice.
Chissà perché? Forse, riflettendoci, non era il Team Rocket a renderlo felice, ma i suoi due compagni. Ma loro non potevano lasciare quel luogo lugubre con a capo Sakaki, perché loro non erano nessuno e non avrebbero avuto di che vivere. Sarebbero rimasti soli senza di lui.
- Avevi detto che non mi avresti lasciata, avevi detto che avremmo fatto la storia del Team Rocket-
Parlava nel sonno lei spezzandogli il cuore.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James, Jessie, Meowth
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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- Capita spesso. Vero?-
- Mm. A volte mi chiedo di chi sia la colpa.-
- Perché? Non dai per scontato che sia mia?-
- Quella sei tu. Anche se sì, il più delle volte credo sia colpa tua.-
- Scusa allora.-

C'erano molte stelle quella notte. Sarebbe stato bello raccontarsi delle storie sotto quel cielo pensò.
Storie d'avventura, d'amore o anche di paura perché no? Ma sarebbe stato bello inventarsi qualcosa che non fosse stata la verità.

- Non dire così. Non ti riconosco.-
- Che importanza avrebbe- gli rispose. Lui guardava lei, lei guardava la luna e mai si era voltata verso di lui quella sera. Continuò con voce ferma:
- Allora vai via? Hai deciso di poterti salvare?-
- Eravate voi la mia salvezza.-
- Quanto parli. E quante sciocchezze dici.-
- Ora ti riconosco un po' di più.-

Era fin troppo fredda, anche se la sua voce era dolce. Non riusciva nemmeno a ricordare perché stavano litigando.
Inseguivano Pikachu, ovviamente ma poi? Ah già, faceva la civetta con un tizio, e lui se l'era presa. Perché poi?
Forse doveva chiederle scusa lui, pensò.

- Senti. Scusa anche da parte mia. Solo da parte mia questa volta.-
- Questa volta- sorrise lei e a lui venne da piangere. Si asciugò subito le lacrime che lei, non guardandolo, non vide.

" Chissà perché me la prendo tanto quando tenta di rimorchiare qualcuno. Certo, vorrei si trovasse un bravo ragazzo.
 Vorrei che fosse felice. "
- Perché non molli tutto anche tu, vai con Nyasu da qualche altra parte no?-
- Come fosse così semplice. E poi a noi piace la nostra vita no? Non l'hai scelta per essere libero?-
Sospirò profondamente senza risponderle. Cosa doveva rispondere? Tanto ormai era tutto finito.
Sua nonna non stava bene. Aveva chiesto di vederlo. Gli parlò per telefono.
Disse che sapeva chi era e che era felice che avesse due compagni così innamorati di lui.
Usò il termine "innamorati", ma in quel momento stavano litigando come dei dannati per colpa di quel tizio che Musashi voleva abbordare.
"Effettivamente a pensarci è vero che io non dovevo intromettermi nel corteggiamento, ma è anche vero che Musashi non è stata carina a dirmi:

- Se tua nonna sta male và da lei e restaci! Saremo tutti più felici senza la tua presenza.-   
- Oh ma davvero? Ti ringrazio! Nyasu tu non dici niente??-
- Io sarei felice senza entrambi!-"

Ma lui era ancora lì che dormiva vicino Musashi, in quanto a sua nonna:

- Mi spiace che stiate litigando. Sono cose che succedono anche ai più innamorati- disse debole ma col sorriso e continuò:
- Certo, mi piacerebbe averti qui con me al sicuro. Sarebbe bello essere di nuovo una famiglia unita no?-
Capì allora che doveva starle vicino. E che forse il Team Rocket non era una scelta giusta. Musashi gli ricordò anche della sua fidanzata.
Ma a questo preferiva non pensare. Ovvio che tornando a casa lei l'avrebbe trovato ma.. possibile che stare vicino sua nonna doveva per forza significare stare con Rumika? Pensava.

- Comunque- riprese Musashi dopo diversi secondi di silenzio, alzandosi:
- Speravo dicessi "mollate tutto e venitevene con me". Ma a quanto pare forse non siamo più innamorati- prese Nyasu da terra e raggiunse la tenda.
- Buona notte- Gli disse.
Lui pianse tutta la notte guardando le stelle.

Aveva già avvertito il Team Rocket che non sarebbe più tornato. Non è facile lasciare un'organizzazione malavitosa, ma la famiglia di Kojiro aveva soldi e fama e non fu difficile convincerli a lasciarlo andare. Ci fu tanto vociferare. Nessuno lì sapeva che quel ragazzino ingenuo e senza futuro fosse in realtà straricco. Gli diedero del pazzo oltre che dello stupido. Ma il problema non era quello. Lui nel Team Rocket si sentiva felice.
Chissà perché? Forse, riflettendoci, non era il Team Rocket a renderlo felice, ma i suoi due compagni. Ma loro non potevano lasciare quel luogo lugubre con a capo Sakaki, perché loro non erano nessuno e non avrebbero avuto di che vivere.
Sarebbero rimasti soli senza di lui. Cosa cambiava? Erano soli in tre, sarebbero stati soli in due.
E poi le avrebbero affidato un altro compagno. Certo, col caratteraccio che aveva all'accademia sarebbe stata un'impresa ma forse adesso era un po' più docile. Si rallegrò nell'immaginarla felice con un nuovo compagno, ma poi lo stomaco gli si chiuse in una morsa. E se quel compagno l'avrebbe resa più felice di lui? Se le avrebbe dato più fiducia? Dormirà con lei. La consolerà lui nei fallimenti. Sempre se ci saranno dei fallimenti. Sarebbe diventato qualcosa di più di un compagno, ma a pensarci, perché non era diventato lui qualcosa di più?
Perché era geloso di ogni sua cotta ma allo stesso tempo non aveva mai pensato di poter avere una storia con lei? Anzi, dal canto suo non si può dire fosse un angioletto, anche lui l'avrebbe mollata per qualche altra bella ragazza. 
Ma quanto sarebbe durato? Quanto avrebbe resistito senza Musashi? E lei quanto avrebbe resistito senza di lui?
Entrò nella tenda, i due dormivano già. Lui sarebbe partito la mattina seguente dopo averli salutati.
Fece due carezze al pokémon che dormiva profondamente. Non doveva essere per forza un addio. Non fare più parte del Team Rocket non voleva dire non poter più fare una cena con due amici no?

- Avevi detto che non mi avresti lasciata, avevi detto che avremmo fatto la storia del Team Rocket.- 
Parlava nel sonno lei spezzandogli il cuore. Non riuscì nemmeno più a pensare. Le si accovacciò vicino cercando di non svegliarla coi suoi singhiozzi.
Si sentì un codardo. Un codardo per tutta la sua vita. Era scappato dalla famiglia, da una fidanzata, da un lavoro, e da i suoi "innamorati".
Le diede un bacio. Piano. Per fortuna riuscì a non svegliarla. 
Non voleva rovinarle il suo primo bacio. Meglio che non l'avesse scoperto.
Voleva solo essere sicuro di essere passato dalle sue labbra prima di qualcun'altro. Era proprio un codardo.
Uscì fuori dalla tenda e si addormentò sotto le stelle senza mai smettere di piangere.
La mattina dopo andò come doveva andare. Nyasu piangeva gridando di averlo perdonato, lui fingendosi coraggioso imboccò il sentiero e lei, mentre col pokémon prendeva il volo sulla loro mongolfiera, lo salutò con la mano senza però mai, mai guardarlo negli occhi.
  
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