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Autore: itsAuriii    28/11/2016    0 recensioni
Mi portarono via la sera stessa, dopo che i vicini chiamarono la polizia e anche un'ambulanza...
Non mi resi conto di quello che avevo fatto, so solo che mi ritrovarono già fuori di mente, a piangere in un'armadio con un vecchio coltello da cucina sporco di sangue.
Avrei voluto quel potere che tutti desiderano, quel potere che mi avrebbe permesso di rivedere e correggere le mie brutte azioni, peccato che nessuno potrà mai averlo, soprattutto io.
Genere: Erotico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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1. ||FIRST NIGHTMARE|| La polizia mi fece sedere a forza sui sedili posteriori dell'auto, ancora piangevo e avevo degli scatti strani ogni pochi minuti. Quell'auto mi sembrava sempre più piccola, troppo piccola per contenere tutta la mia pazzia, mi voltai per guardare l'ultima volta quella che era la mia casa, vidi degli uomini in uniforme portare mio padre dentro l'ambulanza, era in fin di vita, mia madre salì con lui ed io venni portata in caserma. Una volta arrivata, la polizia mi portò in una di quelle piccole e buie celle, solo due minuti là dentro ed impazzii totalmente, quella cella aveva un'odore di vecchio, tutto era ricoperto da ragnatele e da polvere, l'intonaco si era staccato dalle pareti, tutto puzzava di marcio, era come se tutta la stanza fosse stufa di sé e volesse crollare per poi farsi portare via con la ruspa. Iniziai a perdere il controllo sul mio fragile corpo, iniziai a grattare sul muro di quella lurida cella, soffocando gridi e sbattendo la testa al muro, iniziai a pensare al sangue, sangue, sangue, sangue, solo tanto sangue, la mia testa era praticamente andata, avevo necessità di vedere altro sangue , più di quanto ne avessi già visto, invece di continuare a grattare sui muri iniziai a grattare sul mio corpo, cercai qualcosa di più appuntito per farmi del male, non ero coscente di quello che stavo facendo, l'unica cosa che volevo era sangue, solo sangue. La polizzia sentì i miei gridi soffocati e venne subito ad aprire la cella, ricominciai a piangere, vidi mia madre davanti al bancone all'entrata, gli corsi incontro, la abbracciai, lei mi spinse subito via e mi sussurrò le frasi più brutte che qualcuno vorrebbe sentirsi dire. -Sei un mostro- si allontanò di pochi passi da me -sparisci dalla mia vista- gridò -mandatela in un manicomio, non la voglio più in casa mia!- gridò con tutto il fiato che aveva, ancora non sapevo il perchè di quelle frasi, solo... sapevo che avevo fatto cose molto brutte.
   
 
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