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Autore: PervincaViola    04/12/2016    4 recensioni
Prima classificata al 'All Together Contest - III edizione' indetto da Mary Black sul forum di Efp
Un fiore non può fuggire, né sbrindellare le catene create dal sangue: un fiore rimane al proprio posto finché la vita non ne prosciuga i petali.
{Sirius/Narcissa ♥}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Narcissa Malfoy, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Tra chi fugge e chi resta



 
 
Nella sua memoria, Cissy è una ragazzina pallida e dall'altero portamento avvalorato dal proprio sangue; Sirius la ricorda alle riunioni di famiglia, stretta tra gli occhi d'ossidiana di Bellatrix e il sorriso quieto di Andromeda, e poi a Hogwarts, circondata di verde e argento, proprio come le sue sorelle, proprio come tutti i Black – meno lui.
Buon sangue non mente, sorrideva Walburga nel settembre del 1975, quando la sua mano veniva promessa a Lucius Malfoy, eppure Sirius rammenta ancora le labbra invisibili di Narcissa, increspate in un ingannevole sorriso, e il tremito nervoso delle gambe lasciate scoperte dal vestito ancora estivo.

I suoi capelli sono una cascata d'argento sul cuscino. Narcissa è diventata bella e algida, con la sua chioma d'oro bianco, con l'intrecciarsi di vene azzurre in rilievo sui polsi sottili; Sirius osserva distrattamente la curva della schiena nuda, con un polpastrello ne percorre la perlacea lunghezza, afferrando con forza un gluteo pieno. «Mancano solo due settimane. È un ultimo atto di ribellione, ciò che ti ha condotta qui?» ghigna spudorato.
«Sei disgustoso» proferisce lei senza voltarsi, senza degnarlo d'un'occhiata.
Sirius ride, al suo orecchio. «E il caro Lucius cosa direbbe, sapendo che la sua promessa sposa si fa sbattere dal suo stesso cugino?»
Narcissa riesce appena a dardeggiare uno sguardo oltraggiato, prima che Sirius si pieghi e raggiunga la sua bocca, il respiro contro la mandibola e poi la lingua tra le labbra serrate, a lambire la sua rabbia, a divorare ogni insulto.
«È da lui che stai scappando? O solamente da te stessa?» mormora roco, costringendola sotto di sé; ogni parola è una stilettata che fomenta il furore negl'occhi di lei. «Potresti andartene davvero».
«Come hai fatto tu?» lo deride Narcissa, sprezzante a dispetto della propria nudità, eppure il tremore nella sua voce è l'affermazione di un'evidenza che ferisce come acciaio. «Resterò, e sposerò un Purosangue degno dei Black».
«Ti costringeranno a sposare un Mangiamorte» la corregge malignamente Sirius, e lei freme della collera di chi cede ad un compromesso che è tutto fuorché giusto: Narcissa conosce ogni cosa, ma le è stato insegnato a tacere e chinare il capo.
«Non ripudierò la nostra famiglia come ha fatto Andromeda» sibila tuttavia, la pelle tirata sugli zigomi, diafana quanto la brina che s'inerpica sul vetro d'una finestra al primo arrivo dell'inverno. «Non fuggirò come hai fatto tu».
Sirius scuote la testa, sa che quella lotta è proiezione d'una battaglia inconfessata e già perduta: Bellatrix e Andromeda avevano ricevuto nomi eterni di stelle, a quello mortale di un fiore Narcissa era stata condannata. Un fiore non può fuggire, né sbrindellare le catene create dal sangue: un fiore rimane al proprio posto finché la vita non ne prosciuga i petali – e la rabbia sterile di Narcissa non può niente, perché è così che deve finire, perché è nata e morirà con inchiostro nero nelle vene.
«No» conviene Sirius, accostando la bocca alle sue labbra, sorridendo quasi con mestizia, e per un istante pare persino avere pietà di lei – è come se avesse già visto, sfogliato il suo futuro. «Non sarai così coraggiosa».

 
[500 parole]






 
Angolino della Vì:
La Flash è idealmente ambientata nel 1977, prima del matrimonio tra Narcissa e Lucius (evento di cui non ho trovato date certe) e un paio d'anni dopo la fuga di Sirius. Ho cercato di dare una mia interpretazione del pacchetto scelto ed è anche un mio head canon riguardo a Narcissa: penso che inizialmente non fosse felice all'idea di sposare Lucius, forse più per l'idea del matrimonio imposto che per altro, e che molti dubbi l'avessero costretta a fare i conti con se stessa; che poi abbia finito per amarlo è un altro paio di maniche. E Sirius lo vedo come qualcuno che non si fa problemi a metterla davanti alla cruda verità, per cui la storia si è praticamente scritta da sé.
Grazie a chi ha letto e troverà la voglia di recensire 
La storia partecipa al All Together Contest - III edizione indetto da Mary Black
 
   
 
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