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Autore: reggina    04/12/2016    3 recensioni
Il binomio naturale vita-morte scompone tutte le certezze della famiglia Ross. Una fine, una nascita e una rinascita che si intrecciano in un ritmo armonico e alternato.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jun Misugi/Julian Ross, Yayoi Aoba/Amy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Quando muore un figlio si apre un buco nero che inghiotte il passato ed il futuro. La sofferenza scava l'anima e lì rimane, per sempre.

Quando nasce un figlio ricominci a credere nella vita,riscopri dove nasce il sole, anche se il tuo cuore si spezza molto più facilmente.

Il tuo amore diventa senza limiti. Sovrumano.


Le contrazioni, più forti e regolari, avevano messo in moto Andy e Gregory in piena notte: quando i reparti maternità sono campi di battaglia per sole donne.

La paura, il dolore, la gioia agrodolce per poter finalmente conoscere la loro piccola meraviglia, li aveva riavvicinati dopo mesi.

Non c'erano stati limiti o schemi che valessero, avevano vagato senza mai approdare, senza un orientamento, superstiti vulnerabili e disperati.

Fino a quella notte Julian aveva continuato ad occupare le loro menti e i loro cuori, spezzando ogni equilibrio. Rifiutavano ancora, con tutti loro stessi, l'idea che quel figlio così fragile ma con un sorriso così potente da riempire la casa, quel piccolo uomo pieno di promesse e capace di affrontare la vita, fosse scomparso nel nulla portandosi via anche le loro vite.


"Possiamo anche parlare di lui, se può aiutarti!"

Nella passeggiata in quell'isola interdetta ai maschi, prima che cominciasse la fatica vera, le parole inattese di Gregory avevano strappato Andy da quella trance senza pensieri e parole. Gregory, che non aveva più voluto le foto in casa, che si era chiuso in sé stesso, era disposto ad affrontare in maniera diretta il dolore, a tenere vivo il ricordo del figlio insieme a lei.

Amy era arrivata in quel momento. Quando l'alba livida aveva già virato il suo colore biancastro in una tonalità arancio.

Aveva cercato la signora Ross, intontita ed incantata, tra madri, sorelle, cugine che assistevano, consolavano, accarezzavano e sorvegliavano.

Il silenzio ovattato interrotto dal gemito di una partoriente, la penombra notturna spezzata da un pianto improvviso le avevano fatto meno paura quando, finalmente, aveva raggiunto i genitori di Julian.

"Grazie per avermi voluta qui con voi!"


La ragazzina non era rimasta con le mani in mano mentre Andy, in una sorta di corpo a corpo con sé stessa, lottava con quel dolore spietato e necessario. Amy le aveva sistemato asciugamani caldi dietro la schiena, le aveva tamponato il sudore, assicurandole con voce ferma che sarebbe andato tutto bene.

Al momento di entrare in sala parto, però, aveva fatto un passo indietro lasciando tutti gli oneri e gli onori al futuro papà.


Seduta sulla poltroncina dell'attesa le sembrava di aver fatto un passo avanti e due indietro. Quel giorno avrebbe segnato per sempre una netta linea di demarcazione tra il prima e il dopo.

Si trovava in quello spazio che non appartiene a nessun mondo fisico, quando Gregory era venuto fuori con gli occhi umidi di commozione.

" È nata ed è bellissima. Vuoi venire a conoscerla?"


Aveva sofferto una vertigine in quella liturgia fatta di latte e di sudore, di disinfettante e vagiti improvvisi ma tutto si era disciolto nello stupore più infantile quando aveva incrociato quel piccolo miracolo di vita, che con i suoi movimenti improvvisi credeva di essere ancora nel pancione.

Andy, nonostante il corpo lacero e gonfio, sorrideva trionfante e gloriosa, vera eroina, mentre la neonata era poggiata al suo petto, unico punto fermo insieme alla voce calda e affettuosa della sua mamma.

"Vieni avanti tesoro. Ti presentiamo Hope!"

Era stato un vero momento d'incontro, dove tristezza, tenerezza e occhi lucidi si erano incrociati.

"Hope Julia Ross!"

Aveva precisato Gregory.

"Julian ha scelto il primo nome: sapeva che questa bambina, come un essere piumato, sarebbe stato il nostro migliore inizio dopo il finale peggiore! Il secondo nome è un omaggio al nostro piccolo guerriero!"

Amy si era sentita più leggera e di nuovo sé stessa. Si era avvicinata prendendo tra le sue mani grandi il pugnetto arricciato della sorellina di Julian.

"Ti hanno messo davvero un bel nome, Hope. Tuo fratello ha scelto bene!"

Era stata ripagata dal bacio che Andy le aveva lasciato tra i capelli, mentre le loro lacrime si mescolavano in quella giornata agrodolce.

Adesso erano donne con una marcia in più. Donne che avevano combattuto e sofferto. Donne le cui ferite sarebbero guarite con il tempo.

   
 
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