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Autore: Oducchan    28/11/2016    0 recensioni
Per la quarta volta da che si è seduto al tavolo, Ratio fa frusciare le pagine del giornale.
[Ratio - Birthday]
Genere: Commedia, Erotico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Birthday, Ratio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Nick autore: Oducchan
Titolo: Oh You Pretty Things
Fandom: Hamatora
Personaggi: Ratio, Birthday
Pairing: Ratio/Birthday (ReshiBasu?)
Genere:  slice of life, commedia, erotico
Avvisi: NN
Rating: arancione
Conteggio parole: 742
Note:
La Rea mi ha informato che a quanto pare Birthday ha l'abitudine di dormire desnudo. Da lì è iniziato il delirio.
Ciao, fandom. Vi verrò a trovare ancora, mi dispiace.
Oh You Pretty Things
 
Per la quarta volta da che si è seduto al tavolo, Ratio fa frusciare le pagine del giornale. Senza alzare lo sguardo dalla sezione della cronaca nera, aggiunge con un sordo ringhio un altro cucchiaino di zucchero al suo caffè, cercando con tutte le proprie forze di arrivare in fondo all’articolo sulla prematura dipartita di un giovane esponente della malavita locale.
È anche la quarta volta che rilegge la stessa, identica frase, senza assimilare nessuna delle parole, prima di venire puntualmente interrotto nel passare alla riga successiva.
-Le uova sono pronte!- annuncia Birthday, con voce estremamente squillante. Canticchia un’altra strofa della canzone che va estremamente di voga al momento, accompagnando il ritornello con un procace ancheggiare dei fianchi mentre rigira le suddette uova strapazzate un’ultima volta, prima di spegnere il fornello, prendere la padella e voltarsi per scodellargliele nel piatto.
L’interesse di Ratio per la triste esecuzione sommaria del non molto compianto Maito-san svanisce come neve al sole, mentre il suo sguardo scivola lungo i kanji stampati per approdare su muscoli torniti e piccoli lividi ancora rosei che stanno affiorando sulla pelle chiara.
-…Grazie- risponde, asciutto, rassegnandosi a piegare il quotidiano e ad abbandonarlo in un angolo. Le uova dopotutto hanno un aspetto invitante (anche se non invitante quanto Birthday).
Il cretino sorride, entusiasta per chissà cosa. Ratio, automaticamente, allunga una mano verso la tazza del caffè, scordandosi di averlo iperzuccherato, e se lo porta in fretta alle labbra per trangugiarne una sorsata.
La sputa tutta d’un fiato.
-Ehy, vuoi del latte?- lo richiama la voce del suo partner, e Ratio, ancora impegnato ad espellere tutto l’apparato boccale, si volta senza nemmeno pensarci.
Che ingenuo. Si ritrova a fissare le chiappe sculettanti di un Birthday piegato a novanta, intento a frugare nel frigo a dar la caccia a chissà cosa (visto che il latte è sempre stato e sempre verrà collocato nell’anta, in basso a sinistra). Deglutisce a vuoto –ingoiando, tra l’altro, quel poco di sapore stucchevole che ancora gli è rimasto sulla lingua.
Svelto, Birthday si volta ghignando, chiudendo lo sportello con un colpo di reni e agitando la bottiglia sotto il suo naso. Ratio grugnisce, facendo del proprio meglio per ignorarlo. Perché diavolo quel deficiente si ostini a tenere su gli occhiali da sole quando per il resto è nudo come il giorno in cui è nato, non l’ha mai capito.
Torna a fissare la tazzina, mescolando il liquido scuro con fare compito.
-Birthday- sentenzia, sforzandosi di non arrossire –Vai a vestirti-
Birthday ha l’ardire di fingersi indignato. Emette un “Eeeehhh?” acuto e stressato, mentre stappa la bottiglia del latte con una mano sola e poi ne scola una sorsata, senza nemmeno avere la compiacenza di usare un bicchiere. Ratio è a un passo dallo scattare in piedi e tirargli un cazzotto, sbraitando qualcosa sulla sua mancanza di rispetto e sull’igiene, ma si blocca ancor prima di spostare la sedia.
Birthday lo guarda di sottecchi, continuando a sorridere soddisfatto. Ha il labbro superiore sporco di una sottile patina lucida e biancastra, e d’improvviso Ratio muore dalla voglia di leccargliela via e poi riempire quella maledetta boccaccia con qualcosa di più sostanzioso.
Deve avercelo scritto in faccia, perché il ghigno di Birthday si fa letteralmente mefistofelico, mentre abbandona il latte sul bancone della cucina sgangherata del suo appartamento e gli si avvicina, sinuoso come un serpente, per venire a sederglisi in grembo e iniziare a disfare il nodo impeccabile della sua cravatta.
-Ho un’idea migliore, Ratio-chan…- cantilena, e poi gliela sfila da sotto il colletto lasciandola cadere a terra –Perché invece non te li togli anche tu?-
E d’improvviso Ratio sa perché non fa quasi mai colazione a casa, preferendo prendere qualcosa al Nowhere. Perché con Birthday che gironzola nudo per casa è impossibile riuscire a resistere dal mettergli le mani addosso.
E con un grugnito a metà tra il feroce e l’esasperato, lo afferra stretto per i capelli per rovesciargli indietro il capo e baciargli il collo e la gola, mentre l’altra mano scivola tra le sue gambe a prendere possesso del suo membro già eretto.
La tazza del caffè finisce per rovesciarsi, quando Birthday finisce sdraiato a gambe divaricate sul tavolo della cucina, tra le scatole di cereali e il piatto di uove ormai fredde, ma Ratio ha ben altro a cui pensare ormai. Tipo, alle sue gambe liscie e morbide, e a come farlo venire mugolando il suo nome senza rischiare un blackout a tutti gli elettrodomestici dell’appartamento.
   
 
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