On My Own
On my own, pretending
he's beside me
All alone, I walk with him 'til morning
Without him, I feel his arms around me
And when I lose my way I close my eyes and he has found me
E
mentre stringi a te quella camicia trovata nell’angolo dell’armadio per caso,
non puoi fare a meno di ripensare al giorno in cui la indossavi, quel giorno
eri stata felice.
Lo
eri stata anche il giorno dopo, e quello dopo ancora, e quello dopo ancora.
Eri
stata felice per tanti giorni dopo di quello, anche per le piccole cose che
stavi scoprendo a poco a poco: le mani che si stringono, gli sguardi che s’incontrano,
le labbra che si sfiorano.
Piccoli
gesti che lasciavano trasparire qualcosa di più grande, amore forse?
Ma
si sa che gli dei non lasciano che gli uomini siano felici troppo a lungo, e tu
non hai mai fatto nulla per meritarti quella felicità, e ti senti ridicola
anche solo per aver pensato di esserne degna.
Ti
siedi in mezzo ai tuoi amici ridendo e per un attimo quel peso che ti schiaccia
il cuore sembra sparire, ma è solo un momento perché appena percepisci la sua presenza, prima ancora di vederlo
effettivamente arrivare, il macigno cade e il tuo cuore perde un battito.
Appena
il suo sguardo ti sfiora non puoi far altro che abbassare la testa e prendere
un lungo sorso dalla bottiglia che hai nelle mani, perché in quel momento il
fondo di quella bottiglia di vetro sembra il posto più sicuro in cui rifugiarti.
I love him, but when
the night is over
He is gone, the river's just a river
without him, the world around me changes
The trees are bare and everywhere the streets are full of strangers
Alzi
la testa con coraggio e Lui è ancora
lì, intento a cercare il tuo sguardo e a farti una domanda silenziosa. E tu non
puoi far altro che acconsentire, perche è Lui
che te lo chiede, sempre con quel silenzio fatto di parole non dette, letti
vuoti e promesse infrante.
E
sempre con coraggio rimani a guardare Lui
che le sorride, e Lei che ride alle
sue battute scuotendo la testa e facendo ondeggiare i lunghi capelli rossi, o
meglio: biondo fragola.
Ogni
sorriso, ogni battuta, ogni occhiata sono come dei colpi che ti fanno
sanguinare il cuore, tremare le mani e riempire gli occhi di lacrime, e con l’ultima
briciola di coraggio che ti è rimasta sorridi a tua volta ricacciando tutto il
dolere all’interno dove nessuno l’avrebbe visto.
I love him, but every
day I'm learning
All my life, I've only been pretending
Without me, his world will go on turning
The world is full of happiness that I have never known
Vorresti
piangere e inveire contro quella forza che prima ti ha donato qualcosa di così
bello e puro e poi te l’ha strappato via dalle mani senza sforzo nonostante tutto
il tuo impegno.
Ma
non lo fai, non piangi stasera e neanche i giorni a seguire. Ti rialzi e sei di
nuovo pronta a combattere, hai imparato una grande lezione: i coyote sono
leali, gli uomini no.
E
continua a combattere giorno dopo giorno, perché gli dei ci provano a portare
via la felicità agli eroi, a spezzarli, ma loro non smettono di rialzarsi. E così fai tu.
I love him
I love him
I love him
But only on my own
N.d.A:
Non ho niente da dire su questa piccolissima fic,
nata davvero per caso in una giornata in cui, come si deduce facilmente, ero depressa
e ascoltavo Les Mis facendomi grandiosi trip mentali.
La prima fic dedicata a questo fandom doveva
per forza avere come protagonista Malia, perché è davvero preziosa e non merita
niente di quello che le è accaduto. È davvero orribile il mondo in cui hanno
trattato il suo personaggio e, oltretutto, tutti sono potuti essere dispiaciuti
per la fine della propria storia, ma a Malia non hanno concesso nemmeno questo,
è ingiusto.
Non chiedetemi perché l’accostamento Malia/Ponine,
mi sembrava giusto e sensato in un certo senso, e ovviameeente *sarcasm mode
on* non voglio dire con questo che Stiles sia il pesce lesso, emhh… il Marius Ponrmercy della situazione che non
vede la perla che ha nelle mani e se la lascia sfuggire per Courgett , volevo dire una Cosette
qualunque.
(Che poi povero Marius, perché tutto questo
accanimento contro di lui? Nah, non è vero fa bene Apollo a strigliarlo (?) per
bene).
Okay, visto che le note stanno diventando più
lunghe della fic vera e propria, vi saluto e sì, insomma… grazie a chiunque sia
arrivato a leggere fin qui!