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Autore: Mob4    14/12/2016    0 recensioni
Nora è una ragazza che frequenta un liceo prettamente maschile!
È al suo ultimo anno e finora non ha avuto nessun problema.
Cosa accadrà dopo l'incontro con Hunter?
Sarà l'inizio dell'inferno o del paradiso?
Genere: Commedia, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Finalmente dopo tanto tempo rivedrò la mia famiglia.
Vivo da sola in un quartiere molto vicino al mio liceo, vado fiera di tutto ciò che faccio e mi ritengo molto fortunata.
Quando vedo mia madre e mia sorella più piccola quasi mi sembrano un miraggio.
"Nora!"
Mia madre allarga le braccia e sorride mentre i capelli castani le cadono dritti sulla fronte.
"Mamma!Finalmente!"
La abbraccio forte..mi è mancata davvero molto, con una mano tengo stretta anche Lysa che sta per piangere.
Sono stata sola per un anno senza che nessuno sapesse nulla, dopo tutti i problemi che mio padre ha causato finalmente mia madre ha ottenuto il divorzio ed adesso potremmo vivere felici tutte insieme.
"Come sta andando a scuola?" domanda mia madre mentre sorseggia una camomilla.
"Ho il massimo dei voti e non vedo l'ora di partecipare al torneo di Pallavolo!" sorrido e taglio una mela a Lysa che però non sembra avere molta fame.
"Mamma ma il papà non viene?"
Stringo i pugni cercando di calmarmi.
Quello stronzo..
"Lysa senti.." sussurra mia madre.
"No." dico secca.
Lysa cerca di trattenere le lacrime, ha solo cinque anni e sarà difficile per lei senza una figura paterna..ammesso che quel vecchio abbia mai fatto qualcosa di paterno.
"Perché?"
Mi avvicino a Lysa accarezzandole i riccioli castani.
"Il papà..ha preferito altro a noi e perciò non merita di vivere nella nostra stessa casa..per adesso cerca di adattarti alla situazione, mi dispiace."
Lysa mi guarda con i suoi occhioni nocciola, è veramente più bella di me.
"Va bene..."
Sorrido e lancio uno sguardo nervoso a mia madre.
Non ha spiegato proprio un bel niente a Lysa.
Dopo aver aiutato mia madre a sistemare i bagagli, rimaniamo sedute sul divano in salotto mentre Lysa dorme.
"Perché non le hai spiegato per bene tutto?" ringhio. 
Mia madre si massaggia la testa.
"Senti Nora sono stanca..."
Mi alzo in piedi di scatto.
"Mamma! Queste sono cose serie, è piccola sì , ma non stupida!"
Cammino avanti e dietro per la stanza.
"Non ci credo che in un anno non le hai detto niente..come hai spiegato l'assenza del vecchio? Eh? Le hai detto che era andato a fare la spesa? Che spesa ha fatto per rimanere fuori casa senza avvisare nessuno per tre anni?" 
Mia madre scoppia in lacrime, rivedo nel suo sguardo gli stessi occhi di Lysa..
"Scusa Mamma...ci siamo riviste e sto già sbottando come al solito." la abbraccio e la stringo forte, adesso che è con me la devo tener stretta.
Il giorno dopo è come se non fosse successo nulla, non che la cosa mi vada a genio ma..diciamo che per ora può andare.
Il mio istituto è molto particolare..perciò ogni mattina per poter entrare devo cammuffarmi in quanto è un Liceo prettamente maschile.
Sembra una pazzia ma l'ho scelto perché ha come priorità lo sport e dato che vorrei laurearmi in scienze motorie..semplicemente ho scelto la scuola più adatta a me.
"Nora ma perché ti vesti da maschio?" Lysa sta facendo colazione ancora assonnata.
La guardo e sorrido.
"Perché la tua sorellona è bravissima negli sport e deve far vedere ai ragazzi quanto facciano schifo!"
Lysa mi guarda interrogativa.
"Mamma non capisco.." 
Sento un profondo sospiro provenire dalla cucina.
"Vorrei capirla anch'io alle volte Lysa.."
Sono quasi le sette e mezza.
Corro in bagno a fasciarmi il seno abbondante, dire che ogni giorno mi crea problemi è poco..
"Non potevo nascere piatta?!" 
Mi lego i capelli neri in un codino stretto ed indosso il mio solito berretto, nascondendo ovviamente i capelli al suo interno.
Per le ciglia lunghe non posso farci molto, lavo i denti e corro via..tornando indietro all'ultimo  perché ogni volta scordo la cartella.
"Ehi Norman!" un omone di due metri mi dà una pacca energica sulla schiena, menomale che sono resistente..altrimenti sarei già morta in questa scuola.
"Bart!" cerco sempre di parlare pochissimo, quando lo faccio cerco in modo esilarante di fare la voce grossa.
Senza rispondere ascolto ciò che Bart ha da dirmi ed appena si volta scappo nella mia classe.
Inutile dire che arrivo sempre in ritardo..cosa proprio buona e giusta per non attirare l'attenzione eh? 
Ringrazio il cielo dato che è il mio ultimo anno.
"Norman da oggi ti sposti, sei davanti con Hunter.."
Spalanco gli occhi e cerco di trattenere una risata isterica.
"Eh?" dico sistemando meglio l'enorme giacca che ho addosso, sembro un sacco della spazzatura per quanto sono larghi questi vestiti.
"Abbiamo un nuovo studente che proviene dalla nostra scuola rivale.." gli occhi della professoressa sembrano infiammarsi " il Liceo Sev che ogni anno ci distrugge nelle gare sportive!Ragazzi spaccate tutto è il vostro ultimo anno!" 
Rimango sgomenta davanti alla professoressa e a stento trattengo una risata, che spirito combattivo!
"Bhe..non mi rimane altra scelta.." 
Dico addio al banco singolo che mi ha accompagnato per ben quattro anni, lì non mi filava nessuno, adesso che sono davanti..cosa farò?
Sbatto la cartella sul banco e studio il mio compagno..devo dire che sono veramente fortunata.
"Ehi merdina." Hunter mi fissa con occhi freddi,sono eterocromici..guarda un pò che tipo.
Mi siedo e Hunter mi sorride mostrando la lingua, con ovviamente un bel piercing in vista.
Dove pensa di andare sto tipo?
"Se fiati ti ammazzo." 
Sorrido irritata.
Chi cazzo ci vuole parlare con te?

   
 
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