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Autore: Malinconica    05/12/2016    3 recensioni
"Claude, salvami, so che puoi salvarmi!"
I pensieri di Alois in due momenti critici dell' anime
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alois Trancy, Claude Faustas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La lama fredda mi trafigge. Riesco a percepirla mentre mi dilania il corpo e lo lascia in preda al dolore. Ma no, non è la spada di quel moccioso di Ciel che mi ha appena provocato un lungo taglio sul fianco, non è quel dolore fisico. Sono i tuoi occhi a farmi male. I tuoi occhi demoniaci, accesi di rosso, quelle fiamme infernali che ti ardono nelle pupille, che riflettono l' impurità del tuo essere e con i quali non mi hai mai guardato. Il tuo interesse è stato destato dal sangue del Phantomhive che tu hai avidamente leccato via dalle tue dita in un sensuale gesto. E quella lama che ora mi sta trafiggendo senza pietà il mio cuore straziato è la tua indifferenza nel guardarmi quasi con disprezzo dall' alto in basso mentre ti ordino, ti supplico, di aiutarmi. Posso intuire ciò che pensi della mia anima dalle iridi tornate dorate, nessun bagliore le attraversa se guardi me. Niente di te si illumina, nessun sentimento che possa scalfire il tuo cuore di ghiaccio e la tua anima nera. È quasi inutile supplicarti di guardarmi come se al mondo non volessi nient'altro che me, so che sarebbe solo una bugia, una mera illusione. Eppure ancora il mio amore per te non si è placato, non mi sono arreso alla tua ostinata indifferenza. Che sciocco che sono! Davvero penso che potrebbe cambiare qualcosa tra noi due? Forse sì. È per questo che voglio che tu intervenga e mi salvi la vita: ho bisogno di più tempo, di altre possibilità. So che in fondo mi vuoi. Ma tu rimani lì immobile come la piùbella e perfetta delle statue greche. Sono come un pezzo di carbone ai tuoi occhi che hanno appena luccicato alla purezza di un' anima di diamante. Salvami, Claude! Forse non sarò altrettanto appetitoso, ma ciò che rovina il mio sapore è solo il mio amore. Ed' è solo per te, così come tutto di me ti appartiene. Ti ho concesso tutto e tu come osi ripagarmi? Rifiutandomi e tradendomi. Salvami, prima che i miei stanchi occhi si chiudano per l' ultima volta su questo mondo crudele...Salvami. Alla fine, sei corso in mio aiuto e mi illudo che sia tutto a posto. Ma purtroppo quella non sarebbe stata la prima volta, anzi nel frattempo tra di noi si è aperta una crepa destinata a divenire voragine nel tempo. È così che solo pochi giorni dopo mi ritrovo in una situazione simile. A strisciare per terra come un verme in un bosco solitario. Io, un conte, con un demone al mio servizio, mi sono ridotto peggio di un patetico animale. La ferita al fianco si è riaperta e così anche quella del mio cuore. Striscio tra il fango, con la bocca e il cuore gementi di dolore perché sono di nuovo solo. So che sei solo affamato, ma ti prego, Claude, vieni da me, illudimi ancora, avvolgimi in un abbraccio privo di sentimenti, dimmi parole vuote e false d' amore e nutri nuovamente il mio dolce sogno puerile. Per tutto questo tempo ho sempre pensato che fossi io a tenerti in pugno con il contratto che hai stipulato con me, ma solo ora mi rendo conto che io sono l' ingenua farfalla che volando troppo vicinaalla ragnatela del ragno ha finito con l' impigliarsi in essa e rimanere imprigionato, insieme allo spietato predatore che ha voluto giocare col cibo prima di gustarlo. Mi hai solo usato, allora perché continuo ad amarti? Perché continuo a urlare suppliche alle stelle pregando e sperando di poter rivedere un' ultima volta i tuoi occhi? Proprio come quel giorno, quando sei apparso a me per la prima volta e bramavi solo e soltanto la mia anima. Claude, Hoheo Taraluna Rondero Tarel, fammi rivedere di nuovo quegli occhi, gli stessi che mi hanno catturato nella ragnatela e mi ci hanno trattenuto come una prigione! Ora che mi hai salvato la vita una seconda volta sono dolci, l' oro delle tue iridi si specchia nelle mie pupille che ti guardano non come una farfalla piena di paura guarderebbe il suo carceriere, ma semplicemente come uno sciocco bambino guarderebbe il demone che lo ha salvato con le stesse mani con le quali mi donerai la morte. Ma non ci penso, non me ne accorgo che tua è un menzogna, ora per me esiste solo la dolcezza del tuo sguardo. Poi, di nuovo, il dolore. Non perché mi hai appena colpito a morte ma perché negli ultimi istanti, nei tuoi occhi, ho visto il disprezzo ed è stato quello ad uccidermi.
  
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