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Autore: IMCLIFFOCONDA    08/12/2016    0 recensioni
Dove Tyler cerca di superare il proprio passato.
Può l'amore colmare il vuoto di un'anima morta?
"I won't fall in love with falling,
I will try to avoid those eyes."
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Questa altalena cigola in modo stridilo e fa quasi ridere, perché sembrano le stesse urla che ho per la mente. Le catene, rigide, mi tengono; 74,5 chili e una marea di pesi, di mostri da combattere. 

E cigola ancora.
Le luci del cielo se ne vanno, come le persone che vogliono rincasare per cenare con le proprie famiglie. 
Non ho mai avuto una famiglia, ma solo individui con cui condividere un tetto, dei pasti. Non riuscivo a reputarli parenti o genitori. Nessuno aveva mai provato a capirmi veramente. Troppo complicato, troppo complesso; difficile da comprendere.

Il cielo ha sfumature rosse ed il sole diventa così piccolo ad ogni minuto. Quella sensazione mi rilassa e mi preoccupa allo stesso tempo. Si fa inghiottire dagli alberi sapendo che domani sarà di nuovo qua, grande ad illuminare lo schifo del mondo. 

Mi accendo l'ultima sigaretta che avevo buttato nella giacca prima di uscire. 
Il primo tiro è sempre il migliore perchè aspiro mentre l'accendo. Il gas dell'accendino entra insieme a tutta quella roba tossica, mi avvelena ma  mi fa sentire così bene. Fa quasi ridere questa cosa che, per morire, devi pagare questo piccolo cancro inscatolato e incartato. Paghi letteralmente per morire.

Dipendere da qualcosa faceva davvero schifo. 

Sbuffo via tutta quella tossicità dalla bocca, la faccio liberare nell'aria, nell'atmosfera che condivido con questi stupidi zombie viventi.

Non sono cresciuto nel ghetto, ma conosco una cosa o due sul dolore e l'oscurità.

"-Joshua! Dove sei?- e lo cerco attorno. Sono disperato perchè non trovo più il mio amico di giochi. Le lacrime mi escono fuori dalle orbite come quei stupidi fiumiciattoli dove io e Joshua passavamo i pomeriggi a giocare.

Continuo a correre in mezzo a questi alberi pieni di preoccupazione. Gli aceri vogliono più luce solare e le querce ignorano le loro suppliche. Il dilemma con gli aceri, e loro sono abbastanza convinti d'essere nel giusto. Dicono che le querce sono solo troppo alte e tengono tutta lo luce per loro; ma le querce non possono andare incontro ai loro sentimenti. 
E si chiedono perchè mai gli aceri non possono essere felici alla loro ombra. 

Indifferenza, tutte queste canzoni che ascolto sono senza cuore.   

"So dove seiSilenzioso negli alberi.."Ed è lì che mi trovo.Perché non parli?Dove io mi trovo?"Silenzioso negli alberiIn piedi, codardo.."Riesco a sentire il tuo fiato.Riesco a sentire la mia morte.

 

Urlo il suo nome a pieni polmoni. La gola brucia, brucia da morire ma non mi importa. Le lacrime ormai non le sento più, anzi, mi consolano. 
Urlo ancora, instancabilmente. 
Non ho nemmeno paura di spezzarmi le corde vocali. Non mi interessano al momento.

Dove sei, Joshua?
Perchè non vieni a giocare con me?"

Spegno la cicca a terra su quel marciapiede dove da piccolo giocavo a campana; dove ho dato il mio primo bacio; dove ho mangiato la pizza; dove ho vomitato; dove mi sono ubriacato e addormentato.

Mi sento consumato, stanco tanto da sapere che un sana dormita non risolverà nulla perchè, una volta riaperti gli occhi, sarò di nuovo qua, in questo loop che non finirà mai. 
Ho pensato a più volte di farla finita, di troncare tutto subito, ma a che pro? In che modo? 
Ne vale davvero la pena? 

Il fatto è che sono un fifone, un caga-sotto. 
Ho paura di morire, anche se lo sono già morto.

Morto.

Faccio così schifo che ho addirittura paura di farmi fuori. 
Più volte ho pensato 'Ora mi butto giù da questo piano.' 'Ora ingoio tutte queste pillole.' 'Ora mi faccio mettere sotto da questa macchina.' 'Ora bevo tutta questa vodka liscia fino a farmi scoppiare il fegato e tutto il resto.' 'Ora mi infilzo con questo coltello.' 'Ora mi annego nella vasca, mi apro i polsi.' 'Ora un fottuto colpo di pistola in bocca e finisce tutto.'.

Ma niente.
Niente di niente.

Trascino i piedi mentre i lampioni sopra di me si accendono, mentre il mio respiro caldo cerca di sublimare, uscendo biancastro. Sembra quasi voglia ricordarmi che sono ancora vivo, che sono ancora lì e questa sensazione mi fa stringere lo stomaco. Lo odio. 

Un animale in pena.

E quella sensazione torna. Non respiro.
Mi è difficile farlo con i suoi occhi puntati addosso. Quel marrone così devastante, così indescrivibile. Color moca. 

Vorrei poterlo guardare, constatare con i miei occhi ma non lo faccio. Non riesco, non ho le forze.
Sento solo il cuore non battere, il freddo ad abbracciarmi mentre accelero i passi sotto a quello sguardo che ti brucia la pelle.

Voglio solo chiudere gli occhi e vivermi quella morte momentanea.

 

--

CiAO A TUTTI! 

Cosa ne pensate di questo capitolo?

D'ora in poi continuerò a dire questo: se c'è qualcuno che ha voglia di parlare, di sfogarsi, di chiedere dei consigli o, comunque, chiunque abbia voglia di scambiare qualche parole, non esitate a scrivermi. Io sono qua per voi.


All the love, .x

 
   
 
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