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Autore: Lady Semiramide    06/12/2016    0 recensioni
La storia è ambienta durante l'ultima parte dell'episodio 7: tra la morte di Shinsuke e l'effettiva partenza dei tre protagonisti verso Nagasaki. Fuu è visibilmente sconvolta dall'accaduto, ha bisogno di far ordine nella sua testa e nel suo cuore, prima di poter ripartire alla ricerca del "samurai che profuma di girasoli".
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Samura Champloo - Amore
Un momento di pausa.

Jin era rimasto in mezzo alla folla ad osservare tutta la scena: quel piccolo ladruncolo era balzato giù dal tetto con estrema agilità, ma quello che lo fece restare di sasso fu la piccola figura di Fuu che incoscientemente s'era buttata anche lei dalla finestra atterrando sul tetto in maniera goffa e disorientata, senza contare che solo dopo pochi secondi la vide alzarsi e correre in direzione della fine del tetto senza pensare minimamente che un passo falso le sarebbe costato l'osso del collo.
Lei correva, lui fu accerchiato dalle guardie che non vedendolo arrendersi lo trafissero al fianco con la spada, le voci della folla vennero sovrastate dall'urlo di Fuu che gridò il nome di quel ragazzo e subito dopo, come se quell'urlo le avesse tolto tutta la forza in corpo cadde sulle proprie ginocchia con il capo basso ad osservare dall'alto il corpo a terra sanguinante di Shinsuke.
La sensazione che Fuu potesse cadere da un momento all'altro dal tetto prima che Mugen s'accorgesse che lei non fosse più in quella casa si fece forte nel ronin, così che scattò allarmato tra la folla verso quella casa abbandonata, fece il giro del cortile e si trovò proprio sotto di lei, l'osservava pensando che sarebbe stato bene provare a tranquillizzarla ma non riuscì ad aprire bocca in quanto qualcuno lo precedette  << Fuu!! Ma che diavolo ci fai lì? >> strillò Mugen dalla finestra, anche lui non se ne capacitò di come quello scricciolo fosse saltata dalla finestra ritrovandosi sullo strapiombo del tetto senza farsi male. Ma lei non rispondette, non perché non volesse ma proprio non sentiva le urla del ragazzo del Ryukyu che la chiamavano, le lacrime le sgorgavano dagli occhi incuranti di tutto,mentre la folla accorsa scomparve rapidamente tra le vie di quel paesino.
Mugen s'infuriò, rinfonderò la katana e agilmente saltò dalla finestra atterrando senza problemi sul tetto, continuava a chiamarla, ma nulla, quando le fu abbastanza vicino s'accovacciò e con non molta delicatezza le mise la mano sulla spalla facendola voltare verso di se a mezzo busto << Sei diventata sorda?!  >> gridò come suo solito, ma una volta che se la trovò di fronte non potette non notare gli occhi gonfi ed i segni delle lacrime lasciate sulle guance candide. L'espressione incazzata di lui cambiò in una smorfia indecifrabile "E ora che ha fatto? " si chiese cercando con gli occhi la risposta:  vide a terra il cadavere del ladro e vide Jin far da spettatore dal cortile, lei si stropicciò gli occhi voltando il capo dall'altra parte << Scusa, non è niente. >> cercò di darsi un contegno, ma solo adesso s'era accorta di dove si trovasse e che nonostante avesse provato ad alzarsi, le gambe le tremavano troppo: aveva paura di cadere da un momento all'altro. Mugen sbuffò s'era accorto che non sarebbe mai stata in grado d'alzarsi da sola, così le afferrò il polso, si alzò e tenendola ben stretta fece alzare anche lei  << Ti ha fatto del male? >> chiese osservandola molto attentamente: non era ferita, ma era evidentemente sotto shock, il ragazzo per quanto non l'avrebbe mai ammesso apertamente sapeva che quella ragazzina aveva un gran coraggio, infatti anche se viaggiavano da poco insieme tutte le volte che s'era trovata nei guai aveva sempre trovato il modo di reagire, proprio per questo non riusciva a spiegarsi il motivo di quelle lacrime.
<< No... Davvero non è nulla... >> disse lei cercando di convincere prima se stessa e poi Mugen, che non era per niente abituato a queste situazioni, lentamente le lasciò il polso e con delicatezza le diede una piccola spinta sulla spalla facendole perdere l'equilibrio << Quattrocchi prendila! >> lei sgranò gli occhi ed in un istante si ritrovò tra le braccia del ronin, Mugen fece un salto ritrovandosi così anche lui con i piedi a terra << Bella presa! >>
<< Sei un'idiota. >> sospirò  Jin, anche lui aveva notato i segni del pianto sul visto di Fuu, ed a maggior ragione pensò che il suo rivale fosse un vero cretino, in uno stato come quello come gli era saltato in mente di buttarla giù dal tetto a quel modo?
 << Fuu, stai bene? >> chiese mentre le fece poggiare i piedi a terra, ma lei non rispose, tanto meno s'era infuriata per quello che aveva fatto Mugen, il suo sguardo era fisso sulla polizia che passandole davanti stava trascinando il cadavere di Shinsuke, istintivamente tentò di raggiungerli, ma Jin l'afferrò prontamente il braccio fermandola  < >
<< Ma..>> non potette ribattere, la presa di Jin si fece sempre più lenta ma lei rimase immobile ad osservare quegli uomini andar via, finché anch'essi non si dispersero tra la folla.
<< Io vado.. >> disse Mugen portando le mani dietro la testa
<< Dove? >> chiese Jin
<< Ho qualcosa da fare, ci vediamo alla stalla... >>  e mentre anche Mugen sparì tra la folla diretto chissà dove, Jin e Fuu tornarono alla stalla. Durante il tragitto calò un silenzio tombale, lui era abituato a star zitto, ma lei non sapeva cosa volesse dire: parlava in continuazione, dalle cose più stupide a quelle più serie, per non parlare degli acuti che sapeva tirar fuori quando litigava con il compagno di viaggio! A Jin non piaceva la confusione, ma quel silenzio gli piaceva ancor meno. Entrarono nella stalla, il ronin iniziò a levigare la lama della spada con una pietra trovato la mattina al risveglio, mentre lei aveva passato tutto il tempo con le ginocchia al petto, e la testa poggiata sopra di esse a guardare il cielo dalla piccola fessura presente nella stalla.
<< Ne vuoi parlare? >>
<< Di cosa? >> chiese lei atona, anche a lui fece strano ma non potette non sperare che Mugen tornasse in fretta per poter dividere il peso di quella situazione, e come se qualcuno avesse esaudito le sue preghiere la porta venne spalancata senza alcun ritegno  << Yo! >> aveva stampato in faccia il sorriso della soddisfazione << Forza buoni a nulla, andiamo a mangiare! >> disse soddisfatto come non mai.
<< Con quali soldi? >>  chiese Jin guardandolo sospettoso, il ragazzo si diresse verso Fuu, si chinò leggermente davanti a lei e dalla giacca tirò fuori un sacchetto di stoffa e glielo fece dondolare davanti agli occhi << Guarda qui signorina "il gioco d'azzardo è sporco!" con questi possiamo andare a mangiare, e a dormire in un posto decente! Prova ancora a dirmi che sono un'idiota adesso! >>
<< Come hai fatto a vincere tutti quei soldi se non avevi nulla da poter scommettere? >> chiese il ronin cercando di mantenere un contegno nonostante il suo stomaco continuasse a brontolare rumorosamente.
<< E' un segreto, comunque adesso possiamo andare a mangiare! >> Jin fu il primo ad uscire dalla stalla seguito da Mugen, ma Fuu non si mosse da quell'angolino, le si era chiuso lo stomaco << Io non vengo, ci vediamo dopo. >> disse lei senza aggiungere nessuna predica, ramanzina o discorsi per non sprecare soldi che Mugen odiava più di questa storia del samurai di girasoli.
<< Fuu domani ci rimetteremo in viaggio, devi mangiare qualcosa, sono due giorni che siamo digiuni. >> disse Jin solenne come sempre, ma lei non rispose si limitò ad alzare le spalle, Mugen esplose << Lasciala perdere! Se non vuole mangiare meglio per noi! >> nessuna risposta, e allora continuò alzando sempre di più la voce << Non t'aspettare di vederci tornare, con questa montagna di soldi stasera andiamo a far baldoria con vere donne! >>  normalmente sarebbe scoppiata una litigata solo per come lui le si era rivolto, ma quello che i due non potettero non notare fu con quanta noncuranza Fuu riusciva a sostenere lo sguardo arrogante del compagno di viaggio, e con quanta semplicità fissandolo negli occhi riuscì a dirgli  << Fate come vi pare. >>
<< Se ti sento dire una mezza parola sul fatto che hai fame durante il viaggio, ti butto nel primo fiume che trovo! >> quelle parole tuonarono nell'aria, ma non vedendo reazione nemmeno dopo questo anche Mugen uscì dalla stalla sbattendo la porta talmente forte da far tremare quella bettola, Fuu  si morse il labbro e lanciò violentamene un sandalo contro la porta << Sei un cretino! >> strillò,  ma nessuno poteva sentirla.

Intanto nella locanda i due ragazzi stavano mangiando a sazietà  << Sei un animale, ho capito che hai fame ma potresti darti un contegno?. >> disse Jin guardando con sdegno il modo in cui mangiava il compagno di viaggio
<< Oh quella rompi palle non c'è e ti ci metti tu? Mangia e zitto! >>
<< Sei patetico... >>
<< Che hai detto? >> disse pronto a metter mano sull'elsa della spada
<< Che bisogno avevi di dirle quelle cose? >>
<< Non sono mai andato appresso ai capricci di una donna se non per secondi fini, e non ho intenzione d'iniziare ora! >>
Jin sospirò, poggiò le bacchette sopra la ciotola del riso cercando di richiamare l'attenzione di Mugen << Oggi ho avuto la sensazione che volesse seguire quel ragazzo.... >> disse serio, ripensando a quella corsa sul tetto che ancora non riusciva a spiegarsi
<< Eh? In che senso? >>
<< Quando sei entrato non hai notato nulla di strano? L'hai trovata legata o con un coltello alla gola? >>
 << Adesso che ci penso.. quando sono entrato volevo sgozzare quel tipo perché ci aveva rubato i soldi, ma lei mi ha chiesto di lasciarlo andare, solo che poi sono arrivati tutti quei maledetti e non ho fatto proprio caso a che fine avesse fatto. Quando l'ho vista là su quel tetto ho pensato che quel ragazzino se la fosse trascinata dietro, ma ha detto che lui non le ha fatto del male, e le ho creduto, non era ferita. >>
<< Infatti, lui si è buttato e subito dopo incoscientemente s'è buttata anche lei. >> calò il silenzio, anche l'altro smise di mangiare << Che cosa vorresti dire? >>
<< Penso che probabilmente si sia innamorata di quel ragazzo, ecco perché non ha nemmeno risposto alle tue provocazioni.. >>
<< Ma figurati! Al massimo sarà in quel periodo del mese dove le donne sono insopportabili, ecco perché è più irritante del solito! >> riprese a mangiare, mentre Jin lo fissava con un sopracciglio alzato << Non ti preoccupare, è impossibile che si sia innamorata di quel tipo! >>

Fuu s'era sdraiata cercando di dormire, ma non ci riusciva proprio: aveva tante cose per la testa, come chiudeva gli occhi le immagini della madre morta si sovrapponevano a quelle di un campo di girasoli e subito dopo il viso della madre di Shinsuke le apparve così triste che ricominciò a piangere. Si voltò verso la porta nella speranza che quei due tornassero da un momento all'altro, rimase per un po ad aspettarli ma non vedendo nessuno sospirò profondamente "Quei due idioti saranno andati in qualche bordello a far festa con chissà quali donnacce!" pensò mentre s'asciugava frettolosamente le lacrime.
Era tanto tempo che non restava davvero da sola di notte in quel modo, la mente iniziò a viaggiare "La mamma è morta da un anno, ed io sono qui per fare un viaggio che non so nemmeno io a cosa mi porterà, ho costretto quei due buoni a nulla ad accompagnarmi, ma se questo viaggio durasse in eterno? " si voltò sul fianco "A volte ho come la sensazione di star perdendo l'obbiettivo, e se non dovessi trovare quel samurai? Probabilmente quei due mi lascerebbero con una scusa, in fin dei conti loro sono davvero forti, io cosa potrei mai fare senza di loro? " per un istante le ultime parole di Shinsuke le tornarono in mente: le aveva promesso che si sarebbero incontrati un giorno, ma lui quella promessa non avrebbe potuto mantenerla, quel ragazzo era stato tutto sommato gentile con lei, non come Mugen che non faceva altro che offenderla o Jin che non prendeva mai apertamente le sue difese facendo continuamente da spettatore.
Aveva la testa pesante, si sentiva terribilmente in colpa per quello che era successo il pomeriggio, lei voleva soltanto aiutare quel ragazzo, per questo l'aveva fatto scappare, non avrebbe mai potuto pensare che sarebbe morto davanti ai suoi occhi in quel modo così cruento, se solo non avesse urlato lui non l'avrebbe presa come ostaggio, e chissà che cosa sarebbe successo... Perché si preoccupava così tanto? Il cuore le batteva forte, non riusciva a capire, solo una cosa era certa: prima di partire per Nagasaki avrebbe voluto rivedere la madre di Shinsuke per l'ultima volta, iniziò a pensare a cosa mai avrebbe potuto dirle, e tra quei pensieri senza accorgersene sprofondò in un sonno profondo.

I due ragazzi avevano mangiato a scoppiare, Jin si stava incamminando verso le vie interne del paese alla ricerca della locanda o di un bordello << Quattrocchi dove pensi di andare? >>
<< Non avevi detto di voler far baldoria?  >>
<< Domani mattina non voglio sentire isterismi sul perché siamo andati a donne, abbiamo mangiato fuori, o sul perché puzziamo d'alcool invece di pensare a risparmiare! Ho già il mal di testa solo se me l'immagino che urla e non sono nemmeno ubriaco! >>
<< Che cuore tenero.. >> lo canzonò Jin
<< Mai come te che hai chiesto alla signora di portare via quei dango,che premuroso! >> rispose a tono Mugen, i due si guardarono con aria di sfida, normalmente si sarebbero messi in guardia pronti allo scontro, ma mancava qualcosa, si mancava la solita tirata d'orecchi che gli ricordava che non dovevano battersi finché non avessero trovato il samurai dei girasoli, era strano ma sotto sotto ad entrambi mancava quella voce acuta sempre pronta a metter bocca in ogni cosa che facessero, lasciarono perdere lo scontro e si diressero verso la stalla.
Ogni volta che s'allontanavano o che uscivano specialmente la notte, Fuu restava sveglia ad aspettarli: a volte la trovavano imbronciata, a volte preoccupata, altre volte crollava dal sonno non appena si fosse assicurata che stessero bene, ma non quella volta. Erano rientrati e  lei era già sprofondata tra le braccia di Morfeo, Mugen le si avvicinò chinandosi verso di lei spostandole i capelli dal viso: aveva pianto di nuovo, sbuffò pesantemente forse Jin non aveva tutti i torti  << Ma guardala dorme come un ghiro, e poi fa storie quando la lasciamo sola da qualche parte,che rompi palle!. >>
<< Shh! La sveglierai!.>>
<< Svegliarla? Russa più di me! >> la conversazione finì lì, la notte passò velocemente, ed il mattino seguente Fuu s'alzò presto, gli occhi le bruciavano parecchio, sentì un suono familiare, si voltò e li vide: Mugen stava russando come suo solito spanciato sul fieno, mentre Jin dormiva con la schiena poggiata al muro stringendo la katana, come se si trovasse costantemente in uno stato d'allerta. Sorrise dolcemente, se erano lì questo voleva dire che non erano andati a far baldoria da qualche parte, ma erano tornati da lei,vicino alla spada di Mugen c'era un fagottino con un bigliettino, lo prese e lesse "Per Fuu" aprì velocemente quel pacchetto, e vide che alla locanda quei due le avevano preso i dango che tanto amava, in fin dei conti a modo loro quei due a modo loro sapevano essere premurosi.  
Guardò fuori da quella fessura, era presto, se si fosse sbrigata avrebbe risolto tutto prima di partire, così più silenziosamente che potesse uscì dalla stalla facendo attenzione anche a chiudere dolcemente la porta, Jin aprì lentamente gli occhi: Fuu era appena uscita, Mugen dormiva profondamente, se l'intuizione che aveva avuto la sera precedente fosse stata vera forse sarebbe stato meglio lasciarla andare senza seguirla, il viaggio verso Nagasaki era troppo importante per quella ragazza, qualunque cosa stesse andando a fare così presto, non le avrebbe impedito di rimettersi in viaggio, richiuse gli occhi riprendendo il sonno prima della partenza.

Fuu s'era avviata verso quella casa poco più su della stalla, aveva tante cose per la testa, si era preparata una specie di discorso da fare a quella signora così dolce, ma quando arrivò davanti alla porta dell'abitazione tutte le sue convinzioni svanirono "Cosa ci sono venuta a fare qui? " si chiese restando immobile davanti a quella vecchia porta, tutto quello che voleva dirle svanì dalla sua mente, chiuse gli occhi stringendo forte i pugni , fece per voltarsi ma la donna aprì la porta chiedendole notizie del figlio,lei non sapeva cosa dirle, ma la madre essendo tale tra le lacrime le disse che ne era convinta che il figlio avrebbe fatto quella fine, ma lei cercò di dire qualcosa per rincuorarla, ma le lacrime sul viso della donna la spiazzarono, non c'era nulla dire, non poteva fare nulla, fece un piccolo inchino e se ne andò prima che le lacrime sgorgassero anche dai suoi occhi.
Si fermò poco prima di tornare dove aveva passato la notte, pianse per l'ennesima volta, da quando aveva iniziato a viaggiare non aveva avuto poi tutto questo tempo d'essere triste o di pensare a cose deprimenti, doveva sempre vigilare su quei due che non ne facevano una giusta nemmeno per sbaglio. Sospirò e si asciugò le lacrime: lei non aveva tempo per queste cose, doveva trovare il samurai dei girasoli, doveva fargliela pagare, ma come poteva dire queste parole se in un giorno s'era buttata giù in quel modo? Alzò la testa al cielo e fece un fioretto: una volta che tutta questa storia fosse finita avrebbe potuto perdonarsi finalmente tutte le volte che aveva fatto preoccupare la madre, e non appena avesse fatto ordine nel suo cuore, avrebbe scritto alla madre di Shinsuke, per dirle che il figlio è morto per cercare d'aiutarla e che era un bravo ragazzo, dolce e premuroso, e, sicuramente le avrebbe scritto quanto le fosse dispiaciuto di non essere riuscita a dirle tutte queste cose in faccia al momento della sua partenza, ma che è proprio grazie a questo evento così doloroso che aveva trovato la forza di rimettersi in carreggiata, determinata più che mai nel proseguire la sua ricerca.

<< Dove sarà finita quella stronza?! >> chiese Mugen spazientito grattandosi la testa
<< Non lo so... che dici dovremmo andare a cercarla? >>
<< Se la trovo la getto davvero nel fiume! Questa dannata fretta di trovare 'sto samurai dei girasoli, e poi la mattina che dobbiamo rimetterci in viaggio sparisce! >>
<< Quando arriva cerca d'essere gentile con lei...  >> sospirò Jin immaginando l'ennesima lite sterile fatta d'urla e insulti
<< Eh? >> un ghigno si palesò sul viso del ragazzo dalla pelle abbronzata << Senti un po non è che ti piace davvero quella ragazzina chiassosa? >>
<< Come puoi essere tanto idiota? >>
<< E allora perché te ne preoccupi tanto?  >>
<< Odi tanto questa ricerca del samurai dei girasoli, eppure quando hai lasciato il compito di guardia del corpo degli Yakuza invece d'andartene sei tornato indietro a cercarla nel bordello dov'era finita, con quale coraggio insinui che io possa provare dei sentimenti per lei?  >>
<< Che vuoi dire bastardo?! >> urlò Mugen sfoderando la katana
<< Fatti sotto! >> si mise in guardia Jin
<< VOI DUE! Non posso lasciarvi un momento da soli che vi trovo a far a botte!! Vi siete per caso scordati l'accordo??!! >>  i due ragazzi si voltarono, era Fuu che come suo solito imbronciata e con le braccia conserte li stava rimproverando, si avvicinò verso di loro sbuffando << Allora andiamo? >>  Mugen e Jin  rinfoderarono le spade e in silenzio s'avviarono, avevano notato gli occhi e le guance arrossate della ragazza, ma non chiesero nulla, il solo fatto di quella strigliata mattutina voleva dire che s'era ripresa.
La ragazza osservava di dietro le grandi spalle di Mugen e Jin, forse non erano gentili come quel ragazzo, però sicuramente l'avrebbero accompagnata anche oltre Nagasaki se le informazioni non si fossero rivelate vere, aveva ritrovato il vero obbiettivo di quel viaggio, e con una nuova determinazione nel cuore si soffermò ad osservare il panorama dal ponte, accennando un saluto militare, quel che era successo in quei giorni se lo sarebbe portato nel cuore per sempre.


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Salve a tutti!

Volevo ringraziarvi per aver letto questa piccola one-shot, ho voluto soffermarmi su questo punto particolare dell'anime in quanto mi ha molto colpita la sensibilità di Fuu che è dominante in questa puntata, rispetto alle altre dove Mugen e Jin sono protagonisti assoluti tra risse e combattimenti spettacolari.
Detto questo, vi ringrazio per aver letto la Fanfic, spero vi sia piaciuta.

Lady Semiramide.


   
 
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