Autore: Avalon9
Genere:
Introspettivo, Missing Moments
Personaggi Principali: Damian
Wayne
Altri personaggi:Bruce Wayne aka Batman; Tim Drake; Jason Todd; Alfred Pennyworth; Selina Kyle; Barbara Gordon; Dick Grayson
di sfuggita (?)
Rating: sarebbe
verde; ma visto che si parla della morte di un bambino (anche se eroe e
fumetto), metto arancione
Disclaimer: i personaggi presenti sono proprietà di DComics
e dei loro creatori. L’idea no. È tutta mia.
Note: Falshfic; missing moments
Cose: L’ho scritta tempo fa; e oggi, per molti motivi, ho scelto di
pubblicarla.
Non ha pretese. E’ solo una riflessione. Su Damian
Wayne, e sulla tragicità della sua morte. Visti i
tempi attuali, la morte di Damian mi è sempre apparsa
come la possibile degenerazione di tante cause di divorzio in cui, al centro
del contenzioso, ci sono i figli. Con ogni elemento portato all’estremo, sia
chiaro! Junghianamente, Damian potrebbe essere/è la
vittima di un rapporto naufragato. Ma è anche di più: è un ragazzino sballottolato fra idee che all’inizio non gli appartengono,
con tanta voglia di farsi accettare e modi sbagliati per farlo.
È un bambino che trova per inciampo due padri e tre fratelli. Che si finge
adulto anche quando vorrebbe sicurezze.
Ed è un soldato. La tragicità di un bambino soldato morto per un’ideale che
condivideva, ma forse non comprendeva. Non ancora. Non se sei ancora un
bambino.
Non puoi. Puoi fare l’eroe. Ed è figo. Molto. Ma
la morte è il game over
del videogioco; e non una realtà. Perché a dieci anni hai davanti il mondo e
alle spalle delle certezze intoccabili. E non ci pensi che dopo, dalla morte,
non si ricomincia a giocare.
Dieci
anni
Avevi dieci anni.
La rabbia nel cuore e una speranza feroce intrappolata in fondo agli occhi.
Avevi dieci anni; e hai combattuto. Graffiando alla vita per avere anche solo un istante di orgoglio, strappato con testarda determinazione.
Avevi dieci anni.
Quando tuo padre ti ha stretto; quando tua madre ti ha rinnegato. Quando Drake ti ha pianto e Todd ha masticato il tuo nome imprecando.
Avevi dieci anni, quando a Pennyworth è rimasto un serraglio e Selina ha raccolto nella caverna un gattino che conosceva come te la diffidenza.
Avevi dieci anni, quando Gordon ha soffiato aria fra i denti e Grayson ha dimenticato cosa significasse sorridere. Soprattutto per coinvolgere te.
Avevi dieci anni. E non ti hanno salvato.
Dalla rabbia di una donna abbandonata; dalla follia di un’utopia costruita sul sangue. Da una spada conficcata nel ventre e la stramaledetta certezza di aver fallito. Fino all’ultimo dannato secondo.
Avevi dieci anni.
E non ti hanno salvato.