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Autore: Class Of 13    28/11/2016    3 recensioni
[Happy Birthday, Katsuki Yuuri! | Victuuri | Fluff come se piovesse]
Victor e Yuuri discutono sul regalo di compleanno di quest'ultimo come solo loro stanno fare.
«N-non sto mentendo».
«Ah no?», lo incalzò Victor sornione, posando una mano sotto il mento dell'altro per riportare lo sguardo del ragazzo su di sé. «Eppure mi pare così evidente. Non c'è nulla di male ad essere egoisti ogni tanto, quindi puoi chiedermi tutto quello che vuoi».
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La neve cadeva fitta e soffice, posandosi con leggerezza sulle rocce che ornavano le acque termali della piscina all'aperto. Nonostante la temperatura polare e il tempo rigido - che erano comunque una rarità lì ad Hasetsu come un po' nell'intero Kyushu - Yūri si trovava in uno stato di piacevole torpore, immerso nell'acqua calda fino al petto  con le dita sottili ed affusolate di Victor che tracciavano distrattamente disegni invisibili sulla sua pelle pallida.
 
 «Che cosa buffa», disse piano Yūri rompendo il piacevole silenzio di quella gelida notte di tardo autunno. «Ogni volta che metti piede qui ad Hasetsu sembri portare con te la neve della Russia».

Victor si lasciò sfuggire una risata compiaciuta, quasi le parole rivoltegli dal ragazzo fossero un vero e proprio complimento, e si abbandonò al tepore delle acque, immergendosi fino al collo. «È un male?».

«N-no!», si affrettò a rispondere Yūri, le guance rosse tra imbarazzo e vapore caldo. «Voglio dire... È una cosa bella. Un po' come se regalassi alla gente del posto qualcosa di raro».

«Ah!». Il volto di Victor si illuminò nel sentir menzionare la parola "regali", un po' come quello di un bambino la mattina di Natale. «A proposito di regali... Domani  è il tuo compleanno. C'è qualcosa che desideri?».

«Oh, già», commentò Yūri senza mostrare particolare entusiasmo. Il suo compleanno non era una ricorrenza che riteneva particolarmente importante e negli ultimi anni era stato fin troppo impegnato con il pattinaggio per poter trovare il tempo di festeggiarlo davvero. «Non voglio niente, non ti preoccupare. Non ho nemmeno intenzione di festeggiare».

Un'espressione di giocoso disappunto si dipinse sul volto del russo. «Eh no, Yūri», lo rimbrottò sussurrando il suo nome con voce bassa. Ogni volta che Victor pronunciava il suo nome con quel suo accento inconfondibile gli procurava la pelle d'oca. «Non va bene mentire al tuo coach».

Il ragazzo dai capelli corvini avvampò, se possibile, ancora di più, distogliendo lo sguardo da quello del suo interlocutore per concentrarsi sulle interessantissime forme dei fiocchi di neve, i quali, senza i suoi occhiali, apparivano come tante macchie bianche indistinte. «N-non sto mentendo».

«Ah no?», lo incalzò Victor sornione, posando una mano sotto il mento dell'altro per riportare lo sguardo del ragazzo su di sé. «Eppure mi pare così evidente. Non c'è nulla di male ad essere egoisti ogni tanto, quindi puoi chiedermi tutto quello che vuoi».

Un cipiglio pensieroso si andò a formare sulla fronte di Yūri, seguito da un lungo istante di silenzio rotto solo dal piacevole scrosciare dell'acqua. «... don».

Il sorriso di Victor si ingrandì. «Credo di non aver capito», lo punzecchiò approfittandone per carezzare con il pollice il labbro dell'altro. Yūri non si rendeva assolutamente conto di quanto fosse adorabile ogni volta che diventava di quel delizioso colore che tanto gli ricordava un pomodoro maturo.

«... Katsudon», mormorò, questa volta con più decisione, ma evitando lo sguardo del russo. «Voglio mangiare del katsudon con te».

«Sei incredibile, Yūri», disse Victor trattenendo a stento una risata mentre si allontanava dal ragazzo. «Tra tutte le cose che potevi chiedere hai scelto proprio il katsudon. È così da te, kobuta-chan~».

«A dire il vero mi importa relativamente poco del katsudon», borbottò ignorando volutamente l'imbarazzante soprannome con cui il suo ragazzo lo aveva chiamato. «Probabilmente voglio te e basta».

Victor Nikiforov spalancò gli occhi cerulei. Yūri Katsuki non avrebbe mai smesso di sorprenderlo e di far perdere battiti al suo cuore con la sua disarmante tenerezza. «Oh, Yūriii~», esclamò prima di buttarsi addosso al ragazzo tempestandolo di baci su tutto il viso. « Я люблю тебя так сильно!».


 
~Welcome To The Jungle

Innanzitutto, visto che in Giappone è gil il 29... Buon compleanno, Yuuri!
Questo minuscolo parto tutto fluff e tenerezza è nato per festeggiare questa ricorrenza, niente di più. Immagino di poterla ritenere ambientata in un futuro prossimo dopo la fine della serie, quando ormai i miei bimbi stanno assieme. 
Per il resto, piccole note linguistiche: kobuta-chan sarebbe l'equivalente di "porcellotto" e la frase in russo - thanks, google translate e non chiedetemi come si legga - significa "ti amo così tanto!":
Spero vi piaccia! Ja ne~


 
   
 
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