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Autore: VampireAddicted    10/12/2016    2 recensioni
"Si trovava ancora dentro la caverna ma piano piano stava riuscendo ad avvicinarsi al limite, alla salvezza, o almeno così sperava. Tutto dipendeva da quanti minuti di sole gli rimanessero, forse sarebbe riuscito a raggiungere gli altri se avesse corso abbastanza veloce. [...] Due di loro si staccarono appena percepita la presenza di qualcun altro nello spiazzale dove stavano banchettando, un uomo e una donna che in pochi istanti si avvicinarono evitando abilmente gli attacchi dei due."
La storia inizia alla fine di Shadow Kiss e analizza quello che potrebbe succedere se Rose fosse tornata indietro per salvare Dimitri aiutata da dei misteriosi nuovi personaggi.
Entrate e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dimitri Belikov, Lissa Dragomir, Nuovo personaggio, Rose Hathaway, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 26

 
Dimitri era stranamente distratto, malgrado tutti i suoi sforzi di concentrarsi solo sul suo compito di guardiano non riusciva a mettere da parte i pensieri come suo solito. Era già da un paio di giorni che aveva notato qualcosa di strano in Rose, era sempre sovrappensiero e ogni volta che le chiedeva a cosa stesse pensando gli rispondeva mentendo e evitando il suo sguardo. Aveva cercato di non dargli troppo peso, era un periodo difficile per tutti e l’apparizione improvvisa del padre certamente non deve averla aiutata, ma percepiva che c’era qualcos’altro.
Prima di vedere Alexander uscire dalla stanza poco prima di lei però non aveva capito quanto quel qualcos’altro potesse essere pericoloso. Doveva aspettarsi che non si sarebbe arresa ma sperava di averla convinta a coinvolgerlo la prossima volta che sarebbe andata a parlargli.
Da quando erano tornati dal loro giro in città non aveva fatto altro che ipotizzare cosa fosse successo in quella stanza. Sicuramente Rose deve aver provato a scoprire qualcosa di più su ciò che sa l’uomo, soprattutto dopo la frase misteriosa di quest’ultimo, ma non importa quanto tempo sia stato a pensarci non riesce a capire cosa spera di ottenere Alexander.
Da quello che ha potuto osservare da quando sono arrivati a New Orleans è rispettato e temuto da tutte le streghe, il che suggerirebbe un certo potere ma non riesce a capire il perché del suo coinvolgimento. A differenza delle altre streghe infatti non ha un comportamento sottomesso nei confronti di Elizabeth ed oltre un velato disprezzo nei confronti dei vampiri questa non sembra essere la sua guerra, come se stesse semplicemente facendo un favore alle streghe.
-Belikov, è la seconda volta che ti chiamo. Si può sapere che ti prende? - esclama infastidito uno dei guardiani facendo sussultare Dimitri.
-Niente, di cosa hai bisogno? - risponde quest’ultimo mortalmente imbarazzato per essere stato beccato distratto, non gli era mai capitato in tutta la sua carriera e se un attacco fosse capitato in questo momento sarebbe probabilmente già morto.
-Non importa, meglio che vai via prima che qualcun altro si accorga che sei stato con la testa tra le nuvole da quando hai iniziato il turno- risponde l’altro con tono duro, non vuole mettere nei guai il collega, sa che è un guardiano d’eccezione ma non può nemmeno mettere a rischio la sicurezza della regina per colpa della sua distrazione.
Dimitri annuisce sapendo che rimanere è inutile a questo punto, deve riuscire a liberarsi la mente: non può permettersi di essere richiamato un’altra volta. Decide quindi di andare in palestra sperando che un po’ di esercizio possa essergli d’aiuto.
Nel tragitto verso la palestra incontra Lissa e dopo averla salutata si ritrova a chiedersi se dovesse dirle qualcosa sul comportamento di Rose. Finora malgrado la moroi non era tipo da trattare rudemente i suoi guardiani il loro rapporto era rimasto puramente professionale e non sapeva se era appropriato disturbarla con i suoi dubbi.
-Va tutto bene? - chiede la ragazza vedendolo preoccupato, era così strano intravedere qualsiasi emozione in quella che di solito era la sua maschera imperturbabile da guardiano.
Dimitri colto di sorpresa stava per negare tutto, imbarazzato ancora una volta di essere stato beccato in queste condizioni, ma alla fine decide di condividere i suoi dubbi, sperando che Rose si sia fatta scappare qualcosa almeno con lei.
-Hai notato qualcosa di strano in Rose ultimamente? - chiede lui quindi tastando il terreno.
-Ora che mi ci fai pensare da quando è tornata dalla battaglia si comporta in modo strano, è decisamente più silenziosa e distratta del solito. Pensi che potrebbe avere a che fare con la scoperta di suo padre? Quando ce lo ha detto era abbastanza scossa anche se cercava di nasconderlo- risponde lei dopo averci riflettuto attentamente.
-Era quello che credevo anche io ma sto iniziando a pensare che ci sia qualcos’altro sotto, stamattina l’ho vista parlare con Alexander ma quando le ho chiesto dove era stata ha mentito al riguardo. Probabilmente si tratta solo di paranoia ma ti dispiacerebbe tenerla d’occhio? -.
-Oso immaginare in che guaio si è cacciata stavolta, indagherò e ti faccio sapere appena scopro qualcosa. Grazie per avermelo detto- risponde Lissa genuinamente preoccupata per l’amica, ora più che mai vorrebbe poter avere accesso alla sua mente così come lei ha accesso alla sua.
-Grazie a te, fai attenzione però- risponde Dimitri sollevato.
 
Nel frattempo Adrian stava distrattamente scarabocchiando un foglio invece di fare attenzione alla lezione, malgrado era stato lui stesso a dire agli altri che dovevano vedersi per discutere un piano non era ancora riuscito a formarne nessuno. Le idee c’erano ed erano numerose però si bloccavano tutte alla stessa domanda: come riuscire a spezzare il legame tra i vampiri e Armand o chiunque altro da cui stanno assorbendo i poteri? L’unico modo efficace che gli era venuto in mente era uccidere quest’ultimo o trasformarlo in strigoi ma non ha nemmeno intenzione di proporlo temendo un altro pugno di Katya.
Hanno davvero troppe poche informazioni, sarebbe stato d’aiuto sapere almeno come siano riusciti a creare questo legame con Armand. Peccato che quest’ultimo sia completamente fuori di testa, aveva già provato ad estorcere qualche informazione quando lo aveva incontrato al bar ma si era presto reso conto che tutto ciò che diceva non aveva alcun senso.
Ed improvvisamente ciò che doveva fare gli pare ovvio e si da dello stupido per non averci pensato prima. Esce di fretta dalla classe, fregandosene della lezione ancora in corso troppo eccitato di mettere in atto la sua idea, e va a cercare Katya.
Quando dopo circa un quarto d’ora finalmente la trova gli spiega subito di che si tratta:
-Credi che tuo padre sarebbe capace di rispondere alle nostre domande sull’assorbimento dei poteri se lo curiamo temporaneamente? Mi ricordo che hai detto che ci avevi provato una volta, giusto? -.
-Ciao anche a te Adrian, è proprio una bellissima giornata grazie per aver chiesto- risponde lei sarcastica per poi continuare: -non lo so sinceramente, quelle poche volte che ho provato non era comunque lucidissimo; inoltre dipende se vuole farcelo sapere-.
-Perché mai non dovrebbe volercelo dire? Dovrebbe essere nel suo interesse liberarsi di loro-.
-Non lo scopriremo mai se rimaniamo qui- risponde Katya non sapendo realmente perché il padre sia così misterioso. Anche nei momenti meno lucidi è sempre riuscito a tenerla all’oscuro di una sezione della sua mente; all’inizio quando se ne era accorta la prima volta ne era ossessionata, voleva a tutti i costi scoprire di cosa si trattasse. Col tempo ha un po’ lasciato perdere, concentrandosi di più a godersi il tempo con lui cercando di aiutarlo come poteva, ma ora inizia a pensare che in qualche modo possa essere coinvolto con tutto questo.
Riconosce che sia a dir poco sospetto che egli è uno dei pochi, se non l’unico, moroi che era a conoscenza dell’esistenza dei vampiri prima che divenisse di dominio pubblico e non sa ancora come abbia fatto a saperlo.
-D’accordo, sai dov’è ora? - chiede Adrian distraendola da i suoi pensieri, lei annuisce e si dirige verso la sua stanza dove sa che lo troverà insieme alla madre.
È proprio lei ad aprirgli quando arrivano e anche se un po’ sorpresa di vederli li fa entrare curiosa di sapere di che si tratta. Armand è invece seduto in fondo alla stanza impegnato a suonare il violino, Katya si stupisce sempre di come sembri rilassato e normale quando suona e le dispiace dover interrompere tale serenità; si avvicina lentamente e poggia la mano sulla spalla del padre prima di concentrarsi e far fluire la sua magia per curare il padre.
Armand si interrompe un attimo prima di riprendere a suonare ma la melodia si trasforma in qualcosa di più cupo e malinconico fino ad interrompersi del tutto.
-Dovremmo farti qualche domanda papà – inizia Katya in russo dolcemente ma presto interrotta da Adrian che ignora la sua occhiataccia e lo inonda di domande: -Cosa sai di Elizabeth e Michal? Come hanno fatto ad appropriarsi dei tuoi poteri? Come facciamo a fermarli? -.
L’espressione di Armand si trasforma da una di confusione a una di puro terrore man mano che le domande proseguono e risponde infine nervosamente: -dovete stare lontani da loro, scappate il più lontano possibile-.
-Papà, vogliamo solo aiutarti e impedire che facciano del male ad altre persone- interviene Katya dolcemente cercando di rassicurare il padre, sa che la sua condizione influisce molto ma la preoccupa comunque vederlo così terrorizzato.
-Non c’è niente che potete fare per aiutarmi, l’unica cosa che potete fare è andare via prima di rimanere troppo invischiati in tutto questo. È ormai troppo tardi per me-.
-Non è troppo tardi, se solo ci dicessi tutto quello che sai sono sicura che potremmo trovare una soluzione- risponde Katya che non ha intenzione di arrendersi, non è la prima volta che il padre dice qualcosa del genere, anche se di solito parla così solo nel mezzo di uno dei suoi episodi, e come ogni volta cerca di convincerlo che non si arrenderà mai con lui.
-Anche loro lo pensavano, ma si sbagliavano e ne hanno pagato le conseguenze. Non voglio che succeda lo stesso a te- Katya era pronta a ribattere ma viene interrotta da ciò che vede nella mente del padre: gli elementi controllati da una donna di spalle si scatenano su una donna a terra che invoca pietà, in un angolo della stanza si vede a malapena un corpo troppo piccolo per essere di un adulto e un’atmosfera di rabbia e disperazione circonda la donna di spalle; un uomo entra nella scena e cerca di calmare la donna che non si è fermata malgrado la donna di fronte sia ormai morta, all’improvviso l’uomo si ferma guardando fisso verso uno specchio attraverso il quale si può vedere un bambino di circa 10 anni che sbircia da dietro una porta di un armadio, l’uomo va verso di lui e il ricordo si interrompe lì.
-Chi erano quelle persone? - chiede subito Katya, è chiaro che lui era il bambino e non riesce a credere alla terribile scena a cui ha appena assistito. Armand però si rifiuta di rispondere chiude subito la mente dopo l’errore di prima.
-Per favore, voglio solo aiutarti- lo prega la figlia disperata ma nota l’effetto della magia iniziare a svanire ed era pronta a curarlo nuovamente per convincerlo a spiegarle tutto ma viene interrotta dalla madre.
-Basta così, non ti dirà comunque ciò che vuoi sapere. È sempre stato testardo e misterioso, dovresti ascoltare il suo consiglio- le spiega sua madre con fare preoccupato, non sa cosa la figlia abbia visto ma a giudicare dall’espressione di entrambi non è qualcosa che vuole accada anche a lei. Una parte di lei si riconosce egoista: anche se sa che le informazioni di Armand potrebbero aiutare centinaia di moroi preferisce che non vengano scoperte purché la figlia sia al sicuro; non può pensare a cosa farebbe se le dovesse succedere qualcosa.
Katya non è affatto convinta e continua a pensare alle immagini che ha visto, non ha mai visto l’uomo e la donna morta e l’altra donna è rimasta di spalle tutto il tempo ma sente che siano un importante pezzo del puzzle e non ha intenzione di lasciar perdere proprio ora che è riuscita a scoprire un tassello del mistero del padre.
-Dobbiamo andare ad incontrare gli altri, è quasi ora- i suoi pensieri vengono interrotti da Adrian che dopo l’iniziale valanga di domande era stato silenziosamente in disparte ma che capisce che deve portarla via da questa stanza prima che faccia qualche pazzia.
Katya alla fine annuisce e dopo aver stretto la mano del padre cercando di rassicurarlo lascia la stanza seguito da Adrian.
 
Durante il tragitto verso la camera di Adrian regna il silenzio e l’atmosfera è a dir poco tesa, quest’ultimo non sa come gestire questa situazione: di solito ha sempre riempito i silenzi con le sue battute e commenti fuori luogo ma persino lui capisce che questo non è il momento giusto e rischierebbe solo di iniziare a litigare e non ne hanno il tempo ora.
È già passato più di un mese da quando sono venuti qui e non hanno scoperto praticamente niente di nuovo, e dopo questo ultimo incontro le domande non sono che aumentate; in qualche modo Armand è coinvolto e anche se non pensa più che sia di sua spontanea volontà non capisce perché si rifiuta di aiutarli.
-Cosa hai visto nella sua mente che ti ha spaventato tanto? - chiede alla fine Adrian troppo curioso per aspettare che si decida a dirglielo lei.
-Non lo so esattamente: un traumatico ricordo di infanzia di mio padre ma è stato troppo breve per capire cosa stesse succedendo, c’era una donna con lo spirito che uccideva un’altra donna in un episodio di pazzia, un cadavere di un bambino e un uomo e mio padre che assisteva a tutto questo da dentro un armadio- spiega brevemente lei.
-Pensi che potrebbe essere il momento in cui gli hanno rubato i poteri? -.
-Non saprei, avrà avuto massimo dieci anni e anche se la donna era di spalle non mi sembrava Elizabeth. Potrebbe essere però, anche che fosse non ci sarà molto utile: il ricordo si è interrotto prima che si accorgessero di lui-.
-Vediamo cosa ne pensano gli altri e speriamo che abbiano delle idee migliori su come liberarci di loro- esclama alla fine Adrian stringendole appena la spalla per rassicurarla.
Lei annuisce solamente prima di accelerare il passo lasciandolo indietro avendo bisogno di un po’ di distanza per riflettere.
Quando arrivano, Lissa e Christian sono già lì ad aspettare.
-Avete visto Rose? - chiede Lissa appena arrivano, i due fanno segno di no con il capo.
-Vedrai che sta per arrivare- cerca di calmarla Christian.
-Che ha combinato? - chiede Katya notando la preoccupazione di Lissa.
-È da quando è tornata dalla battaglia che è strana e Dimitri dice di averla vista parlare con Alexander di nuovo-.
-Avete provato in camera di Belikov? - risponde abbastanza acidamente Adrian ancora ferito per la scelta di Rose; si stupisce di quanto ancora lo infastidisce anche solo sentire il nome dell’uomo, in questo periodo tra le lezioni e il tempo impiegato a pensare ad una strategia contro i vampiri si era illuso di essere riuscito a dimenticarla mentre a quanto pare basta anche solo sentire il suo nome per tornare allo stesso odio e dolore del primo giorno.
-Non è con lui, dice di non averla più vista da questa mattina e secondo Eddie non è andata a nessuno degli allenamenti oggi. Non l’ho neanche vista a pranzo e sono rimasta ad aspettare fino alla chiusura- risponde Lissa preoccupata distraendolo da i suoi pensieri.
-Non so cosa potrebbe esserle successo ma se Alexander avesse detto qualcosa ad Elizabeth? -  continua Lissa sempre più ansiosa.
-Rilassati cugina, sono sicura che c’è una spiegazione, magari è tornata in camera a dormire. Avete provato a chiamarla? - la interrompe Adrian cercando di calmarla.
-Diverse volte, una volta dopo aver parlato con Dimitri e un altro paio di volte dalle tre e mezza fino a pochi minuti fa. Non è da lei sparire così-.
-Continua a chiamare, nel frattempo ci dividiamo e la cerchiamo. Ci teniamo in contatto per messaggi e ci rivediamo comunque in camera vostra tra un’ora se non riusciamo a trovarla prima- esclama Adrian che anche se cerca di nasconderlo si sta iniziando a preoccupare.
Lissa e Christian si dirigono in direzione della camera per iniziare le ricerche da lì e Adrian stava per andare verso la palestra quando vede Katya uscire fuori il cellulare.
-Chi stai chiamando? Credo basti Lissa ad inondarla di telefonate- chiede cercando di alleggerire l’atmosfera per nascondere la sua preoccupazione anche se con risultati pessimi.
-Dimitri, Lissa non gli ha voluto dire niente per non preoccuparlo ma se c’è qualcuno che saprà dove cercare è lui- risponde semplicemente lei prima di spiegare brevemente al telefono la situazione.
Adrian cercando di ignorare il fastidio al sentire ancora una volta il nome del suo rivale riprende a camminare concentrandosi invece su dove potrebbe essere Rose e dopo pochi secondi si accorge di essere seguito da Katya.
-Che stai facendo? – le chiede fermandosi di scatto.
-Non la conosco abbastanza da poter sapere dove cercarla quindi è più efficiente aiutare te-.
-Perché non vai a seguire Belikov allora? Sembra che lui sia l’unico capace di trovarla- risponde lui senza riuscirsi a trattenere.
-Chiaramente ho toccato un tasto dolente, ma non è il momento di pensare alla tua gelosia- risponde lei in modo pratico facendolo innervosire ancora di più.
-Non sono affari tuoi quindi resta fuori dalla mia testa- risponde lui prima di riprendere a camminare accelerando il passo.
-Non ho avuto nemmeno bisogno di tanto, te lo si legge in faccia- risponde lei provocandolo continuando a seguirlo prima di fare un respiro profondo e continuare: -per quanto adorerei continuare a stuzzicarti temo che Rose possa veramente essere in pericolo ed io posso aiutarti leggendo le menti di chi incontriamo per vedere se qualcuna l’ha vista-.
-D’accordo, tregua- risponde lui dopo un po’ offrendo la sua mano per sancire l’accordo.
-Tregua- ripete lei stringendogli la mano per poi allontanarsi e chiedere: -quindi dove pensi che potrebbe essere? -.
-Possiamo provare alla palestra e in cucina o dove comunque potrebbe trovare del cibo, se non lì e non in giro con Belikov non saprei-.
-Inizieremo da lì allora- risponde lei cercando di suonare rassicurante.
 
Nel frattempo Lissa e Christian non la trovano né in camera, dove hanno trovato il telefono ormai scarico, né in nessuna delle aule o zone adibite a palestre, hanno chiesto a chiunque la conosce arrivando persino a chiedere ad Abe malgrado l’ultima volta che ne avevano parlato l’amica le aveva detto che non voleva avere niente a che fare con lui.  
-Non so dove altro potrebbe essere- esclama Lissa iniziando a pensare al peggio, è da più di un’ora che cercano e le notizie di Adrian e Dimitri sono altrettanto deprimenti.
-Dovremmo andare all’incontro con gli altri, magari loro hanno qualche altra idea-.
-No, c’è qualcun altro a cui dovremmo chiedere prima- risponde Lissa decisa iniziando a camminare.
-Spero che questo qualcuno non sia Elizabeth- esclama Christian cercando di fermarla capendo dal suo tono che chiunque sia si tratta di qualcuno di altamente pericoloso, capisce la sua ansia e preoccupazione, anche lui è nelle sue stesse condizioni ma ciò non vuol dire che le permetterà di fare qualcosa di così incosciente.
-No, voglio parlare con Alexander-.
-Questo è probabilmente anche peggio- risponde Christian sperando di farla ragionare ma si ritrova invece a seguirla fino alla stanza di Alexander, non sa nemmeno come faccia Lissa a sapere quale sia la sua stanza ma ormai non si può più tornare indietro e non ha alcuna intenzione di lasciarla da sola.
-Dimmi dov’è Rose- esclama Lissa appena si apre la porta, l’uomo anche se lievemente sorpreso dalla visita non si scompone e li lascia entrare.
-Non so dove si trovi la tua amica purtroppo- risponde lui in modo calmo.
-Perché dovremmo crederti? Dovrebbe essere una coincidenza che dopo che viene a parlare con te misteriosamente sparisce? – interviene Christian stavolta, sicuro che l’uomo stia nascondendo qualcosa.
-Che motivo avrei di mentirvi o di farle del male? È venuta a parlarmi delle sue teorie secondo il quale i miei interessi non sono allineati con quelli di Elizabeth e di come voleva formare un’alleanza. Mi sono limitato a negare le sue teorie in quanto il mio unico scopo è aiutare una vecchia amica-.
-Magari hai informato questa tua vecchia amica della vostra conversazione- risponde Christian sospettoso per poi girarsi ad osservare Lissa chiedendosi perché non abbia più detto niente, la trova con un’espressione concentrata e determinata e capisce troppo tardi cosa sta cercando di fare.
-Dicci la verità- pronuncia quest’ultima decisa cercando di racimolare più potere che può per riuscire a soggiogare Alexander.
L’uomo dopo un istante di confusione scoppia a ridere di gusto lasciando basiti e terrorizzati i due ragazzi.
-Non riesco a credere i giovani d’oggi, hai davvero cercato di usare la compulsione su di me? - esclama ancora tra le risate; quando finalmente riesce a calmarsi riprende dicendo: -non si può certo dire che tu e la tua amica manchiate di coraggio ma vi posso giurare che non ho fatto niente che possa mettere in pericolo Rose. So quanto Elizabeth può essere vendicativa e sarebbe stato uno spreco perdere una ragazza così determinata. Posso però dirvi come trovarla, giusto per dimostrare la mia buona fede-.
-Parla- esclamano entrambi, per niente convinti delle sue parole.
-Molto semplice, tu e Rose siete legate in un modo che nessuno riuscirà mai a spezzare. La risposta è già dentro la tua mente, semplicemente non sai ancora come accedervi- spiega lui e Lissa ripensa a come è riuscita a sentire Rose durante il test di Elizabeth.
-E tu potresti insegnarmi ad accedervi? – chiede lei ancora sospettosa ma eccitata allo stesso tempo alla prospettiva di poter finalmente controllare anche lei questo legame.
-Posso spiegarti il procedimento, tutto il resto dipende da te-.
 
Mezz’ora e diverse chiamate perse dopo i due arrivano infine in camera all’appuntamento con gli altri.
-Dove siete stati? Abbiamo pensato che avessero preso anche voi- esclama Adrian appena entrano tirando un sospiro di sollievo vedendo che almeno loro stanno bene.
-Siamo stati a parlare con Alexander, dice di non sapere niente su Rose ma in compenso mi ha spiegato come poter usare anche io il legame per sentire ciò che pensa. Non sono ancora riuscita a farlo ma non ho intenzione di fermarmi prima di riuscirci- spiega lei determinata ignorando i commenti preoccupati degli amici.
-Io posso provare a contattarla tramite sogni, se è stata presa è possibile che sia stata stordita- esclama Adrian esprimendo a parole la più grande paura di tutti.
-Io continuerò a cercare in giro- esclama invece Dimitri cercando di non farsi prendere dallo sconforto, fino a quando ci sarà ancora una speranza non ha intenzione di arrendersi.
-Vengo con te- interviene Katya, decisa a controllare tutti: deve esserci qualcuno che l’ha vista.
-La troveremo- esclama Lissa cercando di convincere sé stessa e tutti gli altri.

​Note:
​Eccomi qui con il capitolo, un capitolo abbastanza lungo ma non avrei saputo dove interromperlo.

​Parlando del capitolo sono come sempre curiosa di sapere le vostre teorie: cosa ne pensate dei ricordi di Armand e dove pensate sia Rose?
​La seconda domanda avrà risposta nel prossimo capitolo che spero di pubblicare al più presto visto che è già pronto, però vi avviso che è l'ultimo capitolo pronto. Spero in questi giorni di poter lavorare sul 28 e magari portarmi avanti anche col 29 così da non farvi attendere troppo. 
​Come sempre non esitate a lasciarmi una recensione, anche se negativa.

A presto,
​VampireAddicted
   
 
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