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Autore: Najara    13/12/2016    3 recensioni
Il Natale è speciale: riunisce le famiglie, crea atmosfere uniche e rende tutto più magico. Wallace Luthor, patriarca della famiglia ha deciso di richiamare nel suo maniero tra i monti svizzeri i due nipoti ancora lontani dal carcere: Lena e James. Lena odia il Natale, James lo ama, soprattutto perché lo condivide con Kara, la sua fidanzata.
Lena e Kara stanno per incontrarsi in un paesaggio da sogno e nel periodo più magico dell’anno… nell'aria ci saranno solo i fiocchi di neve o anche i sentimenti?
(AU)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: James 'Jimmy' Olsen, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un Natale speciale

 

 

Prologo: L’invito

 

Detestava il Natale, detestava quell’aria natalizia che pervadeva tutti, quel falso buonismo, i regali, le luci e gli alberi, la neve e più di tutto detestava dover dire sì a quell’invito. Odiava l’idea di stare lontana dagli affari per due lunghe settimane, ma come avrebbe potuto dire di no al suo nonno adottivo? Forse l’unico della famiglia che le aveva dimostrato un po’ d’amore e che ora la malattia stava lentamente spegnendo?

Osservando il cielo dalla vetrata posta alle spalle della sua scrivania Lena Luthor fece una smorfia infastidita. Suo fratello era in carcere assieme a sua madre, suo padre era morto da tempo e lei avrebbe preferito rimanere in città ad occuparsi delle redini della compagnia, ormai in mano sua, piuttosto che andarsene al maniero di famiglia, sperduto tra le montagne svizzere. Sarebbe stato freddo, umido, noioso e dannatamente antiquato e di sicuro ci sarebbe stata una buona dose di imbarazzo, James, il ribelle della famiglia, era stato invitato e, visto che la loro madre era in carcere, aveva detto di sì al nonno. Dopo cinque anni si sarebbero incontrati di nuovo e nonno Wallace Luthor, artefice della riunione, aveva tenuto a dirle che, lui, avrebbe portato la sua ragazza.

Un’altra smorfia sfuggì dalle labbra di Lena. James era scappato dai Luthor, rifiutando il nome adottivo e ritornando a quello banale degli Olsen, era diventato un fotografo nell’ambito del giornalismo e aveva persino ricevuto un premio Pulizer per poi dirigere una compagnia importante come la CatCo. Tutte scelte che Lena gli invidiava, lei non era mai stata capace di scindersi dalla famiglia che l’aveva adottata e accolta, anche alla luce degli orrori compiuti da suo fratello maggiore, Lex, e da sua madre. Ora, poi,  che aveva ereditato la compagnia dei Luthor non sarebbe mai riuscita a crearsi un nome suo, sarebbe sempre e solo stata una ricca ereditiera, poco importava gli studi che aveva fatto o l’intelligenza che dimostrava nel gestire gli affari.

Lena sbuffò, due settimane tra i montanari e poi avrebbe potuto ributtarsi negli affari e cercare di crearsi un nome proprio anche all’interno della sua famiglia, o meglio, malgrado la sua famiglia.

“Miss Luthor, la macchina l’attende.” La segretaria interruppe le sue riflessioni e lei voltò la sedia guardandola poi annuì, rassegnata.

“Bene, arrivo.”

 

Adorava il Natale: le luci, la neve, gli alberi e i regali. Adorava ogni cosa, le persona che si sforzavano di essere più buone e il sentimento che tutto era possibile, che gli esseri umani potevano essere migliori.

Kara osservò il cielo con aria piena di aspettativa, ancora poche ore e avrebbero volato fino in Europa! Non vedeva l’ora di sorvolare l’oceano e poi atterrare tra le Alpi ormai piene di neve. Si strinse felice al braccio di James, immaginando le due bellissime settimane che l’aspettavano. Ovviamente era un po’ tesa all’idea di incontrare la famiglia del ragazzo, ma lui le aveva assicurato che il nonno era una persona splendida e che sua sorella non era come gli altri Luthor o almeno ci provava.

Kara aveva una vita felice lì in città, lavorare alla CatCo non era sempre semplice, ma ora che aveva iniziato a fare la reporter era soddisfatta dei nuovi stimoli ed elettrizzata da quello che stava imparando. Le dispiaceva passare il Natale lontano dalla sorella, dagli amici e da sua madre, ma tutti, non appena avevano sentito dell’invito di James, l’avevano spinta ad accettare. Era un’occasione unica e lei era decisa a divertirsi e ad approfittarne al massimo.

Sorrise al pensiero di quello che avrebbe potuto fare, James le aveva assicurato che poco lontano dal maniero di famiglia vi era un piccolo aeroporto privato e probabilmente avrebbe potuto far volare un piper. Lei adorava volare, era un’eredità della sua famiglia d’origine e le veniva naturale, fin da piccola era stata meglio tra le nuvole che a terra, dove spesso appariva imbranata o pasticciona, ma non lassù, non quando volava.

Kara, pronta?” James si voltò verso di lei con un ampio sorriso sulle labbra.

“Sì!”

 

 

Note: Ciao a tutti coloro che sono arrivati alla fine di questo piccolissimo prologo. Volevo approfittare di questo spazio per dirvi che la storia sarà, come promette il classicissimo titolo, molto, ma molto zuccherosa e spero che vi piacerà. L’argomento è il Natale e l’ispirazione mi è venuta guardando il film natalizio di Katie McGrath, dal quale ho preso la meravigliosa ambientazione che vedrete nel primo capitolo.

Cercherò di aggiornare regolarmente, ma ovviamente la storia andrà avanti in fretta solo se vi piacerà e me lo farete sapere, altrimenti inutile impegnarsi troppo e meglio dedicarsi a qualche altra nuova idea! J

Spero di leggervi numerosi, a presto e ciao ciao!

 

  
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