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Autore: Soul Mancini    30/11/2016    3 recensioni
"Camilla, una ragazza angelica.
Generosa, saggia, spigliata, intelligente, allegra.
Una migliore amica, una bella famiglia, voti al di sopra della sufficienza.
Insomma, proprio un tesoro.
Ma, si sa, non è tutto oro ciò che luccica.
Un'estate per cambiare, per trovare se stessa, per capire che la perfezione non esiste."
Ciao! ;)
Premetto che quando, anni fa, ho cominciato a scrivere questa storia, non avrei mai pensato che sarebbe andata a finire così.
Vi spiego da cosa è nata quest'idea: dopo aver letto innumerevoli romanzi e storie, mi sono decisamente stancata di protagonisti simpatici, saggi, mai in torto. Allora mi sono chiesta: "Perché non scrivere una storia dove la protagonista è così insopportabile da non trovare nessun modo per giustificarla?"
Ed ecco cosa ne è venuto fuori. Sarò riuscita nell'intento di farla odiare anche a voi lettori?
Se pensate di conoscere le persone peggiori del pianeta, leggete e cambierete idea! ;)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ReggaeFamily

Epilogo



Camilla, ventisei anni.

Sono esausta. Mi siedo e guardo fuori dalla finestra. Oggi è 22 settembre.

I ricordi mi travolgono e rivedo tutto, dalla quindicenne che ero undici anni fa fino alla persona che sono diventata oggi.

La mia famiglia lo diceva sempre: stavo cambiando velocemente e a loro non piacevano i miei cambiamenti.

Dopo il rifiuto di Michele l'amore per lui e l'impotenza mi avevano divorato per quasi due anni; ciò che mi faceva più soffrire era che, man mano che mi conosceva, si allontanava sempre più da me. Non capivo, ero davvero così orrenda?

In quei terribili anni persi praticamente tutti i contatti con Rachele, Martino e Roberta, e ripresi a frequentare Elisa, Marianna e Gianluca.

Diego non mi ascoltava più, aveva sempre problemi con Gaia, nonostante lei venisse a trovarlo ogni estate e sembrassero sempre più innamorati.

Sentivo di non avere nessuno in grado di sostenermi, così feci una cosa impensabile: cominciai ad andare regolarmente da Renzo e i suoi amici. Non mi importava più di niente e di nessuno, volevo solo distrarmi dal destino ingiusto che la vita mi aveva riservato, e quello era il modo più rapido ed efficace.

La gente che frequentavo mi convinse che la scuola non mi sarebbe servita a niente, quindi decisi di ritirarmi.

Contemporaneamente accadde qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato: rimasi incinta.

In poche settimane la mia famiglia venne travolta da queste notizie e cominciò a guardarmi con disprezzo, soprattutto quando affermai di voler tenere il bambino.

Così a diciassette anni mi ritrovai non con uno, ma con due bambini, due splendidi gemelli che chiamai Diego e Ismaele. Non sapevo esattamente chi fosse il padre, anche se sospettavo fosse Renzo dato che i gemelli un po' gli assomigliavano.

La mia vita stava andando ufficialmente a puttane.

Avevo anche perso tutti i contatti con Michele e, ad aggiungere altri problemi alla mia vita, ci si mise Diego: lui e Gaia si erano lasciati dopo tre anni di relazione a distanza, perché non sopportavano più quella situazione e avevano deciso di rimanere amici. Dopo aver ascoltato le sue lamentele, gli urlai in faccia di andare al diavolo, perché non erano certo quelli i problemi della vita! Lui mi rispose che se io mi trovavo in quella situazione, era solo ed esclusivamente per colpa mia.

Così si concluse definitivamente la nostra amicizia. Certo che per essere uno studente universitario, era proprio immaturo!

I miei bambini erano difficili da gestire e, siccome ero giovane, avevo anche voglia di divertirmi e andare alle feste; perciò, quando volevo uscire con Elisa e Marianna, li consegnavo a mia madre che, nonostante non fosse d'accordo, li teneva con sé.

Frequentavo tantissimi ragazzi come Renzo, così a diciannove anni rimasi nuovamente incinta. Nacque una splendida bambina che chiamai Giada.

I miei figli erano la mia gioia più grande, crescevano senza che me ne rendessi conto, e io li adoravo, anche se prendermi cura di loro era faticoso.

Non so con quanti ragazzi sono stata nel frattempo, ho perso il conto...

Quando avevo ventidue anni nacque Lorenzo, e un anno dopo mi fidanzai ufficialmente con Renzo e andammo a convivere.

Ora sono distrutta, ho quattro figli e un ragazzo che non mi ama, vuole solo il mio corpo. Ma io, ancora una volta, mi sono innamorata di lui e non lo voglio perdere.

Lui sta tutto il giorno fuori casa con altre ragazze, mentre io bado ai figli e vado a lavorare con altri uomini che mi pagano; poi di notte, quando lui rientra a casa, io devo stare al suo servizio, senza che lui mi dimostri un briciolo d'amore.

I bambini, beh, sono viziato e trascurati, li mando a scuola e cerco di non fargli mancare niente, ma io purtroppo per loro non ci sono mai. La nostra casa è in condizioni pietose perché loro giocano e distruggono qualsiasi cosa trovino sul loro cammino.

Devo ammetterlo: magari come madre non sarò il massimo, però io amo i miei figli ed è questo che conta.

Non posso credere di essere finita in una situazione del genere, senza amici, ripudiata dalla mia famiglia, con un ragazzo che mi maltratta, un lavoro pessimo e quattro bimbi pestiferi che scorrazzano per la casa. Tra l'altro sono in attesa del quinto figlio; stavolta sono certa che sia di Renzo. Sarà una femminuccia.

Mentre osservo l'orizzonte con sguardo perso, un ricordo mi assale, vivido come la scena di un film: io, a quattordici anni, al parco con Nadia, mentre mangiavo Diego con gli occhi. Ingenua, pudica e degna di rispetto. Che fine ha fatto quella ragazzina dal viso angelico incorniciato da morbidi riccioli castani?

Scoppio a piangere.

Di Michele, Martino, Roberta e Rachele non ho notizie da anni. Nadia si sta per sposare con un ragazzo adorabile, e Lorenzo sta con un'altra. Anche tra Diego e Gaia è andato tutto splendidamente: quando lei ha finito il liceo, si è iscritta nella stessa università di Diego e, dato che non dovevano più fare i conti con la distanza, sono tornati insieme. Ancora oggi sono fidanzati e uniti più che mai.

Dopo il tradimento a Valentina e Ismaele, loro due sono rimast in contatto e, da non crederci, l'anno scorso si sono fidanzati.

Tutti si sono sistemati, anche mia sorella Chiara ha trovato un ragazzo che la ama davvero.

E io? Io ho ventisei anni, ma mi sento una novantenne e so che sono solo all'inizio.

Un grido proveniente dalla cucina, dove si trovano i bambini, mi riporta alla realtà. Con gli occhi gonfi di lacrime, mi avvio verso la porta per cercare di placare l'ennesima lite.

Ismaele si è nascosto sotto il divano per non sentire, mentre Giada e Diego si insultano e Lorenzo grida come un ossesso.

Quando mi vedono piangere non fanno una piega, ormai sono abituati.

Stronza, puttana!” grida Diego alla sorella.

Coglione, ridammi il mio gioco!” risponde lei tirandogli un calcio.

Ehi, smettetela con queste parole...” li rimprovero senza troppa convinzione, sapendo già che non mi ascolteranno.

Ma vaffanculo mamma, fatti i cazzi tuoi!” si rivolta Diego.

Non è la prima volta che mi insulta, e io non riesco a reagire e a farmi rispettare.

Fate tutti schifo!” esclama Ismaele, mentre Lorenzo mi tira per una manica, piangendo e strillando a più non posso.

Cerco di mettere a fuoco le lancette dell'orologio, senza smettere di piangere. Per quanto altro tempo andrà avanti così? Per sempre, ne sono certa.

Sono stanchissima, eppure vado avanti giorno dopo giorno sacrificando tutta me stessa. Ecco come sono diventata, ed ecco quello che sarò per il resto della mia vita.

Sento la chiave girare nella serratura della porta d'ingresso e tutto, nella stanza in cui mi trovo, si ferma.

Un brivido mi percorre la schiena.

Papà è tornato.



* * *


Ed ecco qua l'epilogo, proprio come vi avevo promesso!

Eh sì, la storia è ufficialmente finita! Che tristezza, Camilla mi mancherà... ehm, no! Alcuni personaggi di questa storia mi mancheranno, come per esempio Michele, oppure Valentina e Ismaele (vi confesso che li ho sempre shippati, quindi mi sono divertita un sacco a scrivere del loro fidanzamento ♥).

Scherzi a parte, questa storia fa parte del mio passato e trascriverla è stato esilarante, emozionante, esasperante... ed è stato molto utile scoprire cosa è cambiato nel mio metodo di scrittura,

inoltre è stato bellissimo ricevere le vostre recensioni e i vostri commenti, lettori, perché siete veramente speciali e riuscite sempre a strapparmi un sorriso. È grazie a voi che ho trovato il coraggio per pubblicare su EFP questa disastrosa long!

Vi piace questo finale? Pensate sia una giusta punizione per Camilla? Siete tristi per la fine di questa storia?

Ho una sorpresa in serbo per voi! ;)

Ma prima è lecito quindi fare dei ringraziamenti più approfonditi a:

  • Kim_Sunshine e Frenzthedreamer, che hanno seguito da subito le vicende di Camilla e mi hanno supportato con i loro insulti per i miei personaggi e i loro complimenti per me. Avete avuto tanto coraggio, ragazzi! :D

  • Anwa_Turwen, che è approdata su EFP quando la storia stava ormai per volgere al termine, ha avuto il coraggio di aprire questa storia e ha divorato quasi venti capitoli in meno di ventiquattro ore! Anwel, sei un mito! :3

  • Portgas D Denis x ace, che mi ha tenuto compagnia con le sue recensioni per alcuni capitoli, infervorandosi e odiando Camilla

  • Paw, per avermi fatto sapere il suo parere e per i complimenti, anche se solo una volta

  • in rotta per il paradiso, per la sincerità e per avermi fatto notare dove sbagliavo

Ecco, ora è giunto il momento della sorpresa!

Siete disperati perché la storia è finita??? Non temete!

CI SARA' UN SEQUEL, un'altra long, in cui però Camilla non sarà la protagonista: sarà completamente incentrata sui suoi figli, sulle loro vite e le loro storie. Che ne pensate??? :3

Ecco ragazzi, dopo questo annuncio e questa NdA infinite, vi saluto e vi mando un forte e sincero abbraccio!!!

Soul ♥


   
 
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