La stanza era molto semplice, Lily non era mai stata il tipo di persona che amava lo sfarzo e l'arredamento della loro casa ne era una prova. La stanza dove si trovava non era molto grande e fino a poco tempo fa ospitava lo studio della moglie.
Ma ora tutto era diverso.
Ora c'era un nuovissimo cassettone appoggiato al muro, una comoda poltrona vicino ad una lampada, ma soprattutto una piccola culla posta proprio sotto la finestra.
Un figlio.
Sarebbe diventato padre.
La paternità sembrava una cosa cosi lontana, specialmente nella situazione attuale del modo magico, che James non ci aveva mai pensato seriamente. Quando Lily gli aveva comunicato la notizia si era spaventato moltissimo. Erano in guerra! Come avrebbe potuto proteggere un bambino quando si faceva fatica anche solo a proteggere se stessi? Ma non aveva detto niente, aveva abbracciato la moglie sorridendo e poi avevano dato la notiza agli amici.
Aveva passato giorni a rimurginare su quello che non poteva far a meno di considerare "uno sbaglio".
Lui e Sirius avevano arredato la camera sotto le direttive di Lily, avevano comprato peluche e giochi insieme ad un libro "dei nomi" cosi da decidere come chiamare il futuro Potter.
James non riusciva però ad essere felice fino in fondo. C'era sempre quella vocina che gli ricordava quanto fossero irresponsabili a far crescere un bambino durante una guerra quando non sapevano neanache se sarebbero arrivati alla fine della giornata.
Poi erano andati a fare una visita di routine e gli avevano comunicato che stavano per avere un maschietto. Vedere la luce blu uscire dalla bacchetta del medimago accompagnata dall'immagine del figlio aveva fatto emozionare James. Lui era li, suo figlio! Suo e di Lily. Un piccolo bambino concepito con la donna che amava alla follia.
In quel momento, davanti alla prima immagine di suo figlio, James aveva capito che tutte le sue preoccupazioni erano insignificanti. Non avrebbe cambiato quello che aveva per nulla al mondo, avrebbe protetto la sua famiglia con tutti i mezzi.
Come diceva Silente?
"L'amore è la forza più potente al mondo"
E lui amava quel bambino più di se stesso, lo aveva capito in quello stesso momento.
Doveva ringraziare il medimago per averlo convinto a rimanere in stanza durante la visita, come si chiamava? Harry...non era male come nome...